-Ok
basta!!! Bastaaaaaaaaa!!!!!- Dissi mettendomi le mani nei capelli.
-Cosa c'è Kellan?- Come cosa c'è????? Insomma ma
non capiscono che non ce la
faccio più??? E' più di mezzora che giriamo
sempre in queste stramaledette vie
del cavolo e tutto perché erano degli incapaci. Per fortuna
Robert seduto al
posto del passeggero intervenne per me, anche se la colpa era anche sua.
-Ok. Ora Kellan ha ragione, Taylor fermati un attimo li in quel posto
vuoto
davanti a quel tabacchino che chiediamo informazioni caso mai- Disse e
Taylor
fece cenno di si con la testa. Ooohhhhh!!!! Era ora che
cambiassero idea
cavoli! Cioè non so se vi rendete conto ma era da solo
un'ora che eravamo a
Verona e solo per trovare un piccolo quartiere chiamato "Borgo Roma"
ci avevamo messo venti minuti. Ora che dovevamo trovare l'indirizzo era
da
circa mezzora che giravamo in macchina sempre per le stesse vie e tutto
questo
perché questi due cretini che avevo come amici avevano paura
di chiedere
informazioni agli italiani... Come se li mangiassero, manco fossero
leoni... Ma
io mi chiedo ... Si può essere più imbecilli???
Persino tontolone che è il
puffo più rincoglionito e scemo del mondo a quest'ora
avrebbe già trovato la
via. E invece no, noi no!!!! Certo finché guidava Taylor che
era peggio di una
lumaca era ovvio che ci mettessimo tanto. Non sto scherzando...
Cioè sapete
cosa vuol dire piano??? Basta dire che una nonnetta novantenne con la
sua
cinquecento vecchia scassata ci ha superato facendoci anche il dito
medio per la
guida di Taylor. Non potete immaginare la vergogna di essere in
macchina con
lui. Certo che anche gli italiani potevano capire che eravamo
stranieri... ma
tralasciamo questi piccoli particolari. Certo bisogna
ammettere che
Robert con quelle dannate cartine geografiche non ne azzeccava una. Se
volete
partire per un posto e utilizzate lui come navigatore lui state sicuri
che vi
perdete. Era più di mezzora che continuavo a dirgli di
chiedere informazioni ma
loro niente, ogni volta mi dicevano "Non ci siamo persi sappiamo
perfettamente
dove siamo". Mi guardai attorno e notai che eravamo nella via in cui
eravamo passati neanche dieci minuti prima. Solo adesso notai la targa
attaccata a un muro della via. "Via scuderlando". Guardai una delle
tante cartine che aveva portato Robert e la trovai immediatamente.
Perfetto!!!
Eravamo nella via principale del quartiere, ora dovevamo
chiedere
soltanto informazioni a qualcuno. Alzai lo sguardo e mi
trovai Taylor e
Robert impegnati a fissarmi.
-Che c'è ragazzi?- Chiesi cercando di capire che cavolo
passasse per i loro
cervellini.
- Sai Kellan che vestito così sei proprio irriconoscibile?-
Disse Taylor indicandomi e io mi guardai un attimo. Avevo dei semplici
jeans neri-grigi corti fino alle ginocchia, una semplice t-shirt blu
dentro i pantaloni, una cintura nera e una camicia a quadri nera e blu
oltre ovviamente agli immancabili occhiali da sole che usavo per non
farmi riconoscere per strada. Mi ero anche tinto i capelli di biondo e
gli avevo lasciati crescere un pò in questi mesi per non
essere
riconosciuti nella nostra missione. Dovevamo assolutamente evitare che
i paparazzi e la gente venissero sapere di Jodie. Non dovevamo per
niente farci scoprire. Guardai i miei due amici e notai che il loro
travestimento non era tanto efficace come il mio, notai anche il
sorriso malefico di Robert e capii immediatamente dove voleva andare a
parare Taylor con quella affermazione. Non feci tempo a controbattere
che Robert mi bloccò anticipandomi.
-Ok è deciso!!!- Disse continuando a sorridere con Taylor.
-No scusa è deciso cosa?- Dissi muovendo la mano avanti e
indietro per chiedere che cavolo stava blaterando.
-E' deciso che tu ora esci...- Disse con il suo solito sorriso sornione
passandosi una mano tra i capelli senza concludere la frase, cosa che
fece Taylor. -E chiedi informazioni al tabacchiere- Ma erano partiti di
cervello?????
-Scusate ma perché dovrei andare io? e poi:
1) Voi vi siete persi!!!!!
2) Tu stai guidando e tu sei il navigatore!!!!
3) Siete voi che non avete mai voluto chiedere informazioni
ed ora pagate.
Non ho capito perché dovrei andarci io??- Dissi incrociando
le
braccia al petto e cercando di risultare ancora più
convincente
- E poi non è colpa mia se il vostro travestimento fa
schifo!!!-
Cercavo di discutere ma sapevo già che era una causa persa.
Loro
avevano già in mente un'idea e quindi era impossibile
fargliela
cambiare. Non dissero niente ma rimasero tutti e due a fissarmi
sorridendo. Cercai di resistere ma poi cedetti.
-Va bene vado io ma la prossima volta tocca a voi per qualunque cosa
ricordatevelo questo momento. Ok???- Fecero cenno di si con la testa e
io scesi dalla macchina. Mi diressi al tabacchino e appena entrai mi
nascosi nel reparto fumetti/gossip. Dovevo cercare di farmi vedere il
meno possibile se no mi avrebbero riconosciuto subito. Nel frattempo
cercai di comporre una frase in italiano che potessi riuscire
a
dire "tu parli inglese?" usufrui anche dei piccoli vocabolari
che
vendevano agli stranieri. Alla fine riuscii a trovare una frase e andai
verso la cassa per chiedere informazioni. dietro il bancone un uomo
sulla sessantina sorrideva a tutti i clienti spostandosi da una parte
all'altra per prendere ciò che chiedevano i clienti,
sigarette
, ricariche, giornali, ecc... Aveva una grossa stazza, era basso e
tarchiato con capelli grigi, i baffi corti e gli occhiali che rendevano
la sua espressione ancora più severa nonostante si sforzasse
di
sorridere. Mi misi in fila e aspettai. All'interno del locale c'erano
due donne ormai adulte davanti a me, un ragazzo nella sezione dedicata
al totocalcio e una ragazza che non ero riuscito a scorgere
nella
sezione quotidiani. Mi voltai e mi accorsi che era il mio turno. Mi
avvicinai al bancone e cercai di parlare lentamente.
- Scusi parli tu inglese?- Sembravo down da come parlavo ma questo era
il brutto del non sapere la lingua. Il commesso fece cenno di si per
poi farmi capire a gesti che lo parlava così
così.
Bè.... così così è sempre
meglio di niente.
Presi un foglio dalla mia tasca e rubai una penna dal taschino del
commesso che mi guardò in malo modo.
-Via Luciano Marchi?- Chiesi alzando le spalle a modo "Dove cazzo
è questa dannata via" e il commesso iniziò a
spiegare per
metà a gesti accompagnati dalle parole in italiano.
-Allora esci giri a destra, vai sempre dritto fino a quando non arrivi
a una rotonda, la percorri e giri a destra. Prosegui ancora dritto.-
Annotai tutto fino a quando la ragazza della zona quotidiani intervenne.
-Ma scusa come ti permetti di dare informazioni sbagliate a questo
povero turista?- Non capii niente di quello che disse ma dal suo tono e
dal modo in cui l'uomo aveva abbassato lo sguardo credo che lo stesse
sgridando per qualcosa.
-Gianni chiedi scusa e non fare il solito vecchio burbero- Disse e
l'uomo si girò per dirmi solo una parola prima di sparire
nel
deposito facendo cambio con sua moglie - Sorry- . Ma cosa cavolo stava
succedendo e perché quell'uomo si stava scusando con me. Mi
voltai verso la ragazza con una faccia smarrita e lei mi sorrise.
Però !!! Non era affato una brutta ragazza. Anzi era proprio
un
bel bocconcino. Era alta all'incirca un metro e settanta con dei
capelli lunghi e ricci fin oltre le spalle, erano soffici e castani che
si abbinavano in un modo magnifico e straordinario agli occhi castani
da cerbiatto. Avrà avuto all'incirca venticinque anni, magra
e
formosa al punto giusto... Insomma era una bella gnocca. Mentre il mio
cervello elaborava tutti questi pensieri non ero capace di tenere la
bocca chiusa che mi si era aperta come un ebete. Mancava solo
la
saliva e mi si poteva scambiare per Homer Simpson davanti alla
ciambella più buona del mondo. Cercai di
ricompormi e la
ragazza sorrise per la mia reazione.
-Dai!!! M i scuso per Gianni, non va molto d'accordo con gli
stranieri- Disse quella sconosciuta in un inglese quasi perfetto se non
si contava la cadenza italiana. Sgranai un pò gli occhi e
dopo
un pò riuscì a rispondere.
-Mi stava dando indicazioni sbagliate giusto?-
-No ma che !!! Solo se non dovevi andare in Africa! Dai ti ci porto io
in via Marchi- Si voltò per uscire dal tabaccaio fermandosi
poi
sulla porta per guardarmi.
-Vieni o no ?- Chiese e io la seguì fuori dal locale.
-Sono in macchina con amici però- Dissi ricordando solo ora
dei miei amici e pensando a come avrebbe fatto a portarci.
-Perfetto guido io- Sorrise e si guardò intorno individuando
poco dopo la nostra macchina con Taylor e Robert all'interno. Si
diresse verso di loro e io le corsi dietro. Questa ragazza era una
grande... e per di più gnocca !!! Ogni secondo che passavo
con
lei mi diventava sempre più simpatica. Arrivammo alla
macchina e
la feci salire dietro con me nonostante volesse guidare lei. Taylor e
Robert mi guardarono malissimo senza capire e io gli sorrisi. La
ragazza sconosciuta intanto si mise la cintura sempre sorridente,
tendendo poi la mano ai miei amici.
-Ciao Robert io sono Karol!- Strinse la mano a Robert che intanto era
rimasto a bocca aperta per la sorpresa, come io e Taylor. Porse poi la
mano anche a Taylor.
-Ciao Taylor io sono Karol- Poi fece lo stesso anche con me - Ciao
Kellan- -. Rimanemmo per alcuni secondi tutti e tre di sasso. Aveva
capito immediatamente chi eravamo. Cadde un silenzio imbarazzante.
- Allora mentre cercate di riprendervi dallo shock dovete andare in via
Luciano Marchi giusto?- Chiese e noi facemmo cenno di si.
-Ok allora fai un inversione a U e al ... quinto semaforo gira a
sinistra.- Rimanemmo un attimo in silenzio mentre Taylor riaccendeva il
motore.
-Quindi ci hai riconosciuti subito?- Chiesi cercando di conoscere
quella ragazza. Era strana ma non so perché mi attraeva, e
non
solo fisicamente, era molto schietta e diretta e poi sorrideva sempre.
-Si nonostante i tuoi capelli biondi! Comunque come mai da queste parti
? Cioè non è che Borgo Roma sia il quartiere di
Verona
più bello e famoso del mondo. E non è neanche una
meta
per i turisti!- Robert si voltò per rispondere al mio posto,
sfoggiando il sorriso più suadente che riusciva a fare.
allora
questa ragazza non piaceva solo a me.
-Siamo venuti per conoscere la nuova ragazza e futura fidanzata del
fratello di Kellan, Kevin- Al solo pensiero sbuffai. Avevamo fatto
tutta questa strada per conoscere la sua fidanzata che secondo me era
solo un'altra in cerca del suo attimo di celebrità.
-Perché sospiri? Ti sta antipatica?- Chiese Karol e io
davanti
al suo sguardo così intenso non riuscì a
trattenermi dal
raccontarle tutto anche se era una perfetta sconosciuta.
-No è solo che secondo me è solo un'altra ragazza
vuota e
antipatica che inganna mio fratello per soldi o per un attimo di
celebrità! Un'altra stronza che alla fine gli
spezzerà il
cuore e conoscendo mio fratello Kevin questa Jodie, Così si
chiama, sarà pure una cessa che cerca di usarlo. Ci
scommetto!-
Karol fece cenno di si con la testa- Però... Deve essere
proprio
una rompi palle- Disse stupita.
Stavolta fu Taylor a rispondere- No è solo che conosciamo il
tipo! E tu cosa ci racconti di te? Insomma come mai una ragazza carina
come te se ne va in giro da sola il sabato pomeriggio???- Anche Taylor
non scherzava col provarci con Karol. Certo era difficile resistere al
fascino di quella ragazza.
-Niente. Aspettavo amici a casa e visto che erano in ritardo sono
venuta a comprarmi la settimana enigmistica- Disse sollevando la mano
in cui teneva quella specie di rivista. Solo adesso mi venne
in
mente- Scusa ma dopo come fai a tornare a casa?- Lei sorrise come
faceva sempre in fondo.
-Non vi preoccupate io abito vicino a quella via. comunque
secondo me siete un pò duri con questa ragazza, magari vi
stupisce!- Anche nobile di cuore questa Karol, era davvero una grande.
-Difficile ma ci proveremo, bè Kellan deve farlo comunque
quindi. Magari fosse una ragazza come te!- Disse Robert e io gli
lanciai un'occhiataccia per fargli capire che ci stava provando un
pò troppo. Intanto Taylor svoltò a sinistra e
Karol
indicò una vietta cieca sulla destra. Dopo poco eravamo
parcheggiati nella via e tutti e quattro scendemmo.
-Bè è stato un piacere... ora torno a casa,
auguri con
questa Jodie- Disse Karol e si voltò andandosene. Rimanemmo
un
attimo fermi a fissare il vuoto quando Robert ci riscosse tutti.
-Peccato, quella ragazza mi piaceva un sacco!- Disse e io e Taylor
aggiungemmo contemporaneamente- Non dirlo a me!- Ci avviammo verso il
cancello della casa e suonammo. Venne ad aprirci mio fratello Kevin
sorridente e lo abbracciammo tutti, il momento di conoscere la
sfruttatrice era arrivato.
-Ciao Kevin, allora ti sposi finalmente!-Lo accolsi con un finto
sorriso.
-Si era ora! Comunque entrate Jodie arriva tra poco, è
uscita un
attimo- Entrammo nella vecchia casa di Kevin, ormai era dieci anni che
viveva li, e ci accomodammo in salotto.
-Allora come te la passi fratellino?- Chiese Kevin solare come non lo
avevo mai visto prima.
-Bene anche se dopo Twilight le fan ci perseguitano- Sorrise e mentre
ci versava il caffè seduti attorno al tavolo si
sentì la
porta d'ingresso aprirsi.
-Jodie amore sono arrivati- Kevin si alzò immediatamente
andando
all'ingresso per salutarla lasciandoci soli. Io e i miei
amici ci
sorridemmo rassegnati a conoscere questa nuova "tipa" e annoiati. Ci
mettemmo tutti e tre a fissare il caffè in silenzio.
-Ragazzi questa è Jodie. Jodie loro sono Kellan, Taylor e
Robert- Alzammo tutti e tre lo sguardo e rimanemmo folgorati e
a
bocca aperta. Cosa ci faceva Karol a casa di mio fratello. Lei si
sporse verso di me e mi porse la mano.
-Piacere sono la cessa sfruttatrice!-
Cazzoooooo!!!!! Pessimo modo di conoscere la futura cognata. Ci si
poteva leggere una sola esclamazione in faccia a me e ai miei due amici.
MERDA.
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