“Fear can hold you
prisoner but hope can set you free…”
Erano queste
le parole che continuavano ad aleggiargli nella mente…quella
mente che troppo a lungo era stata tenuta prigioniera molto
più del suo stesso corpo,la stessa mente brillante che aveva
saputo tirarlo fuori dalla più intricata
situazione…Cos’era in realtà la
paura..?Forse un modo per conoscersi meglio,ma non era di quella che
Sirius aveva bisogno,no!Per troppo tempo era stato succube della sua
stessa paura,di quella paura che lo teneva in catene e che allo stesso
tempo gli stava martoriando i pensieri e logorando il corpo.Ma adesso
era giunto il momento di dire basta,di dare una nuova speranza alla sua
vita,uno spiraglio di libertà…
*Io
sono innocente..e lui deve saperlo…*
Si disse una
sera il mago,rigirandosi sul duro e aspro giaciglio che si era creato
da solo in quella angusta cella…
Azkaban
La prigione
di maghi più temuta dell’intera Inghilterra,se non
dell’intero mondo magico…Un luogo oscuro,infame e
terribile che sapeva farti ghiacciare il sangue nelle vene solo a
sentirne pronunciare il nome…Immaginate per chi per sua
sfortuna era costretto a viverci.Oh beh viverci,una parola
grossa…Chiunque veniva spedito ad Azkaban non riusciva a
tenersi in piedi per più di qualche mese,forse anche
meno:anime dannate costrette alla pazzìa o private della
loro linfa vitale dai tremendi carcerieri che li controllavano.
I
Dissennatori erano probabilmente tra le creature più
spregevoli e mai se ne sarebbero potute trovare di più
infami e più adatte a tenere sotto controllo i malcapitati
prigionieri.Capaci di estirparti dal corpo l’anima senza che
te ne accorga,lasciandoti privo di essenza,uno stupido vegetale senza
cervello…Ma una cosa non sapevano fare:toglierti la
speranza,e questo Sirius lo sapeva.Ogni giorno andava avanti
ripetendosi le stesse parole :
*Io
sono innocente..e lui deve saperlo…*
Una mattina
si alzò in piedi e quasi gli venne voglia di sorridere,ma
sentiva che ancora non era giunto il momento di farlo,poi qualcosa
improvvisamente sembrò accendergli una luce in quegli occhi
ormai spenti…Il Ministro della Magia in persona,Cornelius
Caramell,si era presentato ad Azkaban,probabilmente per far visita a
qualche detenuto di spicco…Si ricordò di quando
fu catturato il figlio di Bartemius Crouch,i suoi genitori venivano
spesso a trovarlo in cella e quella povera donna di sua madre era
distrutta dal fatto che suo figlio potesse essere tra i Mangiamorte del
famigerato Voldemort.
Poco dopo
Sirius si accorse che Caramell era venuto proprio a far visita a lui.
*Che
cosa ci fa qui..?*
Pensò
il mago squadrando il Ministro con aria un po’ confusa
attraverso le sbarre della sua cella,dato che non era cosa da tutti i
giorni vedere la più importante carica del mondo magico che
viene a sincerarsi della tua salute…Forse era venuto per
dirgli della sua condanna…
*No,questo
devo scordarmelo..io uscirò da questa bettola per cercare
lui…*
Si disse
deciso Sirius,mentre Caramell gli si avvicinava con passo incerto e
tremolante,la bombetta verde acido in sintonia col resto del suo
vestiario ben calcata sul capo…
“Buongiorno
Black,son venuto per visitare la prigione…”
Disse col
suo solito fare pomposo,tradito solo dal lieve tremore nella sua voce e
nelle continue occhiate che lanciava al Dissennatore che lo
scortava,alto e silente al suo fianco.Sirius scoprì in un
impercettibile ghigno i denti ormai divenuti gialli col passare del
tempo mentre osservava impaurito la mortale creatura fluttuante,che non
emetteva suono alcuno,tranne che per qualche rantolìo
soffocato da quella bocca nascosta sotto il logoro mantello
nero…
“Buongiorno
a lei Caramell..bella giornata,vero..?”
Disse
sarcastico il mago,ricambiando il saluto del Ministro e fissandolo
intensamente,quasi volesse escludere la figura del Dissennatore da quel
teatrino che si era creato.In realtà poi la giornata non era
delle migliori:fuori pioveva a dirotto,nonostante fossero in
Estate,esattamente metà Luglio…
“L’ha
già letto quello?”
Chiese
ancora Sirius,facendo un cenno alla Gazzetta del Profeta che il
Ministro teneva sotto il braccio destro
Questi
dapprima lo guardò circospetto..che diavolo poteva cercare
un detenuto tra le pagine di un quotidiano?Come cavolo poteva essere
tanto tranquillo quando aveva interi plotoni di Dissennatori che lo
sorvegliavano 24 ore su 24...Tutti gli altri prigionieri di solito se
ne stavano seduti al buio a confabulare cose senza senso,ma lui gli
sembrava troppo,stranamente normale...
Poi
però fece spallucce,pensava che Black volesse soltanto fare
le parole crociate alla fine del giornale…
“No,tienilo
pure..i giochini non amo farli…”
Rispose
noncurante,tendendo la Gazzetta attraverso le sbarre per darla al mago
che gli stava di fronte.Sirius l’afferrò con la
mano ossuta e ferita,piena dei tatuaggi con incisioni runiche che si
era fatto durante quei dodici anni di torture
psico-fisiche…Notò uno strano tremore da parte
del Ministro quando accidentalmente gli sfiorò una mano nel
tendergli il giornale,ma non ci fece caso perché sulla
Gazzetta c’era qualcosa di più importante a cui
prestare attenzione.
L’articolo
citava la vincita della lotteria annuale del Super Galeone
d’Oro della Gazzetta del Profeta e Sirius osservò
con stupore che un suo conoscente,Arthur Weasley,ne era il
vincitore.Subito dopo l’articolo c’era una foto del
mago in compagnia della sua numerosa famiglia,che tutti sorridenti
sembravano salutarlo. Ma una cosa su quella foto lo lasciò
senza fiato:il topo che uno dei ragazzi Weasley aveva poggiato su una
spalla…era lui,Sirius ne era più che certo!Quante
di quelle maledette volte l’aveva visto trasformarsi?Cosa
avrebbe combinato se fosse riuscito a prendere Harry mentre era ad
Hogwarts?Mai e poi mai avrebbe permesso che Voldemort o qualcuno dei
suoi sudici tirapiedi mettessero le loro sporche mani sul
ragazzo…Non fu capace di proteggerlo da piccolo,quando Lily
e James furono vittima dei Mangiamorte la tragica sera del 31
Ottobre,ma adesso doveva riuscirci…
Caramell
seguitava a guardarlo come se avesse chissà quale problema
mentale,poi andò via sempre scortato dal Dissennatore.La
notte non tardò ad arrivare,così come le mille
domande che si era fatto poco prima…
“E’
a Hogwarts!”
Continuava a
ripetersi Sirius durante il suo tormentato sonno,rigirandosi
più e più volte su quella sottospecie di
letto,talmente duro da sembrare di marmo,sempre che non lo fosse
davvero…
Nei giorni
che seguirono,fu come se qualcuno avesse acceso di forza una lampadina
nella testa del mago,una fioca e tenue luce,ma tanto forte da non poter
essere spenta nemmeno dall’alito fetido dei
Dissennatori…era incredibile pensare a quanto quella
minuscola luce aiutò Sirius a farsi forza.Venne poi il
giorno in cui decise di dare una radicale svolta alla sua vita: Sirius
era persino riuscito a riprendere la sua forma di Animagus e in quei
giorni si trasformava in segreto nella sua cella. Riuscì
anche a capire che i Dissennatori,che non vedono chi li circonda ma
captano le loro emozioni,non si preoccupavano di lui perché
le emozioni di un animale sono molto meno complesse di quelle di un
essere umano.
Eccoli che
arrivano,fluttuanti e spettrali come loro solito,per la loro ronda
serale e per sfamare i detenuti. Sirius deglutì,poi fece un
enorme sospiro e divenne un grande cane nero come la pece. Chiunque
avrebbe potuto scambiarlo per un Gramo o qualunque altro spirito
malefico,ma non avrebbe mai potuto essere una creatura demoniaca con
quegli occhi talmente luminosi,colorati a metà fra il blu e
il verde.
Scivolò
silenzioso alle spalle dei Dissennatori e grazie alla sua eccessiva
magrezza fu persino capace di passare attraverso le sbarre,senza che
loro potessero accorgersi di nulla.
***
Era
libero
O forse non
ancora…solo un ostacolo lo separava dalla tanto bramata
libertà e corse a perdifiato verso
quest’ultimo,riuscendo ad eludere ogni tipo di
sorveglianza,finchè non si trovò faccia a
faccia col mare in tempesta.Per chi non lo sapesse,la
prigione di Azkaban è situata su un’isola sperduta
in chissà quale posto in mezzo al mare e un moto di paura
sembrò invadere Sirius,che prontamente seppe scacciarla.Con
una piccola rincorsa all’indietro,il cane si
slanciò verso il mare e vi si sommerse
completamente,riemergendo pochi attimi dopo,preceduto da tante
bollicine;il tempo non accennava a migliorare,la pioggia cadeva
incessante,picchiettando fastidiosamente sul capo del cane.Aveva ormai
perso la cognizione del tempo…chissà quante ore
aveva passato a mollo nell’acqua gelida,tante da sentirle
nelle ossa e sentirla scorrere al posto del sangue nelle proprie
vene…Nuotando si accorse anche di essersi ferito durante la
fuga a rotta di collo dalla prigione:sulla zampa anteriore destra si
era aperto un grosso squarcio,ora stagnato,che però
probabilmente gli aveva fatto perdere un’ingente
quantità di sangue.Ma Sirius non fece caso alla ferita,ci
avrebbe pensato quando sarebbe giunto sulla terraferma,ora
l’unica preoccupazione che aveva era quella di dire la
verità ad Harry,quella verità che gli doveva da
tredici lunghi anni…In quegli anni aveva perso tutto:il suo
migliore amico James e sua moglie Lily,il piccolo Harry,Remus e tutti
gli altri…nel suo cuore oltre alla speranza albergava un
senso di vendetta.Doveva assolutamente trovare Peter,era lui la causa
di tutte le sue sofferenze e di quelle del gruppo
*Sporco
traditore…*
Pensava
intanto il mago,ancora sotto le spoglie dell’enorme
cane,ancora intento a sopravvivere nel mare in tempesta.Stava per
lasciarsi andare fra i flutti,quando da lontano potè
finalmente scorgerla…Terra.Con un impeto misto fra rabbia e
testardaggine,Sirius diede a spingere con tutte e quattro le
zampe,acquistando man mano sempre più
velocità,stringendo convulsamente i denti perché
il dolore alla ferita stava cominciando a manifestarsi con spiccata
violenza.
Ormai
ce l’aveva quasi fatta,il porto era vicino poche
falcate…
Giusto in
quel momento sembrava che l'acqua volesse allontanarlo dalla
riva,sbattendo le onde con forza sul corpo già martoriato
della povera bestia,che però non rinunciava alla sua
missione e continuava imperterrita a nuotare.Fu una questione di
secondi:una grossa onda si levò alle spalle del cane,e
quando si abbassò fu capace di scaraventarlo in
avanti,facendogli però guadagnare parecchi metri...Un bel
colpo di fortuna non c'è che dire,ma forse Sirius avrebbe
preferito guadagnarsi quei metri nuotando,piuttosto che farli
sbatacchiato come una fogliolina in balìa del vento...
***
Comunque era
fortunatamente arrivato al porto,dove cominciò a nuotare un
pò più piano per recuperare quelle poche forze
che aveva in corpo e cercando con gli occhi chiari un attracco per
tornare sulla terraferma.
*Tombola!*
esordì
mentalmente il cane nero,scodinzolando a più non posso
mentre raggiungeva la piccola serie di scale che gli permettavano di
raggiungere il porto e subito dopo la città che era nei
pressi.Le salì trotterellando,ma prima si scrollò
di dosso tutta l'acqua di cui era impregnato il suo ispido pelo color
della notte e ripartì allegro alla volta della
città.
*Bene,adesso
non voglio più vedere il mare per qualche mese...*
pensò
il povero Sirius mentre camminava per il porto come se nulla
fosse..chissà,magari qualche scaricatore o marinaio gli
avrebbe anche offerto da mangiare!Stavolta però la fortuna
non fu dalla sua: per il porto non c'era anima viva,a causa del
temporale che a dirla tutta continuava ad imperversare e il forte vento
faceva muovere le barche attraccate nei pressi.Sirius cominciava ad
avere freddo e lo confermò un sonoro starnuto che fece
durante la sua camminata;la zampa gli dava fitte allucinanti,che lo
costringevano a zoppicare...Avrebbe potuto riprendere le sue
sembianze,ma non era una saggia decisone,ad Azkaban potevano
già essersi accorti della sua fuga...Certo chissà
che scompiglio si sarebbe venuto a creare in pochi giorni..lui,un mago
apparentemente pluriomicida,fuggito dalla fortezza più
sicura del mondo magico...schiere di Auror sarebbero state mobilitate
per la sua ricerca,e molti di questi lo ritenevano un pazzo
maniaco...Ma non gliene importava nulla,voleva solo ritrovare Harry e
informarlo della fuga di Minus,per poi scovare anche lui e fargliela
pagare per il male che aveva commesso e per le torture che aveva dovuto
patire nei suoi dodici anni ad Azkaban...
Seguitando
la sua marcia,Sirius pensava a come e dove nascondersi..sicuramente il
porto non rientrava nei suoi piani.Magari un piccolo parco o anche il
retro di un'abitazione di maghi,così avrebbe anche potuto
tenersi aggiornato su ciò che succedeva nel suo mondo...
Ad ogni
passo che faceva,il cane si sentiva sempre più pesante,un
pò per la pioggia che gli batteva sul groppone bagnandolo
nuovamente,un pò per il dolore allucinante alla zampa che
gli annebbiava ulteriormente la vista..però mancava ancora
poco e sarebbe presto arrivato in città.Sentì
improvvisamente alle sue spalle quello che doveva con ogni
probabilità essere il clacson di un'automobile Babbana,ma
non fece in tempo a girarsi per evitarla,che anche quella lo prese in
pieno.L'auto sparì nella nebbia e l'unico rumore oltre allo
scrosciare della pioggia,era quello del respiro affannato di
Sirius,altrenato a piccoli guaiti di dolore...Poi il buio.
***
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