Il Giorno & La Notte
Hinata contemplava il paesaggio con tacita ammirazione; le piaceva
moltissimo osservare il panorama che si vedeva da quell'altura immersa
nel verde.
Da lì il villaggio della foglia si mostrava in tutto il suo
splendore e poteva distinguervi senza esitazione ogni abitazione.
Quel giorno però, non era venuta solo per godere della vista di
quello spettacolo, ma anche per riflettere senza distrazioni o
intrusioni sulla persona che riusciva con un solo sorriso a farle
dimenticare ogni problema: il suo nome era Naruto.
Considerava quel ragazzo proprio come il sole: aveva la capacità
di trasmettere calore ad ogni persona che ne avesse bisogno,
indifferentemente da chi fosse; non si arrendeva mai, anche se ogni
cosa era contro di lui, e qualsiasi avversario anche se evidentemente
più forte finiva per soccombere, proprio come il sole che ogni
giorno vince le tenebre portando luce e calore nel mondo; lo ammirava
proprio per questo, perchè era tutto ciò che lei non era.
Naruto era la luce, la sicurezza. Naruto era il giorno.
Così assorta nei suoi pensieri la ragazza non si era accorta che qualcuno la stava osservando ormai da tempo.
Naruto aveva terminato la riunione con il quinto hokage e per questo
aveva deciso di andare a gustarsi del buon ramen, ma mentre si dirigeva
da Teuchi notò una ragazza dagli occhi quasi trasparenti su un
colle lì vicino e volle controllare; come aveva immaginato si
trattava di Hinata, d'altra parte quegli occhi erano più che
rari: solo i membri del clan Hyuuga li possedevano.
Arrivato a destinazione contollò che stesse bene e visto che non
aveva alcun problema non c'era ragione di rimanere; stava per
andarsene, ma come suo solito fece il gesto sbagliato al momento
sbagliato: incianpò in una radice che non aveva notato e, prima
che se ne rendesse conto, si ritrovò a terra e per poco non si
fece scoprire da Hinata che sentendo il fracasso provacato dalla sua
caduta si armò di un kunai; fortunatamente prima che la
ragazza si voltasse utilizzò la tecnica della trasformazione del
corpo, ma invece di diventare ciò che aveva in mente qualcosa
andò storto e il risultato fu uno stupido scoiattolo.
Cercò comunque di andarsene, ma Hinata lo vide e, credendo che
fosse un vero scoiattolo, lo prese e dopo averlo accarezzato lo
appoggiò su un ramo dell'albero vicino; fatto questo la ragazza
tornò nello stesso punto con lo sguardo rivolto a qualcosa che
il ragazzo non riusciva a comprendere; fu allora che per la prima volta
osservò da vicino la kunoichi e dovette ammettere che era
davvero bellissima, una bellezza non paragonabile a quella delle altre
ragazze bensì unica, ma non sapeva spiegare in che modo: era
così e basta.
Si ritrovò a riflettere su Hinata, evento più unico che
raro, poichè certamente non era un tipo a cui piaceva
riflettere, al contrario agiva immediamente senza valutarne le
conseguenze, ma questa volta si trattava di una persona speciale che
meritava un evento fuori dal comune; Conosceva quella ragazza fin da
quando erano ancora studenti che volevano diventare grandi ninja;
è sempre stata una bambina molto timida, con la costante paura
di non essere all'altezza della situazione, ma anche estrememamente
dolce e sincera; non trattava nessuno con disprezzo anche se proveniva
da uno dei clan più nobili di Konoha, anzi si sentiva sempre
inferiore ed ha sempre aiutato volentieri chiunque avesse bisogno di
lei, dai compagni di classe, agli insegnanti.
Era molto brava in tutte le materie, poteva vantare una delle medie
migliori, ma non per questo era meno gentile nei confronti di chi non
lo era; il suo più grande ostacolo erano però le lezioni
pratiche e per migliorare si è allenata più di quanto si
possa immaginare; è diventata un'eccellente chunin; l'ha sempre
considerata come la luna, dolce ed irraggiungibile, ma inconsapevole
del suo valore.
Hinata era l'oscurità, l'indecisione. Hinata era la notte.
Il tempo passò velocemente, entrambi non se ne accorsero, tuttavia quella giornata non era comune.
Un giorno senza notte e una notte senza giorno; Hinata era venuta per
gioire di quell'evento, l'unico in cui il giorno e la notte avrebbero
potuto incontrarsi; osservando quella meraviglia si sentì in
pace. In quel momento un ragazzo biondo comparve all'improvviso
dall'oscurità e cinse in un abbraccio la ragazza.
Il giorno e la notte non erano poi così diversi.
Angolo Dell'Autrice
Questo doveva essere un omaggio alla naruhina, ma non so se è
all'altezza... Vi prego però di non picchiarmi perchè le
mie intenzioni erano buone xD
Bye Sarwa
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