Unadulterated Torture

di manubibi
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Quando nascono sei immensamente felice, di una felicità così totale da essere indescrivibile. Li vedi crescere ad una velocità incredibile sotto i tuoi occhi. Ti emozioni quando fanno il primo passettino, ridi a vederli zampettare per casa, scoppi di gioia quando emettono la loro prima sillaba. I tuoi occhi si riempiono di gioia e d'orgoglio quando li senti dire per la prima volta qualcosa di senso compiuto. "Dede" ("Verde").
"Mamma".
E quando ti chiamano per la prima volta...beh, è come se il tuo cuore volesse scappare dal petto, da quanto si gonfia di gioia.
-Papà.
Tutto davvero stupendo, meraviglioso, il mondo è nel palmo della tua mano, assieme alla sua che stringe il tuo ditone.
Tutta l'esaltazione poi scompare, esattamente in momenti come questo.
-Papà?
Sorridi.
-Eh?
Ti indica un oggetto a lui sconosciuto e incomprensibilmente affascinante. Di nuovo, ti fa tenerezza.
-E' un aspirapolvere, tesoro.
Indio ti guarda dubbioso e stupito, con gli occhioni pieni di meraviglia.
-Oooh!
Pensi a quant'è bello, carino e coccoloso. Poi.
-Papà?
-Eh?- ripeti, accendendo la tv.
-Cos'è un asppirr...ollere?
-Aspirapolvere! E' un elettrodomestico che serve a pulire il pavimento dallo sporco!- gli spieghi pazientemente, sempre con lo stesso sorriso smagliante da papà regredito a stati mentali pre-infanzia.
Volgi la mente verso altri lidi, finché la sua vocina non disturba i tuoi complessi processi mentali che di solito esponi in modo assolutamente incomprensibili per chiunque abbia un normale QI.
-Papà?
-Si?- rispondi sospirando, ormai spazientito.
-Mi prendi in braccio?- chiede, allargando i braccetti morbidi e guardandoti supplichevole.
Di nuovo il cuoricino ti si gonfia di dolcezza.
-Sì, amore.
Ok, lo prendi in braccio, e accendi la tv su un bel cartone animato educativo. I Simpsons.
-Papà?
-Mh.
-Perché quel bambino sta picchiando gli altri bambini?
-Perché è cattivo.
-E perché è cattivo?
Davvero, non lo fa apposta: vuole capire.
-Che ne so? Matt Groening l'ha voluto così!
Silenzio.
-Papà?
-Cosa?!
-Chi è Matt Groening?
-E' l'ideatore dei Simpson.
Qualcuno gli faccia una flebo.
Indio ci pensa su qualche secondo.
-Mhh. Papà?
No, non vuoi rispondere. Basta.
Alzi il volume, e lui ti guarda con aria curiosa.
-Papà?
Nessuna risposta.
-Papà? ...Papà? Papà? Papà? Papà?
Butta indietro la testa, come sconfitto in battaglia. E lui non demorde.
-Papà? Papà? Papi? Papi? Papà?
Capisci che è un bambino intelligente, curioso, che vuole imparare e assorbire quante più informazioni possibile, ma dopo una giornata di duro lavoro...
-Paaaapaaaaaà?!
-Cosa c'è?- sbotti, finalmente, fissandolo con gli occhi socchiusi.
-Quando arriva la mamma?
E' da tutta la giornata che ti ripete la stessa identica domanda.
Ed è in momenti come questi che vorresti aver comprato un campo di ortiche invece di aver fatto un figlio.
E sono i momenti dopo quelli in cui lui ti dice "papà, ti voglio bene" e ti penti di averlo anche solo pensato.




[Note: Sì, si vede che oggi ho definitivamente chiuso col liceo, vero? Mi sono fatta un piccolo auto-regalo XD Ad ogni modo, più o meno tutto questo viene da esperienza personale con il mio nipotino bombolone, che per fortuna non ha ancora cominciato a parlare ma Gesù, prima o poi lo farà *teme* venendo alla fic in sé, mi è sembrato un buon prompt per una delle mie vecchie scemenze pseudo-demenziali senza capo né coda, ma spero che qualche buon'anima la legga XD In caso contrario non importa, a me l'idea ha divertito un sacco. Il titolo è un'espressione che Robert Kirk Lazarus ha usato nel commento a Tropic Thunder Rain Of Madness.]




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