I suoi occhi. Era l'ultimo ricordo che voleva portare all'altro mondo.
La sua ancora. Ciò che aveva impedito di portarlo alla
pazzia.
Non aveva potuto salvarla. Ma i suoi occhi avrebbero continuato a
vivere.
Severus Piton era morto. E non invano.
Aveva infine compreso il piano di Silente. Mai avrebbe fatto morire un
innocente illudendolo sul suo dstino. Gli occhi di Lily erano
salvi. E fu lieto di aver speso le sue ultime energie per far
comprendere la verità al ragazzo e guardare, per un'ultima
volta che assapora di infinito, la sola ragione che gli aveva permesso
di vivere.
Pace. I tumulti della battaglia non arrivano più a lui.
Severus.
Quello che doveva essere un sonno eterno fu interrotto. La
voce di una donna.
Severus.
Non lo stava immaginando. Aprì gli occhi.
Eccoli lì. Grandi, di un verde mai così lucente.
Erano loro, quelli autentici, davanti a lui.
Severus, grazie.
Vederla. Riconoscere il suo viso dopo anni di dolore. Un sorriso dopo
tanto sdegno.
Aver rischiato la morte ogni giorno, per 18 anni, valeva anche uno solo
di quegl'attimi.
"Lily, io..."
La donna si portò l'indice sulla bocca.
Sshh. Non parlare Sev.
Non serve. Sono io che ti devo delle scuse.
Piton non capì.
Ti ho abbadonato quando
più avevi bisogno di me. Avrei dovuto perseverare,
continuare a dirti che quella era la strada sbagliata. Ho ingnorato i
tuoi sentimenti spingendoti sempre più verso il Signore
Oscuro.
Non voleva parole. Non voleva ripercorrere quelli che in
realtà erano i suoi
errori. Voleva solo starle vicino. Toccare la sua mano per capire se
era reale, o solamente una illusione.
Sono qui. Sono sempre stata qui. Hai adempito al mio compito. Hai protetto Harry.
"l'ho fatto per te"
Unica, reale, motivazione. La sua espiazione.
Ed è per per
questo che sono qui. Fino alla fine del tempo. Io sono qui. La tua Lily.
Quelle parole risuonarono nella sua anima scavando nei luoghi
più profondi.
Era esistito solo per ascoltarle.
Davanti a lui c'è la sua Lily. Di nessun altro.
Solo sua.
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