Lentamente le mani si Shizuo scesero tra le sue gambe e lo sfiorarono. Un gemito sfuggì dalla sua gola e Izaya inarcò istintivamente la testa all'indietro. Odiava Shizuo e le sue turbe mentali che lo spingevano a molestarlo ogni qualvolta fossero in un luogo pubblico.
«Se c'è qualche poliziotto, ci mette dentro come minimo sei mesi-» aveva ringhiato a denti stretti Izaya, spingendosi piano contro le porte serrate dell'autobus per cercare di sfuggire alle attenzioni del ragazzo.
«Sta' zitto.» aveva detto semplicemente Shizuo mordendogli piano il collo e spingendo il suo corpo contro quello del moro, incastrandolo.
Sono fottuto, in tutti i sensi. |