Perfetto Equilibrio

di Melancholy
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Silenzio ed oscurità sono ciò di cui necessiti. Necessità di pensare, anche se per una volta vorresti la mente libera da ogni preoccupazione, ma non puoi permetterti di interrompere l'incessante flusso di opinioni, che invade rendendoti succube di esse.
Sprofondi sulla poltrona e ti senti solitaria in un ufficio desolato eppure accogliente in cui sprigionare l'intimità.
Sei spossata dal difficoltoso lavoro, dagli avvenimenti che non puoi controllare, da chi ti circonda giorno dopo giorno. Eppure non hai l'intenzione di lamentarti, perchè senza loro sarebbe diverso, senza lui non saresti la stessa.
Ed immancabilmente ti ritrovi assorbita dal pensiero di Cal, che spontaneamente si insidia in ogni riflessione, senza desiderarlo accade semplicemente. Probabilmente, soltanto rievocandolo puoi mostrarti completamente sincera nei suoi confronti, evitando di omettere determinate evidenze, senza ignorare le emozioni castigate con estremo strazio.
Istante dopo istante ti senti morire lentamente, come se non avessi il controllo della tua esistenza, che scorre fin troppo velocemente insieme ad un crudele tempo. Realizzi che l'eternità mai ti avvolgerà e tremi all'idea di aver sprecato una vita, aggrappandoti a sicurezze flebili.

Gillian, ti sforzi ad apparire scioccamente felice ed ora non puoi evitare di domandarti cosa sia realmente la felicità; per te è composta da sfumature di illusione e di comportamenti “politicamente corretti”, perchè fare la “cosa giusta” è un tacito obbligo. La delizia è solo questo, oppure c'è di più? Gioia e verità tendono a non corrispondersi e se invece questa volta rappresentassero il perfetto connubio?
Abbandonare interrogativi privi di risposta ti disgusta, quanto la sensazione di incertezza che ti accompagna con insistenza. Eppure la soluzione è così superficialmente semplice, ma ne sei terrorizzata dalle conseguenze.
Il rapporto di perfezione ed amore che entrambi siete riusciti a creare dal nulla non ha eguali e non puoi rischiare di rovinarlo per brame che annebbiano e confondono i tuoi sensi. Un'amicizia sincera e presente è distinta da emozioni d'amore soavemente indissolubili, ma un legame del genere non può soddisfarti più. Il bisogno di contatto fisico e di passione logora le tue pulsioni ormai insaziabili e temi di perdere il comando.
Non è solo sentimento, è anche attrazione e sensazione di desiderio: vuoi possederlo ripetutamente per sentirlo tuo, ancor più di quanto già non lo sia.

Le lacrime rigano il tuo elegante volto, l'impossibilità di agire ti rendono una nullità. Quella promessa di non oltrepassare limiti prestabiliti, di non invadere spazi “sacri” distrugge ogni tua chimera.
Ti convinci che l'equilibrio sia maggiormente importante rispetto alla gratificazione e che la quotidianità con Cal rappresenta la bellezza più intensa che potresti assaporare.

Asciughi il pianto e ti imponi nuovamente il silenzio, ormai sei abituata a castrare le tue incantate speranze. Non ti senti pronta per tornare a casa ed insisti a stare seduta, immobile, con il nulla che governa il tuo corpo.
Improvvisamente sussulti alla vista di Cal che appare nella penombra:

“Ehy Foster, è tardi... Vai a casa!”

Rispondi affermativamente, ma con voce confusa che provoca di conseguenza la domanda che fin troppe volte hai sentito:

“... Stai bene?”

Ora, rispondi con fermezza tranquillizzandolo positivamente. Stranamente non si accorge che nulla andava bene quella sera, oppure era talmente abituato a vederti così ultimamente, che non ha osato indagare oltre.
Riesci con impensabile destrezza a mentirgli, forse perchè lui fa lo stesso con te: la medesima voglia di sfiorarvi con impeto e di baciarvi con passione e il medesimo fuggire ad essa.

“Buona Notte, Tesoro”

Non cambierà nulla tra voi, lo ripeti per rinforzare le conclusioni a cui sei arrivata, ma in realtà sei consapevole che ogni sguardo che vi coinvolge è sempre differente.




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