Gus e Patatina
Missing Moment del capitolo 15, "Secrets", di "E' ancora...ricreazione!!!".
Gus e Patatina durante la sera in cui Vince e Gretchen parlano di Lawson...che succede intanto a i due ragazzi?
SOTTO LA PIOGGIA...
-Ehm...io...dovrei
andare...- dice Natalie, imbarazzata. William ha il potere di farla
diventare alquanto enigmatica...mai sentito parlare delle cinque W?
What? Where? When? Why?... William?
-Sì, anche noi!- si
unì Patatina:-Gus, vieni?- mi tira per una manica, mentre anche Spinelli esce. Inutile provare a opporsi.
Mikey trattiene una risata. Bel migliore amico, davvero.
-Chissà cosa andranno a
fare Spinelli e il bipede...che orrore, non oso nemmeno immaginare...ma
l'avete visto? E' tirato come un attore di soap opera, è
indecente!- è l'ultima cosa che riesco a sentire dalla bocca di
T.J. prima che la mia ragazza mi trascini fuori dalla mensa.
-Ehm...Patatina? Dove andiamo?-
Ovviamente rispondere è un optional per lei. Figurarsi rispondere a me.
Mi conduce fino alla sua camera
come se fossi il suo cane e, appena arrivati davanti alla porta, mi
guarda in un modo che mi fa letteralmente rabbrividire...avete presente
Igor di Frankestein Junior?
Però è bellissima
comunque...eddai, sfido chiunque a resistere a quegli occhi da Bambi!
Per non parlare del nasino a punta e i riccioli e...
-Gus?-
-Eh?-
-Hai capito?-
-Cosa?-
Scuote la testa e mi guarda come se fossi un caso patologico:-Prendo il cappotto e usciamo.- scandisce bene ogni singola parola.
-Ah...- e io che pensavo...
Alt! Frena gli ormoni, Gus! Sono
davvero caduto così in basso? Approfittatore, ecco cosa
sono...ma che vado a pensare? Mi stupisco di me stesso, dovrei punirmi
per aver pensato quello che ho pensato.
-Ahia!-
Appunto. Sbatto il naso contro la porta della sua camera e maledico quelle sterminate foreste di Mogano.
-Gus! Non hai visto che ho chiuso la porta?- mi chiede Patatina preoccupata.
-Tu che dici?- mormoro tenedomi il naso:-Non sono ancora arrivato al punto degli istinti suicidi...-
Lei ridacchia...Pensa che sia divertente, invece è colpa sua!
-Dai, andiamo...- mi prende sottobraccio e ci incamminiamo verso il giardino.
Solo quando siamo fuori mi accorgo di essere senza giacca, vorrei tanto farglielo notare, ma non voglio rovinare l'atmosfera.
Lei definisce "brezza d'aria
fresca" questa specie di uragano Katrina che ci sta spazzando via, ma
non voglio rovinare l'atmosfera.
Dice che adora stare sotto le
stelle, anche se stasera c'è solo una nuvola che sembra un
uccello carbonizzato, ma non voglio rovinare l'atmosfera...
Cosa non si fa per amore, eh?
A un certo punto si ferma.
-Che c'è? Hai freddo?- è più una speranza, la mia...
Di' di sì, di' di sì, di' di sì...
-No.-
Grandioso.
Poi mi guardo intorno e capisco. Le sorrido perché non riesco a fare altro...la amo troppo.
-E io che pensavo che fossi solo ubriaco...-
Ovviamente si riferisce a quella
notte di Halloween, in cui le ho detto di amarla sotto l'effetto
dell'illusione di essere ubriaco. Probabilmente, se non gliel'avessi
detto, adesso mi sentirei un deficiente, qui a fissare un albero
durante uno pseudo-uragano.
Invece mi sento felice, come se fissare questa quercia mi faccia sentire coraggioso.
Ma io sono coraggioso. Perché quando lei è con me io so di esserlo.
Mi avvicino e l'abbraccio.
-Gus?-
-Mhm?-
-Promettimi una cosa.-
La guardo negli occhi. Le prometterei anche di tingermi i capelli di blu domani stesso, se solo me lo chiedesse.
Ma un rumore ci interrompe. E' un tuono, seguito dalla caduta di alcune goccioline di pioggia.
-Che tempismo.- sorride lei.
Che sorriso...
-Dai, andiamo dentro.- suggerisco, scorgendo un lampo in lontananza.
Non facciamo in tempo a incamminarci che la pioggia comincia a farsi più fitta, così prendo per mano Patatina.
-Corri!- le dico, e raggiungiamo più veloci possibile un riparo, cioè la gradinata coperta del teatro.
Serve a poco, ormai siamo bagnati
fradici, più io di lei, ovviamente, perchè non ho il
cappuccio e perché sono di natura sfigata.
Se prova un'altra volta a chiamarla "brezza d'aria fresca", la chiudo in un congelatore.
Comincio a tremare...indosso solo una camicia di velluto...zuppa, per di più!
-Gus, hai freddo?-
Oh, se n'è accorta.
-No, no...sto bene. Il freddo stimola la diuresi, perciò mi fa anche bene.- le rispondo.
-Ma quale diuresi e diuresi!- ride
lei:-Vieni.- si siede su un gradino e apre la lampo del suo cappotto,
sfilandosi una manica e allargando la parte libera per farmi spazio
lì sotto al caldo.
Dio, quant'è dolce...
-Grazie.- mi sistemo accanto a lei, sentendomi già meno a rischio di diventare un Polaretto.
-Allora...stavo dicendo...-
comincia lei guardandomi con quegli enormi occhi color cioccolato:-Gus,
vorrei che mi promettessi...-
Sapete quelle scene dei film in
cui due si stanno dichiarando e proprio sul più bello succede
qualcosa per cui si interrompono e ti viene da dare un calcio al
televisore, farlo a pezzi, ridurlo in poltiglia con un frullatore e
dare la polvere in pasto ai rottweiler?
Ecco, la stessa cosa.
Non ho mai provato odio verso un
oggetto senz'anima prima d'ora, ma in questo momento non mi dispiace
proprio pensare al mio cellurare dentro alla bocca di un cagnolino
affamato.
La musichetta detestabile che proviene dalla tasca dei miei jeans fa in modo che la frase di Patatina resti in sospeso.
Riluttante, tiro fuori l'oggetto incriminato...l'unica cosa che volevo che si bagnasse è rimasta asciutta.
Guardo il mittente della chiamata: Mikey.
-Pronto?-
-Gus! Dove sei?-
-In Cambogia, sono in pellegrinaggio con un gruppo di suore africane.*-
-Io mi preoccupo per te e tu ti
prendi gioco della mia sensibilità!- si lamenta:-Io e T.J.
stavamo uscendo per fare due tiri a basket, ma piove, così ho
pensato che tu fossi sotto il temporale con Patatina...-
-Sì, siamo fuori, ma stiamo bene, Mik, non ti preoccupare...siamo al coperto.-
-Ah, bene.- perché sembra fin troppo sollevato?
-Guarda che non morivamo mica, sotto la pioggia...-
-E' che...- abbassa la voce:-Be'...avevo paura che foste in camera...da soli...capisci?-
-Non sono scemo, ho capito!-
arrosisco sotto lo sguardo curioso di Patatina, al mio fianco. Che
riesca a sentire da così vicino?
Abbasso la voce anch'io:-Dov'è finito tutto il tuo animo poetico, scusa?-
Lo sento ridacchiare:-Be'...divertitevi.- sento distintamente anche le risa di T.J....giuro che gliela faccio pagare!
-Buonanotte.- chiudo la conversazione e ritorno a guardare Patatina.
-Scusa.-
-Fa niente.- si stringe nelle spalle, un po' delusa.
Quando fa quella faccia mi sento
male...è davvero deprimente saperla in qualche modo delusa da
me. E non era nemmeno così importante da interromperla.
-Volevano sapere se stiamo bene...io sto bene.- sollevo il suo viso con la mano per guardarla:-Qui con te.-
Mi sorride, finalmente, e appoggia la sua testa sulla mia spalla, mentre la pioggia scende più lentamente producendo un tic tic rilassante.
-Anche questo stimola la diuresi...- dice e io capisco che non se l'è presa.
-Mi fai desiderare un bagno, Patatina...-
-Non hai appena detto che stai bene qui con me?-
-Touché - sorrido.
C'è un attimo di silenzio,
in cui la sento sospirare...ormai i suoi sospiri sono familiari per me.
Nemmeno Mikey potrebbe scrivere una poesia che descriva così
bene questo momento. Ho i brividi perché sono con lei, non
più per il freddo.
Anche se un bel caminetto non sarebbe proprio male, qui.
Mettiamo anche due caminetti.
E un termosifone.
-Gus?-
-Mhm?-
Si gira verso di me:-Promettimi
che non mi lascerai andare, se un giorno mai mi arrabbiassi e decidessi
di lasciarti.- dice tutto d'un fiato.
-Prometto che ti incollerò a me, se necessario.-
Sorride e in quel momento mi
sembra il sorriso più bello del mondo. Lo posso giurare di
fronte al mondo che la amo e non voglio lasciarla...e non voglio che
lei lasci me. Anche se dovessimo litigare come T.J. e Nat.
-Gus...- ritornò
preoccupata:-E se un giorno dovessimo litigare per qualche motivo
stupido e uno di noi decidesse di lasciare l'altro? E' una cosa che
capita spesso.-
-Be'...se fossi io a lasciare
te, ti autorizzo a chiamare un manicomio sedutastante, perché
vuol dire che sarei la persona più degenerata della Terra...se
fossi tu a lasciare me, mi mancheresti tanto che deciderei di seguirti
dovunque e ti darei il tormento finché tu non cederesti a
tornare con me.- rispondo sincero.
-Adesso so una cosa, Gus.- risponde, sorridente.
-E sarebbe?-
Ritorna a guardarmi come Igor e mi bacia sulle labbra:-Che voglio tornare in camera mia e chiudermici dentro con te!-
Non posso fare a meno di assumere un'espressione da babbuino rincoglionito.
-Patatina!- esclamo:-Mi stupisci!-
-Taci e portami dentro!- mi ordina ridendo e trascinandomi (ormai è un'abitudine) dentro la scuola.
Passando lancio un'occhiata alla quercia che ci siamo lasciati alle spalle poco prima dell'acquazzone.
Potrò mai ringraziarla abbastanza per quello che ha fatto?
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* so che la Cambogia è in Asia, ma suonava meglio "suore africane", che "suore asiatiche".
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Va bene! Ammetto che non è poi un gran che, però...
Insomma, mi sembra di aver trascurato troppo questa coppia e volevo dedicarle un po' di spazio, qui.
Fatemi sapere che ne pensate ;)
Recess95
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