Partecipante al Fanon Fest.
Harry Potter, Rose Weasley/Scorpius Malfoy, “Petali un poco
sgualciti”
Petali un poco sgualciti
Il tempo passa, lento e inesorabile.
Le stagioni si susseguono.
Autunno, inverno, primavera, estate e ancora autunno.
E’ un ciclo continuo che non cambia mai, ma il tempo cambia
le persone.
Crescono, maturano e c’è pure chi invecchia e chi muore, ma
dopo quest’ultima c’è sempre la rinascita.
E questi venti di cambiamenti toccano tutti, pure me.
Sospiro stanca, mentre una folata di vento pre-invernale mi
investe spettinandomi.
Inflessibile, il mio sguardo continua a fissare il Lago
nero.
Anche quel colore così scuro non può che farmi pensare a
lui…
Due occhi grandi e cerulei, ghiacciati dalla ferrea
educazione ma brillanti ogni volta che incrociano i miei.
L’alta e snella figura che li possiede adora vestirsi
elegantemente, segno di un carattere rigido e orgoglioso, ma non irrecuperabile
anche se altezzoso.
Scorpius…
Una folata ancora più fredda e possente della precedente
mette in pericolo anche quel piccolo tulipano rosso, che tengo in grembo.
Lo afferro appena in tempo, prima che voli via.
Osservo sognante quei petali un po’ sciupati, sgualciti
dalle pene d’amore.
E i ricordi affollano la mia mente…
Una musica lenta e dolce, che ti prende con il suo ritmo
incalzante, accoglie tutti gli studenti nella sala grande.
Tutta Hogwarts è in festa. E’ il 31 ottobre.
Come non festeggiare?
Divertita di già alla prospettiva di una bella serata
fuori dal normale.
Così ridacchio assieme a Lily, mia cugina, sulle
prospettive forse troppo romantiche che pensa avverranno.
<< Io dico che appena entrerò un bel principe mi
verrà in contro, e mi proporrà di ballare tutta la serata con lui! >>
parla sognante la piccola Potter.
Cerco di nascondere le risate tra qualche colpo di tosse,
ma lei le intercetta e mi fa una linguaccia.
<< Suvvia, non si può nemmeno più sognare?
>>.
Diniego sconsolata.
<< Certo, è solo che a volte mi dimentico dei tuoi
tredici anni >>.
Lei mi fissa perplessa.
<< E’ un male? >>.
<< Affatto, li rimpiango! >> e facendole
l’occhiolino la precedo entrando nella sala grande già piena.
La guardo un’ultima volta sorridente, per poi andare a
cercare almeno con lo sguardo gli altri.
Lei non aspetta e lanciandomi un occhiolino si butta
nella calca, nel suo leggero abitino color grigio perla.
Alzo gli occhi al cielo sconsolata.
Beata lei che si sa divertire!
Nel mentre faccio qualche passo in avanti, ma vengo
fermata da un braccio sulle spalle che riconosco.
<< Signorina, la posso invitare a ballare?
>>.
Come potrei mai non riconoscere quella voce bassa e
semplice, umile e divertita?
<< Assolutamente si >> acconsento e in meno
di pochi istanti dopo mi trovo a volteggiare con gli altri studenti nella sala,
tra le braccia di mio cugino Albus.
<< Sei magnifica questa sera…>>.
Alzo immediatamente lo sguardo arrossendo, fermando la
mia perlustrazione della sala alla ricerca però di un altro sguardo.
Uno non così caldo e verde, ma di ghiaccio.
Mi da un bacio in fronte e tace nuovamente, volteggiando
assieme a me.
E continuiamo finchè stanca non gli propongo di andare a
prendere qualcosa da bere.
Lui mi sorride, e scompare nella folla.
Accidenti…che cavalleria, ma da quando?
Mi siedo sconvolta, quando qualcuno si siede accanto a
me e mi porge un fiore.
Un tulipano rosso.
Alzo gli occhi dal fiore, incrociando due magnifiche
pietre ghiacciate cerulee.
Mi manca il fiato, ma accetto il dono.
Scorpius mi sorride per la prima volta.
E’ diverso.
Non perché non indossa la solita divisa scolastica né
perché indossa un abito da gala.
No.
E’ che per la prima volta sorride per davvero, e nega di
regalarmi la sua solita smorfia compiaciuta che fa sempre passare per un
sorriso.
Ed è la cosa più bella che ci sia a questo mondo il suo
sorriso, che mi riscalda ovunque e mi fa battere il cuore.
Stringo emozionata lo stelo del fiore, provando a
sorridergli.
All’improvviso mi prende per una mano e dolcemente mi fa
alzare, per poi trascinarmi via..
E mi porta ovunque e da nessuna parte, qualsiasi posto
che il mio sguardo concatenato al suo crea nella mente.
Ma anche nella realtà poi ci fermiamo e mi ritrovo in
riva al Lago Nero, mano nella mano con lui.
Il silenzio è quasi come se fosse una sinfonia
dolcissima, solo per noi due.
E chiudo gli occhi felice come mai mi era successo prima.
Anche se di poche parole Scorpius è capace di
mostrartene mille, solo con un gesto.
Li riapro quando sento il suo dolce fiato sulla fronte e
alzo la testa.
Mi accarezza con due dita, timido la guancia.
Gli sorrido cercando di incoraggiarlo.
Gli trema la mano, come a me mi tremano le gambe.
E all’improvviso si china su di me e poggia le sue dolci
e calde labbra su di me.
Il regalo più bello, che aspettavo da cinque anni…
Accaldata riapro gli occhi, riemergendo dai ricordi della
sera precedente.
Annuso il fiore, innamorata pazza di Scorpius.
E con le labbra sfioro i petali.
Chissà come mai pensavo che anche le sue labbra fossero
fredde?
<< Rose…>> a quel sussurro mi riscuoto,
girandomi verso il nuovo venuto.
Subito divento rossa e la calura aumenta, nonostante il
freddo vento.
Che strano, in cinque anni di amicizia mi ha sempre chiamata
Rossa, non Rose…
Fa strano…piacevolmente strano.
<< Scorpius…>> mormoro persa come sempre nel suo
sguardo.
Mi sorride per la seconda volta in cinque anni, e si siede
accanto a me.
Fissa il fiore tra le mie mani, poi per un solo attimo
d’indecisione appoggia anche le sue sulle mia.
Sento il cuore uscirmi dal petto.
Si avvicina col volto al mio.
<< Ti amo >> soffia sulla mia bocca prima di
baciarmi, mentre un petalo cade sul prato, sconfitto dalla presa amorosa di noi
due innamorati.
Angolino Autrice:
Spero che il chappy sia piaciuto!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacione
Eylis: Spero che anche questo chappy sia di tuo gradimento.
Un bacione!