Quando
scese
dall'aereo e pestò il cemento della pista,Mel
realizzò di essere atterrata
veramente a Bristol.
Si.Purtroppo.Niente
in confronto alla sua amata Londra.
-Odio
già questa
città.-commentò,sbuffando,mentre si dirigeva
verso il nastro trasportatore dove
avrebbe recuperato la sua valigia.
-Beh,abituati
al
fatto che vivremo quì per molto molto tempo.E' una fortuna
che finalmente tuo
padre abbia trovato in lavoro stabile e ben pagato.Non è
vero Sean??-disse la
madre,mentre con una mano accarezzava fiera la spalla del
marito,sornione.
-Esatto
Lily.
Mel,vedrai che ti piacerà.
Mel
roteò gli occhi e
prese la sua valigia.
Un
quarto d'ora
dopo,il taxi scaricò la famiglia davanti la nuova casa.Color
panna,a due
piani,con ampie finestre e una porta d'entrata sul bordeaux con il
pomello
dorato,il garage.Riuscì a scorgere un pezzetto di
giardino.Sua madre avrebbe
passato delle giornate a potare le piante.
-Io
vado a farmi un
giro.-informò la ragazza,lasciando la valigia sul porticato.
-Non
sei curiosa di
vedere la casa tesoro?-chiese la madre.
-La
vedrò più
tardi..-
-Dai
entra..!Non sei
nemmeno curiosa di vedere la tua nuova stanza?-
Mel
lanciò
un'occhiata fulminante alla madre.
-Lily,lasciala
andare.Non ti perdere!!E torna almeno tra un'ora!!-si
raccomandò il padre.
-Papà
ho 18 anni,non
sono più una bambina!!-esclamò.
-Okey
Okey.Ma fa
attenzione.-
Mel
fece un gesto con
la mano per dire " sì,sì ho capito ciao."
Quando
si allontanò
li sentì ancora borbottare,chiedendosi perchè era
diventata così scontrosa e
taciturna.
Ma
non lo capivano
che a Londra aveva lasciato tutta la sua vita?I suoi amici,la sua
migliore
amica,i parenti.Tutti!Per fortuna nessun ragazzo,perchè era
certa che se avesse
dovuto lasciare persino il suo fidanzato,avrebbe preferito puntarsi una
pistola nella
tempia e premere il
grilletto.
Scosse la testa,come per
scacciare i ricordi
imminenti,e girò per la prima via che
incontrò.C'erano un paio di villette a
schiera,tutte molto simili alla sua nuova casa.Ce n'era una abbastanza
grande,con un giardino pieno di piante abbastanza alte.Si
soffermò qualche
secondo per guardare,poi continuò il suo cammino.
Raggiunse
poco dopo
quello che sembrava un parco.Ma quando entrò capì
che non lo
era.Murales,ragazzi con skate e che praticavano skateboarding,ragazzi
che
fumavano chissàche',stereo con musica.Una sorta di ritrovo
per tutti gli
skaters di Bristol.
Si
appoggiò alla rete
e scrutava interessata quello che le si mostrava davanti.
-Ti
ho battuto
Freddie!!Fanculo,sta sera paghi tu da bere!!!-esclamò un
ragazzo biondo,con la
faccia da teppista.
-Non
so nemmeno se mi
basteranno i soldi..- rispose,il ragazzo che le dava le spalle.Aveva i
capelli
scuri e la pelle olivastra,i jeans blu scuro un po' larghi , una felpa
grigia
con il cappuccio e della scarpe decisamente da skater.Era piuttosto
alto.E si
chiamava Freddie.
Iniziarono
a darsi
dei pugni scherzosamente.Mel sorrise.
Uomini.
Sospirò
e si voltò
per andarsene.Voleva esplorare ancora un po' i dintorni.
Sperando
di non
perdersi.
-Hei!!!!...HEI!!-
sentì la voce del ragazzo biondo alle sue spalle.Si
voltò.
Il
ragazzo la
raggiunse con un sorriso leggermente idiota sulla faccia,appoggiando il
braccio
nel palo attaccato alla rete.
-Ciao
bellezza!Perchè
non ti ho mai visto quì ?-
Mel
aprì la bocca per
rispondere per le rime,ma le sue parole galleggiarono nell'aria nel
momento in
cui il suo sguardo incrociò quello del morettino Freddie.
Il
ragazzo tirò
indietro l'amico per una spalla.
-Scusalo,Cook
è
scemo.-disse,sorridendole.
-Non
è vero!Tu sei
scemo- esclamò l'amico.
Ricambiò
e decise di
non fare la solita antipatica.Tornò a guardare "Cook" e rispose con calma.
-Beh,sono
nuova di
quì.-
-Ah
si?????Carne
fresca!-
Freddie
tirò un pugno
nel fianco dell'amico.
-Io
sono
Freddie,questo psicopatico è Cook.-Freddie porse la mano
verso la ragazza che
gliela strinse ridacchiando.
-Io
non sono
psicopatico! Sono simpatico.E comunque non ci hai detto come ti chiami.-
-Oh
ehm..Melissa.Ma
chiamatemi Mel.-
-Melissa..-ripetè
Cook annuendo.
-Già.-
-Ti
va di trombare
sta sera?-
Questa
volta Freddie
gli tirò uno spintone tanto forte da farlo schiacciare nella
rete.
Mel
sgranò gli occhi
e scoppiò a ridere.
-Perchè..Perchè
ridi?-chiese il biondino,ridacchiando senza capire il motivo per cui lo
facesse
la ragazza.
-Ahh,è
così che
conquisti una ragazza?-chiese sarcastica.
-Beh,spesso
funziona.
-Beh,non
con me.-
rispose,voltandosi e facendo il gesto del saluto.
-Ohhhh
andiamo
MEL!!-esclamò il ragazzo.
-Ci
si vede!-urlò la
ragazza.
Poco
passi dopo sentì
una mano stringerle con dolcezza il braccio.Mel si voltò e
incontrò due occhi
scuri e profondi.
-Mel,scusalo,
Cook è
un deficente.-
Mel
si strinse nelle
spalle.
-E
tu sei come
lui?-chiese divertita.
-No!!-esclamò
il
ragazzo.
Mel
alzò un
sopracciglio.
-No,No!-ripetè.
La
ragazza alzò le
mani in segno di arresa.
-Va
bene,ti credo.-
Freddie
le camminò
affianco.
-Dove
vai ora?-le
chiese.
-Mmm,a
casa.Sempre se
la ritrovo il quartiere.Anche se avevo voglia di visitare un po' la
cittadina.Solo che.....non prendermi in giro ma ho paura di perdermi.-
-Beh
è normale,sei
nuova e non conosci il posto.Ti posso fare da guida però,se
vuoi.-
-Fico.-annuì.
-Fico.-ripetè
Freddie,con un sorrisino.
-Beh..è
stato un
piacere conoscerti.-disse.
-Anche
per
me...allora..ciao.-Freddie si allontanò di qualche passo
gongolando.
-Ciao..-rispose,sorridendogli.
I
suoi occhi erano
bellissimi.Come i suoi capelli,le sue labbra e la sua voce.E il suo
profumo.
Le
spuntò il
sorrisino idiota.Poi tornò alla realtà.
Ehm.
Ma
dove cavolo era
Green Street n.130?
Fece
qualche passo
indietro,sperando che Freddie fosse ancora lì.
Lo
vide mentre saliva
sul suo skateboard giallo.
-Freddie!!!-urlò.Il
ragazzo si voltò e la raggiunse sullo skate.
-Ehm.
-Si?-chiese,sbattendo
più volte le ciglia con espressione preoccupata.
-...Mi
sono
persa.-disse,abbassando gli occhi.Sentì le guancie andarle
in fiamme.
-Non
ti
preoccupare,ti accompagno.Dove abiti?
-Green
Street 130.-
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