1 cap
Cécile Silente
§
Le persone credono che qualcosa possa durare per sempre,
Che la Felicità possa essere catturata e trattenuta…
Ma non è cosi!
La felicità può volare via da un momento all’altro.
Se ne va lasciando soltanto uno spettro di quello che era stata.
§
Mi precipito dentro l’ufficio misteri, sperando che Sirius Black sia ancora vivo.
Arrivo appena in tempo per vedere la Lestrange scagliare
l’anatema ch uccide, e senza pensarci due volte mi lancio tra la
maledizione e Sirius.
Sento l’incantesimo colpirmi e un dolore partire dal petto e
percorrere tutto il coro, per poi cessare come se non fosse successo
niente. Guardo la pazza con tanto odio che lei indietreggia dalla paura
cosa che mi fa provare uno strano ma familiare piacere.
-Questa me la paghi!-dico lasciando uscire la rabbia che mi permette di
dire quelle due parole che sta per mettere fine la vita di un essere
umano, Bellatrix prova a scappare, per sua sfortuna la maledizione la
colpisce in pieno braccio, e un secondo dopo la luce abbandona i suoi
occhi.
Mi guardo attorno cercando Lucius Malfoy, per poi vederlo poco lontano che combatte con la Granger e la Weasley.
Controllo che Sirius stia bene e mi avvicino a Lucius non prima di aver schiantato le due Grifondoro.
-TI devo parlare!-dico
-Chi sei?-chiede cercando di guardami, ma grazie al mantello non riesce a vedere la mia faccia
-Questo non è importante-dico dopo aver schiantato un
mangiamorte -Ti vorrei aiutare, sai non voglio che tu finisca ad
Askaban, quindi te ne devi andare adesso perché una squadra di
Auror sta per arrivare! Devi dire al Lord che Bellatrix ha attaccato
Potter e lui ha fatto cadere la profezia-dico senza smettere di
guardarlo
-Il Lord non crederà
mai a questa storia!-dice insicuro vorrà osservare i miei
ricordi e se vede, e ti assicuro che vedrà, che sto mentendo mi
ucciderà!-dice cercando di nascondere il timore della morte
-E’ per questo che
modificherò i ricordi di tutti i Mangiamorti!-dico -Ti
devi fidare di me Lucius!- e prima che mi possa rispondere gli tocco la
tempia modificando la sua memoria.
-Vai Lucius o sarà troppo tardi!-ordino spingendolo leggermente
-Prima mi devi dire il tuo nome!-
Alzo gli occhi al cielo -Mi chiamo Cécile! Adesso vai!-
-Scoprirò il tuo cognome! Parola di Malfoy!-dice prima di smaterializzarsi
Mi avvicino a Sirius che sta aiutando Harry a combattere contro Lestrange, sussurro a
quest’ultimo
qualche parole e gli cambio i ricordi, lui confuso smette di combattere
e Potter lo schianta, e in quel momento arrivano gli Auror. I
Mangiamorti provano a smaterializzarsi ma qualcuno deve aver innalzato
un incantesimo anti-smaterializzazione, beh meglio cosi.
Mi giro verso Sirius che si guarda in giro in cerca di una via di fuga.
Mi avvicino a lui e li passo un mantello dell’invisibilità.
-Black, Potter!-chiamo a voce bassa attirando l’attenzione dei
due maghi -Seguitemi, che Silente ci sta aspettando di sopra!-dico
dicendomi di seguirmi
-Chi sei?-mi chiede Harry, è la seconda volta che me lo chiedono sta sera
-Mi chiama Cécile!-
-Tu hai ucciso Bellatrix!-dice Sirius
-Quella pazza se lo meritava e poi non devi parlare Black altrimenti ti
farai scoprire!- ordino e il resto del tragitto lo passiamo in silenzio.
Appena arriviamo nella sala principale e mi avvicino a Silente e al ministero.
-Ministro le potrei parlare nel suo ufficio?-chiedo gentilmente
-E lei è?-chiede curioso.
-Che maleducata che
sono!-dico con un sorriso finto -Mi chiamo Cécile Silente - alle
mie parole pronunciate a voce alta, si fermano tutti a guardarmi e ne
approfitto per togliere il mantello.
Sicuramente si aspettavano
di vedere una ragazza più vecchia almeno sui quarant’anni,
e invece mi trovano davanti a una ragazza che può avere al
massimo diciassette anni, capelli biondi miele, occhi azzurri come
quelli di Silente, e bella come un angelo.
Il ministro dopo aver
chiusa la bocca che si era spalancata quando avevo pronunciato il mio
nome, mi fa ceno di seguirlo e pochi minuti dopo ci ritroviamo nel suo
ufficio.
Osservo per bene l’ufficio cercando di capire con chi ho a che fare anche se ne ho già una mezza idea.
L’ufficio è
grande, con divani di pelle nera, un tappeto persiano molto bello e
sicuramente costoso, la scrivania è in mogano e dietro una sedia
di pelle, delle foto sulla scrivania, probabilmente dei famigliari,
dietro la sedia, un quadro con tutti i nomi e volti degli ex ministri,
le pareti dell’ufficio sono piene di ritirati dei vecchi ministri
e sono veramente tanti, e in un angolo buio un pensatoio che sembra in
disuso.
-Allora signorina Silente -
dice pronunciando con insicurezza il mio cognome - di cosa desidera
parlarmi?-chiede cercando di nascondere la curiosità
-Ho le prove per scagionare il signor Black!-dico sedendomi senza invito in uno dei divanetti
Lui mi guarda sorpreso prima di chiedere di fargli vedere le prove
Mi avvicino a Harry e gli chiedo :Harry, puoi pensare a quand’eri nella Stamberga insieme a Remus, Sirius e Peter?-
-Ok! Ci sto pensando!-mi dice dopo un secondo
-Adesso tirerò fuori il tuo ricordo, rilassati sentirai appena
qualcosa di freddo che ti attraversa la mente è come se passare
in mezzo a un fantasma!-dico cercando di tranquillizzarli, appena di
rilassa tiro fuori la bacchetta bianca dalla testa e gli faccio uscire
il ricordo dalla testa.
Il ministro mi fa ceno di metterlo nel pensatoio che ha spostato
dall’angolo buio alla scrivania, appena metto il ricordo nel
pensatoio, lui mi osserva dubbioso per oi immergersi.
Mentre Caramel analizza il ricordo mi giro verso mio padre appena arrivato.
-Papà puoi chiedere a Fanny di accompagnare Sirius e Harry ad Hogwarts?-chiedo
Mio padre annuisce e pochi secondi dopo appare Fanny
Silente si gira verso Harry e Sirius: -Mi potete aspettare nel mio
ufficio, vi prometto che vi raggiungerò appena mi sarà
possibile!-
-Certo Albus, ma voglio, anzi pretendo delle risposte!-dice serio Sirius per poi avvicinarsi a Fanny
seguito da Harry e un secondo dopo se ne vanno.
-Papà!-chiamo la sua attenzione su di me -Sai vero che dovrai dare delle risposte a Harry?-
-Lo so Cécile!-dice con uno sguardo triste, io gli sorrido rassicurante e ci mettiamo ad aspettare il ministro.
Venti minuti dopo Caramel esce dal pensatoio
-A quando pare Black è innocente!-dice più a se tesso che a noi due -Adesso cosa facciamo?-
Alzo gli occhi al cielo prima di rispondere: -Allora domani
convocherà una conferenza dove dovrai annunciare che il Lord
è tornato e che c’è stata una battaglia ministero e
alcuni Mangiamorti sono stati arrestati e una strega è morta.
Dopo di che dovrà sostituire i dissenatori perché come
è successo nella prima grande guerra loro si uniranno al signore
Oscuro e inoltre, e questa parte non se la deve scordare,
annuncerà che a Sirius Black sarà concesso di avere un
udienza e liberarlo visto che durante la battaglia sono state trovate
delle prove per scagionare immediatamente Sirius e lui dovrà
venire al ministero a registrare la sua nuova bacchetta, ovviamente
risarcirà Sirius per tutti questi anni passati ad Azkaban- dico
facendo capire che non sono richieste ma ordini
-Mi toglieranno sicuramente dal potere!-dice tenendosi stancamente la testa con le due mani
-No non lo faranno!-dico facendoli alzare la testa -Io, mio padre e
Harry Potter diremmo che il ministero sta facendo un ottimo lavoro, per
garantire la sicurezza del mondo magico. E inoltre dovrà dare il
permesso a Potter di usare la magia, sa non vorremmo essere costretti a
infrangere la legge solo perché non ha il permesso di usare la
magia per allenarsi!-dico con un ghigno, facendoli capire che avrei
benissimo potuto farlo.
Si mette a pensare per un paio di minuti prima di dire quello che mi aspettavo di dire -Come vuoi tu!-
-Meraviglioso!-dico battendo le mani felice che sia stato più
facile del previsto -Noi adesso dobbiamo andare!-dico indicando me e
mio padre -Tornerò a trovarla presto per pianificare un paio di
cose!-
-Va bene!-dice con voce stanca -A presto!-
-A presto ministro!-dico prima di smaterializzarmi con mio padre destinazione Hogwarts.
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Hogwarts
Ufficio del Preside Silente
Appariamo
qualche secondo dopo nell’ufficio di mio padre, e lo guardo
mentre si siede stanco dietro la scrivania, mentre io rimango dietro di
lui senza dire niente, aspettando che qualcuno inzi a fare le domande.
- Harry vorrei parlarti della profezia!-dice Albus guardandomi con la coda dell’occhio
-Mi dispiace signore ma Neville l’ha rotta, e non possiamo sapere cosa dice!-lo interromper Harry
-Vedi Harry, quella non era l’unnica copia, io so cosa dice poiché sono stato il primo ad ascoltarla-continua
-E cosa dice?-chiede curioso
-Ecco
a giungere il solo con il potere i sconfiggere l’Oscuro Signore,
nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato nell’estinguersi del
settimo mese, l’Oscuro Signore lo designerà come suo
eguale, ma egli avrà dal suo lato la Regina Oscura e insieme
sconfiggeranno L’oscuro Signore, nessuno dei due può
vincere se l’altro sopravive, i due si sfideranno per il cuore
della Regina Oscura e per la luce o l’oscurità nel mondo,
ma solo uno vincerà mentre l’altro morirà!- recita mio padre e nella stanza scende il silenzio
-Signore chi è la Regina Oscura?-chiede Harry perplesso
-Ecco vedi Harry…- comincia il preside
-IO!-dico attiraando gli sguardi di tutti su di me.
-Cosa? Chiede Sirius allarmato e sorpreso
-Si sono io, ma credo che sia meglio chiamare l’ordine, non ho
voglia di raccontare due volte la stessa storia!-dico evitando di
guardare mio padre
-Ok Cécile, se ne sei sicura-dice prima di evocare un Patronus identico a Fanny che sparisce immediatamente.
Dopo quasi cinque minuti di silenzio Silente parla.
-Non avresti dovuto andare al ministero oggi!-dice e nei suoi occhi il
rimprovero -Ti hanno vista? Sai cosa ti sarebbe successo se ti avessero
vista? Voldemort farebbe di tutto per averti di nuovo al suo fianco ,
non capisco perché non ti ha ancora contrattata, hai parlato con
qualche Mangiamorte?-chiede preoccupato
Io sbuffo, non sono molto abituata ad avere qualcuno che si preoccupa per me, di solito si fidano di me e basta.
-So che non ci dovevo andare e credimi non lo avrei mai fatt se non
fossi stata sicura di essere al sicuro. So benissimo cosa sarebbe
successo se qualcuno di loro mi avesse visto, sicuramente il Lord mi
sta cercando, ho parlato con Malfoy e ho visto cosa sarebbe successo se
non l’avessi fatto, e credermi papà è molto meglio
cosi!-dico guardandolo negli occhi -Ti fidi di me?-chiedo
-Certo che si Cécile. Ma non ti voglio perdere, non ora che ti
ho trovata. Soprattutto non ti voglio perdere per Tom!-mi dice sincero
il mio vecchio, e io come risposta mi avvicino e lo abbraccio,
nonostante ci conosciamo da pochi giorni io mi fido di lui e lui
si fida di me, e non perché siamo padre e figlia, ma
perché abbiamo parlato, abbiamo rivelato tutti i nostri segreti
e piani conoscendoci più profondamente, abbiamo parlato di cose
mai dette prima, e ci siamo conosciuti, creando tra di noi un rapporto
di famigliarità e fiducia.
-Non succederà papà! Non dopo quello che lui…- ma non finisco la frase che qualcuno bussa alla porta.
-Avanti!-dice papà
Entrano Severus Piton, Minerva McGranitt, Molly e Arthur Weasley,
Nimphadora Tonks con i suoi capelli viola, Alastor Woody e Remus Lupin.
Dopo aver fatto apparire delle sedie i siedono tutti e si mettono a guardarmi
-Buonasera a tutti, prima di iniziare vorrei presentare il nuovo membro
dell’Ordine!-dice il preside mentre io faccio un passo avanti, ma
non faccio in tempo a dire niente che Molly mi precede
-Ma è troppo giovane , avrà l’età di Ron!-
Mio padre apre la bocca per probabilmente difendermi ma io gli faccio cenno di tacere
-L’età è soltanto un numero, e io sono più vecchia di quanto lei crede!
-Quanti anni hai? Sedici, diciassette?-chiede decisa ad avere
l’ultima parola, io faccio per ribattere ma mio padre mi precede
-Calme tutte e due, vi vorrei presentare mia figlia Cécile
Arianna Gaunt Riddle Silente- alla mia presentazione il silenzio cala
nell’ufficio.
-Non sapevo avessi una figlia Albus!-dice Arthur
-Credimi Arthur, non lo sapevo ne anch’io, l’ho scoperto da
poco, ma non siamo qui per parlare di questo. Volevo dirvi la profezia
che unisce in qui presente Harry a Voldemorti!-dice e a quelle parole
tutti si zittiscono, dopo di che mio padre per la seconda volta recita
la profezia facendo scendere il silenzio nello studio.
-Chi è la Regina Oscura?-chiede Remus
-E’ proprio di questo che stavamo parlando prima io, mio padre,
Sirius e Harry!-dico attirando gli sguardi su di me -Io so chi è
la Regina Oscura!-
-E chi sarebbe?-chiede Moody guardandomi con l’occhi normale mentre quello magico non fa atro che girare come impazzito.
-Sono io!-dico e quella confessione mi ritrovo con sette bacchette
puntate contro, ovviamente la cosa non mi sorprende, in fondo mi ero
aspettata una reazione del genere.
-Abbassate quelle bacchette! Lei è dalla nostra parte!-dice mio padre, ma nessuno gli obbedisce
-Come facciamo a sapere che lei non è dalla parte di Voldemort?-chiede Remus
-Lo farò giudicare a voi, se solo avete la pazienza di
ascoltare la mia storia, però vi avverto non ha per niente un
lieto fine- dico girando le spalle a tutti, e mi metto a guardare la
foresta proibita, pensando al modo migliore per cominciare a raccontare
la mia storia.
-Avevo diciassette anni quando ho conosciuto Tom Riddle, ai quei
tempi Tom stava reclutando seguaci. Ricordo come fosse ieri, stavo
entrando da Magie Sinister e lui stava uscendo, ero un po’
distratta quel giorno e non mi accorsi che c’era qualcuno che
stava uscendo, andammo a sbattere col risultato e finimmo tutti e due
per terra, quando alzai lo sguardo per rimproverare l’idiota che
mi aveva fatto cadere,ma quando vidi i suoi occhi, le parole mi
morirono in gola e non riuscì a dire niente, lui sembrava
nella mia stessa situazione, mi aiutò ad alzarmi e mi
invitò a bere qualcosa, io accettai senza pensarci, ero
affascinata da quel ragazzo con gli occhi neri come il buio. Uscimmo
insieme un paio di volte, poi ci siamo fidanzati e qualche giorno dopo
sposati. Ormai era diventato il Lord Oscuro e io la Lady Oscura ma a me
sinceramente non importava quella che faceva Tom, io volevo lui e non
Voldemprt, poi pian piano cominciò a cambiare fino a diventare
quello che è oggi, ormai non era più il mio Tom, il dolce
ragazzo che mi aveva stregato il cuore, l’unica cosa che era
rimasta di lui era il corpo, ma io cosa me ne facevo del suo corpo se
il cuore non c’era più? Il nostro rapporto cominciò
a cambiare ma lui era troppo preso dal suo lavoro per accorgersene. Poi
un giorno i battaglia incontrai William, un mago comune in cerca della
sua vendetta. Tom aveva ucciso la sua ragazza durate uno scontro,
c’era qualcosa in lui che mi attraeva, era diverso da Tom ma allo
stesso tempo uguale. Io lo aiutai a scappare dalla battaglia e lo
nascosi in un luogo icuro. Da quel giorno lo andai a trovare il
più spesso possibile sempre di nascosto, sapevo che se Tom ci
avesse scoperto avrebbe ucciso William e probabilmente anche me.
Il 32 ottobre 1981 ero andata da William per dirgli che ero incinta,
stavamo festeggiando la bella notizia quando dietro a Will apparve Tom,
era stato lì tutto il tempo e non me n’ero accora. Uccise
Will prima ancora che potessi fare o dire qualcosa, poi mi
torturò con la Cruciatus, ma si fermò prima che
diventassi pazza, anche se avrei preferito visto quello che mi ha
fatto. Sapete ho sempre voluto avere un bambino, io e Tom ci
abbiamo provato molto ma non ci siamo mai riusciti, probabilmente
questo lo ha fatto arrabbiare perché con Will ne sono stata
capace. Tom mi lanciò una maledizione che mi impedisce di avere
un bambino. Mi portò al maniero e mi ordinò di no uscire
dalla nostra stanza, non avrei mai potuto farlo, non avevo ne anche la
forza necessaria per aprire gli occhi, lui rimase per assicurarsi che
non “morissi! E poi se ne andò e non fece più
ritorno, il giorno seguente ho conosciuto Edward un vampiro, m
portò a casa sua e mi aiutò a riprendermi. Ho vissuto con
lui e la sua famiglia per cinque anni, è diventato un fratello
per me, poi decisi di trovare un modo per annullare la maledizione,
alla fine la trovai. La maledizione si può annullare solo con la
morte di Tom, e so che solo Harry lo può uccidere, ed
è per questo che l’ho tenuto d’occhio negli ultimi
dodici anni, l’ho tenuto sottocontrollo finche non ho incontrato
Silente. È per questo che non sto più dalla parte di Tom,
lui ha ucciso una parte di me e io ucciderò lui!- per tutto il
racconto rimasi girata verso la finestra in modo da non far vedere i
miei occhi lucidi, ma si poteva chiaramente sentire il dolore nella mia
voce -Non voglio l vostra pietà, né la vostra
compassione, questa è la mia storia punto basta e adesso
ritorniamo alle cose più importanti!-dico nascondendo il mio
dolore.
-Ecco si,allora, tutti sapete perché Voldemort ha fatto andare Harry all’Ufficio Misteri, lui voleva
la profezia, ma quello che non sapete che c’erano due bambini
nati nella fine del settimo mese, Harry Potter e Neville Paciock!-dice
Silente
-Allora perché Voldemort ha scelto Harry? Insomma lui è
un mezzosangue mentre Neville è un purosangue! Anche se io no
condivido le ideologie della mia famiglia, tutti sanno che i figli di
maghi purosangue hanno la magia più potente dei
mezzosangue!-dice Sirius
-Harry non è un mezzosangue-dico io, attirando di nuovo gli sguardi su di me
-Lily non è di certo purosangue, si chiamava Evans di cognome e
non è per niente un cognome purosangue!-dice Remus sicuro
-Lily è stata adottata, lei si chiamava Lily Gaunt, mia cugina,
la vera madre di Lily è morta durante il parto e lei è
stata affidata a Emily Gaunt, strega che si era sposata con un babbano,
Lily naturalmente no l’ha mai saputo!-spiego paziente
-Quindi Harry è un discendente di Salazar Serpeverde?-chiede Arthur
-Si! E questo il Lord lo sa, ed è per questo che lo voleva uccidere!-informo io
-Quindi cosa facciamo?-chiede Tonks
-Cécile preparerà Harry, lei è quella che conosce
meglio Voldemrt-dice guardandomi -Adesso passiamo alla seconda parte
della riunione! Chi sa cos’è un Hocrux?-chiede Albus e
siccome nessuno risponde mi faccio avanti -E’ un oggetto che
contiene un pezzo di anima, per costruirlo si deve uccidere. Tom ha
sempre avuto paura della morte, un giorno mi promise che sarebbe
diventato immortale e che avremmo regnato per sempre insieme. Lui fece
degli Hocrux, non so quanti e ne come sono, però ho già
in mente dove si possono trovare tre - rispondo sicura, e un
leggero sorriso appare nel mio volto,mentre ricordo quando Tom mi aveva
promesso che saremmo stati per sempre insieme, per poi essere
sostituito da un’un espressione di odio, odio verso la persona un
tempo tanto amata.
-Quindi state dicendo che Voldemort è immortale?-chiede spaventato Arthur
-Si ma può morire, e farò il possibile per rendere il compito di Harry più facile!-dico seria
-Bene! Posso dire che la riunione è conclusa! Buonanotte a
tutti! Harry,Sirius, aspettate un momento!-chiede Silente. Quando tutti
se ne vanno il preside si rivolge ai due.
-Harry vorrei che no parlassi di quello che hai sentito con nessuno, ne
anche con u tuoi migliori amici, poi ti vorrei dire che resterai solo
una settimana dai tuoi zii, ti verremo a prendere il prima
possibile per iniziare l’allenamento.-dice il preside
mentre Harry annuisce -In quanto a te Sirius, ti vorrei chiedere se ti
va bene ch Cécile ti accompagni domani al Ministero per
registrare la tua nuova bacchetta che andrete a comprare domani?-chiede
-Per me va bene Albus! Tua figlia mi ha salvato la vita e so che
è veramente pentita e questo mi basta!-dice guardandomi e
sorridendomi
-Grazie Sirius!-dico riconoscente
-Bene! Questo è tutto! Ci vediamo presto! Buonanotte a tutti e
due!- dice Silente e appena i due se ne vanno si rivolge a me.
-E’ andata tutto bene!-
-Già papà! Adesso è meglio se vai a dormire
è tardi! Io vado nella mia stanza! Ci vediamo domani!- dico
avvicinandomi all’uscita
-Buonanotte Cécile! A domani!-mi saluta mio padre.
-IO chiudo la porta dell’ufficio e vado nella stanza degli ospiti sperando di riuscire a dormire il prima possibile.
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Hogwarts
Sala D’Ingresso
Eccomi qui, davanti alle porte
della Sala rande, indecisa se entrare o meno, mentirei a me smette se
mi dicessi che non sono nervosa. La cosa è alquanto ironica
visto che io ex moglie del mago Oscuro più potente mai esistito
ha paura di un branco di ragazzini, beh non è che ho proprio
paura, è che ornai sono tornata a scuola e il mondo vero me lo
sono lasciata alle spalle.
Come dicono i babbani: “Via il dente, via il dolore”, e con
quelle parole in mente spingo le porte chiuse, facendo un bel baccano,
con il risultato che tutti si girano a guardarmi, cammino verso il
tavolo degli insegnanti, senza guardare nessuno durante il breve
tragitto della porta al tavolo che a me è sembrato molto lungo,
ho l’opportunità di sentire i commento degli studenti,
soprattutto il mio abbigliamento composto da una maglieria nera che
lascia scoperto l’ombelico, dei jeans neri a vita bassa, sandali
rossi, e i capelli biondi lasciati sciolti e una leggera matita nera
per far risaltare gli occhi blu.
I ragazzi sembrano apprezzare il mio abbigliamento ma non
c’è da stupirsi infondo sono sempre maschi in piena fase
ormonale. Le ragazza sembrano alquanto invidiose, cosa che si capisce
bene dai commenti.
Io faccio finta di non sentire il loro commenti e mi siedo tra mio padre e Severus.
-Giorno papà hai dormito ben?-chiedo versando del succo di zucca
-Giorno Cécile, molto bene e te?-chiede gentilmente continuando
a mangiare la sua torta al cioccolato, ehi, stop, aspettate, go detto
torta al cioccolato? Meglio essere sicura che sia torta al cioccolato.
-Papà quell è per caso una torta al cioccolato?-chiedo senza togliere gli occhi dalla torta
-Si perché?-chiede curioso
Io guardo attentamente il tavolo degli insegnati in cerca della torta,
finche non la vedo vicino a Severus e i miei occhi si illuminano.
-Severus! Passami la torta al cioccolato!-ordino e lui senza dire
niente me la passa, appena me la da tutto il mondo sparisce e ci sono
solo io e la torta.
Ogni volta che io e Tom litigavamo, ed ero particolarmente incazzata
lui ni portava la torta e io dimenticavo di essere arrabbiata con lui,
a volte mi odio per la mia debolezza, ma che ci posso fare è
semplicemente la cosa più buona che io abbia mai mangiato in
vita mia.
-Allora Cecile!-richiama la mia attenzione mio padre quando do l’ultimo morso -A che ora ti devi vedere con Sirius?-
-Alle 10!-rispondo pulendo la bocca leggermente sporca
-Sei in ritardo!-mi dice Severus -Sono le 10.16-
-Accidenti! Vado!ci vediamo!-saluto uscendo dalla Sala Grande diretta al confine della scuola
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Paiolo Magico
Mi smaterializzo fuori dalla porta del Paiolo Magico.
Appena entro nel negozio affollato noto che tutti o quasi stanno
guardando Sirius e alcuni hanno in mano la gazzetta del profeta.
Mi avvicino all’ex galeotto attirando gli sguardi su di me, fortunatamente nessuno sa chi sono.
-Hey Sirius scusa per il ritardo ma è che stavo facendo
colazione e ho perso la cognizione del tempo!-spiego sedendomi davanti
a lui con aria dispiaciuta
-FA niente! Io ho appena finito di fare colazione! Andiamo?-chiede
alzandosi e lasciando due galeoni sul tavolo e lo seguo senza dire
niente.
-Allora!-dico attirando la sua attenzione -Ho pensato di passare a
prendere la tua bacchetta e poi possiamo andare a registrarla oppure
vuoi fare dell’altro?-chiedo aprendo il passaggio dietro il locale
-Io avrei bisogno di un nuovo taglio di capelli, dei vestiti nuovi e
delle altre cose, hai tempo per fare un po di shopping’-chiede
guardandosi attorno.
Alla parola shopping i miei occhi si illuminano, in fondo sono una donna e le donne hanno un forte debole per il shopping.
-Sarebbe un ottima idea!-inizio io -ma vorrei portare anche Harry a
fare shopping i suoi vestiti sono un insulto alla moda, quindi se vuoi
possiamo aspettare che finisca la scuola e venire tutti insieme se tu
sei d’accordo!-rispondo speranzosa
-Ottima idea e poi ha davvero bisogno di cambiare look, e sicuramente
ci divertiremo, e un ottimo modo di stare un po’ insieme!- mi
risponde con un sorriso malandrino, aprendo la porta di Olivander.
Entro ricambiando il sorriso e davanti a me appare subito Olivander.
-Buongiorno! Che posso fare per voi?-chiede guardandomi interessato,
per poi posare i suoi occhi su Sirius e i suoi occhi si illuminano di
comprensione e se ne va tra gli scafali pieni di bacchette.
Aspettiamo un paio di minuti prima che Olivander ricompaia davanti a noi
-Provi questa signor Black!-dice porgendo una bacchetta appena Sirius la tocca la sua aurea si rende visibile
-Bene signor Black la sua bacchetta non è cambiata, sono 15 galeoni!-dice contento
Sirius paga senza dire niente e poi se ne va. Io saluto il vecchi fabbricante e seguo Sirius.
-Cosa ti turba?-chiedo cercando di nascondere la curiosità
-Credo che avessero distrutto la mia bacchetta, adesso che l’ho
di nuovo è come se avessi ritrovato una parte di me!-mi confida
-Sai Sirius probabilmente non te lo dovrei dire, ma non spezzano le
bacchette quando i maghi finiscono ad Askaban. Il fabbricante della
bacchetta la conserva!- spiego
-Come fai sapere sempre tutto?-chiede con un sorriso
-Hey un po’ di fiducia sono sempre la figlia di Albus Silente !-dico divertita prima di smaterializzarmi
Ministero della Magia-Atrio
Sirius appare pochi secondi dopo di me con il sorriso sulle labbra.
Ci dirigiamo verso l’ascensore pieno di gente che non smette di guardare Sirius
-Allora dobbiamo andare al terzo piano!-dico premendo il bottone e
l’ascensore comincia a scendere. Durante tutto il tragitto
rimaniamo in silenzio.
Usciamo dall’ascensore e andiamo verso l’ultima porta a sinistra.
IO aspetto fuori mentre Sirius registra la sua nuova bacchetta.
Circa venti minuti dopo Sirius esce soddisfatto
-Hai finito?-chiedo alzandomi dalla sedia scomoda su cui ero seduta
-Si possiamo andare!-dice contento -Allora dove andiamo?-chiede seguendomi verso l’ascensore
-Andiamo a Hogwarts!-rispondo, mentre la porta dell’ascensore si
apre, e mi trovo davanti a Lucius Malfoy e il Ministro. Appena Lucius
si accorge di me mi guarda in modo strano.
-Cécile! Entra pure!-mi dice il Ministro e al mio nome posso notare la sorpresa sul viso di Malfoy
Io entro senza dire niente. Seguita da Sirius che s trattenendo per non saltare addosso a Malfoy.
-Cécile? Credo proprio di conoscerla!- mi dice Malfoy ancora
prima che possa rispondere Caramell mi precede -Come non la conosce?
È la figlia di Albus Silente!-
Al nome di mio padre Lucius non riesce a trattenere una faccia stupita
-Signor Malfoy è un piacere conoscerla!-dico porgendoli la mano
che lui stinge dicendo qualcosa che assomiglia a un il piacere è
tutto mio.
-Spero proprio che la sua sia stata una serata migliore della nostra
qui al ministero!- con quella frase intendevo dire “Spero proprio
che Voldemort non si dia arrabbiato troppo con lei!”.
-Oh si! Mi aspettavo una notata peggiore, ma grazie a una nuova
conoscenza è stata migliore di quanto mi aspettasi!- io la
interpreto come : “credevo che sarei finito ad Azkaban anche io
ma grazie al suo aiuto sono ancora libero!” non riesco a
trattenere un leggero sorriso.
Il resto del breve viaggio lo passiamo in silenzio. Ma appena usciamo
dall’ascensore ci venne incontro niente meno che Rita Skeeter.
Buongiorno Signor Black, sarebbe cosi gentile da rilasciare
un’intervista?-chiede la vecchia strega. Sirius mi guarda come
per chiedermi cosa deve fare e io scuoto leggermente la testa
-Mi dispiace ma non ho il tempo!-risponde mentre cerca di andare verso il camino
-Su Black solo qualche semplice domande!-chiede mentre la sua penna
comincia a scrivere come impazzita cosa che mi ricorda quel che ha
scritto si Harry durante il torneo tre maghi.
-Mi dispiace signora, ma non abbiamo il tempo!-dico prendendo Sirius per il braccio
-E’ la sua ragazza signor Black?-chiede guardandomi - Ma non è troppo giovane per lei?-continua
-Come le ho detto no abbiamo il tempo per simili sciocchezze!-rispondo
continuando a camminare. Fermata da un improvviso flash di macchina
fotografica
-Mi dica almeno il suo nome e dopo la lascerò andare in
pace-chiede e io tanto per creare un po di scompiglio le rispondo.
-MI chiamo Cécile Silente e ora se mi vuole scusare dobbiamo
andare!- rispondo lasciandola sorpresa, sicuramente la vecchia strega
non si aspettava che fossi la figlia di Silente. La sua sorpresa ci
permette di smaterializzarsi, sfuggendo cosi allo sguardo di un certo
mago biondo che non ha smesso di guardarmi per un secondo da quando
sono entrata nell’ascensore.
Confine di Hogwarts
-Quella vecchia strega avrà un bel po’ su cui scrivere!-mi dice Sirius mentre raggiungiamo il castello
-Gia! Hai visto come sembrava impazzita la sua piuma?-chiedo divertita
-Si! E stai sicura che scriverà qualcosa su di noi domani sulla Gazzetta del Profeta!-
-Sicuramente!-dico con un sorriso
-E questo non le da fastidio Signorina Silente?- mi chiede analizzando bene la mia risposta
-Dovrebbe signor Black?-chiedo con un sorriso malandrino
-Quindi mi sta dicendo che non leda fastidio se domani
crederanno tutti che stiamo insieme?-chiede curioso, aspetto un momento
prima di rispondere anche se so benissimo cosa dire.
-Oh signor Black sappiamo che non è vero, quindi non
mi da fastidio, poi sia lei che io sappiamo che non è in gradi
di avere una relazione a lungo termine e che come me preferisce
divertirsi!- rispondo guardandolo negli occhi
-Non sapevo che lei mi conoscesse cosi bene signorina Silente!-
-La conosco più di quanto lei creda!-
-Credo che sia giusto che anche io abbia la possibilità di conoscerla!-dice serio
-MI sta per caso chiedendo un appuntamento Signor Black?-chiedo trattenendo una risata
-Se la sua risposta è si! Si le sto chiedendo un appuntamento- dice fermandosi davanti all’ingresso
-Credo si possa fare, però l’avverto, non sto cercando una storia seria!-dico fermandomi a mia volta
-Bene! Perché ne anche io sto cercando una storia seria!- mi dice con un sorriso malandrino
-E dove ha intenzione di portarmi signor Black?-chiedo riprendendo a camminare verso l’ufficio di mi padre.
-Questa sarà una sorpresa!- mi dice guardandomi negli occhi
-Io adoro le sorprese!-rispondo senza staccare gli occhi dai suoi,
improvvisamente si avvicina a me, e quando ormai ci separano solo pochi
centimetri, sento qualcuno alle nostre spalle e a quanto pare anche lui
se né accorto visto che si è allontanato da me, ancora
prima di girarmi so chi è.
-Ciao Sirius! Non ci aspettavamo di vederti qui a scuola!-dice Harry senza smettere di guardarci
-Ciao Harry, Hermione. Ron! Il preside ha voluto vedermi e
Cécile mi sta accompagnando all’ufficio di suo padre- dice
Sirius
-Si ho visto!-dice Hermione con aria di sufficienza, e io per tutta risposta la guardo don un sorriso velenoso.
-Harry non ci presenti la tua amica?-chiede Ron che mi sta letteralmente mangiando con gli occhi.
-Scusate lei è Cécile Silente- mi presenta Potter
-Io sono Ronald Weasley!- si presenta Ron con aria che voleva essere seducente
-IO son Hermione Granger- si presenta la Granger, e ho appena deciso
che lei non mi sta per niente simpatica, poi mi sembra molto gelosa a
causa delle attenzioni di Ron verso me
-Il piacere è tutto mio!-dico avvicinandomi a Harry -MI dispiace
ma dobbiamo proprio andare! Ci vediamo dopo! Ciao Harry!-finisco dando
un bacio sulla guancia a Harry e Ron prima di tornare da Sirius che fa
un cenno di saluto al trio prima di seguirmi.
-Il piacere è tutto mio!-dico avvicinandomi a Harry -MI dispiace
ma dobbiamo proprio andare! Ci vediamo dopo! Ciao Harry!-finisco dando
un bacio sulla guancia a Harry e Ron prima di tornare da Sirius che fa
un cenno di saluto al trio prima di seguirmi.
-Cos’era quello?-chiede divertito Sirius
-Quello cosa?-chiedo facendo la finta tonta
-Il bacio sulla guancia!-
-Sei geloso Sirius?-chiedo maliziosa avvicinandomi a lui
-Dovrei?-mi risponde avvicinandosi di più me
-Lo sai che non si risponde a una domanda con un’altra domanda?
Sei proprio maleducato!- dico avvicinandomi di più, a separarci
c’è solo un centimetro.
-MI dispiace ma non sono stato educato bene!-risponde prima di annullare le distanze tra noi.
All’inizio fu un bacio delicato, ma pian piano si fece più
passionale, ci staccammo poco dopo ansimando leggermente e solo allora
mi accorsi di aver le mani tra i suoi capelli mentre la sua di mano era
sotto la mia maglietta, beh Sirius Black ci sa propri fare, anche se
era stato solo un bacio si puo capire che con la lingua ci sa fare.
-E’ meglio se andiamo signor Black!- dico togliendo la mano dai suoi capelli
-Ceto signorina Silente!- mi risponde divertito
Il resto del tragitto lo passiamo in silenzio
- Albicocche- dico davanti alla porta dell’ufficio che si sposta. Io entro senza ne anche bussare.
-VI stavo aspettando!- dice papà da dietro la scrivania -come è andata?-
-Tutto bene!- dico sedendomi e prendendo un sorbetto al limone
-Allora avete qualcosa da dirmi?-chiede il vecchio prendendo sua volta un sorbetto al limone
-Stavo pensando. La casa dei Black è stata ereditata da Sirius e
anche altri Black oltre a Sirius possono entrare nella sede
dell’ordine senza il suo permesso, e siccome adesso sanno tutti
che Sirius è libero sono sicura che il Lord penserà che
ci abbia offerto casa sua come base dell’ordine e siccome
Narcissa Malfoy è una Black potrebbe farci entrare e so che il
Lord lo farà, perché se ci ho pensato io ci ha pensato
anche lui!-dico guardando i quadri presenti nello studio
-Hai ragione!-conferma Sirius -Non ci avevo pensato, ma però la
casa è sotto l’incantesimo Fidelio e non credo che possa
entrare!-
- E’ qui che ti sbagli, anche se la casa p sotto il Fidelius, Narcissa fa parte delle famiglia Black e sarà sempre in grado di trovare la casa- spiega Silente
-Allora dobbiamo trovare un luogo dove trasferirci- dice Sirius
Mio padre mi guarda e so già cosa sta pensando.
-Non lo so! Non so se è un ottima idea…- comincio a parlare per poi venire interrotta da mi padre
-Tom riuscirebbe a trovarti?-chiede
-Non credo proprio! È casa mia e possono entrare solo le persone
che hanno il mio invito, la casa respingerebbe chiunque provi ad
entrare senza il permesso…- ma ancora una volta non riesco a
finire la frase che vengo interrotta, ma questa volta da Sirius -Allora
è perfetto!-
-Va bene padre, avrete la mia casa, ma ci vorranno un paio di giorni
per metterla apposto, metterò degli altri incantesimi, credo che
tra otti giorni sarà pronto e ci potremo trasferire!-
-Bene! Allora è meglio che tu vada!- mi dice papà
-Ciao padre-saluto il mio vecchio per poi girarmi verso Sirius -Sirius
mi dispiace! Giuro che mi farò perdonare appena posso!-dico
divertita
-Fa niente!-dice con un sorriso
-Arrivederci!- dico prima di smaterializzarmi a casa.
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