Sole d'oriente
\Shura\
Sapevo che era lì, avrei potuto giurarci, se non fosse che è una cosa
che non faccio mai.
E' seduto sul tetto di casa sua, in una posizione assudamente scomoda,
in bilico, vincendo la forza di gravità , con un'espressione
completamente soddisfatta.
Il sole del tramonto illumina i suoi capelli di riflessi rossi come il
sangue.
Questo paragone turba perfino me.
Scuoto la testa e mi fermo un attimo ad osservarlo.
C'è stato un tempo in cui pensavo di averlo perso.
Prima ancora di avere la possibilità di dirgli quello che provavo per
lui.
C'è stato un tempo in cui pensavo che non sarebbe mai giunto questo
momento.
E questo tempo non è che sia così lontano , non è un passato remoto,
affatto.
Attorno a noi la vita sta scorrendo, come sempre.
Il giorno sta per cedere il passo alla notte e ogni cosa sfuma nei suoi
colori.
Salgo sul tetto anche io, facendo lo stesso percorso che ha fatto lui e
mi siedo nella stessa identica e scomoda posizione .
Non si volta a guardarmi, non fa un solo movimento per farmi capire che
mi ha sentito eppure...eppure tutto il suo corpo è proteso verso di me.
Ogni sua più piccola particella è attratta da me, così come io lo sono
da lui.
- Riesci a stupimi ancora- mormoro con voce bassa eppure perfettamente
udibile.
Mi sembra che le parole possano rovinare questo momento perfetto,
eppure qualche volta sono necessarie.
- Ho avuto un grande maestro...-
Anche la sua voce è bassa eppure penetra in me in profondità,
accendendo la mia pelle di brividi .
- E' arrivato il momento - mi volto mentre lo dico per osservare il suo
profilo assorto.
Per cogliere, sul suo volto, l'emozione che non dirà mai a parole.
E non vengo deluso.
L'ombra che gli attarversa lo sguardo è proprio quello che cercavo.
Le labbra si stendono leggermente e volta la testa verso il mio volto,
per un breve momento.
Istante in cui riesco a leggere, nei suoi occhi, la gioia che prova
alle mie parole.
- Finalmente ti sei deciso...- torna a voltarsi verso il sole rosso che
sta scendendo oltre l'orizzonte, mentre un sorriso incurva le mie
labbra.
Quanto gli voglio bene.
Riuscirò mai a dimostrarglielo completamente?
- Ancora un giorno. Ti davo ancora un giorno e poi sarei venuto a
prenderti...-
Scuoto leggermente la testa, mentre la mia bocca si muove
inequivocabilmente verso l'alto, in quello che è, a tutti gli effetti,
un sorriso.
Una cosa è certa, con lui non mi annoierò mai.
\Aiolia\
Sta sorridendo, volta la testa all'ultimo momento ma ho riconosciuto il
fremito della sua bocca, anche se ha cercato di nasconderlo.
Ha proprio sorriso.
Ce l'ho fatta alla fine.
Anche se non ho detto nessuna battuta ma la pura e semplice verità: se
avesse tardato ancora un momento sarei andato a prenderlo.
Gli ho dato anche troppo tempo per pensare.
Non mi piace quando pensa troppo, quando antepone alla sua passione e
all' istinto la ragione.
Rimaniamo in silenzio per un tempo indefinito, sentendoci dentro senza
bisogno di altre parole.
Amo stare in silenzio a riflettere, ma amo anche esternare quello che
sento, far capire quali sono le mie priorità.
Le mie necessità.
Però ci sono momenti in cui soltanto stando in silenzio questo può
accadere.
E adesso è uno di questi momenti.
Il sole scende lentamente e l'oscurità prende il posto della luce.
Così mi volto verso di lui e osservo le ombre che disegnano il suo viso.
Credevo di averlo perso.
Quando l'ho avuto davanti a me come nemico, quando pensavo che volesse
uccidere Athena credevo davvero di averlo perso.
Di non potergli più dire quello che lui significa per me.
Ho combattuto contro di lui eppure...eppure adesso sono qui, ad
osservare il suo profilo perfetto, ringraziando Athena per averci dato
un'altra possibilità.
Per aver dato a tutti noi la possibilità di scegliere ancora.
E noi due abbiamo scelto.
E' arrivato il momento di essere semplicemente Shura e Aiolia.
Insieme.
Non importa dove.
La cosa importante è stare insieme.
Si volta anche lui verso di me e avvicina il volto al mio, lentamente,
dandomi la possibilità di fermarlo.
Di fermarlo.
Che eresia.
L'ho fatto una volta...o perlomeno...ho cercato di farlo.
Non accadrà mai più.
Annullo la distanza che c'è ancora fra noi e lo bacio.
Per sicurezza con una mano afferro la sua nuca, stringendo i capelli e
sentendoli sul palmo morbidi, serici.
Apre immediatamente la bocca per accogliere la mia lingua...ma lascia
che sia io a guidarlo.
Ecco.
Questo è quello che volevo fare fin dalla prima volta che ho riaperto
gli occhi, dopo l'oscurità di Hades.
Questo quando ho incontrato i suoi che mi stavano cercando.
Questo e niente altro.
Ci fissiamo ancora, in silenzio per un tempo indefinito...e poi
riprendo a baciarlo.
Seduti sul tetto di quella che era casa mia.
Protetti dall'oscurità che ci avvolge.
Finalmente insieme.
Sotto questo cielo nuovo, libero.
Come noi.
|