7- Per te giacerei morto sulla porta dell’inferno
Non chiedermi di
dirti che t’amo.
Morirei per te,
decapitato, impiccato, pugnalato morirei sorridendoti ironico e porgendoti una
rosa.
Non so abbracciarti,
né dirti di pregnante d’amore la più piccola cosa.
Marcirebbe il mio
corpo per te con sulle labbra l’insulto più gramo.
“Quand’è che tornerai di nuovo?”.
Non lo guardava mai negli occhi quando glielo chiedeva. Stringeva
un lembo della sua veste –la veste del potere-, digrignando i denti come
se volesse azzannarlo alla gola e dissanguarlo. Sorrise, guardando Sakura
mettere in scena il suo spettacolo di speranze irrealizzabili e fierezza
stentata.
“Perché continui a chiedermelo?”
“Non lo so”. Sasuke non aveva mai saputo sorridere. Avrebbe potuto
chiedere perché era a lei che si mostrava? A lei che sorrideva? Ogni domanda
trattenuta era un grammo di colpa in più sulla sua anima, ma era anche un
secondo in più da trascorrere con lui.
Naruto lo aspettava da così tanto tempo, un momento come quello.
Avrebbe potuto darglielo, mostrargli che il demonio non sapeva staccarsi da lui
per precipitare all’inferno, e vivere del puro, caldo amore di Naruto che
improvvisamente desiderava così tanto.
Naruto lo credeva morto, ed era molto meglio così.
Sakura amava essere il suo punto di riferimento, amava il modo con
cui quegli occhi azzurri si rivolgevano a lei come fosse l’ultimo appiglio che
gl’impedisse di precipitare. Era così appagante… eppure così degradante. Sasuke
non aveva una reale motivazione per essere lì con lei, mentre il sole calava
sulle mura della nuova Konoha che aveva abbandonato. Girava il mondo diventando
più forte –senza più guerre da affrontare né nemici che valesse la pena di
abbattere-, poi tornava lì ad incontrarla. Inaspettatamente la cosa non la rendeva
felice.
C’era una complicità malata in quel comportamento, una dissonanza
che la rendeva sterile e colpevole.
“Lui mi odia, non è vero?”
Non chiedermi
conforto, miele colante e zucchero di cui ti possa imboccare.
Morto giacerei per
te sulla porta dell’inferno, canticchiando un motivetto delirante e volgare.
Non aspettarti un
sorriso, un bacio leggero sulle labbra porto, un abbraccio benché meno
fraterno.
Per te giacerei
morto sulla porta dell’inferno
Sakura era un hokage dal pugno forte, una sovrana casta e vergine,
da cui era stata estirpata ogni presunta tenerezza.
Sasuke non teneva a lei così tanto da temere di ferirla, da
trattenersi dal farle quella domanda. No, non l’odiava, non nel modo in cui lui
intendeva l’odio, ma lei desiderava immaginare che lo facesse. Sasuke non
avrebbe mai attraversato il confine della città proibita in calzamaglia e sul
suo cavallo bianco per dirgli che lo amava e che gli dispiaceva. Avrebbe
rinunciato a tornare a casa, ad incontrarlo, alla redenzione perché il suo cuore
non sapeva cantare, né intessere lodi, né dimenticarsi di essere nel petto di
uno dei più grandi bastardi nella storia conosciuta della bastardaggine.
“Non potrebbe odiarti più di così”.
Sasuke annuiva, soddisfatto, come ad intendere che ogni cosa andava
come previsto.
Era un patto ignobile e meschino, quello che imprigionava Naruto
nella sua bolla di vetro.
Un patto che Sakura aveva stipulato con l’uomo che avrebbe potuto
amare se avesse avuto ancora la capacità d’amare.
Un patto che Sasuke aveva stipulato solo per non inginocchiarsi e
ammettere che gli mancava ogni più piccola cosa di lui. Il suo viso. La sua
voce. Le sue promesse illuminate ed ottimistiche. Sakura era certa che le
cose stessero così, che quella fiducia che le veniva accordata non significasse
davvero nulla di buono. Lui tornava per incontrarla al confine del mondo e
chiedere del loro prigioniero, senza guardarla mai in viso.
Era il principe azzurro, ammuffito, annichilito, marcescente e non
più azzurro che non era capace di compiere l’ultimo passo per baciare la
principessa addormentata. Che nel momento di dire il tanto sospirato ‘ti amo’
teneva la bocca chiusa, mordendosi la lingua e negando ogni cosa.
“Grazie”.
Sakura annuiva a sua volta, stizzita, dilaniata ed insoddisfatta.
“Gli dirai mai che sei ancora vivo?”.
Tieni segrete le codarde rime della mia anima, grande regina,
perché tu sola puoi ascoltarle.
Stai al mio crudele gioco, perché non so più dissimulare la mia
umana natura.
E perdonami, almeno tu… se t’è concesso.
“Mai”.
Decapitare,
pugnalare, impiccare mi farei,
pur di non dirti che
t’amo.
Note dell’autrice!
No, non guardatemi così… il mio “drammatico” fa pena, lo so,
ma io sono un’anima da tragedia quindi non potevo reggere a gioia, risate e
sarcasmo fino alla fine. Ah, la poesia è mia, anche se forse era meglio non
dirlo… sicuramente non se lo sarebbe chiesto nessuno, o forse neanche si
sarebbe notato che è una poesia. Ma va buo… IO VADO IN VACANZA! Dopo anni e
anni di estati passate a casa, me ne vo in vacanza *O* RIVOLTA SOCIALE!!!
*coffcoff* quindi non aggiornerò per un po’, ma penso che sopravvivrete tutti
bene lo stesso. Risposte ai commenti!
Wari: Con questa storia dei colori mi ci comincio ad
arrovellare anch’io, la prossima storia doveva essere di nuovo blu ma penso che
la farò rosa perché sennò ne vengono due blu di seguito. Ma, come si dice,
anche l’occhio vuole la sua parte. Anche a me fa bene al cuore vederli fare gli
scemi… ma devono anche soffrire un po’, uhauhauhauhauha. Arigatou *O*
Slice: Sul fatto che Sasuke sia una merdina penso che
nessuno obbietterà. E neanche che Sakura e Naruto sono degli idioti a stargli
dietro… ma l’avrò anche già detto. È che non mi ricordo mai cosa ho risposto
prima, ma in ogni caso lo ribadisco… Sasuke è una merda! Ma lo accetto nella
sua ‘puzzolosità’ u-u Arigatou ^^
Karolalpha: Ovvio che alla fine le ho postate
entrambe, intendevo quale preferivate che postassi prima XD grazie per
l’apprezzamento.
Rinoagirl89: Eccoti la tua drammatica… sì c’è
NaruSaku, non strillare su. Ma che ti rispondo a fare a te? U-U Bye.
Fragolottina: Sì, effettivamente ho continuato a
scrivere senza neanche ricordarmi di aver detto che l’avrei conclusa alla…
sesta fic avevo detto? Che ci posso fare, è vero che si scrive per sé stessi,
ma quando mi sento approvata lavoro meglio, è più forte di me. A tal punto
penso che saranno dieci, oppure la lascio aperta e l’aggiorno quando mi va di
farlo… grazie, sono contenta che ti abbia divertita.
Kagchan: Elricest *O* piace anche a me, dopo il
RoyEd, ma anche provandoci non avrei saputo a chi far fare Alphonse u-u ma la
mia teoria è, in realtà, che Edward è l’essere vivente più bello del mondo e
che tutti lo desiderano anche se cercando di nasconderlo… *Edward… dhoooo*. Coooomunque,
se hai capito i loro ruoli spiegameli… perché io mica li so O_O a parte Naruto
che sta sotto a tutti, e questo era chiaro, è ooc se Sakura sta sopra a tutti?
Voglio che si faccia valere, quella povera vittima dello stereotipo del cavolo
della ragazza da shounen. Arigatou ^^
Any Ikisy: Secondo me se lo merita Sakura di
amalgamarsi. Voglio dire, si bilanciano quei tre idioti, anche se vedo che non
riesco a non sbilanciarmi verso il SasuNaru e lontano dal SasuSaku… ma credo
che sia normale. In tutte le threesome c’è una relazione che si ama di meno ed
una che si ama di più… almeno credo. Arigatou ^^
_Sumiko_: Beata te che l’hai appena cominciato Fma…
io l’ho finito e mi sento persa in una landa desolata O_O goditelo, sia il
primo anime che il manga/ brotherhood… Arigatou ^^
Hanil: Tre volte? O_O wow, sono commossa §_§
*inchino* Grazie… soprattutto se hai letto le fic drammatiche, rileggendole le
ho trovate davvero pesanti, ma come ho già detto io sono più votata al dramma,
non posso farci niente. Arigatou!
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Intervention
Sasuke,
Naruto & Sakura