A useless Punishment

di Tony Porky
(/viewuser.php?uid=50263)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Punizione
A useless Punishment



Meravigliosa sensazione di appartenenza a qualcosa di eterno.
Sirius Black si rigirava tra le mani quello specchio a doppia uscita, sostando e tastando con i polpastrelli la sua superficie liscia. Un luccichio infondo alla voragine scura anticipò la voce del suo migliore amico.
"Sirius"
La voce risuonò chiara e affidabile, come sempre. Le pareti della stanza erano strette e alte, e la voce produsse un rintocco potente che raggiunse le orecchie del ragazzo.
"Ciao James"
Dove prima c'era solo nero, comparve un occhio incastonato dietro a una lente spessa. I contorni cominciarono a modellarsi e lentamente James Potter apparve tremolante ma distinto di fronte a Sirius.
"Stavo giusto pensando che usciti da qui dovremmo andare a salutare il caro Piton...non credo che la sua superiorità mentale dovrebbe soverchiare le nostre geniali malandrinate"
Sirius potenziò il suo latrato, partito come uno sbuffo eccitato che rimbalzò lungo tutte le pareti.
"Lo credo anche io, Ramoso, il suo piccolo errore dovrà essere ricompensato con uno dei nostri. Tutto accidentale ovviamente"
Fu il turno di James a far rimbalzare l'eco nella sua stanza.
"Dove ti hanno portato?"
Sirius si guardò attorno, ignaro del luogo dove l'avevano momentaneamente rinchiuso.
"Sembra una torre...hanno osato mascherare il cammino anche a te?"
"Già...la Professoressa McGranitt è una maga nell'incantesimo Confundus"
"Non si fideranno mai a lasciarci insieme eh?"
James sorrise da dietro una superficie che rimandava la metà di quello che era veramente
"No Sirius, mai. Non fisicamente"
I loro occhi divennero due soli. La notte fu loro amica e consigliera, e quando finalmente sentirono le rispettive porte aprirsi per essere rilasciati, le loro mani si appoggiarono sulla superficie degli Specchi.
I capelli di Sirius e gli occhi di James si dissolsero come cerchi nell'acqua e i rispettivi corpi si alzarono.
Come aveva detto James, la loro distanza fisica era nulla. Non avrebbero potuto dividerli nell'anima.






E' stata scritta di getto, adesso, perchè pensavo che qualcuno, dopo che Piton era stato appeso per le brache, avrebbe indicato questi due come i colpevoli. Non so chi, non so come, non so quando. Le stesse domande che mi rimbalzano nella mente per aver scritto questa cosina piccola piccola :)
Tony P.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=546682