Ðolci amici d'infanzia☺

di Bheira
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Dolci αмici d'iиfaиzia

Un abbraccio, un sorriso ed un arrivederci.


Era un pomeggio come tanti, nel parco dei vecchi sakura di Tokyo.
Poggiati ad uno dei ciliegi più antichi vi erano due bambini dolcemente appisolati, uno dormiva rumorosamente e sbavando -che ragazzino vivace- mentre l’altra faceva solo finta, ridacchiando ed osservando il compagno di giochi.
Era incantata, la bambina dai capelli rosei, nonostante l’aspetto buffo del bambino, non poteva fare a meno che pensare di quanto fosse adorabile.
Fine, era il nome di quella bambina di 10 anni. Una bimba pasticciona e sempre allegra, così la definivano gli abitanti del suo quartiere.
Mhm? Chi è quel bambino buffo che dorme, mi chiedete? Quello è Shade, un bambino di 11 anni davvero pestiffero.
Questi due bambini sono molto diversi, è quasi strano pensare che siano inseparabili. Molto probabilmente se non si fossero conosciuti grazie ad un destino in comune, adesso nemmeno si rivolgerebbero la parola. Credo.
Ebbene, vi racconterò del loro primo incontro.
Fu un giorno di sei anni prima, entrambi allora erano ancora dei poppanti.
Le loro madri era amiche di vecchia data, che avevano frequentato la stessa università. Ma quel giorno non si videro per chiacchiare di vecchi ricordi e di bei tempi andati.
Era un giorno davvero triste, quello.
Fine non aveva più un papà, era scomparso dopo un viaggio di lavoro e di lui non fu più trovata alcuna traccia.
Shade aveva perso suo padre ormai da tempo, 2 anni compiuti la settimana prima.
Maria, la madre di Shade, era venuta a fare visita alla sua amica per porgerle le sue condoglianze. Era da anni che non si vedevano, l’ultima volta era stata quando lei era incinta del bambino con gli occhi cobalto, ma nonostante fosse passato così tanto tempo, lei comunque ci teneva a starle accanto.
Elsa, la madre di Fine, era davvero felice di quella visita, aveva davvero bisogno di qualcuno in quel momento, e suo figlia non era abbastanza.
Shade sin da allora si dimostrava brusco e silenzioso, alla vista della rossa non sembrò molto entusiasta, anzi, ne era davvero irritato.
Fine invece gli si mostrava sorridente ed allegra. Ma non era un po’ strano, visto che aveva appena perso il suo papà? Questo lo pensava anche Shade! Che diavolo aveva da sorridere quella bambina?! Come RIUSCIVA a sorridere?!
Così il bambino si mostrò da subito ostile nei suoi cofronti, non riusciva a capire quella tipetta dai capelli rossi, davvero non ci riusciva!
Durante la giornata passata a casa di Elsa, Shade ne combinò davvero di tutti i colori a quella povera bambina, che invece di arrabbiarsi e regire, sorrideva e faceva finta di nulla.
Così il bambino scoppiò.
Smettila, SMETTILA! PERCHE’ NON REAGISCI?! PERCHE’ CAVOLO SORRIDI!! DOVRESTI ESSERE TRISTE, DOVRESTI PIANGERE ED URLARE!!” le urlò ad un tratto in faccia.
Ma la bambina non si scompose, continuò a sorridere.
Non posso” gli disse semplicemente.
Se smettessi di sorridere, mamma sarebbe ancora più triste. Fine non vuole che questo accada
Fine deve essere forte. Rein è stata portata via dalla nonna e il mio papà è morto
Fine sorride perché questa è l’unica cosa buona che sa fare
Dimmi Shade, cosa vuol dire “rabbia”? Cosa vuol dire “dolore? ”
Fine non capisce, Fine non può capire.”
Fine può solo sorridere
Shade rimase letteralmente scioccato dalle parole della bambina.
Non capiva, davvero, non capiva.
Incominciò a piangere, perché non riusciva a capire quella bambina, anche se l’avrebbe tanto voluto.
Fine abbracciò Shade.
Piangi, continua a piangere. Stai tranquillo, Fine sorriderà anche per te
Shade alzò lo sguardo ofuscato dalle lacrime verso il viso della bambina, che continuava a sorridere. Sgranò gli occhi, accorgendosi di quanto fosse in realtà triste e vuoto.
Strinse forte il piccolo corpicino di Fine, e si ripromise che non l’avrebbe più lasciato andare.
.
La notte arrivava, sopra il parco dei vecchi sakura di Tokyo.
Fine doveva inziare a muoversi, mamma di arrabbiava sempre quando tardava ad arrivare a casa, ma comunque, prima di svegliare quello che era il suo migliore amico ormai da tempo, si trattenne un altro po’.
Gli spostò una ciocca che gli copriva il volto e dolcemente gli baciò la fronte.
Era ora di svegliarsi e Shade lo sapeva ormai da una mezz’oretta, ma si trattenne.
Si fece baciare sulla fronte da quella che non considerava più solo una migliore amica ormai da un po’ di tempo e ne godette il sapore.
Lei sapeva che Shade era sveglio, ma fece finta di nulla.
Lui sapeva che non poteva fingere sempre di essere addormentato, per farsi coccolare un po’.
Ma comunque per entrambi era ora di tornare a casa.
Un abbraccio, un sorriso ed un arrivederci per l’indomani.
Una promessa giornaliera che silenziosamente pronunciavano ogni giorno.
“A domani”, si promettevano.
Ma quella volta un domani, non ci sarebbe stato.

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Ciao gente!!!Questo è il primo capitolo, come vedete nella FF il padre Fine è morto… povera e piccola Fine, perché devo sempre farla soffirire? Ah, sadismo per troppo a lungo soffocato, non comparire tutto in una volta!
Più avanti comparirà anche Rein e gli altri personaggi, quindi non preoccupatevi.
Comunque ora vi lascio, mi raccomando commentate!!!
Bye :*

 
23/10/2014
CAPITOLO AGGIORNATO E MODIFICATO.
Per chi volesse leggere la vecchia versione del capitolo, può leggerla:

QUI




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