Jacob Black
La mia Nessie cresceva a vista d'occhio. Aveva quasi due anni ma ne
dimostrava quattro.
Edward e Bella erano partiti per la loro seconda luna di miele
affidandomi Nessie, ero il ragazzo più felice della Terra.
Lei, ogni giorno mi dava un'emozione nuova, era come un arcobaleno che
ti sorprende con i suoi colori brillanti.
Facevamo a gara per chi cacciava l'animale più grosso e lei
diceva: "Jake, io sono più brava di te!" con quella sua voce
cristallina e io annuivo e sorridevo come un'ebete.
Era tutto ciò che avevo sempre desiderato.
Il mio branco, formato da Leah e Seth, si era ingrandito con l'arrivo
di Paul.
Si era sposato con mia sorella come Sam si era sposato con Emily. Era
stato un duro colpo per Leah, era rimasta lontana da noi per mesi e
ancora non era tornata a casa. Anche per il fatto che non sopportava la
presenza di Renesmee a La Push, mentre Seth ne era entusiasta.
Giocava sempre con Nessie e la teneva d'occhio quando io ero di ronda.
Lei gli mostrava delle immagini con il tocco della sua manina candida e
Seth rideva come un bambinone.
Non potevo chiedere di più dalla vita.
Leah Clearwater
Tutto era cambiato in due anni.
Paul si era sposato ed era entrato nel nostro branco.
Sam aveva sposato mia cugina Emily ed io ero scappata.
Seth aveva tentato di fermarmi ma le uniche parole che sentii furono
"Ti voglio bene" e poi più nulla.
Ero scappata lontana da tutti. Odiavo Sam, odiavo Jacob e la mezza
vampira che ora stava beata a La Push.
Cacciavo, correvo, ululavo e quando sentivo i loro pensieri tornavo
umana.
Mi ero organizzata bene la fuga: zaino, vestiti, scarpe e le cose
più utili.
Volevo tornare a casa ma non volevo soffrire più.
Seth Clearwater
Come mi divertivo con Nessie! Era un fenomeno quella bambina.
Jake era fortunato, era felice.
Io un po' meno, mi mancava mia sorella.
Era fuggita per colpa di Sam, ancora una volta.
Ogni tanto trovato i suoi pensieri ma spariva subito. Non potevo
neanche andarla a cercare perché avevo le ronde e dovevo
fare la guardia a Nessie.
"Jacob ti prego andiamo a cercare Leah", lo chiedevo implorandolo ma
lui mi guardava con gli occhi tristi e scuoteva la testa.
Allora io chiudevo gli occhi e le lanciavo un pensiero triste poi
tornavo alla mia vita.
Paul
Due anni e la mia vita era cambiata. Avevo sposato Rachel ed ero
entrato nel branco di Jacob.
Mi sentivo meglio con loro, Sam era tutto ordini e niente divertimento!
Ogni tanto capitava che un vampiro sfortunato sbagliava strada e io e
Jacob o Seth lo facevamo fuori.
Su Leah non potevamo più contare; era fuggita a causa del
matrimonio di Sam ed Emily.
Nessie era nostra ospite, anche se non amavo la sua presenza ma Jacob
comanda e noi eseguiamo.
Ero felice con Rachel, le avevo proposto di fare un bambino ma lei mi
guardava e diceva: "No, sai che voglio aspettare. Spero solo che non
sarà una testa calda come te!" e poi scoppiava a ridere.
Avrei aspettato, l'amavo e per lei avrei fatto tutto.
Seth era un bravo baby sitter con Nessie e si divertiva, lo sapevamo
tutti che gli piacevano i Cullen.
Per il resto la mia vita era sempre la stessa.
Jacob
"Forza Nessie! Siamo in ritardo per il falò", urlai per
farmi sentire.
"Arrivo! Non trovo il medaglione di mamma", mi rispose con voce
divertita perché sapeva già che stavo salendo per
prenderla e portarla fuori con la forza.
Salii e la trovai con la testa dentro la cesta di vimini mentre
lanciava tutto per aria. Mi misi a ridere, la presi in braccio
stringendola a me e lei mi diede un bacio sulla guancia. Mi sciolsi
come neve al sole.
"Andiamo. Dopo cerchiamo il tuo medaglione", le dissi dolce mentre la
issavo sulle mie spalle e uscii di casa.
Al falò c'erano tutti, o quasi. Mancava Leah.
Appena arrivammo, Emily venne verso di noi e tese le braccia verso
Nessie che vi si buttò dentro.
"Ciao piccolina!" le disse sorridendo e Renesmee ricambiò il
saluto con il gesto della mano.
Ci sedemmo intorno al fuoco e guardai Sam, in fondo lo odiavo per
ciò che aveva fatto a Leah.
C'era Paul con Rachel, Seth, Paul, Quil, Jared con Kim, Embry, Sue,
Billy e il vecchio Quil.
Mangiammo e scherzammo per un po' poi iniziammo a parlare
dell'argomento "Leah".
Leah
Vagavo per il bosco che era diventato la mia nuova casa, avevo ucciso
due cervi ed ero sazia. Arrivai vicino al fiume e mi fermai per una
pausa.
"Che noia. Oltre alla caccia non c'è nulla da fare, pensai
sbuffando. Sbadigliai e appoggiai il muso a terra, "Come mi manca casa
mia e mio fratello. Quasi quasi faccio un salto a casa, veloce.
Sperando di non beccare nessuno". Lo pensai mentre mi alzavo e
incominciavo a trotterellare verso La Push.
Dieci minuti mi sarebbero bastati per vedere casa.
Seth
Quanto mi piacevano i falò.
C'eravamo tutti, tranne Leah. Jacob aveva portato Nessie che ora stava
in braccio a Emily.
Dopo aver mangiato e riso per un po' i capi vollero parlare della fuga
di Leah.
Quil, il vecchio, iniziò dicendo: "Leah è una
traditrice!" e subito mamma, che aveva preso il posto di
papà, replicò: "Leah non tradirà mai
la sua famiglia, ha solo bisogno di tempo", poi rivolse lo sguardo
verso Sam che abbassò gli occhi.
Billy stava per parlare quando Jacob si alzò e
parlò al posto suo: "Leah soffre. Lo sappiamo tutti. La
capisco e come suo Alfa le permetterò di tornare quando
avrà voglia". Il suo tono era tranquillo ma con una punta di
tristezza. Non aveva mai difeso mia sorella.
La discussione andò avanti a lungo ma io mi persi nei miei
pensieri.
Paul
Tenevo Rachel tra le mie braccia mentre Jacob, Quil, Billy e Sue
discutevano la fuga di Leah.
Mi dispiaceva per la mia sorellina, soffriva per amore.
Non aprii bocca, non volevo discutere con nessuno.
Osservavo Nessie che giocava con Emily con le sue immagini. Emily a
volte rideva a volte spalancava gli occhi.
Quella bambina era straordinaria, per quanto odiassi i vampiri.
Vedevo che Jacob era felice con lei, anche se era una bambina sapeva
dargli tutto l'amore del mondo.
Con l'imprinting funzionava così, lei era la tua
metà perfetta, l'unica al mondo.
"Ti amo" dissi nell'orecchio di Rachel piano, "anche io ti amo" mi
aveva riposto dolcemente. La strinsi ancora di più a me.
Respiravo di lei.
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