SPADE AMOREVOLI

di Fuyu
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Sanji due

L'aspettavate e vo l'ho dato. BUONA LETTURA

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SPADE  AMOREVOLI

Gli era venuta una pessima idea, peggio della sua di insegnarli a ballare. Voleva insegnare a lui, il cuoco più bravo dei sette mari, l'arte della spada, cosa ovviamente assurda, e pensare che era tutto successo per un incidente alla sua caviglia. Lo spadaccino aveva proclamato che se non riusciva a tirare calci doveva difendersi in una qualche maniera e adesso erano nella vedetta (palestra personale del marimo) durante la sera a fare pratica

"Lo sai che odio combattere con le mani! Figurarsi con le tue spade" gli ricordò il cuoco, tenendo malamente una delle Katane nella mano destra

"Invece di sbraitare, tieni meglio la mia Katana! Ti potresti far male" spiegò lo spadaccino prendendogli le mani e, da dietro, cominciando a fargli dare fendenti per aria. Sanji si faceva muovere le braccia, senza dire nulla e seguendo i suoi movimenti come trasportato da essi

"Sei bravo ad insegnare, ma non credo che possa imparare tutto in una notte!" esclamò il biondo "E poi non è detto che impari" precisò sentendo la pressione delle mani di Zoro sulle sue. Zoro lo fece girare verso di lui, facendo sciogliere la presa sulla spada tenendola lui

"Se io posso ballare, tu puoi usare le spade!" esclamò. Sanji si mise a ridere appoggiando la testa sul torace di Zoro, non si aspettava che tutto quello che faceva era solo una ripicca nei suoi confronti

"Ma tu non sai ballare, mi pesti ancora i piedi" proclamò tornando a guardarlo

"Non mi interessa, tu hai provato ad insegnarmi una cosa che non mi piace! Ora mi piglio la rivincita!" spiegò rigirandolo di nuovo

"Oh, avanti Zoro non puoi essere così bambino?" chiese, sentendo un ghigno dietro lui, supponendo che forse la risposta era affermativa. D'altronde chi avrebbe mai detto il contrario, Zoro sembrava un bambino a tutti gli effetti e il cuoco non era da meno. Continuarono con gli allenamenti per altre due ore senza ottenere risultati e stanchi si sedettero "Te l'avevo detto che non sarei riuscito nell'impresa!" esclamò ironico Sanji

"Questo perchè, non segui i miei insegnamenti" si difese Zoro. Sanji sbuffo indispettito, mentre le prime luci dell'alba rischiaravano la palestra "Oh, è mattina!"

"Ma no! Pensavo fosse una lampadina" disse ironico il cuoco. Lo spadaccino si alzò e prese la mano del cuoco, andarono insieme in cucina dove il biondo preparò la colazione  "Mi spiace di non aver imparato! Eri davvero bravo a insegnare"

"Non fartene un dramma, stasera ho intenzione di continuerà!" esclamò. Sanji lo guardò storto posandogli il caffè davanti, mentre Robin entrava nella cucina.


La sera stessa Zoro mantenne la promessa, facendo imbracciare ancora la spada al compagno

"Ma è assurdo, non imparerò mai! Sono negato, come te con il ballo" protestò il cuoco

"Guarda che i coltelli che usi tu, sono come spade più piccole"

"Si, ma con quelli io ci taglio le cipolle, non i bracci umani" fece presente, ridando la spada a Zoro. Lo spadaccino, lo vide tornare giù zoppicando e appoggiarsi al parapetto della nave. "Non è colpa tua! Io sono abituato a calciare, non ad affettare"

"Sei sulla buona strada!" ironizzò Zoro avvicinandosi e abbracciando Sanji da dietro

"Sai! Non mi importa se per un po' non riuscirò a calciare come si deve! Tu mi proteggerai vero?"

"Contaci!" esclamò con ironia. Sanji gli diede una gomitata in pieno stomaco "Ahi, ma che ti prende

"Questo posso ancora farlo" proclamò girandosi nell'abbraccio portando le braccia dietro al collo di Zoro, il quale si avvicinò baciandolo dolcemente e Sanji si lasciò andare tra le sue braccia. Sapeva che lo avrebbe protetto.

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ecco la seconda One-shot, dove Zoro insegna a Sanji l'arte della spada, naturalmente senza successo. Ringrazio tutte le persone che hanno letto e recensito la precedente e mi auguro che sia all'altezza.

 





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