*.Pancake
for Breakfast.*
Quanto
odiavo quell'organizzazione del cavolo!
Era
mai possibile che per informare le persone di una nomination
bisognasse chiamare alle quattro di mattina?!
Non
riuscii comunque a rimanere arrabbiato o a far sfociare il nervosismo
per il fatto che mi fossi addormentato solo due ore prima di quella
chiamata e che ora non vedessi due millimetri oltre il mio naso,
perché la gioia per quella notizia sovrastava tutto il resto
e stavo
ancora abbracciando, anzi, stritolando mia sorella con nessuna
intenzione di smettere.
Anche
lei non era da meno e la sua presa attorno alle spalle era talmente
stretta che avevo idea mi avrebbe strozzato in pochi minuti, ma
entrambi stavamo sorridendo come due idioti continuando a ripetere
quelle due frasi stile cantilena.
"Noncicredononcicredononcicredo..."
lei.
"Seigrandeseigrandeseigrande..."
io.
Non
seppi quanto passò da quella scarica di adrenalina, che
avevamo
addosso tutti e due, e che ci fece esultare tra euforia e contentezza
per una buona mezz'ora, ma ad un certo punto sentii il battito del
suo cuore contro al mio petto cominciare a diminuire lentamente e la
presi per le spalle, allontanandola per poi guardarla con orgoglio
assoluto e felicità pura.
"Lo
sapevo che sarebbe successo! Sei la meglio, sono troppo contento!"
Ancora
sorridevamo, eravamo un tutt'uno con essi, infatti mi rispose solo
con quello, non riuscendo a dire altro, tirandomi nuovamente contro
di sè e stringendomi ancora.
"Ahhh
dio, non mi sembra possibile!" disse sottovoce, con tono acuto
trattenendo un verso di gioia.
"Invece
non ti devi meravigliare! Te la meriti!"
Si
staccò di scatto dandomi un bacio sulla guancia, poi riprese
l'abbraccio "Grazie fratellino!"
"Non
dirlo"
"Forse
è meglio che vada a chiamare Peter"
"Guarda
che sono le due di mattina da lui!"
"E
allora? Non vedo perché debba dormire, mentre noi siamo
svegli dopo
una notizia così" fece con sarcasmo e sorrisi strizzando le
palpebre.
"Giusto...preparo
qualcosa per festeggiare intanto"
"Sì,
sarebbe favoloso, vai anche a svegliare Ramo!"
Annuii
e sapevo che mi ci sarebbe voluto un bel pò per incamerare
quella
notizia ma era ora che succedesse. Era da tanti anni che mi aspettavo
una nomination all'Oscar anche per lei. In moltissimi dei suoi
precedenti film se l'era meritato e avrebbe anche potuto vincerlo se
l'avesse avuta.
Però,
ottenerla per "Crazy Heart", era ancora meglio e quando fui
davanti al ripiano della cucina pensai che c'era solo una cosa che
sarebbe stata l'ideale per quell'occasione: pancake.
Ok,
non era niente di così originale, ma come qualsiasi famiglia
aveva
champagne o spumante o altro, noi Gyllenhaal, per quanto mi
ricordassi, avevamo sempre festeggiato con i pancake ed era anche il
momento giusto per farli.
Avevo
tralasciato alcuni dettagli però.
Ero
rincoglionito all'inverosimile.
Quando
mia nipote arrivò in cucina, tutta arruffata, mezza correndo
e mezza
inciampando nel pigiama, Meg che quasi urlava al telefono per la
gioia mentre lo diceva a Peter, non ebbi un secondo per poter
controllare come di dovere la cottura.
In
cinque minuti i tre telefoni della casa si misero a squillare in
contemporanea.
La
mia attenzione era al minimo.
"Oddio!
Adesso impazzisco! Come diavolo fanno già a saperlo tutti
quelli
della famiglia?" sbraitò Meg, chiudendo il cellulare e
correndo
a prenderne un altro per rispondere.
"Jake,
guarda Ramo intanto!"
Annuii
esasperato, dando uno strattone alla padella per girare i due pancake
all'interno ed evitare che si bruciassero.
"Sìsì
faccio io..." le urlai, essendo scomparsa nell'altra stanza, ma
poi mi chinai in fretta per acchiappare Ramona per i fianchi ed
evitare che si mettesse a correre verso la sala.
"Vieni
qui tu!"
"Giorno
zio Jake....yawwwnn.." sbadigliò e risi andandole incontro
alla
fronte con la mia, sistemandomela meglio sul braccio con cui la stavo
tenendo e poi dandole un bacio sulla guancia.
"Buongiorno
tesoro, hai sonno?"
"Un
pò....cos'è successo? Perché siamo
alzati e fuori è buio?"
Sorrisi,
trattenendo una risata, cercando di non far bruciare niente nello
stesso momento.
"Perché
alla mamma è successa una cosa bellissima questa mattina!"
Era
ancora mezza addormentata, infatti mi si aggrappò al collo
con le
braccia poi appoggiò la testa su una spalla.
"Si?
Cosa?"
"Ha
vinto un premio" minimizzai, evitando di dovergli spiegare cose
che non avrebbe capito.
"Ah...che
premio?"
"Tutto
qui il tuo entusiasmo?"
"Ho
sonno!"
Ecco,
appunto.
Risi,
scuotendo la testa ma poi ebbi bisogno di usare entrambe le mani.
"Aspetta
tesoro, vai giù un attimo che lo zio finisce di preparare la
colazione" la misi sulla sedia della tavola, sentendo la voce di
Meg alzarsi e diminuire a seconda delle stanze che percorreva,
muovendosi mentre parlava al telefono.
"Zio
Jake?"
"Mh?!"
"Quindi
io non vado a scuola questa mattina?"
Aggrottai
le sopracciglia, aggiungendo un altro pò di olio nella
padella "Sì
che ci vai, perché non dovresti?"
"Ma
se la mamma ha vinto, dobbiamo fare una festa e io sto a casa con
lei"
Hai
capito, lei!
Mi
girai a guardarla, facendole un'espressione scettica ma che lei prese
con divertimento e rise, nascondendo il viso in una mano.
Risi
sommessamente a mia volta "La farete quando tornerai da scuola"
"Uffa"
Sorrisi
guardandola, poi Meg rientrò con lo sguardo allucinato e
lasciò
malamente il telefono sulla tavola.
"Incredibile!
Lo sapevano già mamma, papà e zio Alan! Avevano
chiamato prima loro
pensando che io abitassi lì"
Risi,
sistemando i piatti e le posate, con lo sciroppo d'acero e la
cioccolata, mentre Meg si chinò su Ramo dandole un bacio
sulla testa
e spostandole la frangia all'indietro.
"Sono
già stanca che neanche è cominciata la giornata"
Riempii
il piatto centrale con i pancake già caldi e pronti, di cui
Ramona
se ne appropriò subito uno cominciando a spalmarci sopra la
cioccolata.
"Questi
ti tireranno su immediatamente" dissi con tono ovvio indicandoli
e lei guardò la tavola, fece un'espressione sorpresa poi
sorrise
venendo verso di me.
"Mhh
sei unico! Grazie" mi diede un bacio sulla guancia, stringendomi
la mascella e feci finta di non volerlo, mugugnando un lamento e
tentando di staccarmi, ma lei mantenne la presa, ridendo e
scompigliandomi i capelli.
"Oh
dai non fare lo schizzinoso adesso"
Le
feci una smorfia che ricambiò ma poi sorridemmo, sentendoci
esattamente allo stesso modo perché era tutta una vita che
ci
'trattavamo' così.
"Ramo,
come sono?" chiesi, mettendo altra pastella nella padella vuota.
Silenzio.
Meg
la guardò e anch'io mi voltai "Amore, rispondi allo..." ma
s'interruppe perché Ramo si girò con uno sguardo
misto tra il
disgusto e lo schifo totale.
"Zio
Jake.....bleah..!"
"Ramo,
no!"
Maggie
la fermò prima che sputasse tutto sul piatto, mettendole un
fazzoletto sotto alla bocca e ripescando dalla mano il pancake
incriminato e mezzo morso.
"Oh
dai, fanno così schifo?" chiesi incredulo e mezzo
amareggiato,
mentre Meg stava trattenendo una risata e mi guardò
divertita.
"Non
c'è niente da ridere!" feci con mia sorella "Ramo stai
colpendo la sensibilità culinaria dello zio"
Ramona
mi guardò con sarcasmo e Maggie rise definitivamente poi
prendendone
un pezzo di quello assaggiato dalla figlia.
La
guardai in aspettativa ma lei non deglutì neanche dopo il
secondo
morso, si mise una mano davanti alla bocca, roteai gli occhi, si
girò
e terminò di riempire il fazzoletto usato prima per poi
cacciarlo
nel cestino.
"Te
l'avevo detto" fece Ramona con il tono da chi la sapeva lunga.
Fingemmo
di guardarci in cagnesco ma Meg ci bloccò tornando con la
bocca
libera.
"Buoni
voi due...ehm, cosa ci hai messo dentro?"
"Andiamo,
è una vita che faccio pancake che cosa ci sarà di
così
disgustoso?"
"Prova"
mi sfidò mia nipote e ne presi un altro mettendolo
definitivamente
al mio giudizio.
Ok,
i punti iniziali erano da rivedere...e non erano una scusa.
Ma
facevano davvero schifo.
Tentai
di usare tutta la nonchalance conosciuta per limitare l'espressione
di rifiuto totale verso quel cibo che non aveva un'identificazione
precisa, nel togliermelo dalla bocca e gettarlo.
Le
altre due si misero a ridere di gusto, poi Ramo mi indicò
ripetendo
'te l'avevo detto' con una cantilena continua.
"Shh
calma adesso.." la zittì mia sorella dopo qualche secondo e
io
corsi ai ripari bevendo del latte come avevano fatto loro per
eliminare quel sapore insopportabile.
"Ok,
era veleno quello" ironizzai e Meg rise di nuovo, venendo verso
il ripiano.
"Concordo...ma
cosa hai usato?" ritentò.
"Ma
il solito....penso"
Meg
si liberò in un'espressione mezza dubbiosa e divertita poi
controllò
quello che avevamo davanti.
"Ehm...Jake,
questo è sale, non zucchero" fece ironica alzando il
contenitore che, in effetti, prima avevo preso senza neanche
controllare.
"Oh..."
damn, feci una risatina innocente, tentando di eliminare la
sensazione da colpevole, Meg rise, mentre Ramo scese dalle sedia
correndomi contro e abbracciandomi per le gambe.
"Per
me rimarrai sempre bravo lo stesso, zio Jake!"
Awwwwwwwww....
Lo
feci davvero un verso di estasi completamente e sollievo puro,
sollevandola e stringendola in un abbraccio.
"Mhh
ma io ti riempio di baci adesso, non sfuggirai mai dal mio attacco"
recitai mentre si mise a ridere, cominciando a tempestarla di baci
sulla guancia.
Meg
sorrise, scuotendo la testa divertita nel guardarci mentre mia nipote
cercò di divincolarsi da me senza riuscirci e continuando a
ridere a
crepapelle con qualche verso di divertimento in mezzo.
Amavo,
adoravo, impazzivo per quella bambina.
"Lo
sai, vero, che adesso te la rapisco, me la tengo e me la coccolo
tutto il giorno?" dissi, continuando a 'torturare' Ramo, con il
solletico sui fianchi, tanto lei rideva e mi lasciava fare, non aveva
molti problemi.
Meg
alzò le spalle ridendo "Se vuoi...." scherzò e la
guardai
scettico "...tu che ne dici invece di leggere le etichette dei
contenitori la prossima volta?"
Alzai
gli occhi al cielo "Oh dai, cosa vuoi che siano dei pancake al
sale?"
Ridemmo
tutti e due ma poi mi fermai perché Ramo era senza fiato.
"Io
ho fame però" ribatté, guardandomi male e mi misi
subito in
difensiva, con un finto sguardo spaventato che la fece ridere di
nuovo e annuii.
"Agli
ordini, preparo quelli 'veri' questa volta"
"Promesso,
eh?"
"Sì
promesso"
Meg
scosse la testa, sorridendo "E' qui lo zucchero....penso che
farò il caffè"
"Buona
idea"
"Zio
Jake, ti aiuto" aggiunse improvvisamente, recuperando una sedia
che mise vicino al ripiano per salirci sopra e arrivare a
quell'altezza, prendere la pastella ancora da cuocere e passarmela
guardandomi con un'espressione innocente.
Dopo
aver seguito tutti i suoi movimenti con incredulità e
divertimento,
seguii un attimo di silenzio in cui anche Meg era rimasta basita da
quel 'lampo di genio' per poi strizzare le labbra ed evitare di dire
qualcosa, visto il sorriso appena nato.
Alzai
le spalle, annuendo senza preoccuparmi più di tanto.
"Ok,
allora adesso sì che saranno buoni"
Lei
sorrise a tutta faccia e me la spostai più vicino per
evitare che
cadesse e dirle cosa doveva fare.
"Ultima
volta di pancake per un evento, eh?" fece mia sorella, ironica.
"Puoi
scommetterci!"
**********
Ghghghghgh
Allora
explanation time:
questa
piccola 'cosa' mi è uscita di getto e assolutamente per caso
dopo
aver visto queste due foto:
(ma quanto è cucciolllaaaaaaaaaa
<3<3<3<3<3)
e
aver ricordato un'intervista fatta a Jake, da Kimmel live durante il
periodo promozionale di Prince of Persia, in cui proprio lui ha
raccontato quello che io ho scritto.
Ovviamente
non in questo modo =) io....come dire, l'ho arricchito un po' e ci ho
messo del mio seguendo la 'traccia' di Jake XD
Non
ho saputo resistere xD.
Qui
trovate il video di cui parlo: Jake@Kimmel
Grazie
a tutti coloro che leggeranno, recensiranno, aggiungeranno tra i
preferiti o le ricordate.
Entro
la settimana in arrivo anche gli aggiornamenti di Dunes e Obessive
xDDDD
Kisss
Leia
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