Spin off – FERMA LO SCRIPT
Polonia, 20 agosto '10
Un
altro concerto.Il messaggio sul biglietto era chiaro.Jared si fermó a
riflettere ancora per cinque minuti, prima di scendere dall'auto e
salire alla camera 118 di quel piccolo hotel accanto al posto dove
avrebbero suonato la sera stessa."Ciao Jared, grazie per essere
qui.""Ciao Alicja. Scusa il ritardo.""Ci avevi quasi ripensato?.. É.. è
successo anche a me.""Davvero? Ok, sono successe anche tante altre cose,
quelle di cui mi scrivi, quelle di cui vorresti parlarmi..""Sediamoci,
posso offrirti un caffè.. Un tè forse ti piace di piú, giusto?""Sí,
giusto.""Colin me lo diceva sempre.. Mi raccontava di voi, in Marocco,
in Tailandia, a Londra, a Los Angeles.. Penso di conoscerti bene."Leto
soffió su quella bevanda bollente, mettendosi comodo sul divano, alzando
una cortina di fumo che avrebbe voluto interporre anche tra sé stesso e
quella donna, che per qualche minuto ebbe l'impressione l'avesse
derubato del suo Colin: non avrebbe potuto sbagliarsi di piú."Forse è un
vantaggio, mentre io di te so davvero poco.""Penso di non esserti mai
interessata..""Sbagli." – sorrise – "Mi sono domandato piú volte se
avresti avuto cura di Colin nel modo giusto.. Anche se non so dirti
quale sia questo modo giusto per lui.." – rise, sembrandole sereno,
mentre lei era in palese disagio, ogni istante di piú."Sei.. sei
cambiato molto in questi ultimi anni.""Ho perso solo del peso, non so da
dove partano i tuoi ricordi, il resto è uguale, credo..""Parto dalle
foto che il mio compagno conserva in una scatola di latta, che tiene
chiusa a chiave, credendo che sia inviolabile..""La scatola delle
dalie..?"Era solo un vecchio contenitore per i pennelli, che una
truccatrice del gruppo di Stone teneva sempre sulla mensola davanti allo
specchio, dove Jared si specchiava ogni mattina, prima di andare in
scena.Sul coperchio era stato disegnato un vaso con delle dalie recise e
freschissime.A lui piaceva immensamente, cosí disse e cosí lei gliela
regaló e cosí lui ne fece dono a Colin, quando gli disse che era un
posto ideale per le loro foto insieme.Jared se ne privó solo per la luce
che vide negli occhi di Colin quella sera, prima di lasciare
definitivamente il set di Alexander, prima di fare l'amore con lui, per
separarsi solo fino alla premiere del film, dove si ritrovarono, piú
innamorati che mai.
Alicja si sistemó finalmente sulla sedia
davanti alla scrivania della stanza, dove aveva appoggiato borsa,
foulard e cellulare, che suonó improvvisamente.Era Farrell."Non
rispondi?.." – chiese Jared incuriosito.
"È lui. Non me la sento.
Abbiamo litigato stamattina.""Mi dispiace, ma meglio chiarirsi, non
trovi? Tenere il muso non serve."Jared lo sapeva bene, cercava sempre un
confronto con chi discuteva con lui.Certo con Colin, nel novantacinque
per cento dei casi, finiva poi a letto tutta la loro diatriba, da quella
piú banale a quella piú seria: era cosí e non era sempre la cosa
migliore, svuotava la sua mente, mentre il suo corpo trovava mille
conferme, non nello stesso modo il suo cuore."Vorrei solo una cosa
Jared.""Ti ascolto.."Il telefonino smise di suonare. Pochi secondi dopo
arrivó un sms, che lei non lesse, spegnendo addirittura il Nokia di
ultima generazione."Vorrei che tu uscissi, in qualche modo, dalle nostre
vite."Jared alzó le spalle, posando la tazza ormai vuota."È un'enorme
stupidaggine Alicja. Sono mesi che non vedo Colin, anzi quasi un anno,
da quando.. Sí poco dopo la nascita di vostro figlio.""Questo lo so. Ma è
solo un dettaglio.""Un dettaglio?""Sí, perché non è mai cambiato nulla,
anzi le cose sono peggiorate.""Non per colpa mia.""Questo è il punto:
non voglio darti colpe. Voglio solo spiegarti le mie giornate, le mie
notti.""E.. e ti è mai passata per la testa la semplice equazione che le
tue giornate e le tue notti viaggino sulla stessa lunghezza d'onda
della mia indifferenza piú totale?""Sí.. sí Jared, ma voglio ugualmente
fartene partecipe.""Ok, non vedo l'ora.." – fece una smorfia sarcastica,
ma si sentiva da cani."Il nulla.""Come scusa Alicja..?""Il nulla. Che
Colin sia con me o sia al lavoro, non fa differenza. Quello che dice,
quello che fa, è vuoto e privo di un qualsiasi colore.""Lui ha un figlio
insieme a te, lui è lí insieme a te!""È lí insieme a me solo perché tu
lo hai lasciato!" – replicó alzando la voce e stringendo le mani sul
pomello dello schienale.Era rigida e tesa, nel sembiante e nel tono,
disperata a quel punto."Non potevo fare altrimenti cazzo!" – scattó in
piedi, come un soldato pronto ad entrare sul campo di battaglia,
imbracciando un fucile, che in quel caso era solo la propria dialettica,
mista alla rabbia ed allo sconforto."E di me?! E di me Alicja, ti sei
mai chiesta come fosse la mia vita?! Dopo Colin.. dopo quell'ennesimo
disastro che aveva combinato.. con te..""Hai ragione! Hai proprio
ragione sai?! Un disastro!!" – anche lei ora era lí davanti a lui,
pronta a controbattere ogni accusa, se mai Jared gliene avesse fatte, ma
lui aveva solo voglia di andarsene."Cosa dovrei fare?""Parla con lui!
Rispondi alle sue email, anche alle lettere, te ne avrá scritte un
centinaio! Anche i regali.. tutti quelli che tu hai respinto, cosa
credi, so anche questo.. Per caso, per sbaglio..""La parola magica..
sbaglio.. Ne ho commesso uno madornale quando ho deciso di lasciarmi
andare con lui..""Eri e sei.. sei l'amore della sua vita. Stamattina me
lo ha detto, non riusciva piú a tenersi dentro questa veritá.. Era
pronto a farti una sorpresa sul palco, stava organizzando una cosa che..
che ci avrebbe rovinati..""Piú di cosí? Mio Dio, cara ragazza, ma cosa
ti aspettavi..? Quasi otto anni di noi, insieme contro ogni razionalitá,
nascondendoci certo, ma non siamo mai riusciti a fare a meno di tutto
l'amore e.. ed il sesso che ci univa, che ci faceva sempre perdonare a
vicenda, anche se io non l'ho mai tradito, sia chiaro.""Conosco la tua
devozione: mi ha buttato in faccia anche questo, mentre
discutevamo.""Colin ha la consapevolezza di come sono, è l'unica cosa
buona che lo distingue da molti altri stronzi che ho incontrato in
passato.."Alicja si rimise a sedere, come prosciugata da tutte le
speranze, che aveva maturato prima di chiarirsi con Jared."Allora
facciamo.. facciamo una cosa.. Se non vuoi uscirne, allora ritorna da
lui."Jared alzó gli occhi al soffitto, allargando anche le braccia –
"Anche tu! Anche tu pronta a sacrificarti, ma sei impazzita?! Non ne
vale la pena. Cosí come non vale la pena rimanere da soli, senza di lui,
hai visto come mi sono ridotto?!""Tu.. tu potresti averlo, cederebbe ad
ogni compromesso..""Non lo voglio cosí, non.. Non avrei mai creduto che
potesse mettere incinta un'altra ragazza, dopo James e dopo un'altra
delle sue donne passatempo, che pensava la fosse.. falso allarme.. Come
credere che mi scegliesse..""Falso allarme Jared?.. Per me è un'altra la
frase chiave di questi mesi.. Ferma lo script.. La pagina si blocca e
tu cominci a cliccarci sopra.. a quel ferma lo script, sperando che il
sistema riparta, ma.. ma non accade..""Alicja ascoltami.. Tu.. tu puoi
addormentarti con lui, ritrovarlo, ridere e giocare con il bimbo, farci
l'amore e..""È un secolo che non mi tocca!" – ribatté fissandolo."È solo
un attimo, in tutta la vita che tu potrai offrirgli.. Ti sposerá, verrá
un momento ed un motivo per cui fará anche questo e sará l'ennesima
umiliazione per me.. Che volevo farlo insieme a lui, come suo fratello,
lo sapevi, sapevi anche questo..?""Sí. Un altro dei propositi e dei
progetti che mi ha elencato poche ore fa..""Ma di cosa
parli?""Dichiararsi a te, davanti al pubblico stasera e poi chiederti..
di sposarlo."Riprese la giacca, infilandola con nervosismo – "Ok, ora
basta, sono davvero stanco. Devo andare, ho da fare Alicja.""No, no, non
prima di avere preso una decisione!""Cosa cazzo dici?" – la prese per
le braccia, spingendola verso il muro, quasi digrignando i denti per la
rabbia feroce che gli stringeva lo stomaco – "Cosa cazzo vuoi tu da
me?!"
Li interruppe un colpo sordo.Qualcuno stava
bussando.Jared la lasció, abbassando la testa – "Perdonami.. non so..non
so cosa mi ha preso. Devo salutarti comunque.. Tanto hai visite.""Non
so chi possa essere, nessuno sa..""Nessuno?" – disse con fermezza,
decidendo poi di aprire lui stesso, anche per potersene tornare alle
prove con Shannon e Tomo."Colin..?!" – il suo fiato sembró spezzarsi, ma
Farrell aveva giá appoggiato il palmo della mano sinistra sulla
porta."Ciao Jared. Sto cercando Alicja. È qui?""Sí.. è la sua stanza..
Entra pure.""Grazie."Aveva un buon profumo, un bel completo in denim
nero, camicia e pantaloni abbastanza aderenti da mostrare il fisico
asciutto, ma allenato, che colpí Jared, come se fosse passato un giorno
dall'ultimo loro incontro, davanti all'oceano a Los Angeles, quando Leto
scelse di rinunciare a vederlo, allontanandosi grazie al lavoro, senza
piú dare spazio ad ulteriori errori."Ragazzi io me ne vado, non vi
sopporto piú, scusatemi.""No Jared, me ne vado io, voi avete bisogno di
parlarvi.. E se c'è qualcuno che non vi sopporta piú, quella sono
io."Alicja uscí rumorosamente, lasciandoli lí a guardarsi, in silenzio.
"Jared..
ti ricordi di quella volta in cui mi dicesti.. Un giorno rideremo di
tutto questo?""L'avró anche detto, ma.. ma ora non ci trovo proprio
nulla da ridere.." – si passó le mani sul viso e poi tra i capelli
biondo platino."Sei.. sei bellissimo anche con quel colore e quel
taglio.." – Colin lo disse piano, avvicinandosi a Jared, che peró
indietreggió."Tu.. tu non puoi piombare qui e fare i comodi che passano
per quella testa di cazzo irlandese per l'ennesima volta!!""Dimmelo
ancora Jared..""Dirti cosa?!""Che sono una testa di cazzo.. me lo sono
ripetuto ogni giorno da quando mi sono messo con Alicja, che fosse lei
oppure un'altra non mi sarebbe importato..""Mi fai schifo.. fai orrore a
parlare cosí!" – due lacrime si persero tra gli zigomi di quel volto
che Farrell non aveva mai smesso di contemplare, provando mille emozioni
intense e struggenti."È tutto vero, è proprio come dici tu.. Tu che non
hai mai smesso di amarmi, anche se sono cosí, uno schifo di uomo, un
orribile mostro, che ogni notte cammina nei tuoi sogni quando facciamo
l'amore o nei tuoi incubi quando ci massacriamo di insulti e minacce,
come tanto tempo fa.. saremmo morti.. morti per noi due.. ed anche ora.
Nulla è cambiato.. Nulla Jared!"Ora era lui a stringere le braccia di
Jared ed era Jared contro quella parete colore avorio, perso sulle sue
labbra, sentendo la sua lingua che scavava e tormentava il suo inutile
rifiuto, il suo estremo tentativo di respingerlo.Ormai lo stava
abbracciando, forse erano passati solo cinque secondi, come in Marocco,
dopo una delle troppe scenate di gelosia, reciproche e frequenti,
prendendosi anche per i capelli, baciandosi con forza e con il rinnovato
stupore di quanto fosse vano ogni tentativo di porre fine alla loro
storia d'amore.Lo mordeva sulle spalle, sulle costole vive sotto alla
pelle sottile, risalendo ai suoi capezzoli, non c'era piú ombra dei loro
abiti, finiti ovunque, come una tradizione sacra, il caos dentro e
fuori di loro, un'altra notte.Colin spense la luce, era sufficiente
quella dell'insegna, che era sistemata proprio sopra alla loro finestra,
al lato del letto, dove si trascinarono senza mai separarsi."Non
voglio.. non voglio Cole..""Supplicami allora..! E non servirá a niente!
A niente Jay!"Attanaglió i suoi polsi fragili, portandoli oltre la sua
testa, stendendogli le braccia comunque muscolose, baciandolo ancora di
piú.Il suo bacino si muoveva tra le gambe di Jared, i loro sessi non
riuscivano a trattenersi, venendo al solo strofinarsi l'uno con
l'altro.Quello sperma caldo era ció che di meglio potessero avere, per
aiutarsi in un secondo e piú approfondito rapporto sessuale, che si
sarebbe consumato senza altri dubbi, nemmeno in Jared, che ora stringeva
i fianchi di Colin con le gambe esili, ma forti come lui ricordava –
"Sei tutto ció che voglio.. voglio te Jared.. io voglio solo te amore.."
– e poi gridó piano, precipitando tra le sue membra, ritrovando quel
posto caldo e stretto, immutato come le loro sensazioni quasi
primordiali."Apriti a me.. di piú.. Non è mai stato cosí... cosí bello
Jared..." – ansimava, in un modo che neppure lui aveva davvero mai
visto."Vai.. fino in fondo.. Cole.. uccidimi anche questa
volta..""Stiamo rinascendo.. nessuna morte.. nessuna.. Jared.. oddio.." –
si morsicó le labbra, poi lo bació e poi la fine.Jared lo accolse tra
le sue braccia.I brividi sulle loro schiene superarono la soglia di
tutto quel calore che aveva arrossato la pelle e gli occhi, intrisi di
lacrime e sale.Le dita di Colin provarono a schiudere quelle di Jared,
mentre le sue non potevano ancora chiudersi, per la mancanza di fiato.Lo
avrebbe respirato baciandolo, affondando fino nella sua gola tutta
l'attesa in cui si era tormentato per quei mesi, fino alla violenta
discussione avuta con la compagna.La sua mano si era stretta alla base
del sesso di Jared: lui alzó i fianchi, con un gemito di
piacere."Aspetta Colin.." – e si alzó, mettendolo in ginocchio sul
tappeto al fondo del letto."Ora puoi.. puoi farmi venire con la tua
bocca.." – lo prese per la nuca con decisione."Non chiedo di meglio
Jared.."
Le lenzuola erano candide, profumate di fresco.Sopra al
suo cuore, sotto al suo braccio, non vi era posto che fosse piú caro a
Jared, che cinse la vita del suo uomo."Sei ancora mio..?""Certo Colin..
Lo script della mia pagina si è bloccato da quando ho provato a dirti
addio....""Lo script cosa..?" – chiese divertito, scendendo a guardarlo,
con un bacio ed una carezza sulla guancia destra."Lascia stare.. Era
una semplice equazione.. Ed a questo punto, appartiene solo al passato."
E N D