Litigio,Vergogna, Vecchiaia, Lontananza, Intraprendenza di Chibi_Cute (/viewuser.php?uid=14787)
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usallysan1
Quello che significavano queste one-shots non conta più.
Ma ho deciso di tenerle perchè ci ho speso tempo ed impegno.
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1- Spain X Romano -
Litigio
Il loro primo mese
insieme era passato velocemente.
Certo, erano ancora agli
inizi ed
ognuno di loro viveva la relazione a modo suo, ognuno con propositi ed
aspettative diverse, na l'intesa e il legame c'erano, a loro andava
bene così.
Antonio ci provava a non
soffocare il suo fidanzato come prima e Lovino cercava di fare
più il tenerone.
C ' erano giorni
però dove Lovino era scostante e scorbutico e Antonio era
davvero appiccicoso.
Quei giorni litigavano
sempre.
Romano urlava e lanciava
tutto quello
che gli capitava sotto mano e Antonio urlava il doppio e tentava di
pararsi con le braccia o con i cuscini del salotto.
-Ma non lo capisci che devi lasciarmi stare?-
-Ma perchè Lovi? Non mi dici mai niente!-
Antonio gli si
avvicinò,
prendendolo per le spalle e bloccandolo, parando i calci che il ragazzo
gli donava così amorevolmente.
-Non sono cose che ti riguardano!-
-E cosa c'è che ti fa arrabbiare tanto che non mi riguarda?-
Uno strattone e Lovino
era
inginocchiato sul pavimento, a guardare con occhi lucidi e
prossimi al pianto il suo fidanzato
-Sei tu!!-
-....eh?-
Un pianto sommesso era
tutto quello che si sentire, oltre al respiro affannoso di Antonio,
dovuto ai troppi urli.
-Sei tu, brutto bastardo! C'è troppa gente che ti ronza
intorno
e...e io mi sento così arrabbiato! Ma non voglio dirti di
lasciarli perdere perchè non sarebbe giusto e..-
-Lovi...-
Antonio si
inginocchiò, accarezzando il viso di Romano, tutto scosso
dai singhiozzi.
-Che vuoi? *sigh* L-Lasciami stare *sniff*-
-Lovi...Lovi, mi amor..ti preoccupavi che io potessi allontanarmi da
te?-
Strinse a se il ragazzo,
nascondendo il viso sul suo collo.
-No...vattene! -
-Te amo, mi querido.. non potrei mai...-
E alla fine era vero.
Antonio non avrebbe mai
e poi mai lasciato il suo Lovino, per nulla al mondo.
E Lovino lo sapeva, in
fondo.
Ma era bello sentirselo
dire.
Anche a costo di avere
un piccolo e violento litigio.
2- Prussia X Ludwig
- Vergogna
Il loro secondo mese
insieme era stata una catastrofe.
Almeno, così
la vedeva Gilbert.
Dopo essere riuscito a
dissipare tutti i dubbi del suo West sull'incesto...non era ancora
riuscito a farci nulla di "interessante".
Ma quella sera ci
sarebbe riuscito.
Assolutamente.
Aveva preparato un piano
così perfetto da non poter fallire.
Come solito, Ludwig era
tornato a casa alle 8 in punto, in tempo per aiutare Gilbert ad
apparecchiare la tavola e per scolare la pasta.
Tutto era andato come al
solito, cena, film in televisione accoccolati sul divano e poi a
dormire.
Ed era qui che il
magnifico piano del magnifico Gilbert entrava in azione.
Nonappena le luci furono
spente e le coperte ben sistemate a coprirli, si avvicino alla figura
di Ludwig, sorridendo malizioso
-Oi, West...deve essere stata una giornataccia a lavoro, oggi..-
-Beh..come al solito immagino-
-Vuoi che ti faccia un massaggio? Per rilassarti,ovvio-
Ludwig lo guardò sospettoso, non era la prima volta che una
richiesta gentile come quella si trasformasse in un tentato stupro
bello e buono.
-Non stai macchinando nulla,vero Gilbert? Ti faccio dormire in giardino
per una settimana se provi a farmi una delle tue porcherie-
-Ma cosa te lo fa pensare mai?-
-L'esperienza forse-
Gilbert
gonfiò le guance, sedendosi e guardandolo quasi offeso
-Insomma, vuoi spiegarmi perchè non lo vuoi fare con me? Ti
faccio schifo forse?-
-E-Eh? M-Ma di che s-s-stai parlando?-
-Del sesso,
Ludwig! Quella cosa stupenda che fai con il tuo partner!-
Ludwig non sapeva se
sotterrarsi o scomparire per la vergogna.
Si sedette, guardando il
fratello, che si torturava il labbro inferiore con i denti.
Sospirò,
passandosi una mano sui capelli bionci e scombinandoli leggermente.
-Senti, non è che io non voglia, è che...insomma,
non mi sento pronto-
-Come sarebbe non ti senti pronto? Sono due mesi che stiamo insieme, ci
conosciamo da una vita, come fai a non essere pronto?-
-Non è una cosa che va a comando, Gil. Mi...vergogno,ecco-
Gilbert lo
guardò incredulo, mentre il povero Ludwig abbassava lo
sguardo e arrossiva fino alla punta delle orecchie
-...Ti vergogni?-
-...Si-
-....Cioè....ti vergogni..di...farti vedere nudo da me? O di
fare quelle cose?-
Ludwig divenne ancora
più rosso, ormai faceva concorrenza ad un semaforo
-T-Tutte e due le cose...-
-...Quanto sei carino Lud-
-C-Cosa?-
Gilbert si
lanciò su Ludwig, abbracciandolo stretto e sorridendogli
divertito.
A Lud il cuore parve
smettere di battere per un interminabile minuto a quel sorriso.
Quanto adorava vedere
Gilbert felice
-Si! Sei troppo carino Ludwig! Possiamo andare per gradi allora!-
-Davvero?...N-non sei arrabbiato con me?-
-Certo che no! Se è solo una questione di vergogna possiamo
risolverla in un lampo-
Gilbert si sporse a
baciare Ludwig, che dopo un momento di indecisione si lasciò
trasportare, stringendogli gentilmente i fianchi e rispondendo con
enfasi al bacio.
I due si scambiarono uno
sguardo divertito, e così mentre Gilbert si levava la
maglietta per far scorrere le mani di Ludwig sul suo petto, il biondo
si chiedeva perchè non avesse detto prima al fratello di
queste sue preoccupazioni.
Forse era solo questione
di vergogna.
3- Francia X Inghilterra
- Vecchiaia
Il loro terzo mese
insieme era passato tranquillamente.
Certo, si prendevano in
giro un sacco, si rispondevano male e a volte si facevano anche i
dispetti ma era una cosa normale.
Era ciò che
rendava il loro rapporto speciale.
Quel pomeriggio, i due
erano a casa di Arthur a bere del buon the aromatizzato, sotto al
patio, mentre attorno a loro la pioggia cadeva leggera e rinfrescava
l'aria.
Arthur stava terminando
uno dei suoi ultimi lavori a punto croce, mentre Francis leggeva le
ultime notizie sul giornale.
-Tutta questa tranquillità mi fa sentire vecchio-
-Come mai, mon amour?A me piace, è rilassante-
-Sarà che non sono abituato a starmene per i fatti miei da
tre mesi a questa parte-
-Sciocchino, in realtà mi ami così tanto da non
poter stare senza vedermi nemmeno per un giorno, ammettilo-
Arthur
sospirò divertito, posando il lavoro sul tavolo e
sorseggiando il the
-Non credo proprio sai? Posso stare benissimo anche per conto mio-
-E staresti da solo anche se decidessi di lasciarti per sempre?-
-Ovvio-
-Mi dispiace ma non credo di esserne capace, sentirei troppo la tua
mancanza e ti chiamerei ogni due minuti piagnucolando e urlandoti
quanto mi manchi-
Arthur
scoppiò in una risata cristallina, seguito a ruota da
Francis.
Quella rana maledetta
era l'unica che avrebbe voluto per sempre al suo fianco.
Era l'unica persona con
cui avrebbe voluto condividere tutta la sua vita.
Era l'unica persona con cui avrebbe voluto condividere anche la sua vecchiaia.
4- Holy Roman Empire X
Chibitalia - Lontananza
Il loro quarto mese
insieme era carico di nostalgia.
Sacro Romano Impero era
dovuto partire per via della guerra, e Chibitalia non poteva far altro
che aspettarlo, seduto davanti alla finestra.
Di tanto in tanto un
soldato recapitava piccoli messaggi destinati a lui, ed era ben felice
quando Austria gli permetteva di ritirarsi nella sua stanzetta per
poterli leggere e rispondergli.
Raccontava a Shinsei
Roma di tutto quello che faceva, di quando trovava qualche tesoro
nascosto o di quando disegnava coniglietti sul prato.
E Shinsei Roma
rispondeva sempre con quel modo gentile e dolce che lo caratterizzava,
complimentandosi con lui per tutte le belle cose che faceva ogni giorno.
Ma un giorno, i piccoli
messaggi smisero di arrivare.
-Sarà in ritardo il soldato-
Pensò
Chibitalia.
E continuò ad
aspettare,seduto davanti alla finestra.
Ma i piccoli messaggi
non arrivarono.
Mai più.
Finchè un pomeriggio qualcuno bussò al portone
della grande residenza.
Chibitalia corse per i
saloni e le scalinate fino ad arrivare davanti all'entrata, aprendola
con le sue manine piccine e delicate.
Grande fu la sorpresa quando mise a fuoco la figura davanti a lui.
-Ho pensato...che i messaggi ti sarebbe piaciuto riceverli..per..per
mano mia-
Chibitalia si
lanciò piangendo tra le braccia del suo Shinsei Roma,
Felice che finalmente il
suo amato fosse lì con lui, invece di essere solo un ricordo
su piccoli messaggi portati da un soldato in lontananza.
5- Su X Fin -
Intraprendenza
Il loro quinto mese
insieme era passato felicemente.
Tutti e due sentivano
che vivere insieme era la cosa giusta da fare a questo punto della loro
relazione.
Ma c'era anche
qualcos'altro che, a questo punto, Tino voleva provare.
Mentre Berwald ancora
dormiva, scese in cucina e prese il vassoio più grande che
avevano.
Preparò la
colazione - caffè, pancakes con panna e fragole e succo di
arancia- e salì in camera stando ben attento a non far
cadere niente.
Dopo aver poggiato il
suddetto sul comodino, aprì leggermente la finestra, in modo
che la lieve luce del mattino filtrasse dalle tende bianche.
-Berwald..-
-Mh..-
-Berwald, svegliati..-
Tino prese a lasciare
una scia di baci lungo il collo scoperto di suo "marito", sorridendo
divertito a vederlo svegliarsi tutto rintontito.
-Ho preparato la colazione..-
-Hm..non d'vevi..-
-Invece si, ho preparato un giochino da fare-
Il tono divertito di
Tino mise in allerta Berwald, che scatto a sedere, guardandolo curioso.
-E' una sorpresa! Se mi dai un bacio te lo faccio vedere-
-....Ok...-
-Evviva!-
Dopo un piccolo e casto
bacio, Tino si alzò dal letto, mettendosi proprio davanti a
Berwald.
Prese a slacciarsi la
vestaglia, che cadde a terra frusciando delicatamente.
Poi si
slacciò la camicia del pigiama e successivamente
slacciò il fiocco dei pantaloni.
Berwald iniziava a
sentirsi i pantaloni stretti, e guardava Tino imbarazzato e sopreso dai
gesti della sua "innocente ed adorabile mogliettina"
-Ti piace quello che vedi, Su-san?-
-....mh..-
-Allora credo che la panna e le fragole ti piaceranno ancora di
più-
Decretò Tino,
lanciandosi poi sul suo compagno,
che si chiedeva da dove
il suo ragazzo avesse tirato fuori tutta questa improvvisa intraprendenza.
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