cuore di princess
[Scritta
da SoraRoxas e Gaara of the desert]
CUORE
DI PRINCIPESSA
-Forse...-
Ero conscio
del fatto che volessero aiutarmi.
-Forse non
ho capito bene... cos’è che dovrei fare?-
Eppure la
mia voce risuonava incerta. Del resto non ero sicuro che avrei seguito
quello che mi stavano proponendo.
-Akira
è l’unico modo che abbiamo per farti vincere!-
-Non vorrai
farti battere da quello scimmione betty-spaghetti niubbo gay!-
Tooru e
Yuujiro, i miei
più grandi amici in quel branco di ragazzi che mi davano del
“signore”, stavano di fronte a me risoluti. Gli
unici che
riuscivano a darmi del tu, che mi chiamavano per nome ed erano in grado
di farmi esasperare.
-... a me
sta simpatico.- affermai, pentendomi quasi subito di averlo fatto visti
i loro sguardi.
Fu il biondo
a scattare per primo.
-Quell'essere
non
è "simpatico"! Un ape che parla è simpatica! Un
video di
un gatto che soffre il solletico è simpatico! Un'ombra in
una
foto che sembra un fantasma e che puoi usare per spaventare i tuoi
amici è simpatica! Quello... quello non è
simpatico!-, la
cosa che mi preoccupò ulteriormente fu che per fare tutte
quelle
similitudini non aveva preso per niente fiato, rischiando un collasso.
Ne
approfittai quando
avvertii un minimo silenzio. -Ma io...-, niente da fare venni
interrotto di nuovo. Yuujiro aveva smesso totalmente le spoglie di
principessa dal sorriso cordiale e fascino sempre posato per assumere
quelle di violenza incarnata.
-E non
dimenticare che
è il tuo avversario! La tua nemesi! La tua parte oscura!
L'altro
lato della medaglia! Non devi avere un briciolo di pietà per
lui! Pensa solo a tenerlo in pugno e a schiacciarlo come un misero
moscerino!-, anche se annaspava per la frenesia del suo discorso la
principessa dell’est si concesse una risata. Sadica
e molto
inquietante. Osservai Tooru con la coda dell’occhio.
Chissà se pensava la mia stessa cosa? Cioè che
l’altro avesse perso tutta la sua aria da fanciulla.
-Non
esagerare Yuujiro...- lo avvertì semplicemente, sospirando.
L’altro
fece un
respiro profondo, guardandoci entrambi e riprendendo il suo originale
contegno. -Scusate... è che quando penso ai suoi capelli...
mi
fa ribollire di rabbia!- esclamò infine, attorcigliandosi
una
ciocca della chioma ,per l’appunto, curatissima intorno al
dito.
-Vogliamo
tornare alla
questione dell’imminente discorso di Akira di fronte a
tutti?!-
chiese Tooru con impazienza, picchiettando le dita su un banchetto
lì vicino.
-Non lo so
ragazzi... non
mi sembra una buona idea...- intervenni, potendo dire la mia. Abbassai
lo sguardo, immaginandomi tutta la scena.
-Oh insomma!
Vuoi
vincere?! Prendi questa gara seriamente e mettiti questo vestito da
cameriera!- e mentre diceva questo, Yuujiro prese da una pila di
vestiti messi in modo ordinato un abito.
Appena lo
vidi pensai
subito che non l’avrei mai messo. Non faceva per me e
inoltre...
non possedevo la sfacciataggine di indossarlo. Per una volta stavo
riuscendo a mettermi nei panni di Mikoto che era riluttante al massimo
all’idea di dover vestire i panni di principessa.
Era
l’insicurezza a
bloccarmi. La timidezza che si celava nella mia indole. Non potevo
farci nulla visto che ero stato sempre cosi. Ero riuscito a superare il
mio periodo di crisi “di troppa
normalità” con la
mia famiglia ma il mio carattere non poteva essere cambiato come se
nulla fosse.
Era inutile
che mi paragonassero a mio fratello: bello, adorabile, sicuro. Io ero
io e la cosa ormai mi andava benissimo.
Osservai i
miei due amici
che stavano animatamente discutendo su che accostamenti fare. Era come
se sapessero di avere già una risposta positiva... loro mi
ricordavano tanto Haru ma allo stesso tempo erano diversi.
Mi voltai
verso qualcos’altro riflettendo su cosa dovessi fare. Non
volevo deluderli però...
Il mio
sguardo si
posò sulla figura di un ragazzo dall’aspetto
emancipato e
fiero: Mitaka. Stava attraversando il corridoio che dava sui finestroni
dell’aula in cui ci trovavamo, accompagnato da Mikoto e un
compatto gruppo di suoi sostenitori. Passò oltre senza
degnarci
di uno sguardo e fortunatamente nemmeno Tooru e Yuujiro fecero caso a
lui.
Qualcosa in
quella scena mi convinse ancora di più della mia decisione.
-Ragazzi
no... non posso farlo...- feci, ostentando una certa calma.
-Accidenti
Akira è
necess-, la voce del più scalpitante fra i due si fece
sentire
ancor prima che potessi premeditarlo. Ma stranamente fu fermata e
spinto dalla curiosità guardai cosa fosse successo
precisamente.
L’altra
principessa
gli aveva tappato la bocca, forse stanco di sentirlo blaterare di
continuo. Eppure i suoi occhi verdi esprimevano solennità,
pacatezza. Quasi una sbocciata maturità. Come quando aveva
avuto
la forza di raccontarci tutta la sua realtà, la sua
terribile
storia.
E fu con
quella solennità che prese a parlare.
-Basta…
Basta. Non
puoi farlo Akira. Non puoi mollarci. So che non è la paura a
fermarti. Tu stai facendo il tira e molla come Charlie Brown,
perché la tua coscienza dice che è meglio
così,
perché forse, e dico forse, Mitaka sarebbe cento volte
migliore
di un raccomandato. Beh fai tacere quel grillo. Lo sappiamo che quello
scimmione ha charme da vendere, ma sappiamo anche che gli studenti ti
adorerebbero anche se rapissi le loro famiglie minacciandole di
ricoprirle di melassa e piume, se li insultassi pesantemente o se d'un
tratto diventassi completamente scimunito come Mikoto quando vede la
sua ragazza; e se per caso stai buttando tutto all'aria
perché credi che questa influenza sia tutta causata da tuo
fratello allora Natasho-sempai ti avrà per sbaglio cucito
dei
merletti nel cervello mentre rifiniva la gonna di questo sudatissimo
abito. Io ho conosciuto tuo fratello e, senza offesa, sembra ancora
più idiota di Mikoto e più gay di Yuujiro quando
sorride.
Mostrerai il tuo valore con le tue parole ma quel vestito non
farà del male a nessuno. So per esperienza che al contrario
ti
darà un sicurezza che nessuna conoscenza di qualche mossa
Xiaolin ti potrebbe dare. La gente che ti stima è pronta a
votarti perché vali davvero come comandante e se quel
bastardo
alla fine dovesse vincere eliminerebbe anche la cosa più
importante di questo college: NOI! O se non proprio noi, ciò
che
rappresentiamo! Le principesse sono importanti per tutti questi cani in
calore e se per ora sono abbagliati dalla figura di Mitaka capiranno in
fretta del loro madornale errore. Devi provarci Akira. Prova a vincere
per gli studenti, per i tuoi amici e per il tuo maledetto orgoglio
anche se vuoi farci credere che seviziarlo non ti farebbe né
caldo né freddo!
Mostra il
tuo spirito
combattivo! Ma sul palco. Ora accetta passivamente come fai di solito,
ficcati quel cazzo di vestito frufru e fai nero quel caprone con la
cravatta!-
Il silenzio
che ne
seguì diede ulteriore conferma all’incredibile
valore che
quel discorso aveva avuto. Né io e persino Yuujiro avevamo
avuto
il coraggio di interromperlo.
Tooru era
esploso
all’improvviso. Ma non come avrebbero fatto gli altri due...
ma
mettendo le parole al posto giusto, sapendo premere sui punti giusti.
Sbattei le
palpebre un
paio di volte, incapace di rispondere. Mi riecheggiava tutto nella
testa quasi come se fosse un nastro che veniva raccolto e poi ripartiva
da capo come per un film.
-Ehi un
momento! A chi
hai dato del gay...?- se addirittura il biondino non aveva replicato
subito, le parole di Tooru dovevano aver lasciato un segno profondo.
Deglutii
sapendo di poter riprendere le redini delle mie facoltà
vocali.
-Tooru...-,
in quel momento avrei voluto solo dirgli quanta stima provavo nei suoi
confronti.
-...io...-
Rimasi in
silenzio per un
lungo istante ma stavolta per decisione e lui sembrò capire
perché assunse un’espressione comprensibile. Un
sorriso
dolce gli si dipinse sul volto mentre ancora Yuujiro lo guardava
malissimo quasi con un’aura maligna attorno al corpo. Eppure
quel
piegamento delle labbra verso l’alto non si
attenuò; era
lo stesso che usava quando interpretava il suo ruolo ma verso di me non
serviva per abbindolarmi bensì per incoraggiarmi. Per farmi
capire quanto credessero nelle mie potenzialità.
-Allora
presidente? Lotterai per il tuo trono?-
Anche lo
sguardo dorato
di Yuujiro si era posato su di me. Fece un cenno con il capo come a
volermi dire: “ce la farai”. Sapere di avere due
amici cosi
vicini era una sensazione indescrivibile. Riuscivo finalmente a capire
quanto contasse la vera amicizia.
Valeva
davvero la pena di lottare e svoltare?
-...passatemi
l’imbottitura!- affermai, con una natia decisione.
***
-Allora
Akira sei pronto?- la voce di Tooru mi arrivava come una eco. Lontana,
lontana, lontanissima.
-S-s-si...
n-n-no... non
lo so!- balbettai, esasperato. Ero agitato al limite del possibile e mi
ero guardato allo specchio solo poche volte. Più mi
specchiavo e
più sentivo di entrare nello spirito delle principesse. Cosa
controproducente. Anche loro stavano esercitando il loro incarico e
giusto poco prima erano stati in scena. Insieme sembravamo un trio di
idols.
-Era una
domanda
retorica! Certo che lo sei! Ehi Tooru a che punto è mister
montagna?- chiese l’altro, riprendendo a giocherellare con
quel
cerchietto che non voleva saperne di rimanere al suo posto sulla mia
parrucca. Ma alla fine le sue mani esperte ebbero le meglio. Era o no
la principessa più diligente?
-Blatera ma
sta per
finire. Dovresti vedere Mikoto. Sembra che stia cantando "Sunshine,
lollipops and Rainbow" nella sua mente.- rispose Tooru prima con
disgusto ma poi cominciando a ridersela.
-Ok,
allora tra
poco si entra in scena. Tette in fuori, pancia in dentro e sorridi!-
fece Yuujiro, sistemandomi per ogni parte della frase come diceva lui.
Mi osservò, evidentemente contento del risultato. -Ma forse
anche se farai la tua solita faccia vorranno comunque saltarti
addosso...- aggiunse, come rivolgendosi più a sé
stesso.
-O-ok...
Aspetta...
cosa??-, ero talmente frastornato da non capirci più nulla.
Ma
non ebbi il tempo di udire ulteriori spiegazioni.
-Ragazzi ha
finito, ha finito!-
-Forza
è il tuo
grande momento! Prima entreremo noi, diremo giusto quattro parole di
incoraggiamento... poi toccherà a te!-
A
quell’ultima
frase avvertii le gambe molli e le forze venirmi meno.
Com’è che mi ero cacciato in quel pasticcio? Ah
si...
proprio per quei due che in quel momento mi stavano fissando come se
fossi la loro opera d’arte migliore. Mi preparai
psicologicamente
ad avviarmi verso le tende che tra poco non mi avrebbero
più coperto e cercai di ostentare un sorriso decente.
-E... Akira?-
-Che
c'è?- mi
voltai, con la speranza che mi dicessero “pesce
d’aprile” e non dovessi realmente presentarmi
travestito
davanti a tutta la scuola. L’unica cosa che ricevetti in
risposta
furono dei baci che mi spedirono con le mani. Quasi arrossii non
aspettandomi una cosa simile. Eppure...
-Good Luck
stellina! Abbagliali!-
...con quei
gesti cosi
irregolari mi avevano nuovamente dimostrato quanto secondo loro potessi
arrivare in alto. La fiducia che nutrivano per me era indispensabile. E
se fossi diventato presidente... la mia vittoria sarebbe stata solo ed
esclusivamente dedicata a loro. Gli unici ad aver creduto
nella
mia personalità non per via di una stupida discendenza
piuttosto
per quello che sono e sarò sempre.
E quel
sorriso che mi
illuminò per un solo attimo il volto, forse, fu davvero
capace
di abbagliarli visto che uscirono raggianti.
Udii le loro
voci
risuonare in tutto lo spiazzo, determinate. Certe di sapere cosa ormai
avrei fatto. Il frastuono che avevano causato era degno di loro: due
vere, uniche principesse.
-Che entri
il nostro beneamato!-
-Akira!-
“Grazie
ragazzi...”
Si parlava
di stelle no?
Se c’era una cosa che avevo appreso è che una, da
sola,
non illuminerà mai in maniera completa, dimostrando la sua
bellezza solo a metà. Ma se intorno avrà altre
compagne
pronte ad aiutarla nel suo arduo compito allora sì che
dimostrerà la sua forza.
“Si
comincia.”
THE
END
Note
delle autrici: ed eccoci a far capolino dentro il fandom di questo
manga stupendo! Peccato sia poco gettonato ma a noi va bene cosi!
<3
Amiamo
i personaggi di Mikiyo Tsuda e quello che abbiamo scritto è
stato un semplice e puro sclero di cui andiamo fiere. Volevamo scrivere
qualcosa insieme e non poteva andare meglio di cosi!
Perchè
le principesse valgono e Sakamoto è il loro braccio destro!
Speriamo
tanto che vi sia piaciuta e che vi abbia strappato un sorriso,
esattamente come sarebbe successo se lo aveste letto nel manga!
W
pri pri!
Un
abbraccio,
le
vostre autrici
|