Cap 1 Hina
Un ringaziamento speciale, alla mia sorellona Lady_KuroiNeko, che mi ha gentilmente aiutato
a trovare un titolo per questa storia :D Grazie !
Buona lettura :D
Capitolo I: Amici /
Conviventi/ Inconvenienti!
-Itachi!..Itachi…dai scemo
svegliati sono le otto!!!-
Un bel ragazzo moro si girò
dando le spalle a chi lo chiamava, mostrando la sua lunga chioma nera liscia e
lucente.
Indossava una maglia bianca a
maniche corte e dei boxer neri.
-Itachi accidentiii! Ti ho
detto che devi mettere il pigiamaaa quando dormi da meee!!!!-Esclamò la persona
cominciando a strattonare il ragazzo.
-Ahi! Mi fai male Hina! E che
cavoloo!-Esclamò Itachi alzandosi finalmente.
-Itachi! Muoviti perché io
non ti aspetto! E ti ho detto di usare il pigiama quando stai da me!-Esclamò
lei.
Itachi alzò lo sguardo sulla
giovane.
I lunghi capelli lisci
castano chiaro rimasti sciolti, e la frangia ricadeva completamente sulla
fronte, e sui grandi occhi color mandorla.
Hina Aizawa indossava già la
divisa scolastica, con la maglia color panna, lo scollo a V da dove sbuca la camicia e il
classico colletto alla marinara con il ficco nero.
La gonna, un po’coperta dalla
maglia, era nera a pieghe che arrivavano appena a metà coscia.
Sotto i classici calzini neri
lunghi, che arrivavano pressappoco a qualche centimetro dal ginocchio, e delle
ballerine sempre nere.
Itachi sbuffò scocciato.
-Perché ti la menti sempre,
dormo qui da quando avevo dieci anni! Ormai dovresti esserti abituata
Hina!-Esclamò lui passandosi una mano fra i capelli corvini che incorniciavano il viso.
-Figurati se io ho di questi
problemi! È mia madre che non vuole!-Esclamò lei, rossa in viso.
-Scemenze! Tua mamma non ha
mia detto nulla sulla mia presenza qui! Anzi è contenta! Non si è mai lamentata
e se fosse per lei e cito le sue parole: “Itachi è l’uomo di casa” “se non ci
fosse Itachi!” la mamma non ha problemi!-
-Ok! Però non devi dormire
così nel mio letto! E alzati deficiente! Io scendo a fare colazione!!-
Esclamò arrabbiata la
giovane.
Itachi Uchiha, il suo
“migliore amico”, aveva quasi diciannove anni, mentre lei ne aveva appena
diciassette.
Erano vicini di casa, il bel
moro aveva una villetta a poca distanza dalla sua piccola casetta posata sulla
costa, e da quasi nove anni Itachi vive con lei e sua madre.
Aveva un po’ preso il posto
di suo padre, morto ormai da dieci anni, con un incidente stradale.
Da quel giorno Itachi invece
di tornare nella propria casa, tornava a casa Aizawa, solitamente entrando per
la finestra della camera di Hina, dove c’era una comoda scala che lui e la
madre di Hina avevano piazzato appositamente.
Poi dopo qualche anno, la
signora Kyoko [Madre di Hina] aveva dato le chiavi di casa al ragazzino
diventato quindicenne.
-Buon giorno mamma!-Esclamò
Hina posando la cartella sulla tavola.
-Buon giorno tesoro, Itachi
l’hai svegliato?-Domandò divertita la donna.
-Si! Però se mi fa fare tardi
stavolta lo uccido sul serio!!-Disse lei sorseggiando il suo latte.
-Su dai non dire così!
Piuttosto, devo dirgli che si è di nuovo rotta la doccia, oggi deve
assolutamente dargli un occhio! Grazie al cielo che c’è lui!-
-Buon giorno!-Il bel moro in
questione fece capolino in cucina.
Aveva finalmente indossato la
divisa scolastica, con il pantalone nero lucido e la camicia bianca col
maglione bianco sopra, la cartella nella mano destra e sopra essa poggiata la
giacca.
Prese un pezzo di pancarrè
dal fornetto con sopra nutella e lo morse.
-Buon giorno giovanotto!-Esclamò
la donna carezzandogli amorevolmente la testa e passandogli la tazza del latte.
-Ho sentito della doccia,
oggi la sistemo, non preoccuparti mamma Kyo!-
-Grazie caro! Forza adesso
andate a scuola, altrimenti Hina ti uccide!-Scherzò la donna, riprendendosi la
tazza che il giovane aveva svuotato.
-Si, non preoccuparti
Hina-scema ho sistemato la moto, siamo a posto!-Disse il moro uscendo di casa
seguito dalla castana.
-Noi, andiamo! Buona
giornata!-
-Fate attenzione! Buona
giornata!-
Fuori casa, Hina prese il suo
casco e lo indossò.
-Daiii Itachii! Se faccio
tardi…-
-Si, Si mi uccidi! Come sei
nervosa, ma hai le tue cose?-
Hina arrossì fino
all’inverosimile.
Itachi le faceva da sempre
quest’effetto, non c’era nulla da fare.
-IDIOTA!!-Esclamò dandogli un
pizzicotto sul braccio.
-Ahii!-Si lamentò l’altro
mentre montava in moto, accendeva e aspettava la compagna.
-Dovresti ringraziarmi sai?
Non tutti hanno la fortuna di avere un passaggio in moto fino a scuola da
“me”!!-Disse l’Uchiha partendo.
-Itaachiii rallentaa! E poi,
guarda che mi sembra il minimo visto che praticamente vivi a casa mia!! Senza
contare che occupi il mio letto da dieci anni!-
-Ma guardala! Bella migliore
amica! Una sera di queste ti stupro mentre dormi! Così vediamo se ti lamenti
ancora che occupo il letto!!!-Scherzò lui.
Hina arrossì ancora una volta,
sentendo il cuore che impazziva.
-Scemooo! Non ci pensare
nemmeno!!!-
Il moro scoppiò a ridere, e
per il resto il viaggio fu breve e tranquillo.
Itachi frequentava il terzo
ed ultimo anno, lei il secondo, insieme alle sue amiche Sakura Haruno, Hinata
Hyuga, Ino Yamanaka, TenTen, altre sue amiche e Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha,
fratellino di Itachi, Shikamaru Nara e company.
Di Solito Hina frequentava
questo gruppo di persone, mentre Itachi passava la maggior parte del tempo con
altri sui scapestrati compagni di classe, tra i quali Hidan, Sasori, Deidara,
Kisame, Nagato, Kakuzu e Madara e altri che lei conosceva solo di nome e fama,
per fortuna.
Questi giovani insieme ad
Itachi, erano i fighi della scuola.
Qualcuno li chiamava anche i
“padroni” della scuola, visto che nessuno osava sfidarli, o mettersi a litigare
con loro, persino i ragazzi del liceo vicino sapevano che gli “Akatsuki” come
si facevano chiamare loro, erano pericolosi.
Subito dopo il loro team, i
ragazzi più acclamati erano Sasuke Uchiha, Uzumaki Naruto, Neji Hyuga cugino di
Hinata, Shikamaru e via dicendo, nomi che Hina neppure ricordava.
Per molti era un segreto che
Uchiha Itachi vivesse in a casa Aizawa, Hina inoltre aveva sentito da alcune
ragazze che Itachi le aveva portate a casa, una casa meravigliosa, quindi si
trattava della villetta.
D'altronde le andava bene
così, solo poche persone come Sasuke, Naruto, e Sakura erano a conoscenza di
questo loro segreto.
I giorni trascorrevano sempre
tutti uguali, per Hina, al ritorno da scuola Itachi, se non usciva con gli
amici o con qualche ragazza, la riaccompagnava a casa, salutava mamma Kyoko
controllava se a casa fosse tutto ok, e passava dai suoi genitori, altrimenti
lei tornava sola e passava il pomeriggio per conto suo.
L’Uchiha non aveva un buon
rapporto con suo padre.
Infatti litigavano sempre,
Fugaku non sopportava che il figlio avesse rifiutato una scuola privata e non
aveva mai accettato la scelta del figlio di trasferirsi a casa Aizawa, Itachi
fregandosene altamente delle imposizioni crudeli del padre, lasciò casa.
Sasuke non la prese subito
bene, era attaccato al fratello maggiore, ma Itachi non volle sentir storie,
litigò con Sasuke e lasciò la madre unica consenziente, dato che non voleva
assolutamente l’amato figlio contro.
Col signor Uchiha, le cose
andarono di male in peggio quando Itachi si fece palesemente bocciare, dopo un
ennesimo litigio col padre che senza alcun preavviso o chiarimento aveva
programmato per quest’ultimo una sessione di studi di cinque anni all’estero.
Il moro furioso aveva
iniziato a marinare la scuola e consegnare compiti in bianco, nonostante la sua
media sfiorasse le soglie del 10 e lode.
Con Sasuke pian piano nel
corso degli ultimi due anni c’aveva fatto più o meno pace.
Insomma, tutto sembravano
andar davvero bene.
L’unica pecca nella storia
era che, ad Hina, Itachi piaceva un casino.
Non ricordava il giorno
preciso in cui lo aveva capito, ma era successo, si era innamorata di lui.
Nonostante questo,
continuavano a convivere come amici o fratelli, e lei non si era mai voluta
dichiarare, sapeva fin troppo bene che Itachi non era tipo da storia seria, e
che l’avrebbe comunque rifiutata o addirittura usata.
Quel giorno che
apparentemente sembrava come tutti gli altri accadde qualcosa di imprevisto.
-Aizawa-san! Sono Hiroto
Tokunga della terza D!-Esclamò un giovane dai capelli come il grano, e gli
occhi celesti come il cielo.
-…Ah…Dimmi pure…-Disse Hina
in modo educato, sorridendo al bel ragazzo, cercando di non arrossire troppo.
Non ci sapeva per niente fare
con i maschi!! Si dannò lei.
-HIIINAAA-CHAAN!-Una voce
interruppe il ragazzo pronto a parlare.
Hina si voltò e poco lontano
da lei si stavano avvicinando Deidara, il biondo amico di Itachi fissato con i
fuochi d’artificio e bombe.
Insieme a lui c’erano Sasori,
un giovane rosso ossessionato dalle marionette, poi Hidan, maniaco di una
religione esistente solo nella sua testa.
Ed Infine Itachi, che la
fissava.
Hina strabuzzò gli occhi, si
era scordata, che da un po’ di tempo, Itachi aveva confessato ai suoi amici di
convivere con lei.
Ora quando la vedevano la
chiamavano a gran voce, e la prendevano in giro, senza far trapelare il fatto
ad altri ovviamente.
-C-Ciao…-Salutò lei
imbarazza, vedendo i ragazzi sganasciarsi di risate davanti al suo rossore ed
imbarazzo, per poi appostarsi a pochi metri da lei e Hiroto, a fumare.
-Mi…stavi dicendo?-Disse lei
notando l’imbarazzo del giovane davanti a lei, e Itachi che improvvisamente la
fissava.
-Ecco, volevo dirti che tu mi
piaci Aizawa!-
Hina puntò gli occhi sul
ragazzo davanti a lei, arrossendo.
Un ragazzo le si era appena
dichiarato?!
Il cuore prese a batterle
all’impazzata, e alzando lo sguardo vide Itachi che per un nano-secondo aveva
spalancato gli occhi.
Sicuramente sentiva tutto, e
non solo lui.
-Aizawa-san, ti andrebbe di
uscire con me?!-Continuò il giovane.
Hina arretrò, senza sapere
cosa dire fino a quando non vide Itachi voltarsi e dire qualcosa agli amici.
-Oddio hanno invitato la
piccola Aizawa ahhahaha!!!-Tutti scoppiarono a ridere divertiti.
-Mi gioco due euro che
accetta!-Rise Hidan.
-Quaranta che scappa via
rossa come un pomodoro! Ahahahha! Insomma Aizawa? Ahahah! Chi uscirebbe con
lei? Non attirerebbe nessuno!!Non è considerabile dai!-Disse Itachi,
sbellicandosi di risate.
La fanciulla sentì un moto
d’ira saligli al cervello, ed il viso accaldarsi per la rabbia, per la
delusione.
Non lo aveva mai sentito dire
cose tanto orribili.
Il cuore le si era spaccato,
voleva piangere.
-Aizawa-san?-La voce di
Hiroto la riportò alla realtà, non poteva piangere, bisognava dare una bella
lezione ad Itachi.
-Ma certo che accetto! Sarà
un piacere!-Esclamò sfoderando un sorriso falso.
Il ragazzo non si accorse di
nulla e sorrise felice.
-Allora ci vediamo giovedì pomeriggio
va bene?-Domandò lui.
-…Si…certo…ora vado
ciao!-Esclamò lei, infondo a giovedì mancavano ancora tre giorni, pensò
scappando via.
Itachi era rimasto bloccato
dopo che Hina aveva accettato.
E senza spiegarsi il perché
si era sentito infastidito e tradito.
Buttò la cicca della sigaretta
e la schiacciò con rabbia, esclamando un sonoro “Vaffanculo”.
-Ehi Itachi calmati! Che ti
prende avevi detto che Hina non ti interessava per niente! Che non era affatto
attraente!-Disse Hidan sbellicandosi di risate.
-Si e che non ti faceva
drizzare neanche un po’! ma dai infondo hai ancora stasera per scopartela!!!-Scherzò
Deidara.
Itachi non prese bene le
battute dei compagni.
-Col cazzo!
Bastardi!!-Esclamò andandosene via, furioso.
-Beh, è con quello che si fa
di solito Itachi!-Provocò ancora Hidan facendo ridere a crepapelle Deidara.
Hina una volta scappata via
era tornata in classe.
-Sakura! Hiroto Tokunga della
terza D mi ha invitato ad uscire giovedì!-Confessò Hina all’amica.
-Ehe!?? Wow ma è un gran bel
ragazzo! Complimenti Hina! Dimmi che hai accettatolo!?-
-Si, ho accettato! Però c’era
Itachi!-Spiegò lei avvampando.
-Oh…Ehi non dirmi che l’hai
fatto per far ingelosire Itachi!-
-Si!-Rispose la castana
posando la testa sul banco disperata.
-OOh! Scema! E scommetto che
lui non se ne è infischiato minimamente!-Disse Sakura.
-Infatti! Non so più cosa
fare, tanto vale uscire con un ragazzo no!?...ma tu e Sasuke?-
-…Sasuke ha detto che oggi è
finalmente, di nuovo libero!-Esclamò tutta contenta la rosa.
-Bene mi fa piacere, ora sono
due settimane che uscite insieme no?-
-Già! Sono al settimo cielo!
Però tu riguardati e non uscire con ragazzi che non ti piacciono davvero!-
-D’accordo, ne non ho
accettato per Itachi ingelosire Itachi, Hiroto, sembrava carino e simpatico!-
-Ma scherzi? È considerato
uno dei più carini! Dopo Sasuke ovviamente! Cazzo il prof!!Ne riparliamo però!-Disse
Sakura facendo l’occhiolino alla compagna.
Le lezioni ripresero e la
giornata passò in fretta, quando fu il momento di tornare a casa Hina cercò
Itachi anche se di mala voglia, non era stato molto gentile a dire quelle cose
su di lei.
Si era sentita morire, sul
serio.
“Quaranta che scappa via rossa come un pomodoro!
Ahahahha! Insomma Aizawa? Ahahah! Chi uscirebbe con lei? Non attirerebbe
nessuno!!Non è considerabile dai!!”
Sapeva di non essere
attraente e capace coi ragazzi, ma di non essere considerabile, era davvero
troppo.
-Itachi!-Il bel moro era
vicino alla moto con il casco fra le mani.
Il ragazzo alzò lo sguardo
sulla giovane, e si trovò di nuovo arrabbiato vedendola arrivare.
-Che c’è?-Rispose burbero.
Hina se ne accorse, e lo
guardò confusa, perché era arrabbiato? Quando quella arrabbiata doveva essere
lei, e nessun’ altro.
-Niente, volevo solo sapere
se torniamo a casa!-Rispose con fare presuntuoso la ragazza.
Lui la guardò storto, non
approvando quel modo di fare da parte di Hina.
-A casa? Tornaci da sola io
ho da fare!-Disse montando in moto.
-Cosa?! E perché non mi hai
avvertita!?-
Ancora più rabbia.
-Non posso sempre mandarti
sms ogni volta che faccio qualcosa dopo scuola! Ho una vita privata anch’io la
sai?-Disse accendendo e rombando il motore, lasciando Hina ferma come una
statua.
Itachi si accostò ad una
ragazza e le disse qualcosa, e lei ci salì tutta contenta.
Hina spalancò la bocca.
Se ne era andato con una
ragazza! Che cavolo lo sapeva che lui frequentava un sacco di ragazze ma non
l’aveva mai visto con una di loro o almeno, non l’aveva mai visto trattarla in
quel modo e far salire una ragazza in moto.
Le veniva quasi da piange,
faceva così dannatamente male!
Prima diceva cose orribili su
di lei e poi, se ne andava con una ragazza senza avvertirla prima.
Così che lei non potesse
vederlo andare con un'altra.
Bastardo. Bastardo. Dannato
bastardo donnaiolo.
Poi un moto d’ira la colse
nuovamente.
Aveva proprio fatto bene ad
accettare di uscire con Hiroto!
Itachi era uno stronzo
donnaiolo ed il suo miglior, no da quel momento peggior amico!
Non poteva funzionare! Era
impossibile! Scema lei che ci sperava e sognava ad occhi aperti!
Itachi non capiva nulla!
Infuriata si avviò verso
casa, arrivata si accorse che sua madre non c’era e probabilmente era ancora a
lavoro e sarebbe tornata tardi, si stese sul letto, si sentiva il profumo di Itachi,
che a quell’ora era di certo a casa sua con quella ragazza da portarsi a letto.
Sicuramente non sarebbe
tornato a dormire , tanto valeva prendersela comoda, si lavò come poteva visto
che la doccia era ancora fuori uso, ed uscì coperta solo dall’asciugamano.
Era ancora arrabbiata! Non
riusciva a togliersi dalla mente le parole scortesi di Itachi, e quella ragazza
che saliva sulla sua moto.
Rimase stesa sul letto
matrimoniale ad occhi chiusi, poteva godersi quei momenti di intimità solo
quando non c’era Itachi, infondo era meglio così, si disse.
Era sempre stata molto timida
e non le piaceva per niente farsi vedere da lui, mentre si preparava per andare
a letto, ogni volta che si trovavano soli, il viso le si imporporava in maniera
impressionante, il cuore le batteva fortissimo e sentiva improvvisamente caldo,
ogni mattina si svegliava e lo trovava a canto a se, che gli dava le spalle, e
le tornava il batticuore accompagnato dalla voglia di abbracciarlo.
Solitamente Itachi tornava a
letto quando lei era già addormentata da un pezzo, restava di sotto a guardare
la tv, quando non usciva, e quindi non lo vedeva mai coricarsi accanto a lei,
lo trovava lì da nove anni.
Sospirò, maledicendo il
ragazzo, quanto lo odiava!
Ma chi voleva prendere in
giro! In verità Itachi le piaceva da parecchio tempo, ma non riusciva ad
ammetterlo.
Ne a se stessa tanto meno a
lui, quel bellissimo dormiglione, super desiderato da tutte le ragazze della
scuola, intelligente, rompiballe, viziato e presuntuoso, e dimenticarlo per
sempre era impossibile.
C’aveva già provato molte
volte, senza risultato, ogni volta che lo vedeva sentiva di amarlo ancora di
più.
Tuttavia non le piaceva
pensarci, se lo faceva impazziva.
Si accucciò meglio sul letto,
lasciandosi andare al sonno che la stava imprigionando, quella giornata l’aveva
stressata non poco.
Itachi sollevò delicatamente la
finestra per entrare in camera di Hina, incerto se prepararsi ad essere davvero
ucciso o ad una sfuriata coi fiocchi.
Forse aveva davvero esagerato
a prendersela in quel modo, e a lasciare Hina da sola.
Ma non era riuscito a
trattenersi.
Il pensiero di lei che usciva
con un ragazzo non gli aveva mai sfiorato il cervello.
Hina non usciva con nessun
ragazzo!
Nessuno le stava dietro, ora
improvvisamente qualcuno si faceva avanti! Gli sembrava assurdo.
Ma lui cosa poteva farci?
Hina era libera di fare ciò che voleva no?
Chi era lui per decidere
della vita della sua amica?
Proprio nessuno, quindi
doveva assolutamente scusarsi.
Con questi pensieri, era
tornato a casa, per dirle qualcosa e far pace, magari col tentativo indiretto
di convincere Hina a non uscire con quel tipo senza farle capire che era
geloso.
Già era geloso! Hina… Hina
era solo sua!
La giovane in questione era
stesa sul letto, al centro.
Itachi sbuffò vedendola lì,
ogni tanto capitava che si addormentasse occupando tutto lo spazio, e lui
doveva spostarla. Accese la luce sapendo che per svegliare Hina ci volevano le
palle di cannone. E da che pulpito veniva la predica, visto che Hina gli diceva
che per svegliare lui la bomba atomica era poco.
Quando finalmente poté vedere
la ragazza si accorse che questa era nuda coperta solo da un minuscolo
asciugamano.
Il cuore di Itachi perse un
battito.
E dire che lei stessa gli
aveva imposto di mandarle un sms ogni volta che decideva di tornare a dormire,
era assurdo che si fosse addormentata svestita, non era proprio da lei.
La guardò, Hina dormiva
tranquilla con una mano accanto all’orecchio destro, e con la mano sinistra
posta accanto all’orecchio sinistro.
L’asciugamano era leggermente
scivolato giù lasciando un po’ di seno scoperto, e le snelle gambe erano del
tutto in mostra.
Si avvicinò col cuore a
mille, e vide il cellulare sul comodino, c’era l’icona di un messaggio
ricevuto, quindi Hina non sapeva che lui sarebbe tornato a casa.
Ora però era indeciso tra lo
svegliarla, o andare via.
Ad un certo punto Hina si
mosse, e mugugnò qualcosa.
-Ita…-Sospirò piano.
Il bel moro le tornò vicino,
e si sedé sul letto.
Hina era così carina, quante
notti era stato tentato dal allungare le mani su di lei, e non l’aveva mai
fatto per paura di rovinare tutto e perderla.
Non riusciva a comprendere se
era solo desiderio sessuale o amore.
Viveva con lei da tanto ormai
eppure né la vedeva come una sorella ne come una fidanzata.
Era la sua migliore amica.
Era la piccola ed indifesa Hina.
La SUA Hina. Non voleva perderla ne per un ragazzo, ne per colpa sua, e del suo
stupido desiderio carnale.
Ma questa volta era troppo
per il suo auto-controllo.
Magari se avesse dato una
sbirciatina lei non se ne sarebbe accorta, dormiva così profondamente.
Delicatamente sollevò il telo
dal suo seno, restando incantato a guardarlo.
Era tondo e sodo, la pelle
chiara faceva contrasto con il rosa scuro del capezzolo morbidamente disteso.
Il ragazzo iniziò a sentir
caldo ed il forte desiderio di toccarla, morderla farle qualsiasi cosa.
Gli guardò il viso, le labbra
erano dischiuse in modo delicato.
Preso alla sprovvista Itachi
lasciò cadere l’asciugamano e si avvicinò al viso di Hina.
Con la mano le carezzò la
guancia calda, e col pollice sfiorò le carnose e rosee labbra.
Merda, non ce la faceva, voleva
baciarla, sentire quanto era davvero morbida quella bocca, che sapore aveva.
Non poteva resistere, non ce
la faceva, non ci riusciva.
Stavolta si avvicinò
definitivamente posando le proprie labbra su quelle della fanciulla.
In quel momento Hina si svegliò
sentendo qualcosa tapparle la bocca, e toccarle la guancia.
Aprì di poco gli occhi giusto
per incrociare quelli di Itachi socchiusi.
Senza capire cosa stava
accadendo, sentì un improvviso calore, avvolgerle il corpo.
Il moro, baciò le labbra una
volta, due senza controllarsi,
Hina, confusa ricambiò il
gesto.
Le sembrava un sogno, si era
un sogno.
Era così bello, e dolce.
Itachi la stava baciando,
erano vicini ma lei voleva stringerlo.
Delicatamente gli legò le
braccia sulle spalle ricambiando i suoi casti baci.
Poi la lingua di Itachi le
carezzò la bocca, insinuandosi all’interno di essa.
Hina la sentì strusciare
contro la propria, vagare desiderosa di risposta.
Era così bello. Meraviglioso!
Rispose al bacio
avvinghiandosi a lui ad occhi chiusi.
Ormai quasi le mancava il
fiato, quel bacio stava diventando irruente, passionale, Itachi l’aveva tirata
su e le carezzava le spalle, la schiena, senza mai abbandonare del tutto la
bocca di Hina, troppo confusa dal sonno e dal piacere di quel bacio.
Improvvisamente però, una
mano di Itachi le agguantò un seno e lo strinse mentre lo carezzava
velocemente.
Hina sobbalzò e aprì gli
occhi, spalancandoli.
Itachi se ne accorse e si
fermò, sconvolto per non essersi reso conto di cosa stava succedendo.
Si staccò annaspando aria.
-Hina…io…-
La ragazza riuscì solo a
fissarlo ad occhi spalancati.
-Io…Non….volevo…-
-I-Ita…ma….tu…io…-Mormorò lei
confusa senza allontanare lo sguardo dall’amico.
-Hina…-Gli occhi del bel moro
caddero di nuovo sul sendo della castana.
Anche lei si guardò ed
arrossì scioccata.
Di scatto si coprì
allontanandosi fino alla parete dove era appoggiato il letto.
-Cosa…cosa…stavi
facendo?...Che…è successo…?-
Itachi si alzò in piedi in
procinto di avvicinarsi ma lo sguardo di lei spaventato di lei lo costrinse ad
allontanarsi.
Gli occhi color nocciola le
si riempirono di lacrime, ed una le rigò il viso.
-Hina… Che cosa ho fatto…
Perdonami Hina…-Detto questo arretrò fino alla finestra e scappò via come un
codardo.
Hina sentì una lacrima rigarle
il viso, ed il cuore battere all’impazzata dandole dolore.
Itachi l’aveva baciata?
Perché? Cosa gli era saltato
in mente!!!!
Cosa diavolo stava
improvvisamente succedendo!?
Si toccò le labbra, con le
dita.
Però era stata una sensazione
meravigliosa, per quanto dolore ora poteva provare quel gesto.
Fine I capitolo.
E così il primo capitolo di questa breve fanfiction è terminato!
Cosa succederà ora che Hina ed Itachi si sono baciati?
Baci Serenity!!
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