Obscene

di Dhamnta
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E’ notte.
Stai fuggendo da me, lontano,
attraverso il bosco,
ma io non posso permetterti di scappare.
Sento il tuo respiro affrettato,i tuoi passi veloci,
ti sto inseguendo, presto sarai mia.
Hai il cuore in gola, lo sento,
lentamente il sangue ti si sta ghiacciando nelle vene
mentre continui disperatamente a sperare.
Sperare cosa, dolcezza?
L’odore della tua paura
mi conduce da te.
Mi hai dato un bacio
credendo di redimermi.
Ma tu sapevi benissimo che non avresti dovuto farlo.
Ora ti volti, mentre continui a correre con tutte le tue forze
E scorgi il mio viso nelle tenebre
E i miei occhi di ghiaccio
Posati su di te, come se fossi la mia preda.
Ti sto raggiungendo.
Sono dietro di te.
Sei mia.
Non puoi più sfuggirmi adesso.
Stai tremando sotto la mia stretta
Lo senti tutto il male che mi scorre dentro?
Sei diventata pallida,
forse senti già la presenza della morte che incombe su di te.
Riesci a percepire il suo sapore dolciastro?
Il mio sguardo
non aspetta altro che veder scorrere il tuo sangue…
Con un tremito, implori pietà
Mentre io sorrido beffardo,
sussurrandoti piano
che ti amo,
ridendo di scherno
e strappandoti alla vita
mentre mi nutro di te.
Osceni pensieri
Mi assalgono
Il ventre
Guardando il tuo collo nudo
Esposto ai miei desideri,
un brivido
mentre mi godo il tuo sangue caldo
Che scorre sul tuo corpo,
Un orgasmo mi sconvolge.
E’ stato bello conoscerti, tesoro.




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