La storia è un po’ strana… Nel senso che non si capisce che
è successo e che succederà… Deve essere così… E’ esattamente così che la volevo…
Un po’ strana (oserei dire scema) come me!!
Forse un giorno la continuerò (MAI dire MAI!) ma per adesso
non ne ho la minima idea :)
Il corridoio era freddo e silenzioso. Potevi sentire l’acqua
scorrere nelle tubature ma nient’altro.
Silenzioso nella notte scura, freddo come le buie pareti di
pietra intorno. Ma non deserto.
Si estendeva, fino a perdersi nel buio, per molti metri.
Nelle vicinanze di una rientranza, pressappoco all’inizio delle tenebre due
figurette nere si stringevano a sé per riscaldarsi in quella buia notte senza
luna. Ma il freddo che cercavano di scacciare era troppo profondamente entrato
in loro, non erano solo i loro corpi a gemere dal dolore ma il loro cuore che
si stava sempre più logorando…
Le due figure erano talmente strette a sé che da lontano
avresti giurato che fosse una sola esile ombra scura…
Una ragazza e un ragazzo, entrambi vestiti di nero. Lei era
piccolina e con dei lunghi e lucenti capelli rossi, lui un po’ più alto con dei
begli occhi chiari e un elegante viso allungato che tradiva un albero
genealogico altolocato.
La ragazzina gemette, un sussurro attraverso il corridoio e
arrivò chissà dove…
Una lacrima imperlò le gote candide. Sembrava ancor, se
possibile, più bella, con quella piccola gemma lucida. La perla tremolò un po’
e poi scivolò fino alla bocca color ciliegia.
Lui si mosse. Con la mano accarezzò la guancia bagnata di
lei, le ciglia le sfiorarono la fronte
-
Amore… Non fare così… Sai che, comunque vada, noi rimarremmo
uniti per sempre…
Tuffò ancora di più il suo viso in quello della ragazza.
Lei alzò la testa. Adesso erano occhi negli occhi, naso
accanto naso, bocche quasi unite…
-
Sì, Draco…
Si baciarono mentre le lacrime scorrevano sui loro visi,
inaspettate, impavide, senza meta…
Poi i due corpi si accasciarono inermi, non prima, però,
di aver donato ogni ultimo briciolo di vita all’altro.