Welcome to the Jungle

di johnlockhell
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Titolo: Capelli
Autore: Harry_x_Hermione_4ever
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson.
Riassunto: Neppure i più piccoli, sottovalutati, gesti passano inosservati, quando non puoi far a meno di osservarli.
Pairing: Sherlock/John pre-slash
Genere: Introspettiva, malinconica, romantica, sentimentale, slice of life.
Avvertimenti: Tripla Drabble, slash.
Rating: Verde
Parole: 300
Nota dell'autore: Le fic sono ispirate a sofferte vicende di vita reale più o meno vissute da me in prima persona. Non cercate di capire cosa c'entra il titolo della raccolta con le storie contenute nella stessa, perché ha senso solo per me e la persona che spero non leggera mai nulla di simile ne verrà mai a sapere niente di tutto questo.
Il rating sale col procedere delle fic.
In questa storia, Sherlock POV.
Grazie a Slayer87 per le segnalazioni!





Il tocco lieve della sua mano lo sorprende da dietro, gli sfiora il fianco, lasciato scoperto dalle braccia incrociate. Un contatto scomodo, scotta anche attraverso il sottile spessore della camicia. Ma provoca un brivido.
La mano si allontana, il corpo lo supera, e si lascia sprofondare nel divano che lui è solito monopolizzare, di quel salotto che li ha visti per troppe ore insieme. Così anche lui si lascia cadere.
Le risa non sono ancora morte nelle loro gole, riecheggiano tra le pareti per qualche frase burlesca. Il capo biondo si adagia sulla spalla del moro, riprendendo fiato.
-Oh, Sherlock...- sospira.
-È un vero peccato che nessuno ti ascolti, John, hai sempre delle uscite geniali.-
I capelli chiari gli solleticano il viso, in una carezza fastidiosa: non vuole si allontanino, non deve mostrarlo.
-Devo assolutamente trovarti una ragazza, Sherlock, prima che tu mi esaurisca completamente. Qualcuno che tu possa traviare al posto mio.-
Ormai c'era abituato, ad esser considerato strano dalla gente. E la cosa lo lusingava alquanto.
-Come ti ho detto, non è esattamente il mio campo.-
Ma non si era ancora abituato a sentirsi strano, in questo modo, per qualcuno in carne ed ossa ed ancora vivo. A sentirsi strano, quando i soffici capelli si allontanano.
-Così potresti uscire con me e Sarah senza essere d'impiccio.-
-Prima forse dovresti uscirci tu per davvero almeno una volta...-
Con la coda dell'occhio lo vede rivolto verso di lui, fissare il suo volto, ma non sa se vuole rispondere al suo sguardo.
-Conosco proprio qualcuna a cui piacerebbero.-
Spostare di pochi gradi il bulbo oculare è sufficiente a fargli capire cosa stava così intensamente mirando.
-Cosa, questi capelli arruffati?-
-Come, sono così belli! Cioè...-
Avrebbe potuto dire qualsiasi altra cosa, non lo avrebbe ascoltato. L'hard disk nella sua testa era crashato.






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