Roy/Riza
Rieccomi qui con il secondo
capitolo di questa raccolta...stavolta ci concentriamo su Riza e Roy!
Non voglio anticiparvi nulla, quindi leggete sotto per scoprire di
quale momento in particolare della loro storia si tratta! Vi dico solo
che si svolge precedentemente a ciò che ho raccontato nel
capitolo precendente, ma ovviamente sempre dopo la fine del manga/anime...giusto
per ribadire che l'ordine cronologico non appartiene a questa raccolta
:P
Fatemi sapere cosa ne pensate, sia in positivo che in negativo! E
ricordatevi che sono disponibilissima a fare flash precisi su
personaggi e/o situazioni, quindi chiedete liberamente ^_^
Ps. le rispose alle recensioni sono in fondo alla pagina.
Questo chap è
dedicato a ellyxyz93, che mi
aveva chiesto di scrivere qualcosa su questa coppia...come vedi, ho
voluto accontentarti subito! Ma fammi sapere tranquillamente se non ti
è piaciuto o se preferivi un flash su di un altro momento, e
riproverò a fare del mio meglio :)
-Si è fatto crescere i baffi.-
Ok che vuoi diventare Führer, ma qui stiamo
esagerando.
-Si è tagliata i capelli.-
Sei un ottimo
soldato, ma dovresti ricordarti più spesso di essere una
donna.
-Sì, ma con tutto il rispetto, a me stanno
bene.-
Uno a zero. Becca e
porta a casa, Roy.
Sei una stronza, Riza.
Anche quell'anno, le esercitazioni congiunte delle truppe di East City
e degli uomini di Briggs avevano avuto luogo...ma stavolta nella fredda
regione di questi ultimi. Riza Hawkeye, braccio destro
nonché
vice del Colonnello Roy Mustang, era stata incaricata di fargli
rapporto sulle esercitazioni, dal momento che lui non poteva essere
presente a causa di una chiamata a Central City. Era partita come
Capitano...
-Comunque ora sono il Maggiore Hawkeye, signore.-
Ti sto raggiungendo in
fretta, considerando che in realtà non ho mai mirato a fare
carriera.
-Ah, ottimo. E a cosa dobbiamo questa promozione?-
Ma come? Di
già? Di questo passo mi supererai!
-Mi sono distinta nelle esercitazioni, secondo il Generale Armstrong.-
E dal Generale
Armostrong...è tutto dire.
-Voi donne vi aiutate a vicenda, mi sembra ovvio.-
Ma come mi escono questi
luoghi comuni del cavolo?
-Non credo si possa affermare questo quando si parla del Generale
Armostrong, Colonnello!-
Che insinuazione
cretina. Puoi fare di meglio.
-Ha ragione anche lei...Maggiore. E comunque, lei non è
stata
l'unica ad essere promossa. A Central City mi hanno nominato Generale.-
Uno pari, Riza.
Non finisice qui.
Riza osservò i suoi nuovi baffetti. Era piuttosto strano
così,
sembrava più serio...ma sapeva che ci avrebbe fatto presto
l'abitudine. Dopotutto, era riuscita ad abituarsi al suo
caratteraccio ed al suo fare da donnaiolo, il che non era di certo
cosa facile. E l'aveva sopportato per tutti quegli anni.
Roy guardò i suoi capelli corti, cercando incosciamente la
familiare cascata
bionda, ma trovando solo dei ciuffetti che le incorniciavano
il volto. Chissà perché se li era tagliati.
C'era chi diceva che quando una donna cambia taglio di capelli sta
per cambiare vita...o uomo. Uomo?!?
-Le faccio i miei complimenti, Generale Mustang.-
Cosa che lei non ha
fatto a me, tra l'altro.
-La ringrazio, Maggiore. Sa, è successo da poco e non sono
ancora uscito a festeggiare...-
Dai, Riza, abbocca
all'amo.
-Immagino che avrà una fila di ragazze ansiose di
accompagnarla.-
Se credi davvero che ci
casco allora non mi conosci.
-Anche questo è vero...sarà una
scelta indubbiamente ardua!-
La vogliamo mettere su
questo piano? Va bene, allora. Sono disposto a giocare sporco.
-Immagino...deve essere un momento critico per lei, quindi la lascio in
pace e torno ai miei compiti.-
Non sto mica qui a
sentirti mentre racconti delle tue conquiste.
E' incredibile come le cose più semplici certe
volte
appaiano come le più complicate. Come due persone si
cerchino,
silenziosamente ma insistentemente, per poi arrivare a respingersi come
poli uguali di una calamita quando si trovano insieme. E la cosa
più strana è che, appena si allontanano,
misteriosamente
ricominciano a cercarsi, in un circolo vizioso che sembra non avere mai
fine. Almeno finché uno dei due non decide di sottrarsi agli
schemi e ribaltare la situazione.
-Ehi, Maggiore, dove va?-
Eddai, Riza, non sai
stare al gioco.
-Devo stilare un rapporto, non ricorda?-
Allontanati prima che mi
irriti sul serio.
-Sì, certo...ma non mi ha ancora detto perché si
è tagliata i capelli.-
A una donna fa sempre
piacere che si notino i cambiamenti di look, ma con te non so mai come
comportarmi!
-Sono più comodi così. E lei perché si
è fatto crescere i baffi?-
Come siamo passati ai
convenevoli?
-Glielo dico solo se viene a cena con me, stasera.-
O la va o la spacca.
*
Quando con la coda dell'occhio vide accendersi la luce del
vialetto, Roy tolse le braccia dal volante e si mise a sedere
dritto. Fuori dall'auto pioveva a dirotto, e riuscì a
scorgere
solo una macchia bianca venire verso di lui prima che la donna entrasse
velocemente in macchina e si sbattesse la portiera dietro le spalle.
-Buonasera.- la salutò, sorridendo.
-Buonasera, Generale Mustang.-
Oh, ma sei davvero un
osso duro.
Roy mise in motore la macchina, mentre Riza si sistemava
rapidamente i capelli scompigliati dal vento e dalla pioggia
guardandosi nello specchietto retrovisore. Lui notò un
brillio
insolito ai suoi lobi e non mancò di farglielo notare.
-Bei pendenti, Maggiore.-
-Grazie.-
Mica ti fai male a
ricambiare con un altro complimento...
A dire il vero non aveva potuto fare a meno di notatare anche
le lunghe gambe, per una volta non nascoste dalla divisa blu
dell'esercito, che
la donna aveva elegantemente accavallato non appena salita in macchina,
ma fece a meno di commentare. Voleva arrivare a fine serata.
Possibilmente ancora intero.
-Ho prenotato in un bel ristorantino qui vicino...non dovremmo metterci
molto.-
-Bene.-
Diamine, Riza, non sarai
troppo loquace stasera?
Non aveva la minima idea di cosa le stava prendendo.
Riusciva
solo a guardare dritta davanti a sé e a rispondere a
monosillabi. Eppure sapeva a cosa sarebbe andata incontro accettando
quell'invito...sarebbe stata la realizzazione di ciò che
aveva
atteso per anni, o l'inizio di un incubo.
Aveva cercato perfino di prepararsi psicologicamente ad un Roy "latin
lover", ma tutti i suoi buoni propositi erano svaniti appena era
entrata in macchina, e l'aveva visto in pantaloni eleganti e camicia,
sorridente e pronto ad accoglierla.
Cercò insistentemente qualcosa da dire, ma non le veniva in
mente nulla, apparte...
-Sa, è strano.-
Roy le lanciò una rapida occhiata prima di riportare lo
sguardo sulla strada. -Cosa?-
-Che guidi lei...non sono abituata ad essere il passeggero.-
E soprattutto non sono
abituata alla tua galanteria.
Lui si limitò a sorridere, scuotendo la testa.
-Cos'è questo rumore?- chiese Riza d'un tratto.
Roy sbiancò all'improvviso e si diede una manata sulla
fronte. -Maledizione!-
Lo strano suono proveniva dall'auto e si faceva sempre più
forte.
Che diamine succede?
-Generale, accosti! Presto!-
Roy fece quello che Riza gli aveva chiesto, stringendo le labbra,
mentre l'auto procedeva a singhiozzo.
Sono un cretino. No,
dico davvero. Sono proprio un cretino.
La macchina si spense da sola appena si fermarono accanto al
marciapiede, con uno sbuffo sonoro. Un improvviso silenzio
riempì l'abitacolo e Roy sapeva,
anche senza guardare dalla sua parte, che la donna lo stava fissando
con fare interrogativo. Pensò alle ore passate nel suo
appartamento, appena era uscito da Quartier Generale, per decidere cosa
mettersi...scordandosi la cosa più importante.
-Cos'è successo, Generale?- chiese.
Roy mormorò qualcosa a bassa voce, senza guardarla negli
occhi,
e quando vide Riza chinarsi verso di lui per sentire meglio
voltò di scatto la testa verso il finestrino e disse alle
gocce
d'acqua:
-Ho dimenticato di fare benzina!-
Non ci posso credere.
L'improvviso scoppio di risate lo costrinse a voltarsi verso di lei,
con un'espressione stupita. Riza aveva reclinato la testa all'indietro
e rideva di gusto, con gli occhi chiusi ed una mano sul petto, che
vibrava al ritmo delle sue risa. E in quell'istante, gli
sembrò
perfetta.
-Ma...ma...Generale...- riuscì a dire -...invita le persone
a
cena e neanche si ricorda di fare il pieno alla macchina! Spero non
faccia così anche con le ragazze con cui esce!-
Altrimenti non mi
spiegherei tutto il successo che hai!
Lui abbassò lo sguardo, un po' offeso. -Veramente no...io...-
Sembrava che non ci fossero limiti all'ilarità di Riza. Si
riallacciò i primi bottoni del cappotto che
idossava e se
lo strinse sulla gola, ancora ridendo. -Mi sembra di aver visto un
meccanico, mentre venivamo...torno subito.-
Roy la fissò allibito. -Ma fuori sta diluviando!- disse, ma
non
fece neanche in tempo a finire di parlare che lei aveva già
aperto la portiera della macchina.
-Non si preoccupi, Generale, posso affrontare qualche goccia d'acqua!-
rispose Riza uscendo. Roy stava per ribattere qualcosa, ma si ritrovo a
fissare lo sportello che gli era appena stato chiuso in faccia. Per un
attimo rimase così, fermo.
Ma guarda
questa...è completamente fuori di testa!
Di colpò spalancò la portiera alla sua sinistra,
e appena
mise la testa fuori lo colpì una doccia fredda. Si mise una
mano
sopra gli occhi per proteggerli dalla pioggia incessante e vide che la
donna aveva già messo una ventina di metri tra di loro,
correndo.
-Maledizione, Riza, fermati!-
I piedi di Riza Hawkeye si fermarono quasi contro la volontà
della proprietaria. Si voltò lentamente indietro, quasi
senza
sentire la pioggia che le sferzava tutto il corpo e che le attaccava
addosso i capelli ed i vestiti. Roy correva verso di lei, cercando
inutilmente di proteggersi dall'acqua tenendo alta la giacca sulla
testa.
-E' impazzita ad uscire così?- le chiese, una volta che le
fu
accanto. Allargò le braccia per ospitare anche la collega
sotto
quell'ombrello improvvisato.
Lei continuò a fissarlo negli occhi senza dire una parola.
Mi hai chiamata
Riza...detto da te ha quasi un altro suono.
Roy si schiarì la voce, a disagio. -Allora...questo
meccanico?-
La donna si riscosse all'improvviso. -Ah...sì...- disse, e
incominciò a incamminarsi senza guardarlo in faccia, sicura
di
stare arrossendo a causa di quell'inaspettata vicinanza. -Da
questa parte.-
Le gocce che cadevano violentemente sulla giacca ormai zuppa del
Generale, insieme al rumore delle macchine che passavano, erano gli
unici suoni udibili in quella fredda sera di Marzo. Per le strade non
c'era nessuno: a causa della pioggia sferzante, tutti si erano
rintanati al caldo nei locali o nelle proprie case. I lampioni
illuminavano un paesaggio quindi deserto, apparte per i due militari
che camminavano l'uno accanto all'altro sul marciapiede.
-Devo essermi sbagliata.- mormorò Riza d'un tratto,
fermandosi.
Roy si guardò intorno, ed in effetti non c'era nessun
meccanico
nelle vicinanze, e non ne aveva visti lungo la via. Ma, a dirla tutta,
non era certo di averci prestato molta attenzione. Le poche volte che
era stato così vicino a Riza Hawkeye era stato per
combattere, e
di solito quella che lo proteggeva era lei. Mentre adesso...si sentiva
lui nel ruolo del protettore, pur solo tenendola al riparo dalla
pioggia con un pezzo di stoffa ormai inutile. Era, come aveva detto lei
stessa in macchina...strano. Ma niente male.
La voce di Riza interruppe il corso dei suoi pensieri. -Mi aspetti qui,
io entro in quel bar e chiamo Havoc, così...-
-No.-
Havoc??
Perché proprio Havoc?
La donna alzò le sopracciglia. -Senta, lo so che ho
sbagliato, ma...-
-Dovrebbe smetterla di farsi carico di tutti i miei problemi. Sono
stato io a dimenticare di mettere la benzina, non lei, Maggiore.-
-Ma le ho detto io di aver visto un meccanico che poi non c'era.-
-Ma sono stato io a chiederle di venire con me stasera, quindi lasci
fare a me.-
-L'ha fatto solo perché le ho detto che ha la fila dietro.-
-Non credo
proprio.-
-E allora perché?-
Riza fremette nel fare quella domanda, ma non ne poté fare a
meno. Era tutto il giorno che ci pensava.
Roy guardò dentro a quegli occhi marroni che lo fissavano, e
deglutì a fatica.
-Beh, mi sembra ovvio...altrimenti chi mi proteggeva le spalle?-
Gli angoli della bocca della donna si piegarono impercettibilmente
all'ingiù, unico segno leggibile sul suo volto della
delusione che aveva dentro.
-Cos'è, ha paura che l'insalata l'attacchi alle spalle,
Generale?-
Roy strinse le labbra. -Credo che avrei fatto meglio a restare in
macchina.-
-Già.-
Il Generale Mustang fece per voltarsi quando sentì qualcosa
che lo tratteneva per il braccio. Riza l'aveva afferrato per una
manica, e aveva uno sguardo che non le aveva mai visto prima. Per una
volta, non c'era determinatezza nei suoi occhi, ma solo una muta
preghiera.
Non voglio che te ne
torni in macchina. Non volevo chiamare Havoc. Vorrei che tu lo capissi.
Roy si riavvicinò a lei. -Cosa c'è, Maggiore?-
-Mi scusi.-
Era poco più di un sussurro, ma era abbastanza.
Lui sorrise. -Mi scusi anche lei, lo so che la faccio andare fuori dai
gangheri certe volte.-
-Non importa.- Riza fece un passo verso di lui. -Le
proteggerò le spalle ogni volta che vorrà,
signore.-
Di nuovo quell'espressione forte, quell'aria da donna invincibile.
Il fatto è
che vorrei proteggerti anche io, qualche volta, Riza. Vorrei sapertelo
dire.
-Ha smesso di piovere.- constatò la donna, a
bassa voce.
Roy abbassò lentamente le braccia e lei gli
lasciò la manica della camicia.
-Si prenderà un malanno, Maggiore. Ecco.- le disse,
mettendole meccanicamente la giacca fradicia sulle spalle, senza
accorgersi che non migliorava affatto la situazione. Ma si sentiva
incatenato dai suoi occhi, e lei da quelli di lui.
-Grazie.-
E' difficile dire chi si avvicinò per primo. Forse Roy, che
già la circondava con le braccia, forse Riza, vittima di un
sentimento che aveva cercato di controllare per troppo tempo.
Ma quel che è certo è che i loro volti si
avvicinarono, lentamente, in una pausa che in quell'istante avrebbero
definito un'ora e che invece anni dopo avrebbero stimato mezzo secondo.
Riza chiuse piano gli occhi, e quando sentì le labbra del
suo superiore che gentilmente sfioravano le sue, sentì che
tutto era come doveva essere. Tutto era perfettamente a posto, e lei
era al sicuro. Alzò le mani e le posò
delicatamente sul viso di lui, non per imprigionarlo, ma per essere
sicura che fosse reale...e che fosse suo.
Roy lasciò cadere la giacca a terra e le circondò
la vita con le braccia, attirandola a sé, approfondendo quel
contatto da loro tanto agognato. Passò una mano sulla
schiena di lei e la sentì rabbrividire, e allora si
dedicò solamente alle sue labbra, inventando per lei nuovi
baci, e sperimentando nuove sensazioni che mai aveva provato con le
tante altre donne di cui era stato l'amante. Sentiva che Riza gli si
era abbandonata contro, per una volta inerme, e percepì il
suo calore attraverso i loro vestiti bagnati.
Poi, un pensiero improvviso lo distrasse, e si staccò da
lei. Rimasero così, con le fronti appoggiate l'una
all'altra, respirando piano. Lei teneva ancora gli occhi chiusi.
-Riza.-
-Mmh...?-
-Alla fine non mi hai più chiesto perché mi sono
fatto crescere i baffi.-
Riza aprì gli occhi e gli sorrise dolcemente, come si
sorride ad un bambino piccolo quando fa una domanda la cui risposta
ovvia, nella sua innocenza, non conosce.
-Non ne ho bisogno, Roy. Ti conosco meglio di quanto tu creda.-
Vi ringrazio tantissimo di
essere arrivati fino a qui, e spero sinceramente che vi sia piaciuta.
Che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate? E' facile e rapido!
Ringrazio inoltre alicettameggy e Haruno per aver
inserito questa raccolta tra le preferite :)
Risposte
alle recensioni:
@ lightblack:
Sono contentissima che l'idea ti
sia piaciuta!! Grazie anche per il commento su come scrivo ^^
@
Ludoangel:
Grazie
mille, sono felice che ti sia piaciuto lo stile "discorso al
passato/narrazione al presente" e la resa dei personaggi! Spero di non
averti delusa con questo chap, dato che ho dato più spazio
alle sequenze narrative! Grazie inoltre per avermi fatto notare gli
errori di battitura...la verità è che l'ho
pubblicata in fretta perché avevo paura di non averne il
coraggio se avessi atteso troppo :P
@
ellyxyz93:
Ti ringrazio molto
per i complimenti che mi hai fatto, e spero che questo chap ti sia
piaciuto...non sapevo bene su quale momento volessi il flash su loro
due, così ho provato ad immaginare...ma se preferisci che
racconti anche qualcos'altro chiedi e sarà fatto!
@
MusaTalia:
Un numero
speciale che uscirà in Giappone?? Please, dammi altre
informazioni *_* Sono felicissima che tu abbia apprezzato sia l'idea
dello scorso chap, sia il modo in cui ho cercato di rendere i
comportamenti dei personaggi! Inoltre, per fortuna l'ispirazione non
è arrivata tardi grazie alla richiesta che mi avevano fatto
;) Ps. Anche se qui Roy è apparso, il prossimo chap
è un flash specifico per te...ma non ti dico ancora su chi!!
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