Disclaimers: JAG e tutti i suoi personaggi appartengono a
Donald P. Bellisario, alla Bellisarius Production e alla Paramount e tutti i
diritti sono a loro riservati. Io li ho solo presi in prestito per questa fanfic,
senza alcuno scopo di lucro.
Premessa: vi ricordate quella fantastica
puntata, “In Country” o meglio conosciuta come “In cerca di Kabir”? in cui Harm
e Mac vengono spediti in Afghanistan alla ricerca di Kabir e “girovagando” per
il deserto si imbattono in una capra? Mi sono permessa di riscrivere non
fedelmente la puntata in modo più leggero e se ci riesco, un po’ divertente. Ho
utilizzato solo i personaggi principali del Jag, tutti gli altri sono
inventati. Se riesco nell’intento, vorrei scriverla in prima persona facendo la
parte di Mac.
MISSIONE AFGHANA
Scendiamo dall’elicottero
avvolti in una nuvola di polvere, riparandoci il viso alla bene meglio con la
manica della camicia. L’aria calda e umida ci fa sudare, ma io e Harm,
sembriamo non darci peso. Prendiamo i nostri zaini e a passo spedito, ci
dirigiamo verso la tenda principale in cerca del comandante McGraw e di un po’
di refrigerio.
Pia illusione, nella tenda si
muore dal caldo! Meglio non perdere tempo, come se di tempo ne avessimo, penso
tristemente. Kabir non resterà di certo ad aspettarci …………
Harm, prende la parola e fa le
dovute presentazioni …………..
« Comandante McGraw? Capitano
Rabb e Colonnello Mackenzie, a rapporto signore »
« Ben arrivati signori,
l’ammiraglio Chegwidden mi ha avvisato del vostro arrivo ……. ma prego, accomodatevi
» ci dice indicando due sedie, vicino ad un piccolo tavolo, ingombro di mappe
della zona.
« Comandante, come lei saprà
siamo alla ricerca di un iracheno di nome Kabir, la CIA ci ha assicurato che si
trova nella zona, avremmo bisogno piena libertà di movimento e di un
equipaggiamento adeguato »
« Certo colonnello, ho già fatto
preparare una jeep …….. per le armi vi dovete rivolgere al sergente Galindez »
« Il sergente, Victor Galindez? »
chiede Harm
« Sì certo, lo conoscete? E’ uno
dei miei migliori uomini …… » io e Harm rispondiamo affermativamente al
compiaciuto comandante. Lui sembra non avere fretta, perciò ci intrattiene in
un’amabile conversazione cercando di spillarci informazioni sul nostro amico
……… evidentemente non è un tipo facile da gestire.
Non vista, me la rido
sotto i baffi ripensando alle sfuriate dell’ammiraglio …….. Galindez è un
ottimo ufficiale, ligio al dovere ma è un uomo che sa tenere testa a chiunque,
anche ad un suo superiore.
Harm è trepidante,
riesce a mala pena a nascondere il suo nervosismo e io non sono da meno, McGraw
non la smette di parlare, e poi dicono delle donne!
Devo trovare
assolutamente il modo di liberarcene …….……pensa Mac ………… pensa ………… trovato!
Potrei ficcargli un limone in bocca, ma nella tenda, non ci sono limoni ……….
sono quasi tentata di sfilarmi un calzino, ma con questi maledetti anfibi,
andrebbe a farsi benedire l’effetto sorpresa ……… pensa Mac …….. pensa ………. il corso di recitazione! Perché non ci
ho pensato prima! ………. incomincio ad agitare il cappello davanti al mio viso
assumendo un’aria accaldata, con gli occhi cerco di mandare un segnale a Harm.
Niente da fare, non afferra il
messaggio! Delle volte è proprio tonto.
Agito maggiormente il cappello,
tanto che le carte sul tavolo si sollevano, strabuzzo gli occhi fino a farmeli
lacrimare ma lui niente.
Passerò alle maniere forti!
Il comandante McGraw si è
distratto un’attimo, è il momento!
Sferro a Harm un calcio negli
stinchi, lui si volta e mi guarda esterrefatto, io di rimando riprendo ad
agitare il cappello e a strabuzzare gli occhi. Finalmente ha capito!
« Comandante, scusi se la
interrompo, ma credo che il colonnello non si senta bene »
Alla buon ora! Penso io.
Immedesimandosi nella parte,
Harm si è messo a farmi aria con il suo cappello e premuroso mi passa un
fazzoletto sulla fronte fingendosi preoccupato. Anche il comandante sembra
preoccuparsi …….. sono da oscar! ……… se solo l’ammiraglio dovesse venirlo a
sapere ……… ho quasi paura a pensarci, talmente tanta paura che sbianco in
volto.
« Colonnello …. su …. su …..
beva un bicchiere d’acqua ………. » Nel frattempo anche il comandante si è messo a
farmi aria ……. meglio darci un taglio ……..
« Sto bene …… sto bene …….. » li
rassicuro « Devo solo prendere una boccata d’aria »
« Sì, il colonnello ha ragione un
po’ d’aria fresca non può che farle bene. » Aria fresca nel deserto? Lo guardo
interrogativamente, per fortuna questa volta capisce al volo e cerca subito di
rimediare ……..
« Vedrà comandante che quando
saremo sulla jeep, con l’aria che le sferza il viso si riprenderà subito ………
vero Mac? »
« Certo Harm, ne sono convinta
anch’io ……. » mentre dico queste parole, saluto il comandante e mi avvio verso
l’uscita della tenda ………. anche Harm saluta e mi segue a ruota.
Finalmente siamo fuori!
Il sole ci abbaglia e per un attimo rimaniamo immersi nell’oscurità, poi come
per magia tutto riappare.
* * *
Ci dividiamo i compiti,
a me tocca la jeep a lui le armi.
La trovo vicino alla
tenda dell’approvvigionamento, faccio un veloce controllo ………. carburante ok,
serbatoio pieno più due taniche di scorta …………. una pala ……. piastre
anti-insabbiamento ………. kit pronto soccorso …….. provo la radio …… funziona.
Sul sedile è sistemata
una cartina della zona, la apro e incomincio a darci un’occhiata, noto che in
rosso sono segnate le zone minate, dobbiamo starne alla larga se non vogliamo
finire nei guai.
Harm sta arrivando,
ripongo la cartina e gli vado incontro…………………...
« Vuoi una mano? » gli
domando
« Sì grazie, prendi i
fucili così posso caricare la cassa delle munizioni » deve pesare molto, perché
noto che fa una certa fatica.
« Galindez ti saluta! »
« Grazie …… e come sta? »
« Direi bene, ma gli
mancano i suoi amici e credo anche le
sfuriate dell’ammiraglio » sorrido, lui mi guarda ma non capisce.
* * *
Saliamo sulla jeep, mi
metto alla guida ……. adoro guidare questi bestioni e poi mi piace troppo la
faccia terrorizzata di Harm ………. lui dice che non dipende dalla mia guida, ma
da un detto che ha sentito in Italia ………. se non ricordo male cosa diceva …….. mmmmm …… femmina al ……… no …..
non incominciava così ….. donna .…… sì ora ricordo ……. donna al volante,
pericolo costante.
Non è assolutamente
vero, su dieci incidenti solo tre sono causati da donne al volante! Dovrò dirlo
a Harm ………… la sua voce mi distrae dai miei pensieri.
« Mac, puoi andare più
piano? Non riesco a leggere la cartina …… Maac??! »
« Ho capito ……. ho
capito » a malincuore rallento, Harm si rilassa e si mette a studiare la
cartina.
« Devo continuare per
questa strada? »
« Sì, ancora per quattro
chilometri poi dovremmo lasciare la strada e prendere una pista per il
bestiame, pensi di farcela? » mi domanda lui con espressione angelica. Lo
guardo in cagnesco, digrignando i denti…….. accidenti, sono o non sono un
marine! Non sarà di certo un sentiero per vacche a spaventarmi, invece di
sputare fuoco e fiamme, mi trattengo e gli chiedo ……
« Hai controllato che
non sia una zona minata? »
« Certo! Per chi mi hai
preso »
Sarà, ma con la coda
dell’occhio, vedo che sì e messo a controllare la cartina ……….. mi viene da
ridere, e per non offendere il suo orgoglio maschile, mi volto dall’altra parte
e fingo di ammirare il panorama.
Un suo cenno mi segnala
che siamo arrivati al bivio, rallento e imbocco la mulattiera.
I cespugli mi
impediscono una buona visuale, ma confido nel mezzo e nelle sue doti
fuoristradistiche, Harm si aggrappa saldamente con una mano al sedile e con
l’altra al montante del vetro, la cartina giace stropicciata ai suoi piedi.
Spero che non sia tutta
così la strada.
Dopo circa un
chilometro, la vegetazione scompare, lasciando spazio ad un paesaggio polveroso
………… finalmente mi posso rilassare, accidenti ……….. la tensione mi ha fatto
venire un fastidioso dolore al collo.
La cosa non deve passare
inosservata perché lui mi chiede ……..
« Mac, ti fa male il
collo? »
« Mmmmmhhh, un po’…..
spero che passi…….. » con la mano prendo a massaggiarmelo cercando di
sciogliere la tensione.
Ad un certo punto sento
la sua mano che si posa sul mio collo, il contatto mi fa sobbalzare ……. ma non
è dolore quello che sento.
« Lascia fare a me…….. »
mi dice sorridendo « Ho le mani d’oro »
Non solo quello! Penso
io ……… ma questo è un altro discorso.
Lo lascio fare ………
Effettivamente non è
niente male ………uummmhhhh ………. mi sto’ rilassando, sento la tensione che mi
abbandona ………. chiudo gli occhi ……… solo per un attimo ………. uummmhhhh ………..che
male può fare ……… uummmhhhh
« Maac!! …….. Maaacc!!! » ma che
urla a fare ……….. e perché ha smesso di massaggiarmi …………
Riapro gli occhi, giusto il
tempo per vedere una capra davanti alla nostra jeep.
UNA CAPRAAAA??????!!!!!!!!!
Spingo con forza il piede sul
freno e nello stesso tempo, sterzo per evitarla ma ormai le sono troppo vicino,
l’impatto è inevitabile!
* * *
Mi aspetto di sentire un belato
agonizzante, invece un forte boato mi sorprende mentre una fitta nuvola di
polvere ci avvolge.
L’esplosione mi ha leggermente
stordita, ho le orecchie che mi fischiano e gli occhi mi bruciano da morire, a
fatica mi volto per vedere come sta’ Harm ma lui non c’è, il sedile accanto è
vuoto.
Presa dal panico, mi metto in
piedi sul sedile e lo vedo, steso a terra a qualche metro di distanza
leggermente ferito, ma vivo.
Sia ringraziato il cielo! Mi
viene da pensare ……….
Non so’cosa avrei fatto se gli
fosse successo qualcosa, sto per scendere dalla Jeep ma lui mi ferma………
« Nooo! Resta dove sei, siamo finiti in una zona minata! »
« Zona minata?! Ma che dici ……. Guarda che è esplosa la capra! »
« Maac, le capre non esplodono! »
« Quelle kamikaze, sì ! »
« E secondo te, dove aveva
l’esplosivo? »
« Non lo so, non ho fatto in
tempo a vederlo ……. »
« Io la capra l’ho vista
benissimo e ti assicuro che non aveva esplosivo! »
« Sarà come dici tu, ma io resto
dell’idea che era una capra kamikaze » Mi guarda alzando gli occhi al cielo, ma
che avrò detto di tanto strano, mah certe volte non lo capisco…..…….
Lasciamo stare, cerchiamo
piuttosto di uscire da questa situazione……
« Harm, ti puoi muovere? »
« Credo di sì, ma ho paura che
se mi muovo posso saltare in aria »
« Senti delle protuberanze? »
« A parte qualche pietra ………
nulla di particolare »
« Ok, allora sollevati piano »
Si alza piano piano, con
circospezione e tutti e due tratteniamo il respiro, dopo un tempo che sembra
lunghissimo, Harm si trova seduto, ora dobbiamo passare alla seconda fase…….
« Vedi qualcosa di strano
davanti ai tuoi piedi? »
« Ad esempio? »
« Non lo so! Gobbette, fossette
! Insomma qualcosa che possa far capire
la presenza di una mina »
« Mac, io non vedo niente »
Sembra disperato, devo fare qualcosa per aiutarlo…….
« Va bene, resta seduto lì, ti
vengo a prendere con la Jeep »
« Nooo! Potresti far detonare
una mina! »
« Ma la jeep ha il fondo
blindato, non gli farà niente…….. »
« Ma io non sono sulla jeep! »
Accidenti, a questo non avevo
pensato ………. Harm ha ragione sarebbe
troppo pericoloso.
« Allora prova ad alzarti in
piedi e poi troveremo una soluzione »
Ci guardiamo per un tempo che
sembra non avere fine, vorrei dirgli tante cose e credo che anche per lui sia
lo stesso, mentalmente comincio a pregare ……… ho il cuore che mi batte talmente
forte che quasi non riesco a sentire i miei pensieri ……..
Appoggia una mano a terra e
facendo forza sul braccio si solleva, tutte e due sorridiamo, il più è fatto
ora manca solo di superare quei due metri che ci separano.
Dall’alto della jeep controllo
il terreno per vedere se si nota qualcosa, lui fa lo stesso e con prudenza
muove il primo passo ……. Tutto bene, ora tocca all’altro piede …….
CLICK
Harm, mi guarda spaventato……..
« Maaac, hai sentito?……. »
« Un click metallico? Sì l’ho
sentito »
« E ora che facciamo »
« Non lo so, fammi pensare »
Sono disperata.
« Pensa velocemente, Mac perché
non so’ quanto riuscirò a resistere, sono talmente teso che ho paura che la
gamba incominci a tremare »
« Quanto pesi? »
« Perché? »
« Accidenti, dimmi quanto pesi!
Credo di avere un’idea ……. »
« Più o meno novanta chili,
perché cosa intendi fare …… »
« Tu non ti preoccupare, vedrai
che funzionerà….. »
Scavalco i sedili e raggiungo la
zona di carico, con tutte le forze sollevo la cassetta delle munizioni e
l’appoggio sul sedile, poi prendo un bel respiro e scendo con un balzo dalla
jeep, se devo saltare per aria lo voglio fare alla grande, magari con un bel
botto.
« Noooo!!! » Urla Harm, ma ormai
è fatta ho lasciato l’unico posto sicuro nel raggio di venti metri.
« Mac, risali immediatamente
sulla jeep! Ti prego …… »
« Harm non ti preoccupare, per
il calcolo delle probabilità non posso incappare in una mina perché l’hai già
fatto tu …… »
« Ma cos’è questa stronzata!
Forza, risali immediatamente sulla jeep! »
« Non è una stronzata ……. dimmi,
che probabilità ci sono che su un aereo ci siano due bombe …….. nessuna! E’
ovvio! Per cui, se io porto una bomba sull’aereo, sono matematicamente sicura
che non ce ne sia un’altra e lo stesso vale per la mina. »
« Tu sei pazza Mac! Il discorso
non funziona …….. è ovvio che se io sono su una mina qua, non posso esserlo
anche lì…… ma io sono qui e tu sei lì …….. e se sono qui, non posso essere lì
…….per cui se io non sono lì, ma sei lì tu ……tu potresti saltare sulla mina che
è lì ma non qui! Hai capito? »
« No, ma fa lo stesso …….. ora
taci e lasciami lavorare ….. »
Lentamente mi avvicino a Harm,
portandomi dietro la cassetta delle munizioni, in realtà sono terrorizzata la
mia teoria non ha convinto neanche me, ma mi devo mostrare sicura e tranquilla,
soprattutto per lui.
Finalmente sono arrivata davanti
al piede della mina, con cautela appoggio a terra la cassetta e mi chino per
esaminare meglio la situazione.
« Che cosa vedi, Mac? » Mi
chiede ansioso, sono sicura che vorrebbe sentirsi dire che è un falso allarme,
che non ha messo il piede su una mina, ma purtroppo quella che vedo è proprio
una mina.
Cercando di mantenere la calma,
gli rispondo con tutta tranquillità
« Una mina, ma non ti
preoccupare ….. è di fabbricazione russa.. »
« E come fai ad esserne sicura? »
« C’è scritto! Made in URSS …..
deve essere un residuato ……. »
« Ahh, ora che so che è una mina
russa …….. sono più tranquillo »
Mi dice con una mal celata
ironia.
« Le mine russe esplodono solo
in rilascio, perciò finché tieni su il piede non ci sono problemi …….. »
« E come fai ad esserne sicura?!
»
« Perché altrimenti, saresti già
saltato in aria! …… ora non ti muovere che provo a liberarla dalla terra. »
« E poi quando l’hai liberata? »
« Ci metto un bel fiocchetto! »
« Cosa le metti??! »
« Stavo scherzando ……..vuoi
stare zitto e lasciarmi lavorare in santa pace! »
Con il coltellino svizzero, libero
il terreno tutt’intorno in modo da poterla vedere bene. Quando ho finito mi
appiattisco a terra e incomincio a lavorare sulla mina.
« Ora non ti muovere
assolutamente, questo è il momento più pericoloso ….. bravo fermo così, quando
torniamo mi devi un coltellino nuovo ……… fatto! »
« Fatto cosa! »
« Ho infilato la lama del
coltello sopra la spoletta, in questo modo dovrebbe essere bloccata ma per star
sicuri ci mettiamo sopra la cassetta delle munizioni ……..ora lentamente sposta
il piede mentre io faccio scorrere la cassa …….dai, ti decidi a spostare il
piede …………….. »
« Non posso, ho la gamba
addormentata! »
« Prendila con le mani e
spostala! Non ho intenzione di restare qui tutto il giorno »
Harm si trascina la gamba e io
finalmente, posso far scivolare la cassa sulla mina, ora non ci resta che
raggiungere la jeep e metterci in salvo.
« Harm, ce la fai a superarmi e
a metterti al riparo dietro la jeep? Intanto io, salgo sulla cassetta per star
più sicuri ……. »
« Scordatelo Mac, tu vai a
riparati dietro la jeep, sono io che sono finito sulla mina e sarò io a salire
sulla cassetta, se qualcosa dovesse andare storto non ti voglio avere sulla
coscienza. »
Tento di protestare,
ricordandogli che ha la gamba intorpidita ma è tutto inutile, in quanto a
testardaggine non lo batte nessuno!
Gli do un bacio portafortuna,
lui sorride e mi prende la mano …… peccato per la mina, altrimenti sarebbe
stato un bel momento …….
Ritorno con attenzione sui miei
passi e vado ad accucciarmi dietro la jeep, Harm sale con passo tremolante sulla
cassetta e dopo un attimo d’esitazione spicca un balzo e si lancia sul cofano,
ha giusto il tempo di venirsi a riparare dietro la jeep che la mina esplode
investendoci con pietre e pulviscolo.
Rimaniamo sdraiati a terra per
cinque minuti in assoluto silenzio, ancora scossi per lo scampato pericolo.
Alla fine è Harm a parlare per
primo …………..
« Accidenti, sei stata
bravissima! A noi non le insegnano queste cose in marina ……. »
« Se è per questo neanche nei
marines »
« E allora, dove lo hai
imparato? »
« Me lo ha insegnato McGyver ! »
« Chi? »
« McGyver, come fai a non
conoscerlo…… » gli chiedo con innocenza
« Ti sembrerà strano, ma non lo
conosco! »
« Ma dai, lo avrai visto
sicuramente sulla CBS …………lo trasmettono prima di quel telefilm che guardi
sempre e a cui ti ispiri tanto durante le tue arringhe in tribunale…….. »
« Oh mamma, mi sento
male …………Maac??! Non avrai usato un trucchetto di quel ……….. McGyver????!!!!!!!
»
« Certo, lui in una puntata, era
finito su una mina e con il suo inseparabile coltellino………. »
« Maac! Ma ti rendi conto che
quello è un telefilm, dove tutto è possibile??!! Se per caso lui sbaglia,
rifanno la scena! »
« Quante storie! Ha o non ha
funzionato……. »
« L’ho detto prima, e ora te lo
ripeto …… tu sei tutta matta! Mac, potevo morire! » Mi urla arrabbiato.
« Anch’io, dal momento in cui ho
lasciato la jeep! »
Ora anch’io sono arrabbiata, ho
messo in gioco la mia vita per lui e guarda in che modo mi ringrazia, mentre
ispeziona la jeep, prendo il mio zaino e mi incammino in direzione
dell’accampamento, piangendo. Non ho fatto che pochi passi, quando Harm mi raggiunge e prendendomi per un braccio mi
costringe a fermarmi.
« Mac, mi dispiace ……. ti prego
perdonami …….. Maac? »
Mi prende il viso tra le mani e
con il pollice mi asciuga una lacrima, lentamente avvicina la sua fronte alla
mia, io non posso fare altro che chiudere gli occhi …….. sento il suo alito che
mi solletica il viso mentre mi sussurra ………
« Perdonami …… perdonami ……
Sarah ……….perdonami …….. »
Come posso non farlo!
« Sono stato uno stupido, ma ho
avuto tanto paura che ti succedesse qualcosa, e che non avessi più la
possibilità di fare ……… di fare ……….. »
« Di fare cosa, Harm? »
« Questo ……… »
Harm si avvicina e mi
bacia, mi bacia sulla bocca ……..mi bacia una guancia……..mi bacia l’altra……..mi
bacia la fronte, per poi scendere sul naso e ritornare sulla bocca, questa
volta con più insistenza.
Mentre mi bacia, mi
accarezza la schiena e mi sussurra parole d’amore, le sue mani sempre timide e
rispettose, si fanno audaci, a questo punto, tutte le mie riserve crollano come
un castello di carte………..………
Non sò come e non sò quando, ma ci ritroviamo a terra con i vestiti
cincischiati e il mio zaino a mo’ di cuscino ………..
Ad un certo punto, qualcosa oscura il sole e ci sentiamo osservati, Harm
mi sovrasta con il suo corpo e io non ho la possibilità di vedere niente………
« Harm, sposta
leggermente la testa…… » gli sussurro
« Così va bene?…….
Riesci a vedere chi è? »
« Sì »
« E allora? »
« Non è esplosa! »
gli rispondo felice………
« Cosa non è esplosa! Non puoi essere più precisa? »
« Alzati e guarda tu stesso! »
Harm si gira e due
occhi, incorniciati da una bianca barbetta, lo fissano mentre beata si sta
mangiando il suo cappello……
« Ma tu guarda?! …… Hei!
Ridammi il cappello! »
La scena è davvero
comica, Harm cerca di riprendersi il cappello facendo braccio di ferro con la
capra, lei d’altro canto non ha nessuna intenzione di mollarlo e velocemente,
lo mastica con aria di sfida ……..alla fine Harm ha la meglio, ma quello che
resta del berretto è solo una massa informe, piena di bava.
Decisamente,
inservibile!
« Chi arriva ultimo,
scrive il rapporto! » Gli urlo mentre corro………….
« Cosa?! »
« La jeep è rotta e se
vogliamo tornare al campo, dobbiamo sbrigarci! »
« Ma sai quanta strada
dobbiamo fare? »
Mi dice appena mi
raggiunge …… io lo guardo e prendendogli la mano ……………………….
« Basta che la facciamo insieme, e non ha
importanza……. »
Ecco Cloe, come ti avevo promesso, questo è quanto è
successo durante la nostra missione in Afganistan che tra l’altro, come tu sai,
ha dato il via alla nostra storia.
Ovviamente ho tralasciato i particolari più piccanti, tu
dirai "ma sono grande, Mac !"
È vero, ma tu per me sarai sempre la mia sorellina.
Ti chiederai anche, come siamo finiti all’ospedale, se
la storia della mina si è risolta nel migliore dei modi …….
Ti dico solo, che è tutta colpa di Harm!
Anche se lui dice il contrario!
Cioè che è tutta colpa mia, perché ero stanca e ho
voluto fermarmi…….
In ogni modo, per farla breve, lui ha scelto un posto
non tanto tranquillo per accamparci e………… ma questa è un’altra storia che ti
racconteremo quando ci verrai a trovare.
Ma ora basta parlare di noi, mi devi assolutamente raccontare come va la storia con Paul, sono
curiosa di sapere come ha fatto a dichiararsi ………….dicevi sempre che era tanto
timido!
E la scuola? Procede bene?
Gli zii come stanno, brontolano sempre?
La cavalla Clementyne ha partorito?
Telefonami giovedì sera, così mi racconti tutto!
P.S. Harm, si
lamenta del fatto che ho colorito un po’ le cose e che ho voluto fare la parte
dell’eroina, perciò quando vieni aspettati una serata tutta “afghana”
raccontata da lui, naturalmente. Figurati che mi ha vietato di aprire bocca!
A presto, ti voglio bene………..
Sarah