Il tempo delle scuse
- E dai, Chad! -
esclamò Mike Kroeger con aria supplichevole.
L'altro scosse la
testa, poi tornò a concentrarsi sul testo della nuova
canzone.
- Grazie mille, eh!
- sbottò il bassista - I fratelli non si abbandonano nel
momento del bisogno!
- Mickey, ascoltami
bene - rispose Chad, passando il braccio intorno alle sue spalle - Ci
sono cose che non farei nemmeno sotto tortura. E una di queste
è far arrabbiare Ryan Peake.
Perfetto. Era solo,
quindi.
Annotò
mentalmente di uccidere Dan non appena se ne fosse presentata
l'occasione. Quella carogna di un batterista aveva combinato
il danno insieme a lui; poi, al momento di pagarne le conseguenze, era
scappato a gambe levate. Bell'amico.
Ok.
Se devo farlo, meglio non aspettare.
Si diresse verso la
stanza accanto, dove, ne era sicuro, avrebbe trovato la persona che
stava cercando.
- Ryan?
L'interpellato
alzò la testa, piantando lo sguardo in quello del bassista.
- Dimmi - fece,
tranquillo.
Vai,
Mike, ci puoi riuscire.
- Tu... tu mi vuoi
bene, vero?
Ryan lo
osservò sorpreso.
- Certo. Sei come un
fratello per me.
- Quindi, non mi
uccideresti mai...
Lo vide raddrizzarsi
e farsi serio.
- Che hai combinato,
Mike?
Ok,
è il momento. Tolto il dente, tolto il dolore...
- Ricordi la Gibson
che hai appoggiato di là? Quella che mai e poi mai avremmo
dovuto toccare?
Ora aveva la sua
completa attenzione. Il chitarrista teneva le mani strette a pugno, gli
occhi erano ridotti a due fessure.
- Sì, me
la ricordo - sibilò.
- Ecco... -
continuò il più grande dei fratelli Kroeger,
arretrando - Io e Dan stavamo giocando, tirandoci una pallina da
tennis. Accidentalmente è finita lì, e...
- CHE COSA??
- Ma non si
è rotta! E' solo un po' rovinata...
Ryan Peake nemmeno
lo ascoltava più. Era partito a passo spedito, diretto verso
la stanza incriminata. Quando poi Mike lo sentì urlare, ebbe
la certezza che il ragazzo aveva visto la chitarra. Ma, soprattutto,
che non ne era per niente felice.
Chad apparve alle
sue spalle, sogghignando divertito.
- Si
vendicherà. Lo sai, vero? - esclamò.
- Sicuro.
- E cosa credi che
farà?
Il bassista si
strinse nelle spalle.
- Non ne ho idea -
replicò - Comunque, per precauzione, ho spostato il mio
basso in un luogo sicuro...
Fanfiction partecipante
al contest 2010:
a year together , indetto dal Fanfiction
Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 }
Prompt 38. Il tempo
delle scuse
Chiedo perdono a chiunque, dopo aver letto quest'ennesima schifezzuola,
avvertirà dei malesseri più o meno gravi... giuro
che non lo faccio apposta!!
Intanto ringrazio e r a
t o per la recensione a "The Name" e Human_ per averla
inserita tra le storie da ricordare!
Grazie e alla prossima!
Baci8
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