Manhattan
– 14 Novembre
Il
sole è appena sorto nella grande mela e ovviamente le strade
sono
già intasate.
D'altronde
è la città che non dorme mai, ma ogni tanto un
riposino le farebbe
anche bene.
Dai
tombini esce una nuvoletta di nebbia, tranquilli non c'è
nessun
pericolo di esplosioni varie, è solo l'aria calda del
metrò che a
contatto con l'aria gelida condensa e produce quella che all'occhio
di un turista sembra una sorta di mini geyser pronto a sganciare
qualche litro d'acqua. Oggi, tra tutta la gente che ospita New York,
c'è un ospite d'eccezione, uno che non si mostrava forse
dalla
Guerra Civile, e forse è anche meglio così. Sto
parlando di Von
Doom, noto ai più come il dott. Destino, re o tiranno di
Latveria, a
voi la scelta tra i due titoli. Mi spiace dirvi che non è in
città
per combinare casini ma per una semplice partita a
scacchi, si
avete capito bene, una semplicissima partita a scacchi.
Una
partita a scacchi che probabilmente avrà le sue
ripercussioni sul
destino della città, ebbene si qui i giochi di parole si
sprecano
visti i due contendenti, ma voi siete a conoscenza di uno solo dei
due, l'altro arriverà di li a breve ma ci sarà
tutto il tempo che
volete per presentarlo e per iniziarvi a quella che sarà
l'iniziativa ludica dell'anno.
Von
Doom entra in uno degli alberghi più lussuosi di tutta New
York per
ritirare le chiavi dell'attico che aveva prenotato per l'evento, si
tratta di un hotel che probabilmente noi comuni mortali non ci
potremmo mai permettere, neanche per una notte per fare i fighi con
la ragazza che avete appena conosciuto. La stanza è la
numero 999 ed
è l'attico che si trova all'ultimo piano del grattacielo,
insomma un
piccolo angolo di paradiso dove puoi fare il cavolo che ti pare per
la modica cifra di 100.000$ a notte, come vi dicevo prima una cifra
che chiunque di noi può spendere per fare lo sborone.
La
stanza, scusate è meglio chiamarla casa viste le dimensioni,
è
veramente enorme. Non ha pareti in quanto, in tutti e quattro i lati
è delimitata da grosse vetrate che mostra la
città in tutto il suo
splendore, palazzi, grattacieli e indovinate un po', ancora
grattacieli. Il salone si trova nel lato ovest della casa ed
è
arredato nel modo più sobrio che vi
potete immaginare,
schermo al plasma da 60 pollici, tavolo in legno antico tutto
intagliato per renderlo più costoso anche se tutti quei
ghirigori
sono del tutto inutili, poltrone e divano in pelle che visto il costo
è probabile che siano fatti con pelle umana di antichi
sovrani e
dittatori, insomma è arredato proprio come casa vostra, ah
dimenticavo due cose, un frigo quattro stagioni vista la sua
grandezza pieno di Veuve Clicot ma anche di acqua e
succhi di
frutta, beh alla fine i ricconi sono comunque degli esseri umani, e
dulcis in fundo una credenza altrettanto grande come il frigo e al
suo interno è gelosamente custodita una scatola con una
ventina di
sigari cubani, fatti interamente a mano da qualche schiavo del
regime. Insomma si tratta di un angoletto di paradiso terrestre
proprio adatto per una semplicissima partita di scacchi. Il nostro
secondo ospite è appena entrato nell'albergo, sogghignando
per la
sfarzosità del posto scelto dal contendente.
<<
Certo che non si fa mancare nulla quel maledetto. >>
Pensò
il nuovo arrivato, e dopo aver lasciato le sue generalità,
salì fino all'ultimo piano per raggiungere il suo
avversario.
Mephisto raggiunse Von Doom nel salone, ebbene si dott. Destino e
Mephisto assieme sono una gran bella coppia.
<<
Non ti sembra di essere arrivato un po' tardi? >> Chiese
Von
Doom
<<
E perche mai? Non mi hai dato un orario e arrivo quando più
mi fa
comodo >>
Rispose
Mephisto in modo molto cordiale.
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