it started out just a feeling
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It
started out as a feeling.
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C'erano
tutti. Tutti
quanti.
La
vera Narnia aveva portato loro ogni fratello perduto, ogni amico
abbandonato dalla vita terrena; Tumnus abbracciava Lucy con gioia, con
fervore, Edmund stringeva i signori Castoro come mai aveva abbracciato
qualcuno, Tirian sorrideva emozionato al padre defunto da troppo tempo;
Eustachio e Jill festeggiavano insieme ad un paludrone che non
conosceva, il signor Digory e la signora Polly accarezzavano Piumino,
il cavallo alato.
Tutti quanti.
Tutto
ciò che aveva serbato nel cuore, fin dalla prima volta che
aveva messo piede a Narnia, era lì.
Tutti quanti.
Non
poteva più esserci sofferenza, il dolore era stato troppo
nel vedere la sua terra soffrire e morire. La vecchia Narnia
sarebbe sempre rimasta in lui, radicata nella sua anima come forse in
quella di nessun altro; perché era in quel luogo che il suo
cuore aveva cominciato a battere, ed era in quel luogo che aveva dovuto
dire addio a quel prepotente sentimento che non aveva più
provato.
Per nessuno, tranne lui.
Non
c'era.
Uno
dei più grandi Re che Narnia avesse mai avuto non era
lì, non era apparso. Non
era tornato.
Non
avrebbe dovuto esserci tristezza, in quel luogo. Non avrebbe dovuto
sentire incrinarsi di sofferenza, di abbandono...di una conosciuta,
familiare solitudine.
Poi,
una risata.
Una
risata alle sue spalle, il musetto di Ripicì che si alzava
repentinamente.
Una
risata che gorgogliò nel suo cuore, riempiendolo di una
gioia liquida e densa, oro fuso che repentinamente cominciava
a scorrere al posto del suo sangue. Gioia, si chiamava.
Peter la ricordava bene.
Lui
conosceva quella risata, conosceva quella voce. Non l'aveva mai dimenticata.
Non
avrebbe mai
potuto dimenticarla.
Quella
era la risata che aveva suggellato un sentimento troppo forte per
essere ignorato, troppi secoli prima di quel momento; troppo tempo era
passato, ma il Re Supremo non avrebbe mai lasciato che quel dolce
ricordo lo abbandonasse.
Si
voltò di scatto, vincendo ancora una volta la paura. Non poteva esserci paura, adesso.
Si
voltò impaziente, avido di quel momento che agognava da
troppo tempo. Non
potevano esserci freni, adesso.
E
la prima cosa che vide, furono i suoi occhi.
Quegli occhi.
Quei
due profondi occhi neri che lo cullavano ogni sera, prima del sonno.
Quei
pozzi di pece che non aveva mai dimenticato.
-Caspian.-
sussurrò, piano, il cuore che ardeva di un amore che non
aveva mai sopito la sua fiamma.
Il
giovane Re sorrise; Peter non aveva mai dimenticato quanto bello fosse
il suo sorriso, quanto riuscisse a scaldarlo dentro - dentro, nel
profondo del cuore. Gli sorrise come aveva sempre fatto, gli sorrise
dapprima con quelle iridi profonde, calde, brillanti dello stesso
sentimento che entrambi non avevano mai dimenticato.
-Peter.-
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My Space:
.....lo slash ce l'ho radicato dentro, altrochè xD
Ho appena finito di leggere Le Cronache di Narnia: quant'è
bello quel libro *.* questa shot è basata sulle ultimissime
pagine dell'Ultima Battaglia, quando si ritrovano tutti nella "vera"
Narnia...al che io non ho potuto non vedere lo sbirluccichio negli
occhi dei miei due pargoli preferiti xD
Non è niente di che, ho scritto roba ben più hard
fra ometti: è che questi due sono così
puccioooosi *.*
Oh, aspetto commenti, eh xD anche lanci di pomodoro ^^"
Appunto number one: il titolo è preso dalla prima strofa di
"The Call", della colonna sonora del principe Caspian xD
Appunto number two: HO FINITO GLI ESAMI *W*
Love you all, B <3
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