Sono tornata dopo un po' di tempo... questa fanfic non è molto lunga, l'ho scritta negli ultimi dieci giorni... mi è venuta l'idea e l'ho buttata giù subito. L'introduzione è già abbastanza completa. Non so dirvi se il protagonista è Sesshomaru, o Inuyasha... io direi che lo sono entrambi... anche se in modi diversi... diciamo che la storia vede Inuyasha al centro dell'attenzione, e che la parte riflessiva di questa fanfic vede Sesshomaru come protagonista... ok vi ho confusi abbastanza... leggete...
Capitolo 1
Il corpo di Naraku giaceva a terra, privo di vita. Inuyasha l'aveva finalmente
ucciso. Kagome porse gli ultimi frammenti della sfera al mezzo demone, che li
prese, andando ad aggiungerli a quelli che già erano in loro possesso.
"Ne manca uno, uno solo…" pensò Inuyasha.
Già, mancava un solo frammento, e solo in quel momento il mezzo demone
capì che la sfera degli Shikon non sarebbe mai stata completa. L'ultimo
frammento era lì, a pochi passi da lui, nel corpo di Kohaku, ancora stretto
tra le braccia di Sango.
Kohaku era vivo, vivo grazie a quel frammento. Completare la sfera significava
uccidere il ragazzino, e Inuyasha non l'avrebbe mai fatto.
Kagome notò subito il turbamento di Inuyasha, e ne capì il motivo.
"La sfera… non potrà mai essere completa, solo ora me ne
rendo conto…" disse lei, in un sussurro, evitando di farsi sentire
dagli amici.
"Già… quel frammento… io non potrei mai prenderlo…
io… dovrei ucciderlo, e non posso farlo, non dopo aver visto quanto ha
sofferto Sango fin ora, e quanto è felice adesso che può abbracciarlo,
senza preoccupazioni" confermò Inuyasha.
Kagome lo prese per mano, lui la guardò e le sorrise, per poi cingerle
la vita con un braccio. In quegli ultimi tempi lui si era dimostrato molto più
gentile nei confronti della ragazza.
Da lontano una figura si stava avvicinando al gruppo, Inuyasha aveva già
capito di chi si trattava, e per la prima volta in vita sua avrebbe voluto sbagliarsi.
Non voleva assolutamente vederla. Sapeva a cosa stava andando incontro. Si fece
scuro in volto.
"Che succede? Sei così preoccupato… abbiamo appena sconfitto
Naraku, perché sei così turbato?" chiese ingenuamente Kagome.
Inuyasha percepì che l'ospite inatteso si era fermato poco lontano da
loro, dove nessuno poteva scorgerlo, tranne il fiuto del mezzo demone.
"La mia battaglia inizia ora… qualsiasi cosa accada, Kagome, sappi
che sei stata davvero importante per me. Spesso mi sono comportato molto male
con te, ti ho fatta soffrire, io… ti prego di perdonarmi, sappi che…
non ho mai amato nessuno come amo te". Le parole di Inuyasha spaventarono
non poco Kagome.
"Inuyasha… che c'è? Dimmi che ti succede, cos'è che
ti preoccupa?"
"Io… tempo fa feci una promessa, e devo mantenerla, anche se il
mio desiderio ora non è più quello, ma vorrei vivere con te"
poi la guardò negli occhi con una dolcezza che mai Kagome aveva visto.
"Kagome, io… ti amo, ti ho amata dal primo momento che ti ho vista,
quando ero ancora sigillato al Goshinboku… mi dispiace solo di essermene
accorto troppo tardi."
La ragazza aveva capito tutto. Inuyasha si riferiva alla promessa che aveva
fatto a Kikyo. Lei presto sarebbe venuta a prenderlo, a portarglielo via…
copiose lacrime sgorgavano dai suoi occhi. Non poteva trattenerle.
Inuyasha per la prima volta non le chiese di non piangere, ma la strinse forte
a sé, baciandole le guance.
Poi, ad un tratto, con due dita sollevò lievemente il viso della ragazza,
tornando ad incrociare il suo sguardo, e avvicinò a lei il suo viso,
fino a sfiorare quelle rosee labbra con le sue.
A quel contatto, Kagome si sentì esplodere, e si spinse verso di lui,
continuando a baciarlo.
Poco lontano da loro vi erano Sango, Miroku, Kohaku, Shippo e Miyoga. Ma a
loro non interessava, quello era il loro bacio di addio, e gli amici lo sapevano.
Si baciarono a lungo, per Kagome era il primo bacio, un bacio a lungo desiderato,
sognato, bellissimo e colmo di intense sensazioni. Ma quel bacio portava con
se anche tanta malinconia, tristezza. Quello era il loro primo ed ultimo bacio.
La figura che si era avvicinata in precedenza, guardava con ira la scena, dovendo
ammettere che nel cuore del mezzo demone ora vi era solo quella ragazzina. I
suoi occhi vitrei erano persuasi da puro odio nei confronti di Kagome. Doveva
ucciderla.
Lentamente Inuyasha si separò da quelle labbra tanto desiderate. Doveva
andare.
"Addio Kagome, sappi che ti amo e ti amerò sempre". Inuyasha
stava per andarsene, quando Kagome lo trattenne, facendolo voltare verso di
lei.
"Anch'io… anch'io ti… ti amo… io… io ti ho sempre…
amato…". Disse Kagome, tra sonori singhiozzi. Stava ancora tenendo
Inuyasha per il polso, e non accennava a lasciarlo.
Inuyasha, vedendo la ragazza in lacrime, ed essendo cosciente del fatto che
non l'avrebbe mai più rivista, si fece sfuggire una lacrima. Silenziosa,
un'unica lacrima gli percorreva il viso.
Notandola, Kagome si fermò un attimo. Era la seconda volta che lo vedeva
piangere, ed in entrambi i casi erano lacrime versate per lei.
La prima volta che lo vide piangere fu quando lottarono contro i sette mercenari.
Inuyasha la credeva morta, e si fece sfuggire una lacrima. Lui cercò
di nasconderlo e di negarlo, ma quegli occhioni lucidi le rimasero ben impressi
nella mente. Ma questa era la prima volta che mostrava quella debolezza senza
vergognarsene.
Si avvicinò a lui, asciugandogli le lacrime che gli inumidivano il viso,
ed accarezzandolo. Kagome ancora adesso non capiva perché doveva per
forza andarsene, non poteva semplicemente andarsene via con lei, a Tokyo? In
quel modo tutti i problemi legati all'epoca Sengoku non lo avrebbero più
assillato…
"Inuyasha, no, ti prego… non andare… vieni via con me, nel
mio mondo… potrai rifarti una vita!" Kagome scoppiò nuovamente
in sonori singhiozzi.
"Vorrei tanto poterlo fare, amore mio… ma purtroppo ho dato la mia
parola…". Già, Inuyasha aveva dato la sua parola. E per lui
non esisteva assolutamente la possibilità di rimangiarsela. Aveva ragione,
ma in quel caso avrebbe potuto fare un'eccezione, dato che neanche lui desiderava
quello a cui stava andando incontro.
"Ora… devo andare"
Kagome cadde in ginocchio, piangendo tanto quasi da farsi venire le convulsioni.
No, non poteva lasciarlo andare, non dopo quello che si erano detti. Lui aveva
detto di amarla, non era giusto che mantenesse una promessa fatta ad una persona
che amava e che, evidentemente, non amava più.
Lo seguì di nascosto, decisa ad agire quando più opportuno.
Inuyasha raggiunse Kikyo, che aveva visto tutta la scena. Qualche lacrima stava
ancora scendendo da quelle iridi ambrate, ma non se ne curò affatto.
"Allora, Inuyasha… sei pronto per seguirmi?"
"Non prendermi in giro Kikyo. So perfettamente che hai visto tutto quello
che è successo, e se vuoi sapere anche quello che ci siamo detti…
ecco, io amo Kagome, non te, io mi sono innamorato di lei".
"Quindi non sei felice di poter stare con me ora?"
"Come potrei? Tu mi stai portando via dalla donna che amo, e io non voglio!"
"Ma hai dato la tua parola!"
"Infatti sono qui comunque, anche se il mio unico desiderio sarebbe quello
di poter vivere con Kagome, serenamente… perché è lei la
donna che amo"
Kikyo fece una smorfia, poi prese in mano una piccola sfera completamente trasparente,
guardandola.
"Vedo che allora non sei ancora pronto a seguirmi…"
"No, e non lo sarò mai…"
"In questo caso, si può rimediare…"
Kikyo porse la sfera verso Inuyasha, lui non si mosse, ma dopo che lei ebbe
recitato alcune parole in una strana lingua, il corpo del mezzo demone venne
avvolto da una luce bianca, che poi lentamente entrò nella sfera, facendola
diventare del medesimo colore.
Kagome aveva visto tutto, ma non sapeva che fare, Inuyasha ora era voltato
di schiena, pertanto lei non poteva vedere il suo volto.
"Arrivederci Inuyasha, tornerò a prenderti quando sarà il
momento"
Kikyo si allontanò, portando con se la piccola sfera divenuta bianca
e lucente.
Kagome si avvicinò subito ad Inuyasha, fece per abbracciarlo, ma lui
si voltò di scatto ringhiando, mostrando così occhi rossi, canini
molto più lunghi, e due strisce viola sulle guance.
Aveva assunto il suo aspetto demoniaco.
"Inuyasha… che ti succede… perché sei così…?"
Il mezzo demone non rispose, ma si avventò contro la ragazza quasi ferendola
con i suoi lunghi artigli. Quasi, ma non lo fece. Stava per ferirla quando si
fermò. La guardò negli occhi, lei non mostrava paura, aveva uno
sguardo dolce… Inuyasha scappò via.
Kagome corse dagli amici per spiegare l'accaduto, e spiegò tutto nei
minimi dettagli, anche se dal principio avrebbe voluto tralasciare la parte
in cui loro due si erano dichiarati. Miyoga ebbe subito una risposta pronta:
"Kikyo ha cercato di imprigionare il cuore umano di Inuyasha in quella
piccola sfera, in modo che non potesse più amare Kagome… ma evidentemente
qualcosa è andato storto, perché Inuyasha, se fosse veramente
senza sentimenti, avrebbe sicuramente ucciso Kagome, invece non l'ha fatto…
probabilmente una piccola parte del suo cuore umano è rimasta all'interno
del suo corpo, e credo che sia accaduto perché i sentimenti del signorino
sono talmente intensi e grandi che la sfera non è riuscita a contenerli
del tutto".
"Si, ma… come facciamo per farlo tornare come prima?" chiese
Miroku.
"Ecco, vedete… un modo ci sarebbe, ma non so quanto possa essere
fattibile…"
"Avanti Miyoga, dimmi come posso fare, io farei qualsiasi cosa pur di
farlo stare bene" disse Kagome, con una notevole preoccupazione nella voce
e nell'animo.
"Dunque… il lato umano del signorino, è stato imprigionato
in una sfera di Kikyo, che è morta. Quella sfera proviene dall'aldilà,
quindi la parte umana di Inuyasha è come se fosse morta, e bisogna riportarla
in vita… ma c'è un solo modo per restituire al signorino il suo
cuore… ed è…"
"Avanti, dannata pulce, parla!" Kagome aveva preso il modo di fare
di Inuyasha, in certi momenti…
"Bisogna colpire Inuyasha con Tenseiga. Così si potrebbe riportare
in vita anche la sua parte umana. Ma non solo: bisogna colpire la sfera con
Tessaiga per distruggere la barriera che la protegge, poi distruggere la sfera
stessa con Tenseiga, riportando così in vita ciò che contiene."
"Ma come facciamo a rubare la spada a Sesshomaru?" chiese Shippo
"No Shippo, non dobbiamo rubargliela, solo lui sarebbe in grado di riportare
in vita l'altra metà del signorino Inuyasha"
"Quindi noi… dovremmo cercare di convincere Sesshomaru…?"
chiese Sango, molto scettica
"Esatto…" rispose la pulce.
"Lo farò io" disse Kagome.
"Noi veniamo con te" la rassicurò Sango.
"Sango, ragazzi… io vi ringrazio davvero, ma credo che più
saremo, più rischieremo. Sesshomaru sembra essere infastidito dagli umani,
tranne Rin… e più umani saremo a circondarlo, più si irriterà…"
concluse Kagome.
"Ma come farai da sola?" chiese Miroku
"Non preoccupatevi, vi ringrazio di cuore… ma ce la farò.
Devo farcela. Inuyasha ha rischiato continuamente la vita per salvarmi, e ora
ho la possibilità di rendergli il favore. Devo farcela, e ce la farò"
Detto ciò, si avviò immediatamente alla ricerca di Sesshomaru,
accompagnata solamente da Kirara, che l'avrebbe aiutata molto, grazie al suo
fiuto.
Com'è? Vi prego commentate, vi supplico! L'ho appena finita di scrivere, sono le 2.47 del mattino ma dovevo assolutamente postarla (se no la mettevo tra 24 ore). Fatemi sapere... Ah, ringrazio tutti coloro che continuano a leggere e commentare "Amori sul Ghiaccio", "Rassegnati, il tuo tempo è finito", e "Long live rock 'n roll", GRAZIE!!! Siete meravigliosi