Essere la moglie di un mangiamorte ha un solo piccolo difetto,mamma..

di Cielle
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Cara mamma,
so che sarai sorpresa di ricevere mie notizie. Ma ti devo dire la verità,le tue chiamate,le tue lettere..mi straziano il cuore.
So che nessuna giustificazione vale per una nonna che non può stringere i nipotini,ma so già che disapproveresti -e disapproverai!-
Ti prego,mamma,ora siediti. Ti racconterò come sono cambiate le cose nella mia vita da un anno a questa parte. Oh,e non dire nulla  a papà,avrebbe il terzo infarto e dobbiamo decisamente evitarlo.

Hai presente François,mamma?
Si,mamma,mio marito. Proprio lui. Il bel ragazzo dagli occhi chiari e i capelli scuri che a soli sedici anni ti presentai,il ragazzo davanti a cui tu mi dicesti "figlia mia,questo è l'uomo che sposerai."
Beh,tanto di cappello,mamma. Avevi ragione.
Non che di anni ne siano passati molti,mi sposai a diciannove,e ora ne ho solo ventiquattro.
Comunque,la nostra storia ha cominciato a cambiare,circa..qualche giorno prima che io sparissi.
Ecco mamma,ero a casa,che aspettavo François. Joanna era già a letto,e ai tempi Matthieu non era ancora nato.
Ero in abiti piuttosto succinti,in quel periodo il lavoro lo teneva fuori tanto,e io volevo ritrovare la nostra intimità -Mamma,non farti il segno della croce,devi accettare che non sono più vergine!-
Ecco,lui,François,tornò a casa. Aprii la porta,e quando lo baciai mi rivolse solo un sorriso stanco.
Mi disse,siediti,Lilianne,devo dirti una cosa.
Pensavo sinceramente che lo avessero ricenziato,ovviamente non aveva un amante e non mi veniva in mente nient'altro.
Vedi,mammina,François prese un bel respirò e me lo disse in faccia,chiaro e tondo.
"Sono un mangiamorte,Lilianne."
La mia prima reazione,Mami -sai come sono emotiva- è stata quella di tirargli un vaso in testa -si mammina,il vaso che mi hai regalato tu lo scorso natale,scusami,so che era un pezzo raro ma era bello pesante..ed era vicino. Non potevo tirargli il pianoforte!-
La mia seconda reazione è stata quella di correre in camera di Joanna per portarla via da quel mostro,ma lui mi afferrò prima.
Mi trattenni dal gridare per non spaventare la mia piccola.
E lì il mio amato maritino mi fece un bel discorsetto,niente male. Anche a lui,tanto di cappello.
Mi disse che lo sapevo,lui era un serpeverde,che non era mai stato un santo,ma che mi aveva sempre trattato come una regina e che non meritava quella reazione,che non mi aveva mai torta un capello nè presa in giro,e che mi aveva sempre rispettata e amata per ciò che ero.
Wow. Mi bloccai,rimasta spiazzata di quelle parole.
Ma,mamma,aveva ragione!
Così,ovviamente come capirai,io e François stiamo ancora insieme. Stiamo bene,e mi basta evitare la domanda "cosa hai fatto oggi caro?" per sentirmi una donna perfettamente normale. In effetti,se glielo chiedessi provabilmente mi farebbe il conto di tutti quelli che ha ammazzato e sarebbe inquietante,parecchio. Quindi.. Beh,mamma,che dire.
Al cuor non si comanda!
Ti amo tanto e ti penso,ma questo è un addio.
Ciao Mami,salutami papà.
Lilianne.





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