l'incontro
Salve a tutti. Spero che il prologo di questo Super Cross
over
(come qualcuno lo ha definito) vi sia piaciuto, perchè da
adesso
incomincia la storia vera.
Ah! Una piccola nota: il cross over vero e proprio, con i personaggi
dei manga e degli anime, comincia dal
capitolo 14, che uscirà molto presto. Godetevi i
capitol
di apertura.
Buona lettura.
Era
un caldo pomeriggio d’estate. Un giovane ragazzo
di 19 anni, dopo una giornata dedicata al nuoto, stava per concedersi
un po’ di
riposo. Non avrebbe mai immaginato che quella semplice pennichella lo
avrebbe
cambiato per
sempre.
Il ragazzo si chiamava Nicola: era alto e
robusto, di carnagione
chiara, capelli castani e occhi verde chiaro che si astraevano dalla
realtà con
grande
frequenza.
La sua mente era molto ricca sia dal punto di
vista intellettuale
sia da quello creativo. Era soprattutto quest’ultimo tratto
che lo aveva sempre
contraddistinto. Sebbene fosse maggiorenne, era molto legato al mondo
della
fantascienza e dell’infanzia
.
Sarebbe stata quella sua mente a rivoluzionare
il mondo; solo che ancora
non lo
sapeva.
Il giovane si sdraiò e prese subito sonno. In quel momento
una voce lo chiamò e
cominciò a
precipitare.
La caduta sembrava interminabile. Sembrava che
il giovane avesse
superato la linea che, secondo Freud, separava il conscio dal
subconscio,
ma allora perché non riusciva a
svegliarsi?
Pochi istanti dopo, vide il fondo dell’abisso in cui stava
precipitando: a quella
velocità si sarebbe schiacciato come un uovo.
Sembrava fosse giunta la sua ora, ma
all’ultimo istante, delle
braccia lo afferrarono e lo deposero al
suolo.
Il giovane stette per qualche istante
inginocchiato al suolo e con
un filo di voce, disse: “Grazie, mi hai salvato la
vita.”
“Figurati. Normale
routine!” rispose il suo
salvatore.
Nicola alzò la testa per vederlo in
volto e, con suo grande
stupore, vide un personaggio che mai gli era capitato in sogno: il
principe di
Persia.
“Ma tu sei il principe di
Persia” disse scosso “Che forza, salvato
da un
mito”.
“Troppo
gentile” commentò il
principe.
“Mito! Ma fammi il favore” disse una voce
vicina.
Nicola si voltò e, con maggiore
stupore, vide Blade, Van Helsing,
Eric Draven (il corvo) Buffy e Kaeleena (amica del principe di Persia:
di
carnagione olivastra, con occhi verde smeraldo e lunghi capelli neri
che le
incoronavano il volto) che si
avvicinavano.
“Oh cavolo!”
esclamò “Rimangio ciò che ho detto, non
è solo uno il
mito, ma lo sono anche gli
altri”.
“Ah!
Quindi siamo tutti miti?! Meglio così.” disse
Buffy.
“Meglio accontentarsi di questo no!”
esclamò
Eric.
“Comunque Nick, benvenuto ti stavamo aspettando”
disse
Blade.
“Nick?” chiese Nicola “Conoscete il nome
del mio personaggio creato? Cavolo che
forza. Anche se non credo di essere alla sua altezza”
e
sorrise.
Ma il suo sorriso non fu ricambiato dai
presenti, che si
rabbuiarono in
volto.
“Che c’è? Ho
detto qualcosa di stupido?”
chiese.
“No” disse il principe
“è solo che…” non
riuscì a completare la
frase.
“Solo che abbiamo bisogno di te”
completò una
voce.
Nicola si chiese chi fosse stato. Di una cosa era certo, era una
donna.
Ora che ci pensava, non sapeva dove si trovasse; era tutto in
penombra,
solo una fioca luce, proveniente da una lanterna illuminava il posto,
ma non si
capiva quanto fosse grande o quante altre persone ci fossero. Inoltre
il
ragazzo era miope e non aveva gli occhiali con sè, aveva
riconosciuto i suoi
interlocutori perché erano vicini, altrimenti avrebbe avuto
qualche difficoltà.
In quel momento si ricordò che, per quanto fosse strano,
stava sognando e
quindi poteva vedere
benissimo.
Tirò un sospiro, ma si rese conto
che vedeva ancora sfocato e,
inoltre era vestito nello stesso modo in cui si era addormentato, una
maglietta
per il mare e un costume da bagno tipo boxer, per il resto non aveva
altro
addosso.
Mentre
si stava chiedendo il perché di tutto questo,
la luce della lanterna illuminò un altro volto, quello di
Luce, la sposa del
suo personaggio. Nicola restò abbagliato dalla sua
bellezza.
“Luce!” disse con filo di
voce “Sei quella che credo io o mi sto
sbagliando?”
“Sono proprio una delle tue creature Nick” disse
lei "Almeno quella che
hai
modificato".
“Wow!” esclamò
il giovane.
Nel vederla meglio, si accorse che il suo volto aveva i segni di
lacrime ed era
teso e triste, nonostante l’apparente tono
calmo.
“Ehi! Che cosa
c’è? Perché sei così triste?
Non è da te” le
chiese.
“Perché è
triste?” disse un’altra donna che dopo si
rivelò essere
Marina, seguita da Anemone (o Fuu, una ragazza con i capelli castani e
gli
occhi verde chiaro, resi più intensi dagli occhiali da vista
che aveva) ,
“Forse perché ha…” fu
interrotta da un gesto
dell’amica.
“In realtà”
disse Luce “Sono triste, ma allo stesso tempo felice.
Solo poche ore fa ho visto l’uomo che amavo e i suoi valorosi
compagni cadere
davanti ai miei occhi, adesso lo ritrovo di nuovo davanti a
me!”
Nicola, già stupefatto,
spalancò gli occhi. “Ho sentito bene”
esclamò “Il mio personaggio, cui ho sempre
dedicato ogni sforzo creativo, è
morto!”
“Si!” rispose Luce “E’ morto
nel tentativo di salvarci tutti da fine certa,
combattendo contro un nemico che alla fine lo ha distrutto insieme a
tutti i
suoi compagni e compagne. Io sono tutto ciò che
resta”
Nicola si sentì precipitare in un abisso ancora
più profondo di quello in cui
era già caduto. Non riusciva a credere a quello che aveva
sentito.
“Non è
possibile” disse con un filo di voce “Non
può essere morto,
nessuno può batterlo. Ditemi che questo è solo
uno
scherzo”.
Tutti i presenti abbassarono la testa senza
proferire parola. Il
giovane cercava di calmarsi pensando che fosse solo un brutto sogno, ma
si rese
conto che, per quanto ci provasse, non riusciva a svegliarsi; tutto
quello che
lo circondava, era reale.
Dopo un tempo incalcolabile, fu Eric a parlare dicendo:
“Senti Nick. Capisco
benissimo come ti senti. Il tuo alter ego, se così lo
possiamo chiamare, era un
amico per tutti noi, ma ora non c’è
più. Abbiamo bisogno di te, devi aiutarci a
vendicarlo e a salvare il nostro
mondo”.
“Come?” disse Nicola “Io non sono un
guerriero, sono l’esatto opposto di colui
che conoscete. Non abbiamo niente in comune se non qualche somiglianza
fisica.
Non so neanche, dove sono e se questo è davvero reale o sto
ancora sognando.
Secondo voi posso fare qualcosa?” e scoppiò in
lacrime.
“Questo lo sapevamo già
Nick” disse Blade duro “Ma non ci potevamo
certo aspettare di assistere ad una scena così pietosa da
parte
tua”.
Si avvicinò a Nicola , lo prese e
lo sollevò a forza dicendo:
“Alzati pappamolle! Non è questo il momento di
piangere. Se vuoi un buon motivo
per farlo te lo do io. Guardami negli occhi!” lo
forzò a guardarlo fisso e si
tolse gli occhiali “Il tuo alter ego è crepato va
bene! Ma se non ci aiuti, non
solo noi, ma anche tu farai la stessa fine. E dopo di noi
toccherà agli altri
mondi e dimensioni di cui questo universo è composto,
finché non ci sarà altro
che il nulla. Eccolo un bel motivo per piangere, la distruzione totale.
Ti
piace come prospettiva?” e lo lasciò
andare.
“Blade” lo
richiamò Van Helsing “Non dovresti essere
così duro. Ha
appena scoperto che il suo sogno è stato distrutto, non sa
nemmeno dov’è.
Questa prospettiva metterebbe paura a
chiunque”.
“Paura Gabriel!”
ruggì Blade “Se non l’hai capito ho
paura come
tutti voi, ma,a differenza di lui, riesco a mantenere il
controllo”.
Nicola cominciò a riprendersi,
sostituendo la tristezza al
desiderio di sapere. “Ehi Blade” disse
“grazie per la predica, mi ha fatto
calmare. Ora qualcuno vuole spiegarmi che diavolo succede? E, se non
chiedo
troppo, avete un paio di pantaloni e delle scarpe. Sto
gelando”.
“Cavolo è vero”
commentò Marina “ sei in pigiama estivo e sai di
salsedine. Hai davvero bisogno di una
sistemata.”
“Grazie per avermelo fatto notare
miss vestita-bene. Scommetto che
tu avresti avuto solo le mutandine.” rispose sarcastico
Nicola "Il pensiero
mi fa venire in mente strane
idee.
“Come ti permetti” gridò Marina
“Piccolo pervertito" e gli saltò addosso
riempiendolo di schiaffi.
Ci vollero tutti i presenti per separare
quella furia dal povero
ragazzo, che uscì con una faccia gonfia e
dolorante.
“Ma sei pazza!” disse
lamentandosi “Mi hai riempito di schiaffi
per una semplice battuta! A te ti manca qualche
rotella”.
A queste parole, la ragazza si
infuriò di nuovo, ma non riuscì a
liberarsi dalla presa dei suoi compagni.
“Basta Marina!” ordinò Luce.
A quell’ordine Marina si
voltò verso di lei. Luce sorrideva, ma il
suo volto nascondeva una forza tale da spaventare tutti i presenti,
persino un
tipo che si tiene tutto dentro come
Blade.
Nicola lo solo intravide, ma si rese conto che lo sguardo era diretto
anche
verso di lui. Sentì i brividi dietro la
schiena.
Marina si calmò e si
scusò con Nicola e lo stesso fece lui.
Luce riprese il volto solito, solo che questa volta era più
sorridente.
Dopo questa scenetta, Anemone tirò
fuori un paio di pantaloni che
aveva portato con se. “Devi scusarmi, ma non ho portato delle
scarpe. Almeno
potrai coprirti le
gambe.”
Nicola prese i pantaloni ringraziando e se li
mise.
“Non ti stanno male”
commentò il
principe.
“E’ quello che c’è, quindi mi
accontento” disse Nicola. “Ora vorrei sapere dove
sono e cosa vi aspettate da
me”.
“Era ora” disse Buffy
“Chi
comincia?”
“Ci penso io” rispose
Luce.
Questa si avvicinò a Nicola e
cominciò: “Sappi che non possiamo
restare qui ancora a lungo, quindi ti dirò le cose
più importanti. Il resto te
lo dirò più tardi.
Benvenuto nel Fantasy, il regno in cui i sogni di tutti diventano
reali. Il
nostro re è Galax XII.
Gli eventi che ti hanno fatto venire qui,
risalgono a circa due
mesi fa: quando Abhadon, l’entità pura dl Male
è riuscito a ritrovare i suoi
occhi e il suo cuore, dispersi nel continium spazio-tempo. Ritrovato
ciò che
gli mancava, ha deciso di vendicarsi e di impossessarsi
dell’intero universo e
di tutte le dimensioni che lo compongono. Ha risvegliato tutti i suoi
servitori, mettendoli a capo di un demone infernale superiore di nome
Abominon
che ha assunto il titolo di supremo generale infernale, secondo solo ad
Abhadon. Abominon ha attaccato il Fantasy per distruggere tutti i sogni
e
privare tutti gli abitanti dell’universo della speranza.
I Sun’s Warriors
hanno provato a fermarlo ma, come sai, sono stati sconfitti.
Abominon, in segno di rispetto ai
nostri principali
difensori, ha rinviato la distruzione del nostro mondo a due mesi a
partire da
oggi.
Tutto ciò che possiamo fare
è sperare in un miracolo e abbiamo
puntato su di te Nick: tu sei il creatore dei Sun’s Warriors
e sei l’unico che
ci può
salvare.
Secondo le nostre leggi, è proibito
far venire qui un umano:
violerebbe un antico equilibrio su cui tutto si basa. Ma questo
equilibrio è
già stato spezzato, quindi è necessario
ricostruirlo e l’unico che lo può fare
sei
tu”.
“Io?” chiese Nicola
“Ma non sono una persona speciale. E poi, in
soli due mesi non saprei da dove
incominciare”.
“Lo sappiamo Nick” rispose
Van Helsing “Per questo dovrai
sottoporti ad un allenamento intensivo per risvegliare i tuoi poteri e
diventare ciò che hai sempre sognato di essere. Non credi
valga la pena
provare?”
Nicola ci pensò e poi rispose: “Credete davvero
che io sia la persona giusta?”.
Tutti annuirono. “Beh! Immagino di non avere scelta, ormai
sono nella barca e
devo remare. Va bene farò ciò che
posso”.
Tutti sorrisero.
“A questo punto”disse Luce
“direi che possiamo tornare al castello
e preparare il tuo programma di allenamento” .
“Fico!” commentò Nicola “Che
stiamo aspettando! Andiamo volando o col
teletrasporto?”.
“Con nessuno dei due.”rispose Kaeleena
“Ci troverebbero subito. Credo
dovremo
camminare”.
“Cosa?”disse Nicola deluso “Ma quanto ci
vuole?”.
“Più o meno due giorni di
cammino” rispose
lei.
Nicola, nel sentire questo, fece un sospiro: “Che delusione.
Mi sarebbe tanto
piaciuto fare subito il mio primo battesimo
nell’aria”.
Luce a quelle parole sorrise:
“Un’altra via ci sarebbe, la tecnica
del richiamo. Chiameremo un animale e ci faremo trasportare da
lui”.
Nel sentire questo Nicola si sentì
elettrizzato: avrebbe cavalcato
un animale del Fantasy e sarebbe arrivato al castello in pochissimo
tempo.
“Che stiamo aspettando, che nevichi?
Andiamo” disse emozionato.
Gli altri lo invitarono a seguirlo ed uscirono
dalla grotta in cui
si trovavano, nota come "grotta dei mondi" e uscirono
all’aria
aperta.
Allora. Piaciuto questo secondo capitolo? Spero di si. vi aspetto al
prossimo. Mi raccomando, commentate. Mi bastano anche un paio di righe.
Alla prossima.
|