Cartella
Uscendo dall'aula magna incontro
il suo sguardo. Ha dei bellissimi occhi color nocciola. Nel suo viso
scorgo tensione, paura. Ha paura di perdermi. Possibile che non abbia
ancora capito nulla di me? La storia tra me e Kyle si è chiusa
da un bel pezzo ormai, da quando l'ho sorpreso a baciare Jessi. Anche
se lui si è scusato sapevo che quel bacio lo aveva cambiato.
Ma d'altronde così va la vita a volte. Si cambia, si cresce e
si hanno altri interessi. Non volevo accettare che amasse Jessi solo
perché io non avevo nessuno da amare. Ma adesso ho lui.
“Ciao” gli sorrido
avvicinandomi. Come vorrei che mi stringesse tra le sue braccia. “Non
mi saluti?”
“Ciao” risponde lui.
Ma non mi stringe tra le braccia.
“Che ti prende, ti vedo
strano” Forse sono un po' crudele. So benissimo che cos'ha.
“Che cosa vi siete detti tu
e Kyle?” mi chiede. Ha quasi paura di fare questa domanda.
“Non dovresti nemmeno
chiedermelo” rispondo.
“Scusa, hai ragione. Non
sono affari miei” fa mortificato.
Oh beata ingenuità! E'
peggio di me e Kyle quando ci siamo conosciuti. Ma d'altronde è
questo che amo di lui il suo assomigliare a Kyle quando l'ho
incontrato per la prima volta. La sua intelligenza mista a quella
semplicità così particolare che è anche un po'
mia. Sorrido all'idea che siamo due stupidi.
“Non intendevo dire questo”
chiarisco. “Volevo solo dire che dovresti sapere cosa ci siamo
detti io e Kyle”
“Non lo so” insiste
lui. “Voi a volte sembrate la coppia perfetta. Lo dice perfino
Lori”
“Una volta lo eravamo”
confermo. “Ma ora non più. Ora siamo solo due buoni
amici”
Il suo volto si illumina alle mie
parole.
“Solo amici? Davvero?”
chiede. Sorride sempre di più. Ora è completamente
cambiato. E' decisamente raggiante.
“Perché tornare
indietro quando il mio presente è così bello?”
gli domando.
Mi accarezza i capelli. Gioca con
loro. Poi finalmente fa quello che sto aspettando da almeno cinque
minuti. Mi bacia. E decisamente ho fatto la scelta giusta. Il bacio
che mi ha dato Kyle prima non vale nemmeno la metà di questo.
Kyle è il mio passato, Alex il mio presente.
“Ti amo, Amanda” mi
dice.
“Ti amo anch'io, Alex”
rispondo.
Poco fa ho detto queste stesse
parole a Kyle ma con lui avevano tutto un altro senso. Ci siamo amati
e ci ameremo ancora ma come amici. E se quella gli spezza il cuore,
io le spezzo le gambe. No, meglio, ci mando Alex a farlo. E' pur
sempre Jessi.
***
Sono finalmente libero di
amare. E' stato un percorso lungo, quasi tre anni. Ma alla fine so
quello che voglio. L'ho sempre saputo. Solo che non volevo far
soffrire nessuno. So di essermi comportato male con Amanda. Non
meritava di essere trattata così. Ma ora è felice. Le
parole di Adam sul fatto di essere programmato per amare Jessi mi
hanno spaventato. Sapevo che non era vero ma non volevo svegliarmi un
giorno e scoprire che stavo rivivendo la storia di Adam e Sarah.
Ho amato Amanda. Farà
sempre parte della mia vita perché siamo amici e lo saremo per
sempre. Ma se non avessi conosciuto Amanda ora non riuscirei a
interpretare così bene il mio cuore, ha capire cosa provo per
Jessi.
“Come sta la
principessina?” mi chiede.
“Jessi, Amanda non è
la mia principessa” rispondo. “Lo è stata non lo
posso negare. Come non posso negare di averla amata e che tra noi ci
sarà sempre qualcosa. Perché è stata il mio
primo amore, perché siamo amici ma...”
“Ma...” fa lei con
la speranza nello sguardo.
“Ma sei tu la mia regina
adesso” sorrido io. “E' con te che voglio stare, è
con te voglio passare il resto della mia vita. Perché come ti
ho già detto sei tu la mia vita”
Lei sorride. Mentre con la
coda dell'occhio vedo Amanda e Alex baciarsi e non mi infastidiscono
nemmeno un po', Jessi si butta tra le mie braccia. Ci baciamo, una
due tre volte. Fortuna che siamo all'aria aperta. Niente lampade che
esplodono, né oggetti che volano. Un bacio meravigliosamente
normale. E mi piace.
“Come è finita
coi tuoi genitori?” chiedo ad Alex quando finalmente Jessi si
calma un po'.
“Intendi quelli Latnok?”
fa lui. “Non ci sono più andato. Io ho già dei
genitori. Io non gli devo proprio niente”
“A proposito di
famiglia, Kyle” interviene Jessi. “Te la immagini la
faccia del nostro fratellastro quando scoprirà il virus di
Alex? Mi fa un po' pena poverino. L'ho quasi ucciso per colpa di
Sarah”
“Tu come fai a sapere
del virus?” le chiedo. Poi mi ricordo che gliel'ha detto
Nicole. “Ora
sarà bene informare gli altri”
“Sarà una bella
camminata” nota Jessi.
E' decisamente migliorata. Io,
lei e Alex potrebbe metterci a correre e raggiungere velocemente gli
altri. Ma Amanda non può farlo. Questo Jessi lo sa e per
questo ha fatto questo commento.
“Voi andate pure avanti”
dice Alex. “La vostra famiglia sarà preoccupata per voi.
Noi invece ce la facciamo con calma. Non è vero, Amanda?
“Non c'è
problema” conferma lei. “Andate e lasciateci pure
indietro”
***
Sono così felice che Kyle
ha scelto me. Quando Nate l'ha chiamato per dirgli di aver rapito
Amanda, pensavo che avrebbe avuto una ricaduta per lei. E anche
quando erano dentro mentre io e Alex siamo usciti, devo ammettere
d'aver origliato. E stavo per svenire quando si sono dichiarati amore
eterno. Ma avevo frainteso il significato di quelle dichiarazioni.
Era amor intesa come amicizia. Nulla a che vedere con quello che
prova per me e che io provo per lui.
Però da tutto ciò
ho imparato una lezione. Devo imparare a pensare con la mia testa
senza essere condizionata dagli altri. Perché esisterà
sempre gente come Sarah che approfitterà delle mie debolezze
per manipolarmi. Quindi devo imparare a distinguere chi mi vuole bene
da chi vuole solo sfruttarmi. Sono nuova del mestiere ma mi conviene
imparare velocemente.
Quando io e Kyle entriamo nel
magazzino adibito a laboratorio mi accorgo che qualcosa l'ho già
imparata. Non ho fatto a gara per vedere chi arrivava prima.
Effettivamente non sapevo bene nemmeno dove dovevo andare. Ma sembra
che anche la distinzione delle persone che mi circondano non sarà
una lezione difficile, almeno in alcuni casi.
“Kyle,
Jessi, siete tornati finalmente” ci saluta Nicole.
“Com'è
andata?” si informa Foss. “Dov'è Alex?”
“E'
con Amanda” risponde Kyle. “Nate l'aveva rapita ma noi
tre l'abbiamo salvata”
“Voi
tre?” Stephen si avvicina a me. Ha la faccia seria. L'ultima
volta che l'ho visto era legato nel furgone. Dove stavo mettendo
anche sua moglie e Kyle. Mi sa che è arrabbiato. E non ha
nemmeno torto a esserlo. E invece mi abbraccia. “Jessi, sono
contento che stai bene”
“Da-davvero?”
balbetto.
“Certo”
risponde. “Ti vogliamo bene”
Persino Foss ha da dirmi
qualcosa. “Ti chiedo scusa. Ho sbagliato a valutarti. Ma sai,
essendo figlia di Sarah e Taylor e con i tuoi precedenti...”
Lui non mi abbraccia. Ma poco più
in là vedo il mio incubo peggiore. Non posso cancellare ciò
che le ho fatto. Non ha più i lividi che le ho lasciato ma le
resteranno comunque dentro. Non ho nemmeno il coraggio di guardarla.
“Accidenti
che brutta cera che hai” mi dice Lori. Non replico, non posso
replicare. “I Latnok ti hanno tagliato la lingua?”
“I
tuoi lividi” balbetto “non ci sono più”
“Stai
ancora pensando a quelli?” sorride. Che ha da sorridere? “Le
cose brutte della vita passano subito ma le cose belle restano”
“Che
vuoi dire?” Non capisco le sue parole. Sembra davvero che non
ce l'abbia più con me.
“Per
essere un super genio pare che non capisci poi molto” continua
a sorridere. Poi mi abbraccia. “Ti perdono, stupida. Ti avevo
già perdonato da un pezzo”
Ricambio il suo abbraccio con
tutto il cuore.
“Jessi,
io e Stephen abbiamo una proposta da farti” E' arrivato il
momento di Nicole.
“Quale
proposta?” chiedo.
“Vorremmo
adottarti legalmente come abbiamo fatto con Kyle” spiega lei.
“Diventerai ufficialmente un membro della famiglia, anche se ai
nostri occhi lo sei già”
“Dovremmo
comprare un'altra vasca da bagno?” domanda Josh.
“Io
non dormo nella vasca da bagno” sorrido. “E' così
scomodea” Dopo tante ricerche ho finalmente trovato una
famiglia, una vera famiglia.
“Invece
ci si dorme benissimo” storce il naso Kyle.
“No,
davvero dormi nella vasca da bagno?” gli chiedo. Effettivamente
lo sapevo già ma mi sono sempre chiesta come accidenti faccia.
“Dov'è
Adam?” La domanda di Foss ci porta tutti alla serietà.
Una sconvolgente serietà.
“E'
morto” risponde Kyle. Non sorride più. “Stavolta
per davvero. Ho visto il suo cadavere. Ha ucciso Sarah e poi è
stato ucciso da una guardia”
“Voi
due state bene?” chiede Nicole.
“E'
morto per proteggerci” risponde Kyle. “Per darci un
futuro e non lo dimenticherò mai”
“Nicole,
accetto la vostra proposta” dico invece io. “Voglio
diventare a tutti gli effetti un membro della tua meravigliosa
famiglia. Ma a una sola condizione. Voglio tenere il cognome Emerson
per ricordarmi sempre la persona che non voglio diventare”
“D'accordo”
accetta Nicole.
“Ma
se ti comporterai male verrai punita come tutti gli altri” fa
Stephen.
“Sarebbe
meraviglioso” rispondo.
“Tu
devi essere proprio pazza” fa Josh. “Non ho mai
conosciuto nessuno al mondo che voglia essere punito”
“A
proposito di punizioni” gli dice la madre. “Devi proprio
pulire la tua stanza. E' orribile”
“La
mia muffa ha salvato il pianeta” protesta lui.
“E
tu che farai ora, Foss?” chiede Declan.
“Andrò
a Boston” risponde l'altro. “A vedere cosa ci ha lasciato
il buon vecchio Baylin. Kyle, tu non hai più bisogno di me.
Credo che questo sia un addio”
“No,
Foss. Solo un arrivederci”
Mentre io ora vivo con Kyle e la
sua famiglia, che è anche la mia famiglia, Foss ha scoperto di
aver ricevuto molti appunti di Baylin come eredità ma anche
parecchi soldi. Ha aperto la fondazione Adam Baylin per i talenti
come me, Kyle e Alex. E a noi si sono aggiunti anche Mark, Jacky e
Nate. Ma non ci sono solo latnok. Questa comunque è un'altra
storia.
THE END
Ringraziamenti:
vorrei ringraziare ele85 che ha
commentato i primi capitoli fino al sesto e poi ha deciso di seguire
in silenzio (come irecullen)
vorrei ringraziare gli altri
commentatori, ovvero gen kasia e scar 12
vorrei ringraziare everdream e
zephyr94 che hanno messo questa fanfiction tra le preferite
vorrei ringraziare il mio
neurone per aver fatto gli straordinari nel bel mezzo dell'afa
estiva
|