Buon
pomeriggio Folks!
Un'altra piccola shot, facente parte della serie, così la
rimpinziamo e sfoltisco quello che devo ancora pubblicare.
Con qeuesta si torna per un istante al filone 'originale', quindi
niente AU.
La premessa è solo per dirvi che è una scena
molto semplice e leggera, che mi ha ispirato una mia amica, che non
cito perché non fa parte di EFP e l'ha letta in separata
sede, ma la dedico comunque a lei, visto che l'idea me l'ha data dopo
una sua frase xD
Spero di addolcirvi il week-end e di farvi sorridere un pò!
Kiss
“Beh
vedi Jake....io mi sono trovato benissimo con te, non avevo mai
incontrato di nessuno così aperto...” no il
termine faceva schifo,
ci pensai “...bello, simpatico, favoloso, unico come te
e....non
avevo neanche mai passato un così bel tempo con una persona
come con
te.
Mi
sei stato vicino fin da subito, mi hai ascoltato e capito e abbiamo
parlato di un sacco di cose e...ti ringrazio infinitamente. Solo
che....beh ecco, è da un po' che...mhh...sento qualcosa di
strano
quando mi sei vicino, come se una voglia non ben definita mi
prendesse lo stomaco e...c'ho provato a non pensarci o a farmela
passare ma non ci sono riuscito.
Così
c'ho pensato ancora e ho capito...sono arrivato ad una
conclusione.....mi piaci tanto!”
BAM,
morto.
Gli
provoco un infarto se vado a dirgli una cosa del genere!
Dio,
ma che sto facendo?
Sbuffai,
sospirando sconsolato, spostandomi da davanti allo specchio su cui mi
ero bloccato fino a pochi secondi prima.
Che
gran attore, eh? Wow!
Facevo
davvero schifo!
C'era
un motivo se in tutti i miei film avevo sempre improvvisato o messo
del mio in quello che il copione diceva, lo utilizzavo solo per le
dritte, oppure ne sarebbe venuta fuori una catastrofe.
Mentre
adesso mi ero pure ridotto a provare monologhi assurdi davanti ad uno
specchio perché non riuscivo più a tenermi dentro
nulla di quello
che stavo provando da un mese, ormai.
Non
ne potevo più di nascondere la cosa e, in quella sera come
un'altra,
dopo la giornata di riprese e la cena solita al tendone della mensa,
mi ero deciso ad andare a parlare con quello che, in meno di due
settimane, era diventato il mio migliore amico, ma che ora volevo
fosse molto di più.
Non
sapevo se potesse essere una buona idea.
Se
l'avesse presa male l'avrei perso anche come amico e il pensiero mi
terrorizzava.
Però
se c'era una cosa che avevo capito subito di lui era che non scendeva
mai a conclusioni affrettate, quindi c'era la possibilità
che mi
avrebbe ascoltato e cercato di capire prima di darmi del malato
mentale.
Lo
speravo, almeno.
Ok,
forza Heath...vai e colpisci!....e improvvisa, soprattutto.
Sì,
era una parola.
Indugiai
davanti alla porta un paio di minuti senza avere quell'input di
convinzione sufficiente da farmi bussare.
Non
ero ancora proprio certo fino in fondo di quello che stavo per fare.
Avevo paura che sarebbe stata la cazzata più grande della
mia vita,
la disfatta totale, la morte completa.
Smettila
di fare il drastico.
Ma,
come si sarebbe dovuto capire subito, ero sempre stato molto
autodistruttivo e pessimista per quello che riguardava il mio modo di
vedere cose su cui avevo fatto una scelta e dato delle opinioni. Mi
ero sempre fatto dei gran scazzi mentali prima di convincermi che non
stessi per fare uno sbaglio e che, invece, ci avevo visto giusto.
Quindi,
anche quel caso rientrava nella norma.
Sospirai
per l'ennesima volta per darmi sostegno morale ma quando, con la coda
dell'occhio, vidi Diana e James passare per il viottolo tra le varie
roulotte poco distanti da me e salutarmi, decisi di darmi una mossa o
si sarebbero insospettiti.
Non
volevo che mi prendessero per pazzo.
Forza,
o la va o la spacca!
Mh,
si come no!
Lì
si trattava di giocarmi l'amicizia più bella, unica e
inaspettata
che avrei mai potuto avere e l'idea di fare un casino e,
conseguentemente, allontanarlo da me era tutto ciò che
volevo
evitare.
Ma
dall'altro lato c'era quell'infimo 1% di possibilità sul
fatto che
avrebbe potuto ricambiarmi e allora sarei stato bene e in pace per
tutta la vita.
Poteva
sembrare scontato che due persone -no, anzi chiariamo: due
ragazzi-
cominciassero a provare affetto reciproco, non solamente di amicizia,
per via di un film in cui interpretavano due cowboy omosessuali.
Ma
non lo era.
Soprattutto
per come avessi sempre pensato a certe cose prima di quel film e
considerando che Jake ci stava ancora male per la relazione con la
sua ragazza, terminata prima di arrivare sul set.
Ok,
poteva starci che nascesse stima, di cominciare a volersi bene con
una confidenza maggiore rispetto a quella di due colleghi e
basta....lo ritenevo quasi ovvio a causa del tipo di riprese -sempre
che le due persone in questione andassero d'accordo anche fuori
dall'ambito lavorativo e questo a noi era successo-.
Ma
scontato, no. Assolutamente.
Quindi,
da un lato, mi ero già messo l'anima in pace, prevedendo il
peggio,
e avevo deciso di farlo, a mio rischio e pericolo, solo a causa di
tutta la speranza che avevo in corpo verso quell'1%.
Anyway...
Dai
muoviti, dio santo!
Sese..
Bussai,
dall'interno non proveniva nessun rumore, anche se la luce era
accesa, perciò, in teoria, doveva esserci.
Tipregotipregotipregotiprego.
Non
farmi tornare in roulotte, me e i miei ragionamenti. Non ci
salterò
più fuori e non troverò più nemmeno il
coraggio di venire a
parlarti!
Sentii
dei passi. Sospirai di sollievo.
Quando
aprì e me lo trovai davanti feci una fatica immane a non
rimanere a
bocca aperta, appena i miei occhi si bloccarono sul suo essere
avvolto da una t-shirt nera stretta e dei pantaloni al ginocchio.
Era...porcospino...damn!
Mortalmente bello.
Non
potevo farci niente e nemmeno aiutare me stesso, ci avevo
già
provato e non avevo ottenuto nessun risultato.
Adoravo
guardarlo e amavo il suo corpo -leggersi fisico e viso-. Se fosse
stato per me non avrei fatto altro tutto il giorno se non, appunto,
guardarlo.
In
ogni caso, tornando alla porta che si aprì, l'espressione
normale
che aveva si modificò appena mi vide diventando lievemente
sorpresa
ma anche felice.
Buon
segno.
D'accordo
che ci vedevamo tutti i giorni e passavamo la maggior parte delle ore
buche insieme -per mia fortuna- e anche in quel momento non erano
passate nemmeno due ore da quando avevamo cenato, ma rivedere quel
sorriso fatto per me, mi diede carica.
“Heath,
ehi! Vieni entra”
Altro
buon segno.
Non
mi ha chiesto cosa ci faccio qui.
“Ciao
Jake! Scusa l'orario, non vorrei disturbare...”
“Ma
và, figurati. Sono solo le nove e mezza e sono reduce da una
telefonata infinita con mia sorella. Ho bisogno di sfogarmi!”
disse
con tono allucinato ma divertito allo stesso tempo e feci una mezza
risata, annuendo, perché amavo il modo che aveva di dire
certe cose,
senza riuscire a scollare lo sguardo da tutto il bendidio che aveva
dalla testa ai piedi.
“Ok,
allora” affermai con una strana sicurezza dentro, almeno un
po' più
di prima, e lui si spostò per farmi spazio, poi chiuse la
porta alle
mie spalle.
Ormai
l'interno di quella roulotte lo conoscevo come le mie tasche.
Praticamente entrambi continuavamo a fare la spola tra quelle
reciproche ma la sua mia piaceva un sacco, rispecchiava esattamente
ciò che era lui.
“Và,
mettiti dove vuoi...scusa il casino ma tra le riprese di ieri e oggi
non ho fatto in tempo a sistemare”
“Sta
tranquillo, non c'è problema!” di certo ero
lì per vedere lui non
il disordine “Lo sai che rispetto a me, questo è
ordine puro!”
ironizzai anche se era vero, ma lui si girò e sorrise
scuotendo la
testa.
Ecco,
quello era il motivo.
Stavo
semplicemente da dio quando lo vedevo sorridere. Più lo
faceva
meglio era.
“Su
questo non posso ribattere...” ridemmo “...vuoi
qualcosa? Ho
ancora alcune birre dell'altra sera”
Nonono!
Dì di no che poi finisce male se c'è di mezzo
l'alcool.
“Sì
volentieri”
Azz....
Brutto
segno.
Due
birre e un'ora e mezza dopo, non si poteva dire che fossimo brilli,
reggevamo molto di più tutti e due e delle birre non erano
niente,
non eravamo nemmeno nella fase risata-continua, però con la
bevanda
nello stomaco avevo perso parecchie inibizioni.
Ecco
perché ti avevo detto di non bere!
Stavo
pensando molto meno e non mi facevo paranoie. Infatti non me ne resi
conto quando cambiai discorso.
Ovvio
che fino a quel momento avessimo parlato di tutt'altro. Non sarei
potuto entrare spiattellandogli tutto in faccia in maniera diretta,
mi sarebbe morto sul colpo sul serio.
Invece
ora non volevo più aspettare.
Mi
ero reso ancora più conto che fossi completamente perso di
lui e
avrei accettato una qualsiasi sua risposta, solo dovevo togliermi
quel macigno di dosso o non sarei arrivato alla fine delle riprese
integro.
Aspettai
che finisse di ridere, come feci anch'io, smorzando la risata
lentamente e mi giocai tutto quando si zittì per prendere un
altro
sorso dalla bottiglia.
“Jake?
Devo...devo dirti una cosa....anzi, confessarti una cosa...”
cominciai con tono molto titubante, abbassando lo sguardo sulle mie
gambe.
Aggrottò
le sopracciglia e si staccò dalla bottiglia mantenendola a
mezz'aria.
“Dimmi...che
è quell'espressione seria? E' successo qualcosa?”
Rialzai
lo sguardo su di lui “No ma...è
importante” boccheggiai.
Uff...
Cristo,
perché era così difficile?
“Ah
ok, spara!”
Sì.
Ricorda:
improvvisa.
“Il
fatto è che....sì insomma, noi ci siamo trovati
bene, no?...”
“Mhmh..”
“...almeno,
io
mi
sono trovato molto bene con te”
Sorrise
“Anch'io con te”
Sorrisi
a mia volta “...e....non so dirti quanto tu sia diverso da
tutti
quelli che ho conosciuto...ma è un complimento, eh? Non
fraintendere....voglio dire che mi hai colpito subito positivamente
da quando ci siamo incontrati. Tra le riprese e le pause abbiamo
parlato tanto, mi hai ascoltato e anche capito molte cose di me che
nessuno aveva mai visto e....beh poi ci siamo conosciuti meglio e io
ho capito che mi piace passare il tempo con te....” feci una
pausa,
notando il suo sguardo allibito che non sapevo se prendere
positivamente o negativamente.
Lui
non ha capito niente, se non vai al punto!
Deglutii
con il batticuore che mi era aumentato in un nanosecondo, poi sbuffai
non riuscendo più a trattenermi.
“Quello
che sto cercando di dirti è che mi
piaci!”
sbottai e sgranò gli occhi di getto “damorire!”
aggiunsi
di fretta senza metterci pause, ma forse non avrei dovuto dirlo.
Passò
qualche attimo di silenzio in cui mi vennero in mente le cose
peggiori in assoluto che sarebbero potute succedere, mentre avvenne
l'unica che non mi sarei mai aspettato.
Si
mise a ridere. Non come presa per il culo, anzi, era più
sorpresa
mista a sconcerto che altro.
“Heath!
Cos'hai fumato? Lo sapevo io che non dovevo lasciarti bere la
seconda!”
Lo
guardai a occhi e bocca spalancati.
“Che?!
No! Non si tratta delle birre. Jake...davvero, sono serio!”
chiarii
tentando di farglielo capire anche con il tono ma lui scosse la testa
facendo un'altra mezza risata.
“Ma
và, dai! Le riprese ti hanno influenzato troppo”
dichiarò
divertito.
Corrugai
la fronte “Le riprese non c'entrano niente! Non mi
è mai successo
nulla del genere ma non riesco più a evitarlo. Non faccio
altro che
pensare a te, mi piace ogni minimo particolare di ciò che ti
riguarda e non ce la facevo più a tenermi tutto
dentro...”
Era
rimasto con la bocca lievemente dischiusa e lo sguardo spalancato
ancora allibito, a causa di entrambi dovetti scacciare a forza la
massa di pensieri impuri e soprattutto illegali che mi passarono per
la testa e mi avrebbero potuto far secco solo perché lo
stavo
guardando.
“Sei
sicuro di stare bene?” chiese incredulo.
“Sto
benissimo! Non sono mai stato meglio da quando ti ho
incontrato!”
“No,
non ti rendi conto di quello che dici”
Mi
sfuggii un mezzo ringhio di esasperazione, mi alzai, lo raggiunsi sul
letto su cui era seduto a gambe incrociate, mi appoggiai con le mani
sulle sue ginocchia e, senza pensarci, lo baciai,
non rendendomi conto di quello che stessi facendo.
Lo
sentii ammutolire, poi la sua sorpresa, le mani che mi afferrarono le
spalle ma che non mi spostarono e troppo tardi capii che, quello che
avevo desiderato da tanto, stava per finire.
Quando
ci separammo mi aspettai un pugno o qualsiasi altra cosa di doloroso,
invece respirò riaprendo gli occhi e guardandomi ancora con
mezzo
sconcerto.
“Mi
hai baciato...” sussurrò come a voler rimarcare
l'ovvio e lo
guardai scettico annuendo.
“Ma
dai! Non mi credevi! Convinto adesso?”
“...e
non era come per le riprese” mi interruppe con lo stesso tono
precedente, non mi aveva decisamente sentito e lo sguardo perso nel
vuoto.
“Già...e
ti ripeto che non c'entrano niente! Non sono la causa di quello che
provo. Mi piaci davvero così come sei....tutto di
te”
Portò
lo sguardo sul mio, finalmente, le sue mani ancora sulle mie spalle.
Soffiò
“Wow...cavoli..”
Risi
per la sua espressione favolosa ancora mezza scombussolata.
“Vuoi
riprovare?”
“Sì
diamine! Torna qui!” disse di getto con foga e non era la
risposta
che mi ero aspettato.
Ma
non potei replicare, mi spense il sorriso mentre provai un brivido
quando la sua lingua toccò la mia.
Hai
capito il ragazzo?! Un secondo fa mi stava prendendo per il culo e
adesso pretende pure!
MH.
Lo
adoro cazzo!
Avevo
l'impressione che da quel momento sarei andato in crisi se non avessi
più potuto baciarlo e considerarlo mio....non che lo fosse
stato
fino a quel momento, ma per come era andata potevo ancora sperare.
“Mh..e
chi l'avrebbe mai detto?” mugugnò sulle mie labbra.
“Cosa?”
“Che
prima o poi ti saresti deciso!”
Sgranai
gli occhi, distanziandomi da lui.
“COSA?!”
rise “C'è....c'è tu lo sapevi, mi hai
fatto patire le pene
dell'inferno e...e...tu
lo sapevi?!!!Ho
fatto tutta questa fatica per niente?”
Rise
ancora, negando “Lo sospettavo, che è diverso! Se
avevo visto
giusto volevo che ti facessi avanti di tuo, con i tuoi tempi”
“Quindi
hai finto tutto il tempo, prima?” sbottai indignato ma lui mi
tirò
verso di sé, fermandomi per il collo della maglia.
“Quasi...volevo
essere sicuro che non fosse l'alcool a farti parlare e comunque
sorpreso lo sono lo stesso....non me lo sarei mai aspettato”
Alzai
un sopracciglio “Ti odio!” feci ironico.
Ricambiò
con una smorfia “Stà zitto....adesso che lo so non
voglio perdere
un altro secondo con te!”
Mi
impedì la risposta perché mi bacio di nuovo e a
quel punto lo
abbracciai attorno ai fianchi sedendomi sul letto per stare
più
comodi.
La
serata aveva preso una piega inaspettata ma voluta e, se la metteva
così, non avrei fatto nessuna fatica ad assecondarlo sul
discorso
del tempo.
Non
sarebbe più andato da nessuna parte senza di me.
Perché
diavolo non ci avevo pensato prima?!
*******
Ve l'ho detto che
era tranquilla ^^
Era solo per togliermi una piccola voglia che mi era venuta in mente,
di far andare questa scena in un modo un pò diverso.
ghghghg
Ma che pucci sono?!
<3
Anyway...spero che abbiate apprezzato lo stesso!
Quindi grazie a chiunque recensirà, leggerà o
aggiungerà tra le varie possibilità xD!
Baci
Alla prox con il resto
Leia
[edit
del 24/02/11:
nuova pagina di
supporto per le storie, con foto, info e gli aggiornamenti alle
pubblicazioni:
bloggolo]
|