“l'amore
è sostenere chi è caduto e
dargli speranza, l'amore è sorridere al dolore con la
speranza che
si annulli, l'amore è continuare a credere e ad avere
fiducia
nonostante gli inganni”
Questo è quello
che mi hanno detto i
miei amici, il giorno in cui si sono innamorati e ora vorrei
dedicargli un bellissimo “VAFF*****O”
con tanto affetto.
Ciao, mi presento, mi
chiamo Dan sono
un ragazzo come tanti, frequento il college in America alla St. Unite
e per mia disgrazia mi sono innamorato, innamorato di chi non dovevo.
Tutto cominciò
un bel giorno, si bello
perché era una splendida giornata di sole, gli uccellini
cinguettavano nel cielo e i fiori profumavano, se invece parliamo di
me, tutto era, tranne che bello, perché da quel giorno
cominciò la
mia tortura.
Erano le sette di mattina,
ed il mio
primo giorno al college stava per iniziare, mi alzai, uscì
dalla mia
stanza e mi feci una bella doccia gelida come piacciono a me per
iniziare la giornata.
Tutto procedeva alla
grande, mi vestì,
scesi in caffetteria e comprai un bel frappuccino expresso per
ingurgitare la mia dosa quotidiana di caffeina.
Senza fretta, visto che ero
in perfetto
orario mi decisi ad andare verso l’aula, entrai e presi un
bellissimo posto centrale in seconda fila, perfetto per avere una
visuale completa del professore e della lavagna.
Alla grande direte
voi…una giornata
da 10+
Bhe continuate a
leggere…
L’aula
cominciò ad affollarsi e
vicino a me si sedette una ragazza…lei…era
bellissima, lunghi
capelli nero corvini, occhi verdi e una pelle olivastra …da
togliere il fiato in poche parole.
-ciao – disse
prima di sedersi –è
libero?- indicando il posto
-ciao… si si
prego siediti- scansai
la mia borsa per farle un po’ di spazio
-piacere sono
Laila…-
-piacere Dan- risposi
garbatamente
cercando di darmi un tono
Il nostro dialogo si
concluse li…io
troppo impacciato per parlare e lei troppo, bhe ora direi stronza, ma
al tempo pensavo semplicemente di non interessarle.
Finalmente
iniziò la lezione, le prime
due ore erano con il Prof. Langinton, un tipo ok sulla quarantina che
insegnava Anatomia Umana; Ah si sono iscritto a medicina, il mio
sogno è diventare cardiochirurgo, scelta più che
azzeccata cosi
magari riuscirò a trovare un modo per curare il mio cuore a
pezzi.
Comunque la lezione fu
un’introduzione,
parlò in maniera generale dell’apparato
scheletrico, soffermandosi
sul cranio e tutti quei minuscoli ossicini che proteggono la faccia.
Finita la lezione Laila si
alzò
lasciando una borsa sul banco per mantenere il posto e si
unì ad un
gruppo di ragazze per fare una pausa sigaretta in attesa che
arrivasse il professore successivo.
Io bhe…restai
lì in silenzio a
guardare mentre usciva, immerso nei miei pensieri, fin quando non
arrivò il mio amico Josh.
Ci conosciamo da quando
andavamo alle
medie, si può dire che sia il mio migliore amico e
l’anno scorso
dopo il diploma abbiamo deciso di iscriverci a medicina…bhe
io ho
deciso, lui si è semplicemente accodato, non ha un piano di
vita ben
delineato.
-Oi Dan- disse dandomi un
cazzotto
sulla spalla
-Josh…ma dove
eri? Anatomia è già
finita- lo rimproverai –dai siediti che ti ho tenuto un
posto-
scansai la borsa dalla sedia.
Josh poggiò il
quaderno sul banco
–scusa ma la sveglia non ha suonato!!!-
Ecco la classica scusa che
il mio amico
ripete ogni volta da quando lo conosco che significa esattamente
“la
sveglia ha suonato…ma io l’ho spenta e mi sono
riaddormentato”
Alzai gli occhi al cielo
–se come
no…- replicai –vabhe…comunque ho una
news da dirti, c’è una
ragaz…- ma non potei finire la frase che tutti i ragazzi
rientrarono seguiti dalla professoressa che insegnava chimica
-…te
lo dico dopo- conclusi verso Josh
Quella di chimica era una
delle
professoresse più noiose che io abbia mai conosciuto in
tutta la mia
carriera scolastica. Passò tutte e due le ore a parlare di
legami
chimici atomi e molecole. Del resto però non mi posso
lamentare
poiché la mia concentrazione era tutta su Laila,
lì seduta di
fianco a me che con molta arguzia disegnava stelline sul quaderno per
far finta di prendere appunti.
Il resto della giornata fu
abbastanza
piatto, soprattutto perché dopo una telefonata Laila se ne
era
dovuta andare, mollandomi la solo con Josh, senza neanche salutare.
Io e Josh decidemmo di
andare in mensa
per pranzo, unendoci ad un altro gruppo di studenti che seguiva con
noi le lezioni del primo.
Ci sedemmo ad un tavolo e
non persi
l’occasione per raccontare a Josh della cotta che mi ero
preso e
lui per pronta risposta…
Rise
Ha il tatto di un elefante!
Ma del resto cosa ne
può capire lui?
Lui che si sarà innamorato una volta nella vita e che usa le
ragazze
come clinex!
Un esempio? Bhe ora esce
con Naomi,
Jess, Lia e Mary… e con queste due ci esce
contemporaneamente… e
vi assicuro, non per andare al cinema!!
Quindi che rida
pure…stupido Don
Giovanni!
Finito di mangiare decisi
di lasciare
un po’ il gruppo per andare in biblioteca, il prof.di
anatomia
aveva richiesto una ricerca sull’etmoide, un piccolo ossicino
che
si trova nella nostra testa ed era meglio che iniziassi a lavorarci
subito.
Passai due ore a studiare e
fare
ricerche quando BOOM dalla porta entrò la dea più
bella che avessi
mai visto…lei…Laila, passo leggero, eterea come
una ninfa,
portava in mano un grosso libro che subito riconobbi come quello di
anatomia.
Che occasione! Presi la
palla al balzo
e la salutai
-Ciao…Laila
giusto?- dissi facendo
finta di non ricordarmi il nome per non darle troppa importanza
-si ciao Sam- rispose; Io
feci finta
mentre lei veramente se lo era scordato il mio nome...WoW …
ego a
mille.
-Dan a dire il vero-
sorrisi
imbarazzato -anche tu qui per la ricerca?- chiesi
-esatto…-
sorrise scostandosi una
ciocca di capelli dietro l’orecchio; Beeeellaaa!!!!
-se vuoi puoi unirti a
me…ho gia
cominciato…- dissi garbatamente pregando ogni
divinità esistente
perché accettasse
-ok grazie ..sei
gentilissimo- poggiò
il libro sul tavolo e si sedette
“Amen”
pensai
Parlammo poco, per lo
più studiammo…ma
quando finimmo, decidemmo di andare a prendere qualcosa da bere in
caffetteria.
Restammo lì per
due ore, parlammo di
tutto, ridemmo, sembravamo cosi affiatati.
Ok forse voi non ci
crederete nelle
anime gemelle, colpi di fulmine…a dire il vero
anch’io ero
titubante, tuttavia...mi colpisse un asteroide se non dico il
vero… è
quello che c’è stato tra di noi!
…se come no!
Tutto andava perfettamente,
fino a
quando “drin drin” suonò il cellulare;
Lei rispose
-ciao-
-si ok…-
-ora arrivo-
-anche io…-
Ehm… Anche io
cosa? Pensai.
Solitamente alla fine di una telefonata lo si dice a chi ha detto
“ti
amo” ma non può essere fidanzata…siamo
anime gemelle!!!!
-scusa …era il
mio ragazzo!- disse
Laila
Momento di shock
–ahh ok – replicai
con il sorriso più triste di questo mondo
-mi sta aspettando
…quindi ora devo
andare, mi ha fatto piacere stare con te oggi- si alzò in
piedi e mi
scoccò un bacio sulla guancia e se ne andò.
Non dissi più
nulla, passai buona
mezz’ora a pensare a quelle dolci e soffici labbra sulla mia
guancia.
Passato l'effetto
dell'incantesimo uscì
dal bar inveendo contro mari e monti, ci avevo creduto, mi era stato
permesso di assaggiare il nettare degli dei per poi mandarmi
all'inferno.
Era tutto finito...
...se lo fosse stato
probabilmente ora
non starei qui a raccontare la mia storia...
I mesi passarono ed invece
di chiudere
il rapporto, io e Laila continuammo a chiacchierare, a stare insieme;
la cosa brutta è che alla fine diventammo cosi tanto amici
che lei
mi raccontava tutto, anche del suo fidanzato, con cui stava da tre
anni (anche se litigavano spesso), ed ogni volta era come se mi
accoltellasse con una mannaia
ahh l'amore...che pena...
comunque qualcosa non
tornava, sguardi,
sfioramenti e giochini non del tutto innocui, mi tormentavano; Era
fidanzata ma aveva questi atteggiamenti non da amica...
Sarò io il
pazzo...cosi innamorato da
vedere qualcosa nel nulla?
La vicenda andò
avanti per anni, ed io
ero quasi arrivato sull'orlo della follia.
La nostra
“amicizia” crebbe sempre
di più, fino a farci passare intere giornate completamente soli.
E proprio in quel soli che
alla fine
capì...
Eravamo nella mia stanza
del
dormitorio, stavamo studiando microbiologia quando decidemmo di fare
una pausa; Lei andò vicino alla finestra per fumare ed io
iniziai a
parlare di una ragazza che avevo conosciuto da poco...una carina...ma
non era lei!
Lei mi ascoltava,
commentando di quando
in quando, fino a che non dissi le due parole magiche
“potrebbe
piacermi”... apriti cielo...
… si
alzò in piedi e mi venne
vicino, portando il suo viso a meno di un millimetro dal mio
dicendomi – tu sei mio...e di nessun altra...- e mi bacio...
...si mi baciò...
...ed io la
baciai...più e più volte,
estasiato, eccitato, felice...
e tutti vissero felici e
contenti...
col cavolo!!!
Io ero convinto che fosse
fatta, ora
avrebbe lasciato il ragazzo che tante volte l'aveva fatta soffrire e
noi avremmo potuto vivere per sempre il nostro amore, ma non
andò
cosi...anzi... parlammo, lei mi disse che mi amava, che senza di me
non avrebbe potuto vivere ma imperterrita continua a stare con il suo
fidanzato ...oserei aggiungere bello e cornuto!
Tutt'oggi io e lei ci
vediamo e a volte
ci lasciamo andare a momenti di passione in cui non riusciamo a
controllarci...ma alla fine lei resta sempre con lui....
...perchè? Mi
chiedo...
...perchè io non
riesco a stare senza
di lei...perchè continuo a sperare che un giorno si decida a
vivere
seriamente quello che c'è tra di noi...
...perchè...
… so solo che
questa è la mia
storia, senza lieti fine... solo l'illusione di un vero amore e
l'amaro della realtà che mi affligge...
...e giusto per ribadire il
concetto...a chi mi dice ancora “viva l'amore”
io ribatto con un sonoro
“
biiiiiiiiiiiiiiip”
!!!!!
|