AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio svanitore
MISSING MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo
secondario(In memory of a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred,
In Memory o fan antythesis)
PERSONAGGI: Molly Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy
Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS SCELTI: /
NOTE AUTORE: Inizialmente l’idea era molto
diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi
sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere
introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che
amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro
noi stessi.
Ogni shot è strutturata in modo che al suo interno contenga
un altro minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un
senso compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte
soddisfazioni scriverlo.
L.B.
In Memory
In memory of a son
Quando sentì
delle risate squarciare l'aria in quel contesto così
solenne, Molly Weasley si voltò di scatto, con un rimprovero
già ben fermo sulle labbra, ma le mancò il fiato
quando vide che a ridere erano due bambini fermi dall'altra parte della
staccionata del cimitero e non uno dei suoi. Perché certi
istinti sono difficili da perdere, soprattutto per una madre.
Fu come se si fosse ricordata all'improvviso perché era li e
il mondo le fosse crollato addosso in un momento, facendole curvare le
spalle stanche, così diverse da quelle di colei che aveva
ucciso Bellatrix. Era sempre stata energica e battagliera, ma in quel
momento si sentiva solamente stanca, piegata sotto la consapevolezza
oramai feroce che non si può combattere contro il destino.
'Siamo quì...'
Le parole del
funzionario del ministero la risvegliarono improvvisamente dalla trance
e, per reazione, strinse più forte il peluche che aveva tra
le mani, fino a far sbiancare le nocche. Non voleva sentirle quelle
parole. Voleva essere codarda per la prima e ultima volta nella sua
vita e scappare, fuggire via lontano per non sentire quelle lettere che
avrebbero reso tutto più dannatamente vero.
'Riuniti per commemorare
la prematura scomparsa di un giovane e promettente mago, Fred Weasley,
vittima tra le vittime...'
Le parole erano vuote e
di maniera, Molly le sentiva come acciaio freddo sulla pelle che le
bruciava ancora della perdita di suo figlio, il suo Fred.
La guerra le aveva fatto
sorpassare se stessa; non aveva mai pensato di poter soffrire
più di quanto aveva sofferto vedendo i suoi fratelli morire,
ma le ferite sul volto di Bill avevano messo a dura prova la sua tempra
e la morte di Fred l'aveva definitivamente spenta.
C'era qualcosa di
tremendamente innaturale nel seppellire un figlio, come se il sole
sorgesse improvvisamente ad ovest facendo girare tutto il mondo
dall'altro lato, come una notte perenne capace di far morire il prato
più rigoglioso, come una spada piantata dritta nel petto.
'Ora vi invito, uno per
uno, a portare l'ultimo ricordo a Fred, a declamarlo ad alta voce
così che lui possa sentire e accompagnarlo con una piccola
manciata di terra.'
Sentì le mani
di George spingerla, poggiate delicatamente alla schiena e si
ricordò che toccava a lei aprire le danze, perché
se non si faceva coraggio colei che l'aveva generato, come avrebbero
mai fatto gli altri a dirgli addio? Non voleva ridere, non voleva
sorridere, non voleva minimamente compiere nessuna azione allegra, ma
si fece forza e si avvicino alla fossa che avrebbe inghiottito per
sempre una parte di lei, sforzandosi di sorridere al buio che la
salutava, infido, salendo dalle viscere della terra. Tra le mani
stringeva un peluche, uno dei pochi che aveva potuto regalare ai suoi
figli negli anni e che Fred aveva fatto riparare con quelli che erano i
primi proventi, ne era sicura, del commercio illecito che sarebbe poi
diventato il negozio suo e di George. Era sempre stata più
furba di quanto i suoi figli credessero e seppure sperava che si
decidessero a mettere la testa a posto, nel fondo del suo cuor sostava
la consapevolezza che sarebbero stati grandi qualsiasi cosa avrebbero
fatto.
Si abbandonò
ad un lungo respiro e getto l'oggetto giù, nel vuoto e si
rese conto che aveva trattenuto il respiro solo quando riprese a
respirare, una volta udito il tonfo sordo che decretava la fine del
breve viaggio. Aveva sperato fino all'ultimo di sbagliarsi, che
lì dentro non ci fosse nessuna tomba.
'Ciao Fred...'
La voce tremava,
deglutì e riprese a parlare solo quando Ginny le si
affiancò, gli occhi bassi per non mostrare al mondo quanto
fossero tristi.
'Ti ho regalato il tuo
peluche, quello che avevi rotto quando avevi cinque anni, pur di
strapparlo a Ron.'
Le parole erano bloccate
in gola, non riuscivano a salire come degli alpinisti persi su una
parete troppo ripida per le loro sole forze e lei, da sola, sentiva di
non riuscire più a fare niente. La forza le venne
dai suoi figli, quelli ancora vivi, che la guardavano come se fosse la
loro unica ancora di salvezza, il loro appiglio, il porto al quale
attraccare in un momento di tempesta. Sorrise allora, sorrise dal
cuore, di un sorriso che saliva dalla voglia di essere ancora utile per
coloro che erano rimasti e che credevano in lei.
Si abbassò a
prendere una manciata di terra e la lanciò esattamente come
doveva, ma non rimase ad ascoltare i granelli cadere come una pioggia
sul legno della bara, si allontanò di qualche passo e si
rinchiuse nel ricordo della risata di un Fred bambino che aveva appena
strappato il pupazzo al fratello e tentava di fargli vedere come si
trasformava in un serpente.
Triste e felice al tempo
stesso, si lasciava riempire la testa da quel ricordo, sperando in
tutti i modi che non scomparisse mai.
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