Dicono che
quando un oggetto si rompe non potrà mai tornare come prima,
nemmeno se se
lo ricoprissimo interamente di colla.
La stessa
cosa avviene tra due o più persone.
Più percosse
subisce un rapporto – di qualsiasi tipo – più questo si spezza.
Puoi
riuscire a incollare tutte le schegge che raccogli per terra?
No, mi
sembra impossibile.
Dicono che
quando un amicizia finisce puoi rialzarti come se non fosse successo niente,
neanche
percependo un minimo dolore.
No, questo
mi sembra veramente impossibile.
Continui a
pensare che sia colpa tua, che hai sbagliato qualcosa se quel qualcuno si è
preso gioco di te.
Poi però ti
fermi un minuto a pensare.
Quell’amica/o
che ti ha distrutto in realtà, è stata quella che ti ha cambiato più di tutti, che
ti ha fatto capire cose che, consideravi scontate e senza significato.
Il classico
“ti voglio bene” lo affermi con un determinato valore oppure lo dici a
chicchessia?
Tu mi hai
insegnato che va detto; anche se poi quel rapporto si spaccherà, va detto ugualmente.
Perché? Perché ti fa sentire libera, ti fa sentire felice.
Ed è per
questo, in questa mia opera che non ha assolutamente senso, voglio dedicare
queste 3 parole, queste 11 lettere, ad alcune persone:
-
Alla mia migliore amica, che seduta al banco accanto
al mio, mi fa capire che per me, lei, ci sarà sempre.
-
Alla metà del mio cuore, Emilia, perché ormai,
quella ragazza fa parte di me.
-
A mio fratello, perché, anche se non lo
ammetterò mai, mi manca tanto.
-
Al mio “fratellone diversamente piacevole”, che conosco
da poco, ma già, si è ritagliato un piccolo posto dentro me.
-
Ai miei amici, perché sopportano tutte le
cretinate che continuo a dire!
-
E infine a te, quell’amica senza la quale non
sarei diventata quella che sono. Perché io per te, purtroppo, ci sarò
sempre.
Anche se in
ritardo, Buon compleanno A. ~