Mmmh....
non so a quando risalga questa fic. Comunque è vecchiotta,
questo è certo XD La mia prima fanfiction su Kingdom Hearts,
ah, quanti ricordi!
A dire il vero
era li che aspettava di essere tolta dalla raccolta "Less" ormai
smantellata, e di essere pubblicata da sola come meritava, ma ci sono
stati degli intoppi (della serie: non ne avevo voglia XD). Ma ora
è qui per voi *coccola la sua fic*
Hopeless
significa "Senza speranza". E un motivo c'è XD
Hopeless
"E' finita
Sora..."
Il ragazzino
dai capelli castani fissava sconvolto le proprie mani, tra le quali,
fino a pochi secondi prima, stringeva la sua arma, Il Keyblade. La
chiave era ora impugnata da Riku, che lo fissava con aria di sfida.
"Il Keyblade
ha scelto il suo padrone. E non sei tu."
"N-non
è possibile, io.....io sono il prescelto...il Keyblade ha
scelto me!"
Riku lo
squadrò con superiorità e scoppiò a
ridere.
"Il prescelto
dici? Non dire sciocchezze, tu sei stato solo il corriere di quest'
arma, il suo vero padrone sono io!"
Sora si
lasciò cadere in ginocchio a quelle parole. Sentì
le ginocchia nude protestare per il dolore all’ improvviso
contatto con la roccia, ma dalle sue labbra non uscì il
minimo gemito. Fissava il suolo, gli occhi sbarrati e pieni di un
improvviso terrore che quella frase gli aveva provocato, un terrore
cieco e devastante.
Quella frase,
quella sola frase, aveva appena fatto traballare pericolosamente il
piedistallo sul quale aveva posto ogni sua convinzione negli ultimi
tempi. La sua certezza di essere nel giusto, di avere un compito, di
essere importante.
Riku gli stava
comunicando di aver creduto per mesi a delle bugie? Ma Riku stava
mentendo, Riku aveva ceduto all’ oscurità, Riku lo
stava provocando!
Ma allora
perchè il Keyblade lo aveva lasciato con così
poche esitazioni? L’ aveva vista bene la spada sparire dalla
sua mano e materializzarsi in quella di colui che, fino a poco prima,
era stato il suo migliore amico. Già, e adesso
cos’ era? Anche lui lo aveva sempre riempito di menzogne?
Riku rigirava
la grande chiave tra le dita, ammirandola, sorridendo ogni volta che la
superficie metallica incrociava i pochi raggi di sole che arrivavano
fin lì. Sora, ancora chinato, lo sentì emettere
un ghigno e abbassò la testa ancora di più, per
nascondere le lacrime che spingevano sui suoi occhi per uscire,
appannandogli al vista.
Il respiro si
fece corto e irregolare.
Non voleva
credere di avere fallito, non ora. Era arrivato fin li, e per cosa? Per
vedersi sottrarre il Keyblade dalle mani, senza fare nulla?
Dei....valgo
davvero così poco?
"Sora..."
Il ragazzo
alzò gli occhi di scatto sentendosi chiamare, ma
ciò che vide furono solo altre due paia che lo fissavano con
amarezza.
"Pippo...Paperino...io..."
"Ci dispiace
Sora...." il tono di Paperino era rassegnato e la cosa
preoccupò terribilmente il giovane dagli occhi di zaffiro.
"Cosa? che
vuoi dire con 'ci dispiace'.....Paperino ma che...."
"Il re ci ha
detto di seguire colui che possiede la chiave" continuò
Pippo, con il tono di chi non vorrebbe pronunciare simili parole, ma vi
è costretto " Ma adesso la chiave…. ce l' ha
Riku."
Sora si
portò la mano al petto, perché il suo cuore si
era appena fermato, lo sentiva. La preoccupazione si tramutò
nello stesso terrore di poco prima e andò ad aggiungersi a
quello instillatogli da Riku.
Il piedistallo
ondeggiò pericolosamente,ormai vicino allo schiantarsi per
terra. Lo stavano..... abbandonando? No, impossibile. Era troppo brutto
per essere concepibile, era insensato, era…
Era
ciò che stava accadendo.
Ma a quel
punto di che si stupiva? La loro missione era seguire il Keyblade, non
lui, lui era solo la persona che lo aveva maneggiato. Una volta trovato
il loro sovrano, tutto sarebbe finito li. Era più che ovvio,
ci aveva pensato più volte al giorno in cui sarebbe
successo. Ma non l' aveva mai nemmeno sfiorato l' idea che potesse
davvero finire tutto quanto. Non in quel luogo, almeno, non in quel
momento.
Con la coda
dell' occhio vide i due ex compagni passargli accanto e pochi secondi
dopo erano dietro a Riku, i volti rivolti verso di lui, ma con gli
occhi che cercavano chiaramente un altro bersaglio su cui posarsi.
Strinse i
pugni e serrò gli occhi a quella visione. E Riku se ne
accorse.
"Che
c'è? Sei deluso? Ma in fondo, te l' ho detto, ora sono io il
Keymaster, non tu. Tu non sei fatto per questo ruolo, Sora, non sei
forte abbastanza per affrontare l' oscurità e combatterla.
Comunque, se proprio ci tieni...." nella sua mano si
materializzò una comune spada di legno, identica a quella
che usavano sulle Destiny Islands "gioca a fare l' eroe con questa,
almeno siamo sicuri che non ti farai male!"
E si
allontanò ridendo, salendo sulla funivia a passo svelto e
fiero, Paperino e Pippo al seguito. Quando scomparvero alla sua vista,
il silenzio calò improvvisamente. E Sora fece la prima cosa
che gli venne in mente: urlò. Gridò come mai
aveva gridato prima, riversando in quel grido tutta la sua
rabbia e frustrazione. Nella sua testa rimbombavano ancora le parole di
Riku.
Debole
Era un debole.
Non aveva saputo portare a termine il suo compito, la cosa lo accecava
di rabbia. E dire che ci aveva sperato tanto. Era partito per quel
viaggio pieno di timore ed entusiasmo, desideroso di avventure, deciso
a ritrovare ciò che di più caro aveva, i suoi
amici.
Ma ora i suoi
amici non c' erano più.
Era bastato
qualche secondo perché tutto ciò che aveva
svanisse come fumo.
E ora non gli
rimaneva più niente.
Nessuna arma.
Nessuna
speranza.
"Quindi ti
arrendi?"
Sora
sobbalzò nel sentire una voce alle sue spalle e si
voltò verso la fonte. A pochi passi da lui, la Bestia
cercava faticosamente di alzarsi.
"Cosa fai? Sei
ferito, dove vuoi andare?" esclamò alzandosi a sua volta.
"Vado a
combattere".
Sora rimase
stupito da quell' affermazione. Combattere? Da solo? Senza un aiuto e
perdipiù ferito?
"Devo salvare
Belle. Devo trovarla. Sono arrivato fin qui e non mi tirerò
indietro, dovesse costarmi la vita riporterò Belle a casa!"
l’ animale ringhiava quelle parole, mentre metteva
faticosamente un piede davanti all’ altro.
"Ma tu.... ma
non vedi che ti reggi in piedi a fatica? E poi, come vuoi combattere?
Non hai nessuna arma per farlo!"
"Ho la fede.
Ho la speranza di poter salvare chi amo. Finché
avrò fede, niente potrà farmi paura."
Detto questo
l' animale iniziò a muovere i primi passi verso la funivia,
lasciando Sora indietro. Il ragazzo era ancora sconvolto dalle sue
parole.
Speranza...
fede....
Kairi...?
I ricordi
iniziarono ad affiorare in lui. Vide, in quei pochi secondi, tutte le
persone che lo avevano aiutato in quel viaggio. Vide la
città di mezzo, Lèon, Yuffie, Cid, vide tutti i
mondi visitati e i suoi abitanti.
Non
c'è più nemmeno una briciola di speranza?
O
si?
"Fermati!"
La Bestia si
voltò e vide Sora corrergli incontro, la spada di legno
stretta in mano.
"Allora?"
chiese
"Hai ragione
tu, finché si ha speranza, si è imbattibili. Io
posso salvare Kairi, VOGLIO salvarla e ci riuscirò! non
chiedermi come, ma ce la farò!"
Alzò
gli occhi verso il cielo.
"Ero disperato
per quello che mi aveva detto Riku" continuò "Ma che abbia
ragione o no, è come dici tu,sono arrivato qui e ormai non
posso più tornare indietro, non avrebbe senso, mi sentirei
uno stupido! Riku si sbaglia, io posso affrontare l'
oscurità, non serve un corpo vigoroso, tantomeno un' arma
potentissima. Basta avere un cuore forte. E il mio cuore lo
è, perchè è stato rafforzato da
tantissime esperienze, buone o cattive che siano. E se il mio cuore
è forte, allora sono forte anche io! Questa è una
convinzione che nessuno potrà mai togliermi!"
L' enorme
animale sorrise. "allora andiamo?"
Sora
annuì energicamente ed entrambi si diressero a gran
velocità verso la fortezza.
Mentre correva
Sora continuò a pensare a quello che era accaduto.
Aveva perso il
Keyblade.
Aveva perso i
suoi compagni.
Eppure, non
ricordava di essersi mai sentito così sicuro come in quel
momento.
Si..
Si,
c'è ancora speranza!
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Ahem....
Si, i
capolavori di Tikal tredicenne powano ù.ù
Boh, ora
aspetto voi, no?^^
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