Nient’altro che un sogno
Era
davvero una bella
vista. Miriam stava guardando la dolce e dorata luce del sole filtrata
dalle foglie di un albero. Una leggera brezza dal profumo di mare stava
accarezzando la sua pelle. Era seduta sotto un albero e stava
attorcigliando dei fili d’erba tra le sue dita.
“È
così rilassante…” pensò
crogiolandosi nella luce.
Toccò
la sua
guancia. Era così tiepida, così vellutata,
così…insolita. La sua mano andò vicino
la sua bocca.
Sentì
qualcosa di tagliente e di appuntito.
"No...è
come
la scorsa volta...no, non voglio!"
Allora
la luce
cominciò a darle fastidio. La sua pelle si stava increspando
e le prudeva. Tutto ciò che aveva attorno cambiò
completamente: l’albero perse le sue foglie, l’erba
si stava seccando. Tutto stava morendo.
La
sua pelle
cominciò a bruciare. Urlò!
Nero.
Miriam
si svegliò. Era stato solo un sogno.
Si
girò nel letto, guardò la finestra di pietra
in stile gotico della sua camera. La luce fredda e bianca della luna
entrava da fuori. Capì: si trovava nel castello.
In
quell’odiato castello.
“Allora
è vero…” si
alzò e andò alla finestra. Vide la deserta
regione della Transilvania, vide i boschi lugubri e le montagne
inquietanti.
Corse
attraverso la stanza e raggiunse lo specchio. Si mosse davanti ad
esso, saltò vicino ad esso, lo
toccò…niente. Niente era visibile. Lo specchio
non rifletteva niente.
“È
vero! È vero!”
urlò nel buio.
Non
le importava se lui avrebbe potuta sentire. Non le importava se
l’avrebbe disturbato.
Quando
lo aveva visto quella notte le era parso così
affascinante, così galante, così elegante. Niente
a che fare con quei contadini pezzenti del suo villaggio. Era
così ben vestito e poi aveva una strana luce negli occhi,
così misteriosa.
Aveva
avuto fiducia in lui.
Quando
le morse il collo, lei capì tutto. Ma era troppo
tardi.
Morì,
ma continuò a vivere.
Lui
le aveva detto che era tutto normale.
Adesso
era una sposa. Una sposa di Dracula! Una mostruosa e bellissima
vampira che si nutriva di sangue umano. Lui gliel’aveva fatto
assaggiare. Sembrava vino…ma più gustoso.
Non
avrebbe mai più visto il sole. Costretta a nascondersi
dalla luce e a girovagare nella notte.
Era
diventata una non-morta quattro giorni prima.
“Devi
semplicemente abituarti, non ti
preoccupare…” le avevano detto le altre due donne
nel castello.
Miriam
stava camminando nella stanza quando la luce della luna
sparì e Dracula apparve alla finestra. Indossava un mantello
nero e dei vestiti scuri, la stava guardando con le braccia incrociate.
Il suo sguardo era freddo e duro.
“Cosa
vuoi?” chiese lei nervosamente.
“Non
ti piace la tua nuova vita? Non ti va a genio
forse?”
“Mi
hai deluso!”
“Davvero?”
“Non
vedi cosa sono adesso? Sono una creatura ripugnante! Un
demone! Un mostro costretto ad uccidere gli altri!
Un…”
“Se
vuoi andartene, puoi farlo. Solo una cosa: attenta al
sole.”
*
Miriam
stava correndo in
un prato assolato con i suoi amici, stava ridendo, tutti erano felici...
Si
svegliò.
Erano
passati nove anni e sapeva che quello non poteva essere stato
altro che un sogno.
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