The little (book)shop of horrors

di Elos
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Sotto alcool


L'occhio sguscia viscido tra le sue dita. Non c'è più sangue a renderlo scivoloso, ma è ancora umido, con una patina grassa a ricoprire il bianco lattiginoso, l'azzurro iridescente dell'iride. La pupilla dilatata è una luna nera.
- Avevo ordinato che venisse buttato. - osserva Claude.
Alois replica sorridendo:
- Volevo conservarlo. -
L'occhio di Hanna, fuori dall'orbita, è più bello. Più puro.
Claude suggerisce:
- Dovreste metterlo sotto alcool, allora, signore. -
Alois preme con le dita e l'occhio esplode in un grumo di sangue filamentoso; lui ride, guarda Claude. Esclama dolcemente:
- Mi piace di più così. -





(Ultime) note della storia: Una nota splatter per concludere l'ultimo pezzo della raccolta. The little (book)shop of horrors chiude qui. Non so se deciderò di riprenderla, prima o poi.
Ambientata in un qualche momento immediatamente successivo alla prima puntata della seconda serie. Non sono ben sicura che Alois abbia veramente strappato via l'occhio di Hanna - è più probabile che si sia limitato a cacciarci due dita dentro - ma, uh, questo è discutere sullo splatter, e non si discute sullo splatter! xD

Un ultimo, enorme grazie a tutti coloro che si sono fermati a recensire i pezzi precedenti - mi avete trasformato il cuore in una massa canterellante e zuccherosa, oltre a darmi un sacco di buone idee e di suggerimenti - e a signorino, che, con il suo concorso, ha dato inizio a questa raccolta.
Grazie!




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