Hold on for yourself.

di Pwhore
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Già, Jimmy è morto. S'è sparato giù alla baia. E io non ho potuto farci niente. Niente.
Mi consideravo sua amica, ma non ho mosso un dito per aiutarlo. Non so esattamente perché. Forse mi vergognavo, forse avevo paura. Paura di non essere accettata da nessun altro, se avessi teso la mia mano verso di lui. La verità è che sono una fottuta codarda. Se ora ho degli amici è grazie a Jimmy. E ora lui...
Non voglio pensarci. Mi sento soffocare, le lacrime mi tolgono il respiro. Il trucco sta colando lungo la mia faccia, come il sangue colava dai suoi occhi.
I suoi occhi, un tempo vivaci, chiari e truccati di nero, ora sono vitrei, senza vita. Ogni traccia della vitalità di un tempo si era frantumata, come uno specchio tartassato da tanti sassi, più grandi e forti di quanto potesse mai sopportare.
Jimmy aveva dei problemi. Quella stronza della sua ragazza l'aveva lasciato e lui stava morendo di dolore. Il suo amore ardeva, nonostante la ferita dell'abbandono bruciasse forte. Non riusciva a capacitarsi di quello che gli era successo. Aveva anche cominciato a fumare. L'ho beccato qualche volta su una panchina del parco, intento a godersi ogni respiro, come se quella sigaretta contenesse tutta la gioia che un uomo possa desiderare dalla vita. Mi faceva un po’ pena. Lui non aveva mai avuto bisogno di niente, era indipendente, una roccia. Invece ultimamente era diventato solitario, triste e molto insicuro. Si era chiuso in se stesso, è vero, ma non avrei mai immaginato che sarebbe successa una cosa del genere. Eppure è successa. E questo fatto mi peserà sul cuore per tutta la vita.





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