Lei

di elfin emrys
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Lei. Un'amica da tanto tempo, una confidente da tanto tempo, una compagna da tanto tempo. Rovinata, purtroppo. Ingenua; di una permalosità che sfida tutte le leggi che governano il mondo, che sfiora la doppia personalità; troppo dolce e tenera per essere reale; troppo dura per essere lei. Benchè io mi ritrovi spesso a tener la testa alta contro la sua lunaticità, ogni volta non posso far a meno di chiedermi cosa è successo. Lei, che da quando la conosco è simpatica e particolare, dall'aria innocente, dallo sguardo timido. Non so più cosa pensarne. So bene che le persone cambiano, sapevo che lei stava in classe con dei maleducati di prima categoria, con lo sguardo perso in chissà quali pensieri... tuttavia non mi sarei mai aspettata di vederla ridotta così. La situazione è talmente triste da sfiorare con un dito la morte. Quell'espressione sempre malata, di chi non trova un posto; quei cambiamente di umore improvvisi quando lascio cadere il discorso dandole in qualche maniera ragione... quella pelle pallida di chi sembra sempre malata... quel suo modo di fare timido e indeciso... non so più in realtà se è semplicemente timida o se è codarda. Non la capisco più. Lei ride, ma ride strano, lei pensa, ma pensa strano. Crisi adolescenziale? Se è quello il problema, credo che dovrei parlarle. Ma è ormai difficile parlare con lei: la sento troppo lontana da quello che era una volta, la sento semplicemente morta. La ascolto... lei ascolta me... purtroppo non so più se devo dirle le cose con lei. Un minimo errore, un minimo sbaglio, potrebbe far cadere tutto quello che ho tentato di costruire in tanti anni che ci conosciamo. Lei, che non si è mai fidata completamente di me, ma di cui io mi fidavo ciecamente, superando ciò che molti altri pensavano di lei... forse hanno visto qualcosa che io, che le stavo così vicino, non ho avuto il coraggio di vedere. Forse hanno visto la trasformazione semplicemente perchè non la conoscevano. Io lo dovevo vedere, dovevo tentare di fermare quello che stava accadendo, ma come facevo a colpire alla cieca? E' impossibile che sia proprio la bimba che tanti anni fa allargava le braccia a tutti. Prima troppo poco forte, adesso... beh, adesso quello che vedo: una ragazza morta, mai motivata a fare qualcosa, che mai pensa a quello che fa, che non pensa mai ai propri difetti... Cosa dovrei fare io adesso? Aspettare...? Agire...? Agire in che modo poi? Non so cosa fare, non so cosa pensare, non so perchè lei è diventata così. Sbagliata... in qualche maniera, spenta, disperata... forse le dovevo dare di più di quello che le ho dato in tutto questo tempo...

 

 

NOTE:

Scusate... avevo bisogno di qualcuno con cui sfogarmi...





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