Aka Kiku
Un profilo scuro era in piedi davanti al cancello del cimitero.
Assorto, fissava l’interno come se fosse tutto ciò che di concreto esistesse nel mondo.
L’occhio destro era coperto da una bendatura, mentre il sinistro
risplendeva, macabro, di un rosso incredibilmente simile a quello del
sangue.
Sembrava che il ragazzo - perché di un maschio si trattava - non
avesse altro da fare se non star lì, immobile, a studiare le
lapidi.
Piuttosto sinistra come cosa, soprattutto considerando che era notte
fonda e che, in quella strada, la luce dei lampioni mancava
già da qualche giorno.
Erano solo lui ed il buio - rischiarato labilmente dalla luce lunare.
Nient’altro.
«Ti stai divertendo?».
Una bassa voce femminile dal tono incuriosito si fece strada nel
silenzio altrimenti lugubremente opprimente che regnava ovunque.
Al fianco del ragazzo era apparso un secondo profilo, più basso
ed innegabilmente femmineo, come sottolineava la lunga chioma indomata
che le ricadeva ben oltre le spalle, fin quasi alle caviglie.
Il giovane tacque qualche istante, poi replicò: «Hai
notato com’è bello il cimitero a quest’ora,
Kiku?».
La ragazza sorrise nell’incontrare l’iride rossa di lui: così bella, così profonda, così simile al sangue.
Senza attendere oltre, lei gli cinse un braccio con il proprio,
lasciando che la mano destra ciondolasse inerte nell’aria,
stringendo il manico di una lunga mannaia dalla grossa lama affilata
come un rasoio.
Il coltello gemello pendeva nell’altra mano, ferma lungo il fianco.
I suoi occhi spenti dall’aspetto vagamente pericoloso fissavano
una lapide poco distante dal cancello, accanto alla quale, al riverbero
lunare, si poteva scorgere un vaso di fiori.
«Guarda quella» asserì lieta Kiku, indicando con
un’arma la pietra tombale «Non trovi che quei crisantemi
siano bellissimi?» domandò «Anche io ne vorrei di
così belli vicino alla mia tomba, Taito...».
L’ultima affermazione fu espressa con un tono quasi sognante,
come se quello appena esposto fosse il suo sogno nel cassetto, la sua
più grande ambizione.
«A me sembrano troppo puliti» replicò neutro lui «Sono troppo bianchi».
«Sì, è vero...» concordò dopo un poco
la ragazza, reclinando lateralmente il capo, continuando ad esaminare i
due fiori nel vaso «... con del sangue sopra sarebbero
più belli».
«Sarebbero come te...» le sussurrò dolcemente Taito,
allungando inaspettatamente il braccio libero a prendenderle il mento
con due dita, volgendo verso di sé il suo volto «Tu sei un
meraviglioso crisantemo rosso» soggiunse con schiettezza
intrigante, incatenando il suo sguardo a quello di lei, un’iride
rossa vincolata a due opachi pozzi scarlatti ricolmi di oscuri segreti.
«Rosso sangue» precisò, stirando le labbra in un flebile accenno di sorriso.
Kiku, al contrario, sorrise veramente, di una gioia intrinseca che la
eccitava, che le faceva venir voglia di possederlo, per sempre.
Lei lo voleva: la sua onestà talvolta cruda, i suoi scatti
d’ira violenta, quella benda che, onnipresente, oscurava alla
vista uno dei suoi bellissimi occhi, l’aura di cupa minaccia che
permeava l’aria circostante la sua persona.
Kiku amava tutto di lui.
Quest’ultima si spinse più in là, cingendogli il
torace in un abbraccio carico di desiderio ed affetto, affondandogli il
viso nel petto.
«Taito...» mormorò, come se ciò bastasse a riassumere ogni sua oscura brama nei suoi confronti.
«Quanti crisantemi sono in questo cimitero per te...?»
chiese lui, ignorando il suo debole richiamo, portando un braccio
attorno alle sue spalle per ricambiare la sua stretta.
Le labbra di lei si schiusero ulteriormente, ma solo per assumere
connotati di folle divertimento, anziché femmineo piacere.
«Non so... ho perso il conto ♥».
Angolino autrice
Via, due paroline su questa flash voglio spendercele ùwù
Intanto, Taito e Kiku -
per chi non lo sapesse - sono le versioni "dark" - o Yandere, che dir
si voglia - rispettivamente di Kaito e Miku.
Pur non apprezzando
esageratamente il suddetto pair - e le fans sono libere di mettermi al
rogo, tanto il mio spirito continuerà a tornare per tormentarvi
ùwù - le loro yandere-version sono qualcosa di
così sdolcinatamente fluff e così schifosamente yandere
che me ne sono innamorata a prima vista ed ho pensato "su questi devo
scriverci qualcosa".
Il che mi ha portata a questo *indica la flash soprastante*
Poi, il titolo: "aka kiku"
in giapponese significa "crisantemo rosso" e... <3 be', non mi pare
una sintetica descrizione che sia così lontana dalla piccola
Kiku.
Da questo potete estrapolare tutte le considerazioni del caso: a buon intenditor poche parole.
Poi, l'IC.
Ecco, di questo, con loro
due, non sono così sicura: ho cercato le descrizioni
caratteriali ed ho tentato di non scostarmene troppo, ma temo di non
esserci riuscita al 100%. Comunque, lascio al pubblico - in special
modo alle anime pie che vorranno recensire - decidere in merito.
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