A Price Worth Paying?

di Zackneifan
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Nota: questa storia non si vuole porre in sostituzione della precedente, poiché continuo e continuerò a ritenere che essa sia già significativa.
Questa riedizione (poco simile all'originale) nasce per una scommessa personale e non vuole affatto essere una lamentela nei confronti delle recensioni.
Sono sinceramente curioso di sapere cosa ne penserete.
Buona lettura.

A price worth paying?

 

“Il mio sogno? Diventare un eroe!”
 
Quando ti sentii pronunciare queste parole per la prima volta, non ci diedi molto peso.
Posso forse essere biasimato per questo? Imputai tutto all’alcohol e alle risa, ovviamente.
Non potevo certo immaginare dove ti avrebbero condotto i tuoi assurdi sogni infantili, dopotutto.
Sogni che hai realizzato, alla fine. Qui alla ShinRa sono in molti a idolatrarti, ora che hai nutrito i loro ingenui sogni di gloria e rivoluzione.
Ti amano, ti ammirano, alcuni decidono di imitarti al punto da disertare.
Io no.
Io non sono disposto a capire ciò che hai fatto, non sono disposto a condividerlo. Vorrei poterti chiedere se sei felice, adesso. Vorrei poterti chiedere che cosa hai guadagnato.
Sei partito per Nibelheim, sapendo bene che non saresti tornato.
Hai abbandonato chi ti amava, andando a morire per un ideale irrealizzabile.
 
Sei soddisfatto, ora? Trovi in qualche modo appagante una gloria di cui non puoi nemmeno più vantarti?
Che senso ha combattere per la libertà, se l’unico modo per ottenerla è la morte? Credi davvero di aver raggiunto il tuo scopo, una volta che hai rinunciato alla libertà stessa di vivere?
 
Forse il tuo obiettivo era diverso. Forse credevi di poter migliorare in qualche modo il mondo, con la tua scelta.
Se fossi qui ora, capiresti che neppure questo è vero.
La tua ribellione ne ha scatenate altre, e queste lo faranno a loro volta. Si è arrivati prima alla violenza, poi inevitabilmente al massacro.
La verità è che, pagando con il sangue, non hai comprato nulla che non fosse altro sangue.
Il mondo è uguale, la ShinRa regna ancora, la tua morte non ha portato nessun cambiamento.
A essere diverse ora sono le nostre vite, la mia e quella degli altri a cui non hai detto nulla delle tue intenzioni. E’ quando l’odio si combina con l’amore che si ottiene il dolore più grande, e lo sa bene soprattutto chi ha nutrito fino alla fine la speranza di salvarti.
 
Cosa dovremmo fare, adesso? Non possiamo piangere una morte intenzionale. Possiamo solo abbandonarci a un’amara rassegnazione, e ricordare frammenti isolati di quel passato a cui hai volontariamente posto fine.
 
Vorrei che tu potessi leggere queste righe, non so neppure se per vendetta o per compassione.
Vorrei che comprendessi davvero ciò che hai fatto, e che soffrissi quanto abbiamo sofferto noi.
Purtroppo, sono desideri insensati. Te ne sei andato troppo presto per assistere alle vere conseguenze delle tue azioni.
Spero ne sia valsa la pena, in qualche modo per me incomprensibile.
 
Kunsel




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