Piani e salami
Piani e salami
Passeggiava avanti e indietro davanti al letto, mentre
il Re osservava qualcosa di imprecisato alla finestra.
Sbuffò per l’ennesima volta.
Quanto tempo serviva ad una donna, per vestirsi?
Quando Gwen apparve da dietro il separé con una camicia da notte tra le
braccia, Uther si alzò, posizionandosi accanto al figlio con un sorriso che
andava da un orecchio all’altro.
Aveva regalato un abito nuovo a Morgana giusto quella mattina ed aveva
richiamato Artù dall’allenamento mattutino per chiedergli un parere sulla
sorellastra. Sperava vivamente che il ragazzo rimanesse folgorato dalla
bellezza della figliastra e decidesse di chiederla in sposa per mantenere il
trono in famiglia.
Quando Morgana finalmente uscì allo scoperto, le bocche che si spalancarono
furono ben tre.
Artù si sentiva confuso, inferiore rispetto alla donna che aveva davanti.
Non era più semplicemente Morgana.
Era Lady Morgana.
Il Re e Gwen, dal canto loro, sospettavano ormai da tempo che Morgana fosse
pronta per svolgere i suoi compiti da Lady, ma mai avrebbero immaginato che
fosse cambiata così tanto nel giro di qualche mese.
Morgana sorrise, notando le espressioni stupefatte di tutti i presenti, per poi
roteare su sé stessa in un frusciare di seta.
“Cosa ne pensate, Sire?” ignorò bellamente Artù, che sembrava aver perso l’uso
della parola.
Uther le si avvicinò, afferrandole le mani.
“Sei di una bellezza sublime, Morgana.”
Il sorriso splendente della ragazza ritornò a splendere nella stanza,
riscuotendo il principe dalla sua apatia.
“Ti fa sembrare un salame.” Chiosò, sorridendo angelicamente.
Immediatamente Morgana gli si scagliò contro. “Brutto arrogante, come ti
permetti?!”
Uther si frappose tra i due giusto in tempo per evitare che passassero alle
mani.
“Ragazzi, siete i futuri aspiranti al trono, comportatevi come tali, per cortesia!”
li ammonì, alzando leggermente la voce e socchiudendo minacciosamente gli occhi.
Immediatamente Artù e Morgana ripresero le posizioni che a loro meglio si
confacevano, ristabilendo l’ordine nella stanza.
“Molto bene.” Approvò il re, uscendo tra gli svolazzi del mantello.
Non appena fu scomparso oltre la porta, Morgana congedò Gwen, rimanendo sola
con il principe.
Artù incrociò le braccia sul petto e inclinò leggermente la testa.
“Continuo a ripeterti che ti fa assomigliare ad un salame.”
“Testa d’asino di un principe, come ti permetti di rivolgerti così a tua
sorella?!” i toni soavi di Morgana fecero scoprire il suo solito caratterino
tutto pepe.
“Punto primo: sei la mia sorellastra,
non dimenticarlo. Punto secondo: mi permetto perché è la verità.” Rivelò
tranquillamente, rimirandosi le unghie.
La ragazza sembrò sgonfiarsi sotto il peso di quell’ultima affermazione.
“Seriamente?” puntò lo sguardo in quello altrettanto chiaro di Artù,
mordicchiandosi il labbro.
L’altro la guardò e, vedendola così afflitta per la prima volta in vita sua, le
si avvicinò, sfiorandole una guancia con la punta delle dita.
“Non è vero.” Le sorrise. “Sei bellissima come sempre.”
Morgana si sciolse in un sorriso luminoso, cedendo sotto il tocco gentile di
Artù e lasciando che il ragazzo le sfiorasse le labbra con le proprie, per poi
dileguarsi oltre la porta dopo un delicato baciamano.
Forse i piani di Uther avrebbero funzionato prima del previsto.
Spazio autrice:
Finalmente una Morthur, sognavo di scriverne una da
tempo immemore (*-*), anche se ultimamente sono molto per le Merthur :D
Però Morgana la amo comunque, dovevo
scrivere assolutamente su di lei xD
Bè, spero piaccia almeno un millesimo di quanto è piaciuto a me scriverla xDD
A presto ^^
-J
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