Piani e salami

di Gringoire
(/viewuser.php?uid=68800)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Piani e salami

Piani e salami

Passeggiava avanti e indietro davanti al letto, mentre il Re osservava qualcosa di imprecisato alla finestra.
Sbuffò per l’ennesima volta.
Quanto tempo serviva ad una donna, per vestirsi?
Quando Gwen apparve da dietro il separé con una camicia da notte tra le braccia, Uther si alzò, posizionandosi accanto al figlio con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Aveva regalato un abito nuovo a Morgana giusto quella mattina ed aveva richiamato Artù dall’allenamento mattutino per chiedergli un parere sulla sorellastra. Sperava vivamente che il ragazzo rimanesse folgorato dalla bellezza della figliastra e decidesse di chiederla in sposa per mantenere il trono in famiglia.
Quando Morgana finalmente uscì allo scoperto, le bocche che si spalancarono furono  ben tre.
Artù si sentiva confuso, inferiore rispetto alla donna che aveva davanti.
Non era più semplicemente Morgana.
Era Lady Morgana.
Il Re e Gwen, dal canto loro, sospettavano ormai da tempo che Morgana fosse pronta per svolgere i suoi compiti da Lady, ma mai avrebbero immaginato che fosse cambiata così tanto nel giro di qualche mese.
Morgana sorrise, notando le espressioni stupefatte di tutti i presenti, per poi roteare su sé stessa in un frusciare di seta.
“Cosa ne pensate, Sire?” ignorò bellamente Artù, che sembrava aver perso l’uso della parola.
Uther le si avvicinò, afferrandole le mani.
“Sei di una bellezza sublime, Morgana.”
Il sorriso splendente della ragazza ritornò a splendere nella stanza, riscuotendo il principe dalla sua apatia.
“Ti fa sembrare un salame.” Chiosò, sorridendo angelicamente.
Immediatamente Morgana gli si scagliò contro. “Brutto arrogante, come ti permetti?!”
Uther si frappose tra i due giusto in tempo per evitare che passassero alle mani.
“Ragazzi, siete i futuri aspiranti al trono, comportatevi come tali, per cortesia!” li ammonì, alzando leggermente la voce e socchiudendo minacciosamente gli occhi.
Immediatamente Artù e Morgana ripresero le posizioni che a loro meglio si confacevano, ristabilendo l’ordine nella stanza.
“Molto bene.” Approvò il re, uscendo tra gli svolazzi del mantello.
Non appena fu scomparso oltre la porta, Morgana congedò Gwen, rimanendo sola con il principe.
Artù incrociò le braccia sul petto e inclinò leggermente la testa.
“Continuo a ripeterti che ti fa assomigliare ad un salame.”
“Testa d’asino di un principe, come ti permetti di rivolgerti così a tua sorella?!” i toni soavi di Morgana fecero scoprire il suo solito caratterino tutto pepe.
“Punto primo: sei la mia sorellastra, non dimenticarlo. Punto secondo: mi permetto perché è la verità.” Rivelò tranquillamente, rimirandosi le unghie.
La ragazza sembrò sgonfiarsi sotto il peso di quell’ultima affermazione.
“Seriamente?” puntò lo sguardo in quello altrettanto chiaro di Artù, mordicchiandosi il labbro.
L’altro la guardò e, vedendola così afflitta per la prima volta in vita sua, le si avvicinò, sfiorandole una guancia con la punta delle dita.
“Non è vero.” Le sorrise. “Sei bellissima come sempre.”
Morgana si sciolse in un sorriso luminoso, cedendo sotto il tocco gentile di Artù e lasciando che il ragazzo le sfiorasse le labbra con le proprie, per poi dileguarsi oltre la porta dopo un delicato baciamano.
Forse i piani di Uther avrebbero funzionato prima del previsto.

Spazio autrice:

Finalmente una Morthur, sognavo di scriverne una da tempo immemore (*-*), anche se ultimamente sono molto per le Merthur :D
Però Morgana la amo comunque, dovevo scrivere assolutamente su di lei xD
Bè, spero piaccia almeno un millesimo di quanto è piaciuto a me scriverla xDD
A presto ^^
-J





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=586666