Epilogo.
5
anni dopo.
Claudia
alzò il viso verso il cielo. Era l'ultima volta che avrebbe
visto
quel magico tetto azzurro per chissà quanto tempo, le si
strinse il
cuore, ma una nuova vita la attendeva.
Quella
per cui aveva sudato per anni, che aveva raggiunto con notti insonni
e chilometriche occhiaie, con esami passati per il rotto della cuffia
e altri che l'avevano ripagata di tutta la fatica fatta, quella vita
era arrivata. Berlino l'attendeva e con lei quel lavoro assurdamente
pagato, che sembrava ancora incredibile.
Il
pullman passò in Corso Stati Uniti e vide quel caro, vecchio
portone
bordeaux: quante emozioni vissute in quel palazzo, in quei piccoli 70
mq che avevano racchiuso 5 anni indimenticabili della sua vita.
L'avevano fatta crescere, le avevano regalato cicatrici e sorrisi.
Era passato solo un anno da quando si era trasferita in una casa
tutta sua, ma quella sarebbe sempre rimasta la sua vera casa di
Torino, quella che si affacciava sugli alberi del viale, che
cambiavano colore e l'avevano vista in tutti i modi, stagione dopo
stagione.
Scese
dal 73 con il suo trolley e si avviò svelta verso la
stazione.
Carolina
accese la caffettiera e si sentì abbracciare da dietro,
Filippo la
baciò sul collo.
-Amore,
prepari tu il caffè?-
-Sì!
Così evitiamo che pure questa caffettiera si fonda!-
Era
rimasta sempre la solita brunetta con la battuta pronta. La
girò e
le prese il viso fra le mani. La baciò mentre la fede,
ancora lucida
sul suo dito scintillava nella luce del pomeriggio.
A
molti chilometri di distanza, al di là delle Alpi, Marta
aveva
appena finito il suo turno. Uscì dal retro con i sacchi
della
spazzatura e si avviò nel vialetto coperto di neve. Il
freddo stava
cominciando a farsi pungente, si strinse nel suo maglione azzurro e
tornò di corsa verso l'Hotel. Prese giaccone e borsa e si
avviò
verso la piccola casetta in paese, in cui abitava ormai da due anni.
Arrivò, circa venti minuti dopo con il naso congelato e
aprì la
porta in fretta-
-Bon
anniversaire!- un coro di voci conosciute la colpì di
sorpresa.
Tutti i suoi amici erano lì, una decina di ragazzi e ragazze
che le
sorridevano affettuosamente. Si scaldò in un batter d'occhi:
aveva
trovato il suo posto caldo in mezzo al gelo.
Luca
uscì dal lavoro in ritardo, come al solito, ma dopotutto il
suo
conto in banca non poteva lamentarsi. Quella sera però
avrebbe
dovuto anche cucinare per i suoi amici: la solita cena settimanale
fra uomini era un appuntamento fisso che non si poteva rimandare il
fatto, poi, che dalla settimana successiva non sarebbe stata
più
uguale lo intristiva. “Ma stasera si festeggia!”
pensò fra sé.
Appena entrato in casa vide che la spia della segreteria lampeggiava:
Sara
era sempre dolce con lui, finalmente aveva trovato qualcuna che lo
amava quasi quanto ne era capace lui.
-Quindi
Alessandro è giunto il momento che tanto aspettavi... dalla
prossima
settimana prenderai il mio posto! Ti ho visto crescere in questi 5
anni e mezzo e credimi so che sto facendo la scelta giusta, non
potrei lasciare a nessun altro la fiducia che sto riponendo in te! So
che non mi deluderai...-
-Non
lo farò capo!- disse il ragazzo nascondendo la sua emozione
nell'imitazione di una saluto militare. Marco uscì dal suo
ufficio
sorridendo fra sé.
Ancora
non poteva credere di essere diventato responsabile marketing
dell'azienda, peccato solo che questo l'aveva costretto a doversi
trasferire all'estero, ma poco gli importava in quel momento. Aveva
voglia di andarsene. Chissà se sarebbe riuscito a trovare
nuovi
amici, naturalmente non riusciva a credere di poter trovare un altro
Filippo, un altro Luca e nemmeno un altro Francesco, ma sperava in
bene. Chissà se sarebbe riuscito a ricominciare da zero, con
una
lingua tutta nuova da imparare, con una nuova casa da arredare e un
nuovo lavoro da sudare. Certo, l'idea di abbandonare i suoi amici e
la sua famiglia gli metteva ansia, ma dopotutto la nuova
città non
era poi così lontana.
Chissà
se avrebbe conosciuto una donna, che finalmente fosse quella giusta,
che lo avrebbe accettato con tutti i suoi difetti, che gli avrebbe
fatto dimenticare colei che ancora a distanza di tre anni annebbiava
il suo cuore e la sua mente.
Chissà
quali sorprese gli riservava il cielo sopra Berlino.
Fede's corner:
Capitolo finale molto breve lo so, ma questa storia
mi ha svuotata!... spero si sia capito dalle mie parole, ma per evitare
ogni frainteso:
Claudia e Marco sono stati insieme per due anni,
Marta vive nella Svizzera francese,
Carolina si è sposata con il migliore amico di Marco, Filippo
e si i due protagonisti sono entrambi diretti verso la stessa
città, ovviamente a loro insaputa!
Ho finito la mia prima long!!! INCREDIBILE... come avrete capito
probabilmente questa storia avrà un seguito, quindi se avete
voglia date uno sguardo alla mie storie ogni tanto...
UN
IMMENSO E DOVEROSO GRAZIE a tutte le ragazze che
sono arrivate fino a qui e hanno letto questa storia, nata per caso un
pomeriggio d'estate e scritta su un tovagliolo di carta, che non avrei
mai pensato di riuscire a portare avanti e terminare! ^_^
Un grazie
speciale e particolare a Cerridwen
Shamrock, chica
KM, Glycine, Lady
Book ,Microchip
Emozionale, Milla
Nafira, Miss_Slytherin, PinkPrincess, SoleloS
, chiara84, Ombrosa, Watermelon.
P.S.Questa
storia la dedico a due persone che da qualche mese a questa parte non
fanno più parte della mia vita, anche se non so il
perchè e la cosa mi rende molto triste, sperando che magari
anche per noi ci sia alla fine un lieto fine!!
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