Autore: Ranerottola
Titolo: Una festa a sorpresa
Pacchetto scelto: PACCHETTO
GRANATA:
1
Pg festeggiato: Ron Weasley nato
l'1 marzo 1980
2
Pg che deve essere presente alla sua festa: Draco
Malfoy
3
Regalo: fornitura di dolci da Mielandia
4
Cibo: gelatine a forma di ragno
Genere: Comico
Rating: Verde
Avvertimenti: one shot
Note
dell’autore:
Questa storia si è classificata terza
nel “The eighteen contest” di Maeve_
e
Mizar19
Un
grazie a chi leggerà e un bacio grande a chi avrà
voglia di
lasciarmi un commento! Spero che la mia storia vi piaccia baci baci!
Una
festa a sorpresa
La
settimana precedente
il diciottesimo compleanno del suo migliore amico Harry
entrò da Mielandia,
alla disperata ricerca di un regalo originale che Ron avrebbe potuto
apprezzare.
Girò
per tutto
il negozio senza trovare nulla e stava ormai per gettare la spugna e
finire,
come al solito, da Zonko quando vide un cartello viola con delle stelle
gialle
che roteavano e una scritta argentata che diceva: “Regala una
fornitura di
dolci di Mielandia e farai passare ai tuoi amici un anno di
dolcezza!” Harry si
illuminò: finalmente aveva trovato l’idea giusta!
Ron sarebbe impazzito di gioia
e lui avrebbe fatto un figurone. Si precipitò dal commesso
per prendere accordi
e fece impazzire quel poveretto per più di
mezz’ora per decidere quali
leccornie includere nella confezione.
Alla
fine scelse
Cioccorane, Api frizzole, Piume di zucchero e, ovviamente, le
immancabili
Gelatine Tutti i Gusti più Uno da recapitare il primo giorno
di ogni mese a
partire dal 1° Marzo, per dodici mesi, a Ronald Bilius Weasley.
Impiegò
un’altra
mezz’ora a scrivere il biglietto di auguri che avrebbe
accompagnato la prima
scatola, da consegnare la sera del fatidico giorno alla torre
Grifondoro, che diede
infine all’esausto commesso, poi uscì
nell’aria fredda del pomeriggio per
raggiungere, finalmente, i suoi amici ai Tre Manici di Scopa.
Non
si accorse
assolutamente del giovane che lo spiava da un’ora, da dietro
uno scaffale pieno
di Scarafaggi a grappolo e che lo guardò uscire con un
sorriso maligno stampato
in volto.
Appena
fu certo
che Potter non sarebbe tornato indietro Draco Malfoy si
avvicinò al bancone e
posò una tintinnante borsa di denaro accanto alla mano del
commesso.
Realizzato
il
piano, che aveva ideato mentre origliava, prese di nascosto la
bacchetta e
compì il miglior incantesimo Confundus che avesse mai fatto,
facendo credere al
pover’ uomo davanti a lui di aver scritto
sull’ordine, ovviamente modificato
dal serpeverde, esattamente quello che il signor Potter aveva deciso.
Uscito
dal
negozio il ragazzo cominciò a pensare a come avrebbe potuto
imbucarsi alla
festa di compleanno di Lenticchia per godersi la riuscita del suo
diabolico
piano.
Una
settimana
dopo, Harry e Hermione erano molto soddisfatti di loro stessi: tutto
era pronto
per la festa e Ron non sospettava nulla. Quel giorno i gemelli avevano
trascinato il fratello più piccolo a Diagon Alley e
l’avevano tenuto lì tutto
il giorno con la scusa di lasciargli scegliere un regalo dal loro
negozio.
Nel
frattempo
Ginny aveva preparato gli addobbi nella sala comune, Harry aveva
corrotto gli
elfi domestici per avere il rinfresco e Hermione aveva distribuito gli
inviti
agli ospiti delle altre case che, col permesso della professoressa
McGranitt,
avrebbero avuto una parola d’ordine temporanea apposta per la
festa.
I
tre ragazzi
scesero a cena e si separarono: Harry ed Hermione si sedettero col
festeggiato
mentre Ginny andò a cercare le sue amiche per mangiare con
loro.
Dopo
mangiato
Ron avrebbe voluto fare un voletto e un po’ di allenamento
con Harry per
provare i nuovi guanti da portiere che gli avevano regalato i genitori
ma
l’amico lo convinse a tornare alla loro torre con la scusa di
dover finire un
tema di pozioni particolarmente complicato, del quale Ron non si
ricordava
assolutamente, per il professor Piton.
Arrivarono
davanti al quadro della Signora Grassa alle otto in punto,
perfettamente in
orario col piano per la festa. Harry lasciò andare avanti
l’amico fingendo di
allacciarsi una scarpa e Ron disse la parola d’ordine
varcando il buco del
ritratto per ritrovarsi in una sala comune inspiegabilmente vuota e
silenziosa.
All’improvviso
da dietro ogni tavolo, sedia e poltrona sbucarono strillando i
Grifondoro al
completo, con gli invitati delle altre case, rischiando di provocare un
attacco
cardiaco al festeggiato che si ritrovò, di colpo, circondato
da una massa
urlante di ragazzi che facevano a gara per abbracciarlo, dargli una
pacca sulla
spalla, stringergli la mano e fargli gli auguri.
Nel
frattempo
Harry aveva scoperto il tavolo del rinfresco mentre Hermione faceva
altrettanto
con quello dei regali e Ginny accendeva la musica.
Ron
aveva un
sorriso enorme stampato in faccia quando li raggiunse. “Avrei
dovuto
immaginarlo! Ovviamente ci siete voi tre dietro a tutto questo
eh?” Mentre gli
facevano di nuovo gli auguri lo videro rabbuiarsi “E quello
che diavolo ci fa
qui?” Esclamò con rabbia. I tre si voltarono di
colpo solo per trovarsi di
fronte Draco Malfoy con la sua divisa da serpeverde ed il suo
sorrisetto di
superiorità stampato in faccia “Buon compleanno
Weasley” strascicò facendo
finta di non notare le facce sconvolte di fronte a lui.
“Malfoy, che diavolo
fai qui?” Ringhiarono Ron e Harry all’unisono
“credevo ci fosse una festa di
compleanno, sbaglio forse?” rispose il serpeverde ghignando.
“Sai
benissimo
cosa vogliamo dire!” Esclamò Harry “come
diavolo hai fatto ad entrare?”
“E’
venuto con
me ed io avevo l’invito.” Sentirono dire ad una
voce femminile, terribilmente
familiare, dietro di loro. Hermione e Ginny si voltarono per guardare
in volto
la ragazza che era sopraggiunta e la giovane Weasley le rispose
sconvolta
“Luna! Ma come ti è venuto in mente di
invitarlo?” La giovane le sorrise con la
sua solita espressione svagata “Perché me lo ha
chiesto, naturalmente!” Poi si
allontanò per unirsi ad un gruppo di ragazze che ballavano
davanti al camino.
I
quattro ragazzi
si fissarono increduli prima di sospirare all’unisono,
guardarono Malfoy, che
si serviva di una burrobirra e si allungava languidamente su una
poltrona, e
decisero con una scrollata di spalle di fingere che non ci fosse e
godersi la
festa.
Si
divertirono
moltissimo: mangiarono fino a scoppiare, ballarono per due ore e risero
come
matti.
Alle
dieci e
trenta Ron spense le diciotto candeline dell’enorme torta, a
forma di guanto da
portiere rosso e oro, che aveva fatto sua madre apposta per la festa.
Il dolce
era delizioso e nel giro di dieci minuti ne rimasero solo le briciole,
poi
tutti si accalcarono attorno al tavolo dei regali per assistere
all’apertura
dei pacchetti.
I
ragazzi si
erano sbizzarriti a trovare gli scherzi più divertenti e
curiosi, gli oggetti
più utili per il quidditch, Ginny un cd della sua musica
preferita e Hermione
uno splendido libro sulle tecniche di parata dei più grandi
portieri della
storia che fece quasi piangere di gioia Ron.
Per
ultimo
rimase un grosso pacco con un gran fiocco dorato sopra e una busta: il
regalo
di Harry.
Ron
rimase senza
fiato leggendo il biglietto e vedendo il buono di Mielandia che lo
accompagnava
e si precipitò ad aprire la scatola poi sgranò
gli occhi, lanciò un urlo
disumano e fuggì dalla sala per rifugiarsi nel dormitorio.
Gli
invitati si
guardarono tutti tra loro, attoniti, poi una risata e una voce
strascicata
ruppero il completo silenzio che era piombato sulla sala “Non
c’è che dire, Potter,
voi grifondoro sapete davvero come movimentare una festa! Grazie per la
bella
serata.” Con queste parole Malfoy si alzò dalla
sua poltrona e, ignorando le
occhiatacce che gli rivolgevano tutti, uscì dal buco del
ritratto che si
richiuse dietro di lui.
Quando
gli occhi
si posarono di nuovo sulla scatola incriminata molte ragazze
strillarono e
tutti si allontanarono precipitosamente dal tavolo: una moltitudine di
ragni
brulicava dentro e fuori dal pacco. L’unica persona che,
invece di arretrare,
si avvicinò e lasciò che un ragno le si
arrampicasse sulla mano fu Luna. La
ragazza osservò la bestia da vicino e poi, tra urla e gemiti
di schifo, se la
ficcò in bocca e cominciò a masticare assorta.
Dopo
aver
inghiottito guardò Harry che la fissava disgustato ed
esclamò sorridendo:
“Bravo Harry! Splendida idea le
gelatine a forma di ragno!”
Fine.
Con
un grazie enorme
a Maeve e Mizar ecco la loro
valutazione della mia storia:
3°
POSTO: Ranerottola
– Una festa a sorpresa (Mizar19)
Grammatica, lessico e
sintassi: 8/10
Stile: 8/10
Originalità:
11/15
Caratterizzazione dei
personaggi: 8/10
Uso dei prompt: 3/3 per il
pg festeggiato + 3/3
per il pg obbligatoriamente presente + 1/3 per il regalo + 3/3 per
l’elemento
sorpresa
Giudizio personale: 3/5
Totale: 48
Iniziamo dalle note
negative: qualche problema di
punteggiatura e organizzazione del periodo (“Appena fu certo
che Potter non
sarebbe tornato indietro Draco Malfoy si avvicinò al bancone
e posò una
tintinnante borsa di denaro accanto alla mano del commesso.”,
dopo indietro
sarebbe meglio inserire una virgola per dare respiro alla frase);
alcune scelte
lessicali discutibili (questa è un’opinione
personale, magari l’altro giudice
la pensa diversamente); infine, la storia è breve,
piacevole, scorre con
leggerezza... forse fin troppo. Si ha come l’impressione che
tutto accada
talmente rapidamente che appena iniziato si è già
concluso tutto, non si ha
quasi il tempo di ambientarsi e calarsi nella situazione, che questa
cambia o
accelera. Lo stile è ancora un po’ immaturo,
alcune espressioni potevano essere
rese in maniera più efficace.
Inoltre, ti sei scordata
una cosa: il regalo che
veniva assegnato tramite pacchetto doveva essere recapitato, non basta
l’intenzione di Harry, perché quello che
praticamente riceve Ron sono gelatine
a forma di ragno.
Per quanto riguarda gli
aspetti positivi, c’è da
dire che è abbastanza originale: non era
senz’altro facile incastrare Malfoy al
compleanno di un Weasley, però hai trovato un espediente
singolare. Qualche
dubbio sulla caratterizzazione dei personaggi, dato che alcuni appaiono
troppo
piatti.
Ranerottola
– Una festa a sorpresa (Maeve)
Grammatica: 9/10 Qualche
virgola dove non andava e qualche spazio vuoto dove invece era
necessaria una
virgola, ma nessun errore grave, brava.
Stile: 7.5/10 In
alcuni punti l’ho trovato un po’ piatto, un pochino
privo di emozioni, mentre
in altri punti la lettura era davvero piacevole. So che la parola
piatto ha
davvero un significato sgradevole in questo contesto, ma in alcuni
punti avrei
voluto vedere più approfondimento e meno descrizione.
Originalità:14/15 Sei stata
indubbiamente una delle più originali e ti devo proprio fare
i complimenti per
questo. Malvagia ma senza dubbio simpatica la trovata di Draco per
sabotare la
festa di Ron. Hai saputo sfruttare bene tutti gli elementi che ti
abbiamo dato,
mixandoli in un modo davvero originale. Quattordici punti meritatissimi!
Caratterizzazione dei
personaggi: 8.5/10 Draco
Malfoy è indubbiamente Draco Malfoy!Per una volta non le
vedo più nei panni di
bello e tenebroso, ma si rivela per (scusa la parolaccia) lo stronzo
che è!
Complimenti, ero un po’ stufa di sorbirmi questo Draco
idealizzato, pieno di
alti valori e di pregi nascosti. Ti ho invece penalizzata un
po’ perché avrei
voluto vedere una caratterizzazione un minimo più
approfondita del
protagonista, Ron, e magari anche dei suoi amici, ma è
comunque un buon lavoro!
Uso dei prompt:
12/12
Giudizio
personale: 4/5
Totale: 55
Totale effettivo: 51.5
|