Titolo:
You're not lost
Genere:
Generale, Introspettivo, Erotico
Rating:
Rosso / VM18
Fandom:
Queer as Folk (Brian/Justin)
Avvertimenti
:
One
Shot, Slash (presenza di scene d'amore/sesso tra due uomini), Child
abuse
Note
dell'autore :
I personaggi e le ambientazioni non sono miei. Tutto appartiene a
Showtime e Cowlip. La citazione all'inizio della shot è
presa
dal telefilm
Dexter
(appartenente anch'esso a Showtime). Ovviamente non guadagno un
centesimo per questa storia.
Breve
sommario:
(Ambientata durante la prima stagione) E' il giorno di Halloween:
Brian è nel loft da solo, perso nei ricordi dell' ultimo
disatroso Halloween passato con la sua famiglia... un vampiretto di
nostra conoscenza fa un salto a casa sua, ma è davvero una
buona idea?
“Adoro
Halloween. E' l'unico periodo dell'anno in cui tutti portano una
maschera, non solo io. La gente trova divertente fingere di essere un
mostro, io passo la vita a far credere di non esserlo. Fratello,
amico, tutte maschere che indosso ogni giorno. Qualcuno mi
definirebbe un impostore... Io preferisco considerarmi un maestro del
travestimento”.
-
Dexter, 1x04.
Toc-
toc.
“Dolcetto
o scherzetto?”
“Andate
a cagare”.
Brian
chiuse la porta del loft in faccia ad un piccolo gruppo di ragazzini
vestiti da mostriciattoli, maledicendoli mentalmente e ributtandosi
con malagrazia sul divano.
Odiava
Halloween, e odiava in particolare quei branchi di piccole pustole
fastidiose che bussavano mille volte alla sua porta.
Sopratutto
durante quella festa voleva restare solo, per questo aveva rinunciato
ad andare al Babylon, dove ragazzoni mascherati da creature
dell'orrore non aspettavano altro che aprirgli il loro... 'piccolo
antro oscuro'.
Inoltre
era sicurissimo che sarebbe stato là anche quel ragazzino
irritante, Justin, e non aveva proprio voglia vedere i suoi occhi
azzurri illuminarsi al suo passaggio. Non quella notte.
Anni
addietro, Halloween era stata la festa preferita di Brian: andare in
giro di porta in porta in cerca di dolci o altre leccornie lo
riempiva di gioia – senza contare che era un'occasione
perfetta per
sfuggire ad una delle sfuriate dei suoi genitori.
La
tradizione si era ripetuta per molti anni, finchè una notte
era sgattaiolato in casa nel momento sbagliato: Jack era infuriato
con Joan e Claire, e Brian non sfuggì alla sua ira.
“E'
così che passi il tempo, razza di idiota? Elemosinando dolci
e
cazzate? Io alla tua età già mi rompevo la
schiena per
guadagnare il pane ed aiutare i miei genitori!”
La
frase – o meglio, l'urlo – era
stato seguito da un sonoro
SLAM.
Brian
l'aveva guardato mortificato, sentendosi allo stesso tempo piccolo e
arrabbiato: sapeva però che ribattere non era una scelta
saggia – portava ancora i segni delle volte in cui
ci aveva
provato – perciò rimase docilmente in
silenzio, la
guancia che bruciava dal dolore e anche per qualcos'altro.
Jack
buttò tutto ciò che suo figlio aveva raccolto, e
stracciò il costume da vampiro di Brian. Dopo averlo
schiaffeggiato nuovamente, mandò il ragazzino in camera sua
senza cena.
Quella
notte Brian pianse a lungo.
L'anno
seguente Brian decise di non festeggiare più Halloween.
Quando
i suoi amici gli chiesero perchè, lui rispose semplicemente
che era una festa da bambini e che non ne aveva voglia.
Dopo
si voltò dall'altra parte, coprendo un livido violaceo su
una
guancia.
Dopo
aver mandato al diavolo altri tre gruppi di ragazzini, incazzato come
una iena, Brian accese lo stereo al massimo, sperando di coprire ogni
rumore.
Prese
una lattina di birra dal frigorifero, appoggiandosi mollemente al
tavolo, ormai perso nel passato.
Si
era quasi dimenticato del perchè usciva sempre la sera: di
giorno era occupato col lavoro in ufficio, perciò non poteva
pensare a nient'altro; mentre quando calava l'oscurità,
quando
era finalmente libero, mille pensieri passati potevano ritornare alla
mente... sopratutto i meno piacevoli.
Il
Babylon e le scopate erano un' alternativa al deprimersi.
In
quel momento, però, non aveva nulla per svagarsi.
Spense
lo stereo e si distese sul letto, lasciando cadere la lattina vuota
per terra.
“Buon
Halloween del cazzo... papà”.
*
Il
sonno profondo di Brian fu turbato poco dopo da vere e proprie
martellate alla porta.
“Cristo
santo, ma chi cazzo è?” grugnì,
dirigendosi verso la
porta e addocchiando un dildo che poteva funzionare benissimo a mo'
di arma.
“Dolcetto
o scherzetto?” fu la risposta entusiasta di un biondino
troppo
cresciutello. “Oh, credo che sceglierai il
dolcetto...” sussurrò
melenso.
“E
tu che cazzo ci fai qui?” chiese l'uomo, senza cambiare
espressione.
Justin
entrò nel loft con nochalance, aprendo il lungo e avvolgente
mantello da vampiro, mostrando così la sua nudità
e la
sua potente erezione. “Secondo te? Sono venuto per vederti.
Non ti
sei fatto vivo al Babylon...”
“Bene.
Ora mi hai visto e puoi andartene” ribattè
passandogli
accanto senza degnarlo di uno sguardo, per poi andarsi a sedere sul
divano.
Justin
rimase fossilizzato sul posto. “Come...? Perchè?
Stai
scopando qualcun'altro?” si guardò in giro, ma non
vide
nessun uomo nudo che girava per il loft.
Brian
si massaggiò le tempie, e la sua voce si fece d'acciaio.
“Justin, te lo ripeterò una sola volta: ora non
è il
momento adatto. Vattene e tornatene al Babylon... o dove cazzo ti
pare. Ma non pensare di poter restare qui.”
Il
ragazzo non rispose, chiudendo il mantello. “Scusami... io...
io
torno casa” pigolò con voce mortificata.
Nonostante lo
trattasse spesso come una pezza da piedi, non si aspettava
quel'atteggiamento. Brian non era mai stato un amante delle feste
tradizionali, ma non aveva mai rifiutato del buon sesso.
Proprio
quest'ultimo si diede una capocciata mentale: perchè quel
rompicoglioni riusciva sempre a far leva sul suo lato sensibile... se
così si poteva chiamare? Sbuffò, esasperato.
Forse una
scopata non avrebbe fatto male alla sua depressione.
“Justin...
se vuoi... se vuoi, puoi restare. Ma solo per qualche ora, poi
ritorni da Deb” gli concesse senza avere nemmeno il tempo di
finire
la frase, perchè un batuffolo rosa e con la chioma
spettinata
gli saltò addosso, divorandogli la carne del collo.
“Ahio!”
mugolò l'uomo, quando i denti del ragazzo si fecero strada
nella sua pelle.
“Mmmmm...
hai il sangue più dolce che io abbia mai
assaggiato” gemette
lo pseudo vampiro, leccandosi le labbra... e iniziando poi a leccare
qualcos'altro di molto più grosso.
Brian
non perse tempo e lo piegò sul tavolo, tirandosi velocemente
giù boxer e pantaloni e cercando a tentoni un preservativo.
Dopo essersi infilato il condom, si spinse dentro Justin con pochi
colpi ben assestati.
Entrambi
si dovettero mordere la lingua per non urlare.
“Lo
sapevo che.... oddio... avresti scelto il...
dolcetto...”
ansimò il biondo, appoggiando la fronte al tavolo.
Un
attimo dopo il loft eccheggiò delle risate di entrambi gli
amanti.
Dopo
il ritorno di Justin a casa di Deb, Brian era rimasto seduto sul
divano a fumare per un'altra oretta. Grazie a quella sensazionale
scopata, si sentiva molto più di buon umore.
Halloween
non fa poi tanto schifo, dopotutto, constatò
insolitamente allegro.
Si
bloccò con la sigaretta in bocca, sconvolto dai suoi stessi
pensieri.
Quando
aveva pensato ad Halloween, era la faccia di Justin che era comparsa,
non più quella infuriata di Jack.
Spense
lentamente la cicca, riflettendo e strofinandosi il naso con aria
pensierosa.
Lanciò
due occhiate al telefono, prima di comporre rassegnato il numero
della madre di Micheal: “Deb? Si, sono io. Volevo dirti che
arrivo
a casa fra poco... si, è per Justin. Dì al
vampiro di
prepararsi, perchè sta per arrivare un cacciatore che lo
infilzerà con un paletto molto
grosso”. Mise giù
senza aggiungere altro, facendo cessare i mugugni di rimprovero della
donna.
Si
vestì in fretta, e agguantò una giacca. Oltre che
arrapato, si sentiva stranamente speranzoso.
Per
cosa? Per la scopata che presto si sarebbe fatto, ovvio!
Era
così... o no?
Si,
quel Halloween non faceva poi tanto schifo, alla fine.
E
se fosse merito della scopata o della semplice presenza di Justin,
Brian preferì non pensarci.
Note
finali:
Scagazzata
di quasi un annetto fa (e infatti si vede -_-''') per il Contest di
Halloween della community Inchiostro libero. Ho
cercato di
migliorarla più che ho potuto, ma la schifezzuola
è
quello che è XDXD. C'è di buono che cade a
pennello in
questo giorno cupo (sia per il tempo da lupi che c'è da me,
sia per la festa in generale), anche se spero che il finale vi abbia
tirate un po' su *___*.
Ma
insomma, bando alle ciance! Spero che questo lavoretto vi sia
piaciuto almeno un pochino, e prometto che la mia prossima creazione
sarà migliore V.V
Ringrazio
con tutta la fregola... ehm, cuore
coloro che hanno commentato la mia
ultima shot, Cut:
Scar, kyelenia e jaspe. E grazie
anche a coloro che
leggono soltanto. Un
grazie speciale va poi nuovamente a Susy/Scar per avermi
convinto a postare nuovamente questa OS: grazie tesoro per spronarmi
sempre, per correggermi e per spingermi a migliorare. Sei una
donna rara.
E... grazie a tutti voi là
fuori, insomma! Siete
il mio popolo! *___*
Mi
defilo elegantemente e vi auguro un buon Halloween, dunque.
E
buon ponte a tutti i lavoratori e agli studenti come me! u.u'''
-
Valentina.
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