Anna e Antonio dalla A alla Z

di Dea Elisa
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Pairing: Anna/Antonio;
Prima persona: Anna;
Seconda persona: Antonio.
Premessa: solo in questa prima drabble ho reso in corsivo le numerose parole che mi sono state proposte come titolo e che ho voluto inserire comunque.







Abisso

È un po’ dove mi trovo io adesso.

La mia anima ti chiama, ma tu non le dai ascolto, e ormai non mi stupisco più della nostra lontananza che si fa via via più dilatata.

Siamo come due attori in mano al peggior commediante della Terra: gli spettatori s’appassionano alle nostre rispettive storie, ma quando l’attesa di vederci riuniti si fa frustrazione, lo spettacolo finisce e i titoli di coda lasciano la gente con l’amaro in bocca.

Il mio agire è arbitrario, inutile è l’arrendersi alle persuasioni di Fabrizio che coerentemente mi giudica una sciocca e una vigliacca a non montare il mio cavallo e correre da te.

Poi un giorno ti trovo sotto il gazebo in giardino, in compagnia di mio fratello, e come due vecchi amici ridete, scherzate, vi fate beffe della vita anche solo per un attimo di libertà.

Ti accorgi di me prima che io potessi eludere l’attrito tra l’erba e gli stivaletti; sei già in piedi a fissare, nonostante la distanza, i miei occhi che procedono nei tuoi a ricreare la maledetta alchimia che credevo dissipata. Scappo in casa, benché fosse palese l’attrazione che ancora viveva nei tuoi confronti.

Il tuo azzardo è stato quello di non permettere alla porta della mia camera di richiudersi a dovere.

Antonio ma che fate?”

Credevo che vivere senza di te fosse stata un’agonia, ma a quanto pare lo è di più parlarti in tono sprezzante e distante con l’ambizione di riportare tutto come un’eternità fa.

Ma non è possibile tornare indietro, vero, amore mio?

“Siete scappata.”

Allora dammi la mano e fammi credere che con te esista un modo per risalire questo abisso.








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